Il Tempo del Destino - Created by Shinji-ito

mini Fan Fiction

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Chris Winchester
     
    .

    User deleted


    IL TEMPO DEL DESTINO
    Created by Shinji-ito


    Titolo: Il Tempo del Destino
    Autrice: Shinji-ito
    Producer: Supernatural Legend
    Pubblicazione part 1: 27 Gennaio 08
    Pubblicazione part 2: 13 Febbraio 08

    Ecco una mini fan fiction intitolata "Il tempo del Destino", divisa in 2 parti. Creata in esclusiva per Supernatural Legend da Shinji-ito, la ff è un finale alternativo per la terza stagione, quindi riprende gran parte degli avvenimenti accaduti nella seconda e terza stagione, per questo se avete visto solo gli episodi della stagione 1 non leggete perchè è tutto spoilers.

    Il tempo del Destino - part 1
    Mancava ormai solo una settimana alla scadenza dell’ultimo anno di vita di Dean e i due fratelli Winchester erano alla caccia di un lupo mannaro nei pressi di Memphis ma Sam nella mente aveva un solo pensiero :”questa sarà la mia ultima caccia con dean?”. Lo sconforto però ormai lo aveva abbandonato, dentro di se cresceva la consapevolezza che non poteva semplicemente guardare suo fratello morire e aveva preso seriamente in considerazione la proposta fattale da Ruby qualche giorno addietro. Infatti una notte non riuscendo a dormire aveva deciso di uscire a fare due passi e mentre era arrivato alla fine del parcheggio del Motel si era imbattuto in Ruby. All’inizio era molto sorpreso ma poi capì subito il motivo della visita: era arrivato il momento. Sam non la salutò neanche e le chiese subito “cosa devo fare?”-“Ciao sam! Sto bene, grazie…vedo che sei impaziente e allora ti spiegherò subito come andranno le cose” –“bene” rispose sam un po’ agitato. “sai che chi detiene il contratto di dean è molto potente, vero?”-“si, il demone che ho ucciso mi ha detto che dovrebbe essere una specie di boss dei RED”-“bene, bene e se sai questo sai anche che da sola la colt non basta, quel demone è capace di schivare le pallottole, un po’ come fece lo YED la prima volta che gli hai sparato”-sam era molto attento a ogni parola di Ruby, c’era in ballo la vita di suo fratello e nulla lo poteva fermare, ormai erano mesi che cercava disperato il modo per salvarlo e la sua testa stava per scoppiare “e allora per batterlo cosa serve?” le chiese. ”serve la tua forza, sam…”.Sam era un po’ sospettoso e Ruby gli spiegò che l’unico metodo per fermare il demone era di far uscire fuori la sua grande forza e per farlo doveva ascoltare le proprie sensazioni di Rabbia, Odio, Rancore che da tempo cercava di frenare. Grazie a ciò avrebbe avuto tutti i suoi poteri e sarebbe in grado di immobilizzare il RED per poi ucciderlo con la colt. “non è così semplice come lo fai sembrare tu, come faccio a controllare queste mie sensazioni”-“non le dovrai controllare, le dovrai semplicemente far esplodere….e per fare ciò sarai costretto ad uccidere”. Sam tornò con la mente a cosa stava facendo, era nascosto dietro un albero e stava aspettando con dean davanti alla casa dove abitava la ragazza-lupo. Era quasi notte e tra poco si sarebbe trasformata, poco dopo infatti sentirono un rumore seguito da delle urla disumane e non persero tempo facendo irruzione nella casa. La ragazza era legata a una sedia e cercava in tutti i modi di liberarsi senza riuscirci. I due fratelli furono un po sorpresi nel vedere quella scena, poi comparve un uomo che urlò, mentre puntava loro una pistola “chi siete??voi non toccherete mia figlia, capito???”-dean disse “Signore, sua figlia ormai non è più la ragazza che conosceva lei…si è trasformata in un mostro assassino e noi dobbiamo fermarla…”-“io riuscirò a controllarla e non farà del male a nessuno” ma dean ribattè”lei sa bene che questo non è possib..”. Non riuscì nemmeno a finire la frase che il padre urlò “VOI NON TOCCHERETE MIA FIGLIA!!!”l’uomo era consumato dalla disperazione ed era pronto a sparare nella fronte di dean, ma un secondo prima sam uccise il padre della ragazza un un colpo alla testa. Dean rimase sconcertato dalla freddezza del fratello e non riuscì a dire una parola. Sam intanto si avvicinò alla ragazza, un secondo dopo le sparò al cuore e si rese conto che nel farlo ci aveva provato gusto…finalmente aveva fatto esplodere la sua rabbia. I ragazzi tornarono al motel per riposarsi dopo questa faticosa nottata. Dean crollò subito sul letto e sam invece approfittò del sonno del fratello per uscire “ ci rivedremo quando sarai salvo dean” sussurrò sam prima di chiudere la porta. Sam chiamò Ruby e si incontrarono in un parcheggio fuori mano. “un po’ monotoni i nostri luoghi di incontro, eh sam?” esordì Ruby. “non rompermi ed evoca questo bastardo RED!”- “oh..come siamo impazienti, comunque prima voglio congratularmi con te per come hai ucciso quell’uomo stanotte”-“ho scoperto quanto sia divertente uccidere…” la faccia di sam era completamente fredda e seria quando disse quelle parole. Ruby fù quasi spaventata da quella espressione ma lei sapeva bene a cosa sarebbe andata incontro e non intendeva di certo tirarsi indietro. Poi disse “ci vorranno un paio di giorni per trovare la roba per evocare il demone e raggiungere il posto adatto”- “due giorni??” - “questo non è un demone come tutti gli altri ,sam!”. Era mattina e dean si era svegliato già da un due ore ma non aveva ancora idea di dove fosse sam. Nella mente cominciarono ad affiorare mille pensieri e preoccupazioni: e se fosse andato a evocare il demone per salvarmi? o peggio se… Non volle pensare alla seconda alternativa ma ricordava bene le parole del fratello di soli pochi giorni addietro “dean io non ce la faccio più! Hai capito bene cosa ti ho detto? Sono morti tutti, tutti gli amici della mamma!” - “e tu perché pensi sia a causa tua? E poi perché queste cose me le dici proprio ora?”- “perché…perché la mia testa sta scoppiando dean e voglio che tu sappia che sono pericoloso per le persone che mi stanno vicino…chiunque mi si avvicini muore a causa mia e sta per succedere anche a te…io non riesco più a sopportare questa situazione, forse io posso…posso….mah lasciamo perdere” sam mentre pronunciava quelle parole aveva il viso pieno di lacrime e allo stesso tempo la sua testa era in fiamme e la disperazione si mescolava all’ ira così se ne andò dalla stanza per non mostrare le sue sofferenze al fratello. Dean non poteva perdere tempo e uscì dal motel per iniziare le ricerche del fratello ma sulla porta della stanza trovò Bobby e Ellen che stavano per bussare. “cosa ci fate voi qui?”chiese dean “beh dean…mancano pochi giorni a…beh lo sai…e allora siamo venuti per salutarti” disse emozionato bobby. Dean stava per rispondere ma dietro le spalle di una commossa Ellen vide una figura che si stava a avvicinando: era Bela. “Anche tu qui per gli addii, bela?” disse dean “Si, e vedo che qualcuno mi ha preceduto” - “non pensavo che ti interessasse così tanto di me da venirmi a salutare prima di morire!”- “smettila dean, lo sai bene che ci tengo a te dopo tutte le volte che mi hai salvato la vita…” -dean era sorpreso da quelle parole e un sorrisetto si accennava sul suo volto. Poi tornò subito serio “Ora non ho tempo per queste cose, temo che sam possa fare delle stupidaggini per salvarmi insieme a quella Ruby! Dobbiamo assolutamente trovarlo!”. Bela era sbalordita dalla determinazione di dean per salvare il fratello nonostante gli rimanesse meno di una settimana da vivere e a questo pensiero una lacrima scese sul suo viso, ma si riprese subito perché aveva avuto un’idea per trovare sam. Sam e Ruby intanto erano in auto in direzione di Lawrence per evocare il demone e sam non disse una sola parola per tutto il viaggio, era molto pensieroso e dopo oltre 8 ore di viaggio disse solo questa frase “se non dovessi più tornare in me o diventassi completamente malvagio, una volta ucciso il Red ,se dean non avrà il coraggio di uccidermi, ci dovrai pensare tu” - “ma…”-“niente ma! Su questo non si discute”. Ma Ruby era assetata di potere e aveva altri piano in mente: una volta che sam si fosse sbarazzato del demone Red che l’aveva spedita all’inferno, sarebbe rimasta al fianco di Sam che a quel punto sarebbe diventato il capo ti tutti i demoni. Bela, grazie alla sua speciale tavola spiritica riuscì a individuare la posizione di Sam, “si dirige verso il Kansas”- “Bene, partiamo subito!”disse dean. In macchina anche dean era silenzioso come lo era il fratello in quel momento a chilometri di distanza, rimuginava sulle parole che suo padre gli disse poco prima di morire “devi salvare sam, il demone gli ha fatto bere il suo sangue da piccolo per portarlo dalla sua parte, quindi se non dovessi riuscire a salvare sam dai piani dello Yed devi ucciderlo, dean”. Questo pensiero lo tormentava da ormai due anni e non aveva nessuna intenzione di portare a termine il volere di suo padre, non poteva uccidere quel fratello così amato per cui aveva sacrificato la sua vita…no, non poteva. Ruby stava inziando il rito di evocazione in una vecchia chiesa abbandonata di Lawrence, ci voleva un po di tempo e intanto sam stava diventando sempre più impaziente perché sapeva che dean cercherà di trovarlo e sapeva che era abbastanza bravo per riuscirci. ”Ci vuole ancora molto Ruy?” -“solo pochi secondi e il demone sarà tutto tuo!”.- “Bene” e a quel punto un ghigno di sfida affiorava sul viso di sam. Finalmente il rituale finì e il boss dei demoni Red fece la sua comparsa: “Ma bravo Sam Winchester, vedo che finalmente hai deciso di farti vivo…ho sentito parlare molto di te e sono curioso di vedere quello di cui sei capace!”- “Con molto piacere”. Sam si buttò contro il demone con in mano il pugnale speciale di Ruby ma il demone era molto potente e sbattè Sam contro un muro. “E’ inutile che ti affanni tanto Sam Winchester, tuo fratello sarà mio per il resto dell’eternità e vedrai che non mancherò di trattarlo di dovere per tutte le cosine che ha fatto a molti miei amici!”. Sam si alzò in piedi, il suo volto era completamente deformato dall’ira e con un gesto di una mano costrinse il demone contro le scale della chiesa e con l’altra gli puntava contro la colt. In quel momento entrarono nella chiesa Dean e gli altri in tempo per vedere sam che uccideva definitivamente il demone. Ruby si accorse della loro presenza e disse “ Ora sei di nuovo tra i vivi, dean”.
    Sam stava ancora guardando il demone steso per terrà ormai morto, quando dean gli si avvicinò “stai bene Sammy?” - “non sono più sammy, non lo vedi che ho ucciso un’altra persona innocente che aveva solo la colpa di essere stata scelta per essere posseduta?” poi Sam si voltò verso dean con un espressione totalmente fredda che fece raggelare il sangue del fratello e disse “orma il mio destino si è compiuto, ora il mio compito è guidare l’esercito dei demoni che noi stessi abbiamo liberato…e certamente non sarai tu a fermarmi!!!” e con un gesto della mano sbatte dean contro il muro. Ma dean non poteva credere a quelle parole, sam era la persona più buona e altruista che aveva conosciuto in tutta la vita e disse “no Sam, lo sai che non credo a queste stronzate del destino, tu sei buono, sei molto più buono anche di me” -“Dici davvero? E allora una persona buona farebbe questo?” e un attimo dopo aveva sparato a bela una serie di colpi uccidendola crudelmente sul colpo. Ellen urlava e disperata si avvicinava al corpo senza vita di Bela e Bobby rimase impietrito davanti a tanta crudeltà. Sam guardava con uno strano sorrisino il suo operato mentre dean cercava di alzarsi e si avvicinò al fratello per buttargli addosso dell’acqua santa ma non ebbe alcun effetto :”Non sono posseduto, sono proprio io a essere così e non ho bisogno che un demone entri nel mio corpo” dopo di che fece un cenno a Ruby e uscirono dalla chiesa scaraventando tutti prima contro le pareti della chiesa facendogli perdere conoscenza. “Ci rivedremo belli” disse infine sam chiudendo l’enorme porta dell’edificio. Dopo qualche ora dean, bobby ed ellen si erano ripresi. Dean si avvicinò al corpo di bela e lo strinse forte a se poi cominciò a piangere a dirotto dilaniato dal dolore perché quella che stringeva tra le braccia era la prova che sam doveva essere eliminato…

    Previously on Il tempo del Destino - part 1
    Sam ha un piano con Ruby per salvare dean dal patto fatto col demone del crocevia che comporta che lui diventi cattivo per avere i poteri necessari per uccidere il boss dei demoni Red che detiene il patto di Dean. Per poter acquisire i poteri dovrà sfogare le sensazioni di rabbia e frustrazione che sente dentro di se uccidendo qualcuno. Evil sam allora evoca il demone e poi lo raggiunge dean che lo vuole fermare. Sam riesce a uccidere il demone ma non riesce più a tornare in se stesso e uccide a sangue freddo Bela che aveva seguito dean insieme a Ellen e Bobby.


    Il tempo del Destino - part 2
    Ellen urlava e disperata si avvicinò al corpo senza vita di Bela e Bobby rimase impietrito davanti a tanta crudeltà. Sam guardava con uno strano sorrisino il suo operato mentre dean cercava di alzarsi e si avvicinò al fratello per buttargli addosso dell’acqua santa ma non ebbe alcun effetto :”Non sono posseduto, sono proprio io a essere così e non ho bisogno che un demone entri nel mio corpo” dopo di che fece un cenno a Ruby e uscirono dalla chiesa scaraventando tutti prima contro le pareti della chiesa facendogli perdere conoscenza. “Ci rivedremo belli” disse infine sam chiudendo l’enorme porta dell’edificio. Dopo qualche ora dean, bobby ed ellen si erano ripresi. Dean si avvicinò al corpo di bela e lo strinse forte a se poi cominciò a piangere a dirotto dilaniato dal dolore perché quella che stringeva tra le braccia era la prova che sam doveva essere eliminato… A quel punto Bobby si avvicinò a dean per dargli qualche parola di conforto “Dean…non avresti potuto fare niente per evitare la sua morte, tuo fratello era incontrollabile e invincibile!” – “è proprio questo il punto, sam che diventa incontrollabile…mi ero promesso che lo avrei salvato da tutto ciò e invece sono stato io stesso a condannarlo a questa fine!”rispose dean con la voce tremante. “Forse non tutto è perduto”disse Bobby “forse tra poco sam si riprenderà e tornerà quello di sempre…”ma anche lui non era convinto di quelle sue stesse parole. Dean si alzò in piedi con il corpo di bela tra le braccia e uscì fuori dalla chiesa con Bobby ed Ellen per darle una degna sepoltura. Una volta seppellita bela nel cimitero sul retro della chiesa, Dean si avvicinò ai suoi due amici con un espressione molto determinata “dobbiamo assolutamente trovare sam prima che possa fare qualcosa di cui si pentirà per tutta la vita” – “Non sarà facile trovarlo, sam è un ragazzo sveglio e sa bene che gli staremo addosso” disse Ellen “riusciremo a trovare la sua posizione solo dopo che avrà cominciato il suo sterminio!”aggiunse. Dean demoralizzato si avviò all’interno della chiesa per recuperare le armi che erano sparse sul pavimento di freddo marmo, quando vide un piccolo libro vicino alla sua pistola: aprendolo si accorse subito che si trattava del diario della madre. “Ma come diavolo ha fatto a finire qui?” pensò dean, Ellen leggendo lo stupore sulla sua faccia rispose alla sua domanda dicendo che Ruby prima di andarsene l’aveva lasciato li per lui secondo lei per lanciare a dean un messaggio: questo è il destino di sam e nessuno può fermarlo! Intanto sam e ruby erano in macchina in direzione del wyoming “come mai hai ucciso quella ragazza?”chiese ruby “perché la sua faccia mi dava fastidio, e poi non ho alcun bisogno di giustificarmi con te hai capito? Inoltre che differenza fa?tra poco col mio esercito ucciderò migliaia di persone”rispose sam con in volto solo disprezzo e odio. Una volta arrivati a destinazione avrebbero radunato molti demoni usciti dalla porta dell’inferno e avrebbe avuto inizio la fine. Sam e ruby arrivarono al cimitero dove era nascosta la porta dell’inferno e sam fu compiaciuto nel vedere quel posto perché era li che aveva ucciso il primo uomo a sangue freddo. Ruby cominciò subito col richiamo per di demoni e da li a poco ne arrivarono un centinaio di vari clan, poi uno vedendo sam urlò “e questo sarebbe il famoso Sam winchester?? A me sembra un semplice uamano…io non starò mai agli ordini di un umano!!piuttosto me ne ritorno all’inferno attraverso quella porta da cui sono uscito!” – “Se fossi in te non parlerei cosi!”disse ruby, ma poi intervenne sam che con un gesto della mano lo fece elevare in aria e poi sciolse in un attimo il demone che aveva protestato “Qualcun altro la pensa come lui?” chiese poi sam. Gli altri demoni rumoreggiavano tra di loro perché non avevano mai assistito a una scena del genere: un demone completamente sciolto in pochi secondi! Allora uno di loro si avvicino a sam e gli si inchinò davanti “a quanto pare le voci su di te erano vere, sei anche più forte di quanto ci avesse detto Azezal (demone Yed) e siamo pronti a seguirti in ogni tuo piano”. Sam allora ammirò compiaciuto il suo esercito di demoni disposto a stare ai tutti suoi ordini e già in testa elaborava il suo piano per la distruzione. Passarono alcuni giorni ma di sam ancora nessuna traccia e dean stava cominciano a diventare ansioso, come era possibile che sam non lasciasse nessuna traccia, si chiedeva. A casa di Bobby, mentre aspettava di trovare il fratello, aveva sfogliato qualche pagina del diario della madre e verso la fine c’era scritto:
    3 Maggio 1983
    Da un giorno è nato il mio sammy ma cè qualcosa che mi turba, oggi ho visto uno strano essere fuori dalla finestra della mia camera che guardava il mio piccolo poi si è girato verso di me e mi ha guardato con degli orribili occhi gialli pieni di odio. A un certo punto mi ha parlato e mi ha detto che verrà a prendere sammy ed io, terrorizzata da quegli occhi infuocati, gli ho detto che non sarà mai suo ma lui mi ha risposto che mio figlio è speciale e che nulla lo potrà fermare. Dopo quelle parole è svanito e mi ha lasciato completamente sgomenta.
    4 Maggio 1983
    Sono ancora turbata per lo strano essere che ho visto ieri sera, non ne voglio parlare con john perché l’ho visto così felice mentre teneva in braccio sammy che non voglio turbarlo con queste cose assurde. Ho chiesto al dottor Carter se mio figlio è completamente normale e lui ha risposto che è tutto nella norma, devo aver avuto un brutto sogno o un’allucinazione ieri…non so come altro spiegarlo…
    7 Maggio 1983
    Oggi abbiamo portato sammy a casa e gli abbiamo fatto vedere la sua cameretta che john ha dipinto per giorni e giorni ottenendo un risultato davvero bellissimo. Dean è attaccatissimo al fratellino, lo riempe di bacini e di coccole, è davvero carinissimo e sento che andranno molto d’accordo! Orami ho dimenticato quel brutto episodio dell’ospedale, deve essere stato solo un brutto incubo… “E invece non era un brutto sogno, mamma…” sussurrò dean mentre una lacrima solcava il suo viso. Intanto nella stanza accanto Bobby era intento a fare delle telefonate per radunare più cacciatori possibili per combattere questa guerra uniti e in quei giorni si erano già presentati una ventina di amici cacciatori. Ellen stava chiamando dei suoi contatti del roadhause quando si accorse che dean stava piangendo leggendo il diario della madre e gli si avvicino mettendogli una mano sulla spalla ”Forse cè ancora una soluzione per salvare sam, un modo deve esserci!” – “E come, Ellen? Come posso fare per far tornare sammy come prima?”. Nel frattempo sam era seduto su una sedia con i piedi su un tavolo mentre fumava sigarette al mentolo, fece irruzione nella stanza ruby che chiese a sam cosa stesse aspettando a cominciare la guerra e lui le rispose un po’ seccato “ci vuole della calma, biondina! Bisogna studiare un buon piano. Probabilmente gli amici di mio fratello si stanno organizzando per scovarci ed eliminarci tutti, dobbiamo aspettare che cali la lora attenzione…ma questo non vuol dire che non possiamo divertirci un po’” – “ cosa intendi?” – “Possiamo muovere un po’ le acque creando un po’ di sana distruzione in qualche posto in America non troppo vicino al nostro covo, passami un po una cartina che scelgo il punto da cui partire”disse sam con un aria divertita. A casa di Bobby erano ormai in molti e ognuno proponeva una propria soluzione, un cacciatore di nome Matt disse “sapete tutti che l’unica soluzione è uccidere quel ragazzo! Avete sentito bobby? Ha ucciso completamente a sangue freddo e …” non fece neanche in tempo a finire la frase che dean gli saltò addosso e lo sbattè contro il muro “nessuno ucciderà mio fratello, capito?NESSUNO!!”. Intervenne Bobby per riportare l’ordine guradando dritto negli occhi il suo amico “Dean sappiamo che sam è tuo fratello e ami quel ragazzo ed è per questo che cercherò a tutti i costi di farlo tornare il vecchio sam prima di pensare ad eliminarlo, ma sai bene che se non ci fosse il modo saremo costretti a…. ucciderlo…”. Dean guardava affranto il suo amico, anche lui si rendeva conto che sam era diventato molto pericoloso e spietato nell’uccidere ma vedere di nuovo suo fratello morto sapeva che non sarebbe riuscito a sopportarlo. Poi bobby continuò a discutere con gli altri cacciatori “Allora… sam è molto intelligente e bisognerà fare molta attenzione perché avrà già architettato un piano per sorprenderci”. Nel bel mezzo della discussione fece irruzione a casa di Bobby un uomo sulla quarantina che nessuno conosceva. Gli si avvicinò dean seguito da bobby che gli chiese chi fosse e cosa voleva da loro. L’uomo si presentò “Salve, mi chiamo Charlie e sono qui per darvi una mano” – “cosa ne sai tu di cosa abbiamo bisogno noi??” chiese infastidito dean. Bobby non si fidava di quell’uomo e decise di fare la prova della birra con l’acqua santa ma charlie non aveva avuto alcuna reazione demoniaca, poi cominciò la sua spiegazione “ so bene che il mio racconto sarà poco convincente, ma dovrete ascoltarmi…qualche giorno fa ho avuto una visione su un ragazzo che guidava una schiera di demoni in uno strano cimitero e tra qualche giorno farà irruzione in questa casa massacrandovi tutti…ora, prendetemi pure per pazzo ma è la verità” – “visioni??” chiese bobby “si visioni, le ho da quando ho 22 anni e non si sono ancora sbagliate” – “aspetta un secondo, vuoi dirmi che tu hai delle visioni dall’età si 22 anni?” – “ si, perché?”. Dean guardò incredulo Bobby che ricambiò lo stesso sguardo sorpreso. “senti, per caso con i tuoi poteri centra un demone dagli occhi gialli?” Charlie divenne molto più cupo in volto e cominciò a raccontare la sua storia: anche lui aveva perso la madre in un incendio quando aveva sei mesi e anche lui ha dovuto affrontare una lotta per la sopravvivenza “organizzata” dal demone Yed e alla fine lui era rimasto l’ultimo sopravvissuto. A dean si riempiva il cuore di gioia, se anche quell’uomo aveva affrontato quello che stava subendo sam, forse aveva una soluzione per salvarlo. Cominciò a spiegare a Charlie cosa fosse successo a sam e gli chiede come ha fatto a salvarsi dai piani del demone. L’uomo rispose “Per far scoppiare il male dentro cè voluto un forte shock emotivo, a me è successo perché il demone ha minacciato di uccidere mio figlio nato solo da pochi mesi. Sentivo dentro di me crescere l’odio e la rabbia, ho ucciso mia sorella con una freddezza assoluta e stavo per iniziare a fare stermini di massa, quando intervenne mio nonno con uno speciale ciondolo. Me l’ha fatto toccare e io sono tornato normale. Il ciondolo l’aveva poi regalato a un suo amico cacciatore di nome Scott perché per lui era ricco di troppi ricordi dolorosi” – poi guardò il ciondolo di dean e sorpreso disse “ma che diavolo! Ma come fai ad avercelo tu ora??” – “mah, veramente me l’ha regalato mio fratello e …” – “ e lui l’ha ricevuto da me, ed io l’ho ricevuto da mio padre che si chiamava scott…incredibile si tratta dello stesso ciondolo”intervenne bobby. Ellen interruppe la conversazione urlando “ehi! Venite tutti qui! Cè qualcosa di interessante in televisione”. Al telegiornale parlavano di una serie di strani omicidi avvenuti in una sola notte a Denver in Colorado. Sam la notte prima si era molto divertito con un paio dei suoi nuovi amichetti demoni e Ruby, aveva scelto a caso una città sulla mappa che gli aveva mostrato la sua amichetta e si erano diretti verso Denver per creare distruzione. Erano arrivati in un bel bar sulla via principale della città e avevano ordinato da mangiare come persone normali, sam poi fermò una cameriera e disse “ehi bellezza, non mi hai riempito la tazza di caffè…” la ragazza si avvicinò e si chinò per versarlgi il caffe quando sam gli tagliò la gola un coltello. I ragazzi del tavolo di fianco cominciarono ad urlare impanicati e sam scocciato cominciò una strage ammazzando squartando con le sue mani tutti i clienti del locale insieme agli altri due demoni. Il capo negozio fece in tempo a chiamare la polizia prima di essere trucidato ma anche i poliziotti a arrivati sul posto fecero la stessa fine quando sam gli decapitò con la sua forza disumana. Dopo quella città si spostarono nelle cittadine vicino continuando ad uccidere centinaia di persone fino all’alba aprendogli il petto e facendo uscire le viscere per darle da mangiare alle stesse vittime prima di esalare l’ultimo respiro. Matt stava guardando sbigottito il telegiornale, quando fecero vedere l’insegna del bar dove sam aveva cominciato ad uccidere “no, no, no …quel bar è dove lavora la mia bambina…” cominciò a perdere il controllo e si diresse verso la porta d’ingresso urlando “Quel bastardo lo farò fuori con le mie mani! Non rimarrà nemmeno un brandello di quell’essere dopo che l’avrò ucciso!!!” ma Ellen lo prese per un braccio e disse “se vai la fuori e lo trovi finirà soltanto la tua vita, se vuoi davvero vendetta devi restare qui e attenerti al nostro piano, tra qualche ora arriverà qui sam e siamo preparati se restiamo uniti”. Matt era combattuto e alla fine decise di restare e si diresse verso la cucina passando davanti a dean guardandolo con occhi pieni di odio. Dopo qualche minuto cominciarono tutti a mettersi al lavoro riempiendo delle bottiglie con acqua santa, disegnando trappole del diavolo e preparando il palo santo, ma nell’aria c’era molta tensione, nessuno parlava con dean e cercavano di evitarlo. Charlie gli si avvicino dicendo “da quel che ho capito tuo fratello è davvero nei guai, se fossi in te una volta che l’avrai fatto tornare normale lo terrei lontano da questi tipi…”Dean comprendeva bene quello che quell’uomo gli aveva detto, una volta salvato sam dal suo lato cattivo dovrà salvarlo da quei cacciatori che non avrebbero potuto perdonarlo come lui invece era disposto a fare qualsiasi cosa sam avesse fatto, nessuno voleva bene a sam quanto gle ne voleva lui…Le ore passarono veloci e arrivarono in fretta le tre di notte, ora che Charlie aveva indicato come il momento della grande battaglia. Da li a pochi secondi infatti sam fece irruzione nella casa di bobby con un centinaio di demoni. Si fiondarano contro i cacciatori con una cattiveria e forza incredibile ma qualcosa non funzionava, i demoni schivavano le trappole del diavolo, il palo santo non inchiodava i demoni e l’acqua santa non aveva alcun effetto su di loro. Sam si avvicinò a Charile e gli disse “grazie amico, hai fatto proprio un bel lavoro!”. Dean guardò incredulo l’uomo di cui si era fidato cecamente che invece l’ha ingannato cambiando l’acqua santa e il palo santo con acqua e legno normali e indicando a sam per telefono dove si trovavano le trappole per il diavolo. Fu un autentico massacro, i demoni si accanirono contro i cacciatori con gran forza e senza pietà. Bobby riuscì a difendersi e alla fine riuscì a far inciapare Ruby con una mossa astuta e gli rubò il coltello speciale in grado di uccidere i demoni e gle lo infilzò dritto nel cuore. Sam si avvicinò a Ellen sorprendendola alle spalle, le cinse le mani intorno al viso e la uccise rompendole l’osso del collo. Dean corse verso il fratello e gli porse implorandolo il ciondolo che gli aveva regalato “sam ti ricordi di questo? Me l’hai regalato perché io ti stavo sempre accanto mentre papà era distante e assente …io ti starò sempre vicino sammy…ti aiutero sempre…”. Sam sembrò confuso, il suo sguardo toccando il ciondolo diventò triste “Dean, cosa sto facendo? Ho le mani sporche di sangue…ti prego salvami!!”.Poi successe tutto in un attimo: Dean stava per abbracciare il suo amato fratello, quando Matt sparò due colpi che centrarono l’addome di sam. Il ragazzo si mise le mani sulla ferita e si riempirono di sangue in pochi secondi come la sua bocca, poi perse l’equilibrio e stava per cadere a terra ma dean lo prese tra le sue braccia. Matt aveva aspettato paziente che sam fosse distratto così che anche una semplice pistola lo avrebbe ucciso, dean guardò il fratello mentre moriva, lo strinse ancora più forte tra le sue braccia come quella volta in Dudleytown e il dolore che riempiva il suo cuore era lo stesso. Sam agonizzante guardava sereno il fratello e disse “grazie dean, hai avuto il coraggio di salvarmi”, ma dean sapeva di poter ancora mettere in salvo il fratello, quelle ferite poteva essere guarite, dovevano guarire! Bobby riuscì a difendersi grazie al coltello rubato a ruby e riuscì a completare un rituale che uccide tutti i demoni di livello basso nel giro di un chilometro, così morirono quasi tutti i demoni. Ne rimasero ancora una decina che erano di livello troppo alto, tra cui anche Charlie. Bobby urlò a dean di venire ad aiutarlo ma il ragazzo era esitante perché non voleva abbandonare sam, poi decise di aiutare bobby perché i demoni erano troppi per lui e corse verso il suo amico sparando con la colt, presa al fratello, a tutti i demoni rimasti. Dopo aver sterminato tutti i nemici si voltò verso il fratello per cercare di curarlo dalle ferite, ma appena si girò si accorse che il corpo di sam era scomparso. Charlie aveva approfittato della confusione per portare sam fuori da quella casa per cercare di curarlo ma i suoi poteri non erano sufficienti e così fermò per un po’ l’emorragia per avere il tempo di portarlo in ospedale lontano da quella casa. Dean cercò ovunque nei paraggi nella casa ma non riuscì a trovare nessuna traccia del fratello. Era confuso e disperato allo stesso tempo, suo fratello era tornato buono e ora non poteva finire così, ma nonostante le lunghe ricerche dopo due settimane di sam non c’era ombra. Dean era distrutto, non fece altro per giorni, settimane e mesi che cercare ogni possibile traccia di sam, chiese ad ogni ospedale,ad ogni carcere, a tutti i barboni e, con una terribile paura anche agli obitori. Niente. Passarono ben 4 anni da quella terribile guerra in cui morirono più di venti cacciatori, sam riaprì lentamente gli occhi, vedeva tutto sfocato e la luce lo infastidiva molto. Dopo qualche istante cominciò a mettere a fuoco il luogo in cui si trovava: vedeva degli strani macchinari intorno a lui, c’erano delle sedie e un grande letto di fianco al suo dove riposava un ragazzo con una maschera per l’ossigeno. Doveva trattarsi di un ospedale e ne ebbe la conferma quando vide entrare nella stanza un uomo con un camice bianco seguito da un infermiera bionda. “Bentornato, Michael!”si sentì dire sam dal dottore. “dove sono?” – “ sei in ospedale, figliolo, avevi bisogno di dormire quando sei arrivato e l’hai fatto per ben 4 anni filati!” –“ero in coma?” – “si, un signore ti ha portato qui con una brutta ferita all’addome, ma siamo riusciti a salvarti” – “io non ricordo più niente…non ricordo…non ricordo neache chi sono, da dove vengo, quanti anni ho…” –“sapevamo che un’amnesia si poteva manifestare dopo tutto questo tempo in coma, ma vedrai che col tempo ti tornerà la memoria” –“ma voi sapete qualcosa di me?” l’infermiera con tono amorevole gli disse “abbiamo trovato i tuoi documenti e sappiamo che ti chiami Michael Ross e hai 28 anni” – “ma nessuno è venuto a farmi visita?” chiese un pò preoccupato sam. “nessuno a parte il signore che ti ha trovato dopo che un rapinatore ti aveva sparato all’addome, ma poi anche lui dopo due anni e mezzo non è più venuto”disse il dottore “dovevo essere una persona davvero terribile se nessuno è venuto a trovarmi in 4 anni”. Il dottor Johnson cercò di consolare sam ma poi il ragazzo chiese di rimanere solo. Dopo un mese dal risveglio sam non aveva ricevuto ancora nessuna visita a parte quella del dottor johnson e dell’infermiera che si chiamava kate. Aveva fatto amicizia con loro due e un giorno il dottore gli disse “bene Michael, la tua guarigione è completa, a parte per la perdita di memoria, se vuoi ti possiamo dimettere tra pochi giorni” –“ma dove andrò, cosa farò ora della mia vita”disse sam molto angosciato per la situazione in cui si trovava. “ho notato che leggi molto e quindi ho parlato con un mio amico che lavora in una biblioteca qui a Toledo e ha detto che riesce a rimediarti un posto li, è un inizio,no?” –“grazie mille dottore, direi che sì, può essere un buon inizio”rispose sam colmo di gratitudine per quell’uomo. Mentre sam riposava per tutti quegli anni, dean continuava a cacciare a volte da solo e a volte con bobby, ma non era lo stesso. Sentiva che gli mancava qualcosa, o meglio qualcuno. Era abituato a svegliarsi al mattino e trovare sammy che faceva le sue ricerche e poteva prenderlo in giro e ridere delle facce buffe che faceva il fratello. Gli mancavano queste cose e molte altre, gli mancava suo fratello. Un giorno si ritrova a cacciare uno spirito vendicativo a Toledo e aveva bisogno di fare delle ricerche sulle strane morti locali e così entro nella biblioteca cittadina. La sua sorpresa fu grande quando vide sam vicino a uno scaffale che aiutava dei ragazzi a trovare un libro. Non era possibile, quel ragazzo doveva essere uno che assomigliava terribilmente a suo fratello, ma più si avvicinava e più la somiglianza era impressionante, persino la voce era identica. Prima di poterlo raggiungere lo fermò una ragazza che lavorava anche lei nella biblioteca e gli chiese “cercavi un libro particolare?”, dean subito non aveva colto la domanda perché era distratto ma poi le rispose “no, veramente vorrei chiederti un’altra cosa”- “dimmi pure” – “conosci quel ragazzo?”chiese indicando sam. “Certo! È Michael!lavora qui solo da 3 mesi ma tutti l’adorano, è un ragazzo sempre così gentile e disponibile e poi è molto brillante e conosce un sacco di cose” ripose la ragazza con gli occhi che le brillavano metre guardava sam – “hai detto che si chiama Michael?”- “si ma perché ti interessa tanto” – “niente è che credevo di conoscerlo, grazie per le informazioni” disse dean e poi si diresse deciso verso sam. Dean lo guardò dritto in faccia ma dal viso del fratello capì che non l’aveva riconosciuto e questo lo ferì terribilmente. “Ciao”esordì dean “ciao, posso aiutarti a trovare un libro o altro”chiese sam.”no veramente vorrei fare due chiacchere con te se è possibile” – “due chiacchere?e cosa vorresti dirmi?” – “che sono tuo fratello, sam!” – “mio fratello? Io non ho nessuno a questo mondo, sono stato abbandonato da tutti” –“ma che cosa dici?io ti ho cercato per tutto questo tempo senza mai trovarti…fino ad ora almeno”- “senti io tra mezz’ora finisco di lavorare, ci possiamo trovare al bar qui di fronte e ne continuiamo a discutere, ok?” – “per me va benissimo”rispose dean e si avviò verso l’uscita con un grande sorriso. Si diresse poi verso il bar di fronte alla biblioteca e si sedette a un tavolo ancora incredulo per aver ritrovato il fratello, anche se non si aspettava che non lo avrebbe riconosciuto. Mentre aspettava cercava di formulare nella testa le frasi da dire, da dove avrebbe cominciato? sarebbe giusto rilevare a sam tutto quanto era accaduto? Decise allora di chiedere al bobby un consiglio e così lo chiamò. “Hai trovato sam?? E dove?” – “a Toledo, è incredibile vero?dopo tutto questo tempo…” –“e lui non ti ha riconosciuto?” –“deve aver perso la memoria e ora crede di chiamarsi Michael” – “bene…se è così non devi assolutamente raccontargli la verità, capito? Non credo che riuscirebbe a sopportarla” – “e cosa gli racconto?che faccio il meccanico?” – “si per esempio” –“senti bobby, ora ti devo lasciare ho visto sammy che sta per entrare nel bar, ci sentiamo dopo”. “Ciao, mi sono liberato in fretta e così sono arrivato prima” – “bene” rispose dean. “allora cos’è questa storia che siamo fratelli?” chiese sam, dean era ancora incredulo di star parlando con suo fratello e per un attimo rimase impietrito e poi a fatica cominciò a parlare “guarda…..ho tirato fuori dall’auto delle nostre foto insieme, così magari mi crederai ora”. Sam prese in mano quelle foto e vide lui da neonato in braccio a dean, poi più grandi seduti su una macchina con in mezzo al padre e poi più recente dove si vedevano sam e dean da grandi seduti insieme in macchina. ”ma perché non sei venuto all’ospedale quando ero ferito e sono rimasto in coma? Mi odiavi vero?”- “ma cosa stai dicendo? Io non ti odiavo affatto, bicht!” – “djerk” rispose istintivamente sam. “allora qualcosa te la ricordi eh, sammy?” – “perché continui a chiamarmi sam o sammy, mi chiamo Michael” –“quello è il nome sul documento falso che portavi con te, in realtà il tuo nome è sam” – “ma che fine hanno fatto i nostri genitori?” chiese poi sam. Dean non sapeva bene cosa rispondere e decise che per il momento non avrebbe detto la verità “la mamma è morta quando eri molto piccolo per un incendio scoppiato per un incidente a casa nostra e papà è morto qualche anno fa in un incidente d’auto…siamo solo io e te fratello”. Parlarono ancora a lungo e dean raccontò a sam che ora faceva il meccanico e che era a Toledo per incontrarsi con vecchi amici, sam gli raccontò quello il dottore gli aveva detto, cioè che aveva subito una rapina, che aveva preso due pallottole nello stomaco e che un signore l’ha trovato per la strada e l’ha portato in ospedale. Poi aveva trovato un posto nella biblioteca tre mesi prima e quella per ora era la sua vita completamente normale. Dean decise di fermarsi per qualche giorno a casa del fratello per controllarlo da vicino e decidere se raccontargli tutta la verità o meno. In quei giorni dean aveva dimenticato completamente il motivo per cui si trovava a toledo e spesso andava in biblioteca dal fratello a leggere un po e ad osservarlo. Di ciò si accorse giuly, la bibliotecaria a cui dean aveva chiesto informazioni su sam, e si avvicinò a dean un po incuriosita. “Ma tu sei davvero suo fratello??” – “certo! Perché? Non sembra?” – “no…è che è tutto così strano…prima lui era tanto triste perché non aveva nessuno e ora invece si nota subito che è felice….e di questo io….sono un po gelosa…in effetti io ho paura, paura che deciderà un giorno di andare via con te…sono patetica vero?” – “no, sei solo innamorata, giuly” rispose dean cercando di consolarla. Un pomeriggio dean era in un bar mentre aspettava che il fratello staccasse dal lavoro, sam uscì un po’ prima del previsto e tornò a casa dove c’era la solita confusione che lasciava di solito dean. Decise allora di sistemare un po’ la casa, quando vide un piccolo libro rosso e decise di sfogliarlo : era il diario della madre. Arrivato alle ultime pagine nella mente cominciavano a riaffiorare i ricordi, prima la morte della madre, poi quella di Jessica, la caccia per trovare il demone Yed e… la sua metamorfosi in mostro. Cominciò a fargli male la testa e a piangere, dopo poco arrivò il fratello che lo trovò in ginocchio piangente e con la testa tra le mani. “Cosa è successo?” – “perché non mi hai raccontato la verità, dean? Perché mi hai tenuto nascosto che sono un mostro???” – “perché non lo sei!” – “e invece lo sono, ho ucciso molte persone che non avevano fatto niente!!” – “ma tu sei un buono, sam, ti hanno solo usato per fare del male, ma tu sei uno buono e puoi fare ancora del bene!” – “e come potrei con queste mani sporche di sangue?” – “perché è nella tua indole fare la cosa giusta e essere una brava persona, pensa solo a quella ragazza che lavora con te, da quando lavori con lei ora ha un motivo per andare a lavorare ed essere contenta perché ora ci sei tu…non è stata colpa tua per quello che è successo…è stata solo colpa mia che ti ho frustrato con la storia che stavo per morire e non ti ho aiutato nel tuo tentativo di salvarmi, ti ho lasciato solo…” mentre diceva quelle parole i suoi occhi si riempirono di lacrime e abbracciò suo fratello per cercare di consolarlo e fargli capire che ora non lo lascerà più. Sam si allontanò dal fratello e gli disse che aveva bisogno di tempo per poter prendere la decisione giusta: tornare alla sua vita normale da bibliotecario o cacciare ancora con suo fratello. Questa scelta una volta l’aveva portato a Stanford dove si era innamorato della sua jessica, ma dopo anni e anni al fianco di dean e l’orribile esperienza da assassino, ormai la caccia faceva parte di lui e non poteva ignorare questo richiamo. Dopo qualche giorno sam svegliò il fratello e disse “non stavi forse dando la caccia a uno spirito qui a toledo?”- “ si e allora?” – “allora svegliati che abbiamo un lavoro da fare!”.

    Edited by Chris Winchester - 17/12/2008, 08:17
     
    Top
    .
  2. Lilith86
     
    .

    User deleted


    UUUUUUH non avevo notato questa fanfiction.
    L'ho letta tutta d'un fiato e devo dire che è veramente bellissima! Mi piace molto com'è scritta!
    Complimenti!
     
    Top
    .
  3. O_o Ruby o_O
     
    .

    User deleted


    Ke ficata!
    E' davvero bella!
    Complimenti!!!!
    ;)
     
    Top
    .
  4. shinji-ito
     
    .

    User deleted


    grazie tante!! questa era la mia visione del finale della terza serie ma purtroppo non è andata cosi...
     
    Top
    .
  5. cipPetTa1049
     
    .

    User deleted


    fantastika...
     
    Top
    .
  6. rosa2000
     
    .

    User deleted


    scrivi benissimo :clap1: :clap1: :clap1:
     
    Top
    .
  7. » Claudia •
     
    .

    User deleted


    molto bella.....complimenti.. :clap1: :clap1: :clap1:
     
    Top
    .
  8. Hollvide Winchester
     
    .

    User deleted


    Chris complimentissimi!...mi piace molto!
     
    Top
    .
  9. angelobianco.pc
     
    .

    User deleted


    intrigante, davvero! e nè troppo lunga nè stringata!
    però Sam che, per quanto spinto nel suo lato oscuro, dice che uccidere è divertente proprio non me lo figuro! Limite mio, pardon
     
    Top
    .
  10. MariaFAN
     
    .

    User deleted


    accattivante :)
     
    Top
    .
  11. dani61
     
    .

    User deleted


    Bella davvero - scritta bene e molto coinvolgente - conoscendo però il carattere di Sam - era certamente plausibile che si sacrificasse al male per salvare il fratello - ma che cedesse così facilmente - non riesco a figurarmelo - comunque complimenti - anche se in ritardo - ma ho visitato solo oggi questa sezione -
     
    Top
    .
10 replies since 27/3/2008, 16:18   557 views
  Share  
.