..-* The Last Night *-..

Oneshot by Amariah

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  1. Amariah
     
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    Premessa:
    SPOILER 5° STAGIONE Ep. 5x10






    Sono i pensieri di Jo durante l'episodio, in particolare durante la sua ultima scena. Ci sono anche riferimenti a William Antony Harvelle.


    Le recensioni, sia nel bene che nel mele, sono gradite.
    Dedico questa fanfiction alla mia socia ELLEN MCGINNIS, il cui talento nello scrivere storie mi fa rimanere sempre a bocca aperta.

    The Last Night





    E’ l’unica soluzione possibile e tutti e quattro nella stanza lo sappiamo bene, anche se a quanto pare solo io non ho problemi ad ammetterlo ad alta voce.
    Mia madre mi guarda con gli occhi bagnati. Non vuole che muoia, che mi sacrifichi per la grande causa ma, come continuo a ripetere, è l’unico modo. Se c’è qualcuno che può tirarli fuori tutti da questa situazione sono io. Non posso fare nient’altro, giusto?
    Solo qualche minuto fa non riuscivo a muovere le dita dei piedi e ora non mi sento più le gambe, come se mi avessero fatto un’anestesia spinale.
    Gemo, mentre mi chiedo il perché devo essere sempre io la più debole, quella a finire nei casini.
    Insomma, sono stata catturata da un fantasma quando ho cacciato con i due fratelli; mi sono trovata imbavagliata, legata ad un palo, con un bernoccolo sulla fronte, messa k.o. da un demone. In entrambi i casi qualcuno è dovuto venire sempre a salvarmi. Ora è arrivato il momento di ricambiare il favore.
    Mamma mi riscuote dai miei pensieri, ordinando a Sam e Dean di preparare la bomba. “Bel piano” mi dico, soddisfatta. Grazie agli ultimi anni di caccia, ho imparato a pensare in fretta, scegliendo il piano migliore.
    Ovviamente, quando i sentimenti prendono il sopravvento, la lucidità va a farsi benedire.
    E’ per questo che ora mi ritrovo con le budella schiacciate dolorosamente contro una banda elastica. Quando ho visto Dean a terra, mi sono avventata subito sul Cerbero. Ero talmente concentrata su quel bastardo che non ho sentito in tempo il suo fratellino ringhiare ad un soffio da me. Mi aveva sbattuta a terra, lacerandomi il fianco con i suoi artigli affilati.
    Sento un altro rivolo di sangue uscire dalla ferita, perciò così stringo di più quella benda improvvisata sulla pelle.
    Mentre osservo gli altri collegare i fili elettrici alle bombole di gas, il mio sguardo si sposta sul pavimento oramai diventato rosso a causa del mio sangue.
    La vista si appanna per un attimo e scuoto subito la testa: non devo morire. Non ancora.
    Ma chi voglio ingannare? Nessuno può scegliere la fatidica ora e sento già le forze venire meno. Tossisco e qualcosa di disgustoso mi sale in bocca. Senza farmi vedere da mia madre, la sputo. Sangue.
    “Sto per morire” mi ripeto in un sussurro. Non ho mai pensato seriamente alla morte. Insomma, un cacciatore che rischia la vita un giorno sÏ e l’altro pure, non può farsi seghe mentali sul trapasso e argomenti simili. Addirittura, chi vive abbastanza ci fa un certo callo, fino ad arrivare a scherzarci sopra.
    “Sto per morire” mi ripeto di nuovo e sento il cuore che automaticamente accelera i battiti.
    “Idiota! Calmati” penso, mentre altro sangue imbratta la benda in risposta all’aumento della pressione sanguigna. Respiro profondamente per calmarmi. Se perdo troppo sangue rischio di morire prima del tempo, una cosa che non posso permettermi.
    Appoggiando la testa al legno freddo del bancone mi chiedo se anche mio padre, mentre si stava preparando per fare da esca in una caccia, avesse avuto paura.
    Perché, inutile negarlo, ho paura. Paura di che cosa mi aspettava dall’altra parte, paura di lasciare mia madre qui, in questo mondo del cazzo, ad affrontare qualcosa che va ben oltre la caccia del primo fantasma violento che capita.
    Qui si tratta del Diavolo, dannazione.
    Risollevo lo sguardo e vedo Sam inginocchiarsi vicino a me. Nel suo sguardo da cucciolo c’è molto dolore. Ricordo quando mi aveva attaccata quand’era stato posseduto. I suoi occhi allora erano così diversi. Freddi, terribili. Ovviamente non c’era stato nulla da perdonare, anche se lui si era scusato più e più volte. Sam mi prende una mano fra le sue e la stringe delicatamente.
    “Jo, mi dispiace. Davvero”.
    Gli sorrido mentre mi salgono le lacrime agli occhi. Ho sempre odiato gli addii. Di qualunque tipo.
    “ Non preoccuparti, Sam. E’ tutto okay. Evidentemente doveva finire così”.
    Sam mi sorride e mi stringe di più la mano. Il suo addio.
    Dean si avvicina e, prendendo il posto del fratello mi mette in mano il detonatore.
    “Ci vedremo dall’altra parte”. Mi dice, mentre sento il cuore stringersi.
    “Più presto che tardi, immagino”. Io gli sorrido. Voglio che l’ultima cosa che ricordi di me non sia una bambinetta terrorizzata, anche se è quello che mi io mi considero in questo momento.
    “Più tardi possibile” gli rispondo.
    Lui mi sorride ma poi il suo sguardo diventa più scuro. Contrae il volto in un’espressione dolorante e si avvicina per posarmi un dolce bacio sulla fronte. Respirando profondamente, assaporo il suo profumo e per un attimo, mi sembra di essere già arrivata in paradiso. Ma poi si allontana da me, risvegliandomi dal trance. Fissandomi ancora con quello sguardo tormentato, si riavvicina a me eliminando la distanza tra di noi. Le sue labbra sono calde, morbide, a contatto mie, che invece sono secche e gelide. Il suo profumo mi percuote ancora di più, e mi mozza il respiro già di per se irregolare.
    Si stacca da me con violenza, mentre io chiudo gli occhi. Non so più distinguere tra il dolore al fianco e quello al cuore. Non avevo mai smesso di provare qualcosa per Dean Winchester, ma dopo la sua partenza, mi ero rassegnata sul fatto che non ricambiasse il mio amore. Anche dopo averlo rivisto, non mi ero montata troppo la testa. Ma ora, con quel bacio, non sono più sicura di niente.
    Non che la cosa abbia importanza, vista che morirò tra poco.
    Vedo mia mamma avvicinarsi. E’ l’addio più doloroso. Mi guarda fiera, orgogliosa, mentre cerco di trattenere le lacrime. Poi scuote il capo e capisco cosa vuole fare: vuole morire con me.
    “Mamma, no” gemo.
    “Qualcuno deve farli entrare” dice mentre io alzo gli occhi al cielo “E, come hai detto tu, non puoi muoverti”. No, non voglio che condivida la mia fine. Voglio che si salvi.
    “Hai ragione” mi dice “questo è importante, ma non ti lascerò qui da sola”. Sbuffo, capendo che non c’è nulla che io possa dire per convincerla a salvarsi, a vivere. E’ testarda oltre ogni limite. Proprio come me.
    “Dean” sento Sam dire.
    “E’ ora che andiate, ragazzi” taglia corto mia madre.
    “Ellen-“ prova a dire Dean con tono incerto. La conosce abbastanza bene per capire che non verrà con loro.
    “Ho detto andate. Ah, Dean?” si gira verso il ragazzo “Fagli il culo. Non fallire”.
    Vedo Dean annuire, con le spalle rigide. Poi fa un cenno a Sam, ed entrambi si allontanano.
    Mia mamma si gira verso di me e mi sorride, dolce, accarezzandomi i capelli. Cerco di rispondere al sorriso, ma le mie labbra irrompono in un singhiozzo, mentre le lacrime scendono copiose sulle mie guance. Ogni singhiozzo è una pugnalata al fianco squartato, ma non riesco a frenarli. Poi, sento un Cerbero latrare vicino alla porta. Mia madre si alza, toglie la spessa catena che tiene chiusa la porta e rompe con il piede la striscia di sale grosso.
    Facendo attenzione a non toccare i fili elettrici della bomba si avvicina a me. La mia vista comincia ad annebbiarsi. Le orecchie mi fischiano e sento il calore fluire via dal viso mentre l’ennesimo fiotto di sangue esce dal mio corpo. La benda non riesce più a contenere la perdita ematica, e quel liquido rosso mi scorre fra le dita, gocciolando sul pavimento. Stringo più forte il detonatore nella mano destra, per rafforzare il contatto con la realtà. “Non posso morire adesso” mi ripeto mentalmente. “Non adesso, non adesso”.
    Mia madre si siede accanto a me e mi circonda le spalle con un braccio. Mi prende poi la mano con il detonatore, stringendola con delicatezza con la sua. La differenza di temperatura tra la sua pelle e la mia è impressionante. La vista mi si oscura e inizio a vedere ad intermittenza, come se la stanza fosse illuminata da una lampadina quasi bruciata.
    Sento uno strano odore, di pelle lavorata. Lo respiro a pieni polmoni: è l’odore della giacca di pelle di papà. Me lo rivedo davanti, nella Roadhouse, che entra a gambe larghe con il fucile in spalla, alla Steve McQueen. Mi prende in braccio e mi fa volteggiare, mentre mamma lo raggiunge e gli tira prima uno schiaffo per essere stato via così tanto, poi lo bacia appassionatamente.

    “Ti ho sempre voluto bene, piccola mia”

    La voce della mamma mi raggiunge come se fosse lontana chilometri. Sono io che mi sto allontanando?
    No, non posso. Non ora. Devo dirglielo, devo risponderle.

    “Anch-”

    Nero. Il buio più totale. Poi, una luce splendente mi abbaglia. E’ il Paradiso? Sono inginocchiata su quello che sembra un marciapiede. Alzo lo sguardo e vedo case e alberi in lontananza. Eppure, c'è troppa luce per essere reale. Tutte le cose intorno a me sembrano emanare una luce dorata. Anche il mio corpo.
    Sollevo la maglietta bianca che indosso: lo squarcio non c’è più e la pelle è liscia come prima dell’attacco.
    “Allora, eccola la mia bambina. Vorrei poter dire finalmente, ma sarebbe da egoisti”.
    Alzo lo sguardo. Un uomo sulla quarantina con profondi occhi blu mi sorride, emanando raggi dorati. Ha capelli biondi ondulati, come i miei, legati in un codino.
    Sorrido.

    “Papà”

     
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  2. *pinki*
     
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    Mi piace tantissimo,complimenti davvero!!!Mi sono nuovamente venuti gli occhi lucidi come quando ho visto l episodio....Povera piccola Jo...io l ho sempre adorata!!!
     
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  3. eli*dreamer
     
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    sto piangendo come una fontana...sono proprio senza ritegno...e questo non è solo per la storia in se ma anche perchè hai descritto in maniera eccezionale i pensieri e i sentimenti di Jo.
    Complimenti, mi è piaciuta molto.
     
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  4. Amariah
     
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    Grazie. Siete molto gentili

    anch'io sono rimasta traumatizzata dall'episodio. L'interpretazione di Alona Tal (jo) e Samantha ferris (Ellen) è stata strappalacrime :cry:
     
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  5. O_o Ruby o_O
     
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    Oddio........ :cry:
    Sei stata magistrale nel descrivere i pensieri di Jo...
    Bravissima!!
    Ma cm è triste........ :cry:
     
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  6. Amariah
     
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    Grazie Ruby. Sono contenta che ti sia piaciuta!
     
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  7. dani61
     
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    Bellissima - davvero - il finale è stato davvero dolce - molto commovente - brava -
     
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6 replies since 27/11/2009, 16:22   115 views
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