Non i soliti Angeli

fanfic by Patty83

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  1. Patty83
     
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    eh eh, mi butto nella mischia perchè mi girava in testa questa storia e non l'ho saputa trattenere! :)
    Il titolo già dice molto cioè che gli angeli di spn sono diversi dall'immaginario comune. Alcuni sono un po' bastardi, altri sono controversi e hanno gli occhi da cucciolone(Cass!!!), altri hanno svalvolato perchè non vedono Papà da troppi secoli(arcangeli)...
    Insomma sono un casino, e in questo casino ho voluto metterci le mani, per approfondire meglio la loro natura complicata... ci saranno Zacharia, Castiel qualche arcangelo e ovviamente i fratelli Winchester alle prese con i soliti guai legati alla fine del mondo.
    Ci sono un paio di frasi in spagnolo credo facilmente comprensibili, cmq la traduzione è a fine pag.
    Fatemi sapere se è una palla! :)

    edit: ecco l'immagine di copertina... un po' dark! :P

    image



    Capitolo 1- L’Apparizione



    El Paso, Texas

    Maria Ibanez avvicinò con ansia una mano al pomello della vecchia porta di legno laccato.
    La paura sul suo viso si rifletteva sulla serratura in ottone lucido. Oltre la porta, avvolta in lenzuola sudate, c’era sua figlia. O meglio quel che ne rimaneva.
    Maria rabbrividì. Sua figlia Suelita stava male da settimane. Febbre altissima e convulsioni, ma soprattutto non era più la stessa e agiva in modo folle.
    I medici avevano dichiarato che Suelita Ibanez soffriva di un disturbo compulsivo della personalità associato ad epilessia. Sostenevano che l’avesse sempre avuto ma che un recente evento traumatico doveva aver scatenato la patologia.
    Disturbo della personalità? Dovevano pur inventarsi qualcosa in fondo. In realtà non sapevano bene nemmeno loro perché improvvisamente dopo 21 anni da nornale ragazza ispanica, Suelita avesse iniziato ad avere convulsioni e a comportarsi in modo irrazionale.
    I dottori guardavano Maria Ibanez dall’alto della loro pelle anglosassone e borghese, ma una donnetta immigrata latinoamericana ne sapeva sicuramente più di loro su ciò che affliggeva sua figlia.
    Un giorno la vide con calma innaturale darsi fuoco ad un mano. Quando urlando Maria era corsa da lei, si ritrovò a fissare una pelle perfetta, neanche vagamente arrossata.
    Maria capì allora che la medicina non era più d’aiuto e che serviva un prete. Il giovane viceparroco fresco di seminario e scettico riguardo questi fenomeni non le fu di alcuno aiuto, ma era tornata a casa con un l’acqua santa e l’aveva messa nella minestra.
    Se un demonio possedeva sua figlia, l’avrebbe saputo subito, non poteva scappare. Sua nonna le aveva insegnato così.
    I suoi pensieri furono interrotti da un gelido grido proveniente da oltre la porta.
    Maria scosse la testa facendosi il segno della croce e fece per girare la maniglia.
    Ma non vi riuscì. Il vassoio su cui era poggiato il piatto di minestra si rovesciò mentre tutto, pavimento e pareti, prese a tremare. Il terremoto! Maria cercò di entrare nella camera di Suelita ma la porta sembrava serrata ermeticamente. I quadri caddero dalle pareti e vetri si infransero ovunque.
    Suelita! Maria gridava ma non giungeva alcuna risposta. Le finestre si ruppero fragorosamente e Maria si accucciò d’istinto. Un suono cristallino ed assordante le inondò la testa e le fece sanguinare le orecchie. Da sotto la porta si spandeva una luce sempre più potente. Maria urlava e piangeva e non osava pensare che cosa stava accadendo nella camera della figlia.
    La luce si fece accecante e ormai i muri sembravano sul punto di crollare crivellati da mille crepe.
    Iniziò a gridare ogni preghiera d’esorcismo che sua nonna le aveva insegnato più forte che poteva.
    Nostra Senora Madre de Dios… libranos de todo mal!
    Sembrò funzionare. Di colpo tutto cessò. Maria rimase accucciata e tremante con gli occhi chiusi, le mani insanguinate coprivano le orecchie.
    La serratura della porta scattò facendola trasalire. Le giunture cigolarono emettendo un lamento stridulo. Non osava aprire gli occhi. Un fragore la scosse. L’anta della porta era volata oltre le scale scagliata via da una forza non umana. Poi dei passi lenti fecero scricchiolare le assi del pavimento.
    La donna aprì gli occhi e la vide.
    Suelita in piedi davanti a lei. Le pupille dilatate, la camicia da notte a brandelli.
    Libranos de todo mal!Libranos de todo mal!
    La ragazza avanzò ancora fissando la donna con un’espressione glaciale.
    Maria si ritrasse di scatto in preda al panico balbettando le uniche parole che le venivano in mente.
    Quien eres tú?
    Terrorizzata non riusciva a muoversi e poteva solo guardare docilmente la figlia posargli due dita sulla fronte prima che il buio portasse via gli ultimi ricordi di una vita normale.


    La ragazza si guardò intorno con aria interrogativa. Poi sentì un battito d’ali alle sue spalle.
    “Sei in ritardo”
    Dietro di lei un uomo ben vestito con i capelli brizzolati la guardava con aria di rimprovero.
    “Non è stato facile convincere la ragazza”
    “Davvero?”
    L’uomo guardò la donna addormentata ai suoi piedi sfoderando un sorriso cinico.
    “Dove sono finite quelle care vecchie famiglie religiose? Una volta se si presentava loro un angelo, non c’era nemmeno bisogno di chiedere”
    “Li chiamano tempi moderni. Bisogna usare un po’ di persuasione.”
    I due si scambiarono un’occhiata complice.
    “Dolorosa persuasione a volte…” ammise la ragazza condividendo il sarcasmo.
    “Magari bastasse un po’ di tortura con Dean Winchester… Beh, ti aspetto fuori per darti gli ordini, Aladiah”
    “Sono pronta Zacharia” rispose lei con un composto cenno del capo.
    L’uomo la fissò piccato inclinando lievemente la testa.
    “Sarebbe meglio ti cambiassi…” e sparì.
    Aladiah avanzò verso ciò che era rimasto di uno specchio a muro. Il riflesso cambiò ancora prima dell’ultimo passo. Allo specchio c’era una giovane donna dai lunghi capelli neri, la pelle olivastra e gli occhi scurissimi. Invece della camicia da notte, jeans scuri e una camicetta in sangallo azzurro chiaro in stile sudamericano.
    Aladiah guardò dal riflesso la donna priva di sensi alle sue spalle.
    Tornò indietro e le si avvicinò delicatamente.
    Prima di svanire in un battere d’ali sussurrò
    “Per rispondere alla tua domanda Yo soy un angèl del Dios


    (Libranos de todo mal- liberaci dal male)
    (Quien eres tu- Chi sei tu?)
    (Yo soy un angèl del Dios - Sono un angelo del Signore)

    (nota: Aladiah non è un nome inventato, è il nome di un angelo che tradizionalmente appartiene ai cherubini. Il personaggio è tuttavia del tutto diverso dall'angelo in questione!)

    Edited by Patty83 - 14/12/2009, 00:21
     
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  2. Amariah
     
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    WOW! E' molto interessante. Non vedo l'ora di leggere il seguito.
    :clap1: :clap1: :clap1:
     
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  3. Patty83
     
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    davvero?
     
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  4. eli*dreamer
     
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    bello...mi piace e mi incuriosisce e poi scrivi benissimo!
     
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  5. Patty83
     
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    Ecco il secondo capitolo, di passaggio ma necessario! il prossimo avrà più azione! :)
    fatemi sapere che ne pensate!


    Capitolo 2 - Passato Remoto



    Ricordava ancora il suono cristallino della sua voce, il calore della sua luce... era passato così tanto tempo.
    “Le nostre armate si assottigliano... potremmo non vincere questa guerra.”
    Aladiah fu scossa dall’incombenza del tempo presente. Zacharia la fissava serio. Nei suoi occhi la preoccupazione offuscava il solito cinismo.
    “La tua missione è molto importante. Non deluderci anche tu.”
    “Non accadrà”.
    Un piccolo lampo gli illuminò lo sguardo. Zacharia le toccò la spalla abbozzando un incerto sorriso e svanì.
    Intrecciati ad un finestra poco lontana, degli iris color pesca terminavano i loro giorni appassendo lentamente nel caldo torrido.
    La ragazza si girò a guardare l’intensa palla di fuoco texana che faceva bruciare la terra.
    Neanche il sole è minimamente paragonabile...

    Erano tutti a casa di Bobby.
    Dean sorseggiava stanco una birra con poca convinzione. Sam faceva nervosamente alcune ricerche al pc, scambiando di tanto in tanto qualche parola con Bobby.
    In cucina nel lavandino c’erano ancora i bicchierini di tequila che Castiel aveva buttato giù poche sere fa, in compagnia di Ellen e Jo. Nel camino accartocciata e annerita la foto che li ritraeva tutti insieme per l’ultima volta.
    Castiel teneva fisso lo sguardo su un punto imprecisato innanzi a sé.
    La colt non ha funzionato. Quali altre speranze abbiamo? Lucifero è davvero potente... Forse solo e soltanto Michele può combatterlo. Forse non possiamo evitare la fine del mondo. Forse...
    Castiel si irrigidì di colpo. Una strana sensazione prese corpo nel suo cuore. Qualcosa di freddo, di invadente ma al tempo stesso di familiare allungava le mani dentro di lui.
    Non sapeva cosa fosse, ma di certo non era niente di buono.
    “Devo andare” disse ad alta voce.
    “Andare dove?” Dean lo fulminò con lo sguardo.
    “Non lo so” disse e un attimo dopo non c’era più.
    Dean borbottò sottovoce alzando gli occhi al cielo.
    Sam chiuse di scatto il portatile sbuffando.
    “Immagino non ci siano altri modi di uccidere quel figlio di puttana”disse Bobby.
    Sam serrò le labbra scuotendo la testa.
    “L’unico che lo ha battuto è stato Michele...”
    Dean buttò giù un altro sorso di birra guardando corrucciato il cielo plumbeo fuori dalla finestra.
    Pensava al Dean del futuro, a ciò che aveva detto, a quello che era diventato.
    Il telefono squillò facendo sobbalzare tutti. Bobby prese di malavoglia il cellulare.
    “Pronto...”
    La sua espressione si fece prima sorpresa, poi accigliata.
    “Ok, ci pensiamo noi a controllare”


    Erano sedute ad un bar gustando un frullato di frutta. Aladiah guardava incuriosita la sua vittima, Katie.
    Giovane, studentessa modello, andava sempre in chiesa. Era perfetta. Era stato facile avvicinarla, blandirla parlandole di religione, di bibbia, facendola sentire a suo agio e non un pesce fuor d’acqua. La parte più complicata veniva ora, spiegarle cosa stava per accadere e convincerla a dire di si.
    Inaspettatamente le venne in aiuto il notiziario della sera: un tizio aveva preso a coltellate l’intera famiglia, il pakistan era devastato da guerre civili, un tornado aveva cancellato mezza costa messicana.
    Katie si oscurò in volto.
    “Mi domando se tutto questo non significhi qualcosa... ”disse pensierosa.
    Eccola l’occasione... fin troppo facile da prendere al balzo.
    “Cosa dovrebbe significare?”
    “La fine del mondo... Ammetterai Allie che tutti questi disastri, tutti insieme... scusa non voglio angosciarti con questi pensieri!” .
    Aladiah sfoderò la voce più comprensiva che delle corde vocali umane possano emettere.
    “Non mi angosci affatto, anzi io credo che tu abbia ragione. Solo che avevo paura a toccare l’argomento per prima.”
    Katie sembrò sollevata ma al contempo frammenti di apprensione le irrupero in volto.
    “A volte” iniziò lei esitante “sembra davvero che Lucifero sia stato liberato…”
    Impressionante, davvero impressionante… Gli umani devono avvertirlo in qualche modo.
    “Beh non sarebbe così assurdo. In fondo è quello che è stato predetto…”
    “Tu... tu pensi davvero che sia così?”sussurrò Katie.
    “Spiegherebbe molte cose...”
    La ragazza guardava Aladiah quasi ipnotizzata dal suo modo di fare.
    “Vorrei poter fare qualcosa. Ma se davvero è... è come dici... cosa potrebbe mai fare una ragazza qualunque come me?”
    Ne saresti stupita...
    Aladiah si avvicinò con fare molto serio.
    “E se... ci fosse un modo, per aiutare le schiere angeliche nella loro battaglia… tu accetteresti?”
    “Si, è naturale”balbettò lei.
    Molto bene. Aladiah incurvò le labbra in un mezzo sorriso.
    “Posso confidarti un segreto?”
    “S-si Allie, assolutamente” Katie era ora leggermente tesa.
    “E’ meglio parlarne in un luogo meno affollato, Katie”.

    Il cameriere arrivò con il conto, ma il tavolo dove solo un secondo prima c’erano le due ragazze era vuoto. Poco più avanti, girato l’angolo della strada, una grande luce splendette e si spense, ma nessuno la vide.
    Nessuno a parte Castiel, che ora sapeva con cosa, o meglio chi, aveva a che fare.
     
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  6. eli*dreamer
     
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    wow...me sempre più curiosa!Brava!
     
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  7. Amariah
     
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    WOW WOW WOW WOW WOW...
    Fantastica! Mi piace molto il tuo modo di scrivere! Non vedo l'ora di leggere il seguito!
    :clap1: :clap1: :clap1:
     
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    Sto recuperando tutto. :lol: Complimenti.
     
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    bella questa fiction :) ... complimenti
     
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  10. Tanis_mezzelfo#21
     
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    letta solo ora!! l'inizio p molto promettente e tu sei molto brava!!! posta presto il seguito!
     
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  11. dani61
     
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    L'ho letta solo ora - ti faccio i complimenti - scrivi molto bene - trovo i dialoghi molto scorrevoli e naturali - molto brava!!!!!!!
     
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  12. Samael_Il Castigo di Dio_
     
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    Oh!
    Mi piace, mi piace, mi piace! :wub:
    *curious mode ON *
    Posta in fretta * occhiata tra il minaccioso e l'adorante *
    :D
     
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11 replies since 11/12/2009, 17:02   139 views
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