*---Promises and Emotions---*

OneShot by Amariah

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  1. Amariah
     
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    Premessa:
    1)salve a tutti!!! Sono tornata e questa volta il personaggio-chiave è il mio amato Cas! ( forse sono un po' possessiva, meglio: il NOSTRO amato Cas :D ). Questa è una missing scene e la scena finale dell'episodio 4x20 The Rapture , uno dei miei episodi preferiti.
    2) Odio, con tutto il mio cuore, Zachariah!!! :angry:
    3) Vi prego, recensite numerosi!!! Mi fa molto piacere leggere le vostre opinioni!!!

    Promises and Emotions




    “Castiel figlio di puttana! Avevi promesso che la mia famiglia sarebbe stata al sicuro, avevi promesso che ti saresti preso cura di loro! Ti ho dato tutto quello che mi hai chiesto. Ti ho dato di più! E’ questa la tua gratitudine? E’ questo quello che fai? Questo è il tuo Paradiso? Aiutami, per favore! Lo avevi promesso, Cas! Solo…aiutami!”
    Sentiva le urla di James Novak, il suo tramite, chiare come se fosse stato ad un metro da lui.
    Castiel, invece, era lontano, in quella che fino a poco tempo prima aveva chiamato casa. Se ne stava lì, oramai ridotto ad una presenza impalpabile. Anche se non aveva più un corpo da possedere, il dolore che provava era lancinante. D’altronde, i suoi fratelli non erano mai stati delicati con i traditori. Non lo erano stati con Anna, perché mai avrebbero dovuto esserlo con lui? Castiel aveva imparato la lezione, i suoi fratelli gliela avevano ripetuta per chissà quanto tempo: “obbedisci a noi, solo a noi. Sei un soldato, Castiel e un soldato non discute gli ordini, né prende ordini da qualcuno che non sia il suo supersiore”.
    Ma ciò che Castiel non capiva era il motivo della sua punizione. Insomma, il suo scopo era sempre stato quello di proteggere gli umani per conto del Padre, ma ora non sembrava essere più così. Ciò che i suoi fratelli chiedevano, comportava un enorme dolore a Sam e Dean Winchester. Perché tormentare due anime già angustiate? I suoi fratelli non badavano alla sofferenza? E suo Padre? Una nuova fitta di dolore lo fece urlare e la sua essenza candida fu scossa come se fosse stata mossa da un improvviso colpo di vento. Doveva obbedire ai suoi fratelli. Doveva continuare a combattere per il mondo che suo Padre aveva creato, ma per fare ciò, doveva ritornare in quel mondo, nel suo tramite. “Zachariah” chiamò. “Ho capito. Sono pronto”. “Così presto?”. Il tono del suo superiore rasentava il sarcasmo. “Si” rispose. Non era il caso di cacciarsi in altri guai. Castiel si piegò sotto la sua occhiata indagatrice, sentendosi trapassare da parte a parte. “ Ho giusto in compito per te. I due fratelli si sono imbattuti in un gruppo di demoni. Con loro c’è anche il tuo tramite. Due piccioni con una fava fratello, come direbbero gli umani. Riprenditi il tuo corpo e tirali fuori da questa situazione”. “Sì, signore” rispose pronto l’angelo.
    “Ah. Fratello? Non deluderci di nuovo, altrimenti sai cosa ti aspetta”.


    Castiel sentì la presenza del suo superiore allontanarsi. La sua attenzione si focalizzò su Jimmy che, deluso dal silenzio dell’angelo, mormorò un “Tipico”. Quell’uomo aveva sofferto durante l’ultimo anno. Se fosse stato possibile trovare un altro tramite, Castiel non avrebbe pensato due volte a sceglierlo al posto di Jimmy. Ma non aveva tempo. Vide, come se fosse stato vicino a lui, Jimmy Novak incamminarsi a rallentatore ( in Paradiso il tempo scorre molto più velocemente ) verso il vecchio magazzino. Stava per richiamare la sua attenzione, quando l’attenzione dell’angelo fu richiamata da un essere umano proprio dentro l’edificio. Era una ragazzina dai lunghi capelli biondi, i lineamenti dolci e dai profondi occhi azzurri dilatati dalla paura. Le sue braccia erano legate ad una sedia da corde spesse. Era Claire Novak , la figlia del suo tramite. L’essenza di Castiel fu attratta da lei con la stessa forza con cui lo attraeva Jimmy. La trovava estremamente famigliare e, in un certo senso, compatibile. Si rivedeva in lei proprio come, quasi un anno prima, si era rivisto in Jimmy. Senza contare che ai suoi occhi brillava. Ecco, lo aveva trovato. Un altro suo tramite. Senza perdere tempo nel domandarsi perché i suoi due vessel erano collegati da legami famigliari, Castiel contattò la bambina. “Claire. Claire Novak?” La ragazzina si irrigidì sulla sedia, mentre due demoni parlottavano tra di loro in fondo alla stanza. “ Chi sei?” pensò.
    “ Mi chiamo Castiel, sono un angelo del Signore”.
    La piccola trattenne il respiro. “Castiel…sei lo stesso angelo che ha preso il corpo di mio papà, vero? Quello che ho incontrato l’anno scorso”.
    “Esatto. Ho bisogno di te, Claire, proprio come ho avuto bisogno di tuo padre. Ho bisogno di un corpo, il tuo, per poter adempiere al mio compito. Claire, devi darmi il permesso di possederti”. Castiel percepì la paura della bambina. “Non lo so. Io… non ci capisco più niente. Prima mio papà, adesso la mamma. Uno di quei demoni la sta possedendo, giusto? Se ti do il permesso e mi controllerai e mi userai per ucciderla?” Claire sembrava stesse per scoppiare il lacrime.
    “Farò di tutto per proteggere i tuoi genitori”.
    Claire rispose sarcastica: “Così come dovevi proteggere me e mia mamma?”.
    Per la prima volta nella sua lunghissima vita, Castiel rimase senza parole. Il tono così freddo della bambina gli faceva quasi male. Mai un tramite gli aveva fatto questo effetto.
    “Claire…io”
    “Prometti che ti prenderai cura di loro, della mia mamma e del mio papà. E io farò tutto ciò che vuoi”. Quel discorso, troppo adulto per una bambina della sua età, perforò Castiel più del terzo grado di Zacariah. Scuotendosi da quella nuova scarica di emozioni, rammentandosi la lezione appena imparata, annuì. “Lo prometto”. Rincuorata, Claire sospirò. Okay. Vieni”.
    A quelle parole tra Castiel e Claire si formò una sorta di legame e l’angelo catapultato dentro di lei alla velocità della luce. Abituandosi a quel nuovo, piccolo corpo, socchiuse gli occhi per valutare la situazione: il demone che possedeva Amelia era in piedi e le dava le spalle mentre Jimmy, appena entrato nel magazzino si avvicinava a loro. Castiel fece ciondolare la testa, come se fosse svenuta. I capelli le nascosero il volto e chiuse gli occhi per mantenere la sua copertura e sfruttare il momento più opportuno per salvare i Winchester. Sentì la piccola Claire agitarsi nel suo subconscio. “Anche i tuoi genitori, Claire” pensò.




    La battaglia era finita e Castiel si avvicinò a Jimmy. Dentro di sé, sentiva Claire piangere per la sorte del padre. “Avevi promesso! “ sembrava che le urlasse contro, proprio come aveva fatto suo padre. Ma aveva imparato una lezione e non doveva provare sentimenti. In ogni caso, avrebbe ringraziato Jimmy per l’ultima volta. Si inginocchiò davanti a lui e gli scostò i capelli dalla fronte. “ Certo che manteniamo le promesse” disse cercando di reprimere il dolore e la rabbia di Claire dentro di sé. “ Certo che proviamo gratitudine. Ci hai servito bene. Il tuo lavoro è finito. E’ tempo di andare a casa, Jimmy. La tua vera casa. Riposerai per sempre nei campi del signore. Riposa, Jimmy”. Ma lui scosse la testa. “Claire” disse, dolorante. “E’ con me ora. E’ stata scelta. Ce l’ha nel sangue, come ce l’avevi nel tuo”. Jimmy gemette. “Ti prego, Castiel. Prendi me”.
    Castiel sentì Sam, Dean e Amelia avvicinarsi. “Voglio essere sicura che tu capisca. Non morirai, non invecchierai. Se per te quest’anno è stato doloroso, immagina come deve essere trascorrerne cento, mille simili”. Jimmy le posò una mano sulla spalla.
    “Non m’importa”. Dalle sue labbra sgorgò un fiotto di sangue. “Devi prendere me! Ti prego, prendi me!” Fu scosso da una nuova ondata di dolore.
    Castiel lo guardò intensamente, poi sospirò e annuì. Almeno così avrebbe mantenuto tutte le sue promesse. A quel pensiero, sentì Claire gioire in un punto non ben definito della sua mente.
    “ Come desideri” disse, avvicinandosi a Jimmy. L’angelo gli prese il volto fra le mani e si riversò dentro di lui. Dopo un attimo di confusione, mise a fuoco la scena vedendo il mondo con gli occhi di Jimmy e sentendo le sue ferite guarire all’istante. Claire davanti a lui abbassò le spalle respirando a fondo, esausta. Senza guardarla Castiel si alzò in piedi e camminò verso Dean e Sam. Amelia lo guardò preoccupata, conscia che quello che stava vedendo, non era più il suo Jimmy. Poi corse dalla figlia e l’abbracciò, inginocchiandosi di fronte a lei. Castiel la guardò, cercando di reprimere duramente tutte quelle emozioni per i suoi fratelli così sbagliate e poi si incamminò verso l’uscita. “ Cas, aspetta”. Dean lo stava chiamando. Preparandosi ad affrontare il giovane cacciatore, si voltò. “ Cosa volevi dirmi?”. Castiel sostenne il suo sguardo. “Ho imparato la mia lezione quando ero lontano, Dean. Servo il Cielo, non servo gli esseri umani. E di certo non servo te”.
    Si voltò e uscì dal magazzino con lo sguardo scioccato e ferito di Dean sulla schiena. L’aria fresca lo investì, dandogli un attimo di pace.
    “ Ottimo, Castiel”. La voce di Zacariah si fece largo dentro di lui. “ Ora vieni qui”.
    Sospirando, fece quello che aveva fatto per millenni senza porre domande. Obbedì.
     
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  2. eli*dreamer
     
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    bellissima, davvero compliment. La trovo molto "intima"...mi piace si si!!!
     
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  3. Vanity_Homunculus
     
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    Piace tantissimo anche a me, nonostante non conosca tanto bene il personaggio di Castiel ^_^ ^_^ ...che invidia, vorrei saper scrivere i pensieri maschili come fai tu :cry: :cry: .
    Ma spiegami una cosa, gli angeli quando non hanno un corpo...parlano tra loro, tipo nebbiolina bianca? Lo chiedo perchè mi incuriosisce questa cosa :D
     
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  4. Amariah
     
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    CITAZIONE
    Ma spiegami una cosa, gli angeli quando non hanno un corpo...parlano tra loro, tipo nebbiolina bianca? Lo chiedo perchè mi incuriosisce questa cosa :D

    Sinceramente... questa è la parte che ho trovato più difficile descrivere. In effetti me lo sono chiesto anch'io: come sono gli angeli fuori dai loro vessel? Ho immaginato Cas come una forte luce bianca (la stessa che si vede nell'episodio the rapture quando Cas possiede Jimmy, o come quella che sprigiona Anna dopo aver recuperato la sua grazia) che riesce a "percepire" la presenza e le voci dei suoii fratelli.
     
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  5. Vanity_Homunculus
     
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    Dipende, perchè in altre descrizione tipo gli angeli hanno un corpo loro però non hanno organi riproduttori e non possono provare amore, ma una sorta di amore platonico per ciò che li circonda.
    Cmq bellissima la tua oneshot, anche io ne ho in mente una ^^ appena ho raccolto tutte le idee, la scrivo ^^ ispirata a un'episodio delal 5° stagione ^^
     
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  6. Amariah
     
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    CITAZIONE
    Dipende, perchè in altre descrizione tipo gli angeli hanno un corpo loro però non hanno organi riproduttori e non possono provare amore, ma una sorta di amore platonico per ciò che li circonda.

    E' molto bella anche questa idea, ma ho preferito prendere spunto dagli elementi che mi dava già il telefilm. ^_^

    Comunque, non vedo l'ora di leggere la tua prossima fanfiction.

     
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5 replies since 26/10/2009, 19:41   153 views
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