And it’s gonna end bloody for all of us

Oneshot By Amariah

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  1. Amariah
     
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    SPOILER 5° STAGIONE, SPOILER ENORMI!!!





    Okay, dopo questa premessa cominciamo:
    Gli eventi trattati non seguono le vicende dell'episodio 5x04 in the end, ma è un finale alternativo, molto tragico e spero vivamente che Eric non concluderà così la stagione (altrimenti mi sparo :P :P :P )
    Credo di aver fatto un po' di confusione nella descrizione. In pratica sono io che mi rivolgo a Dean e che
    SPOILER (click to view)
    è posseduto da Michael
    se non capite qualcosa, chiedete pure ;)
    Le parti colorate sono flashback.

    Attenzione: c'è violenza, molta, e immagini per niente "delicate". Inoltre è una Deathfic.



    Spero che vi piaccia comunque.
    Buona lettura.
    E vi prego: RECENSITE NUMEROSI!!!! ^_^



    And it’s gonna end bloody for all of us




    Nuvole scure e temporalesche si sono addensate nel cielo sopra di voi con un’innaturale velocità. L’aria, prima immobile, ora si muove in modo da descrivere ampi circoli attorno a voi, stropicciando la tua camicia aperta e il vestito candido del tuo avversario. O meglio, di tuo fratello.
    Gli occhi ti si seccano a causa di quei colpi d’aria e, istintivamente, cerchi di alzare un braccio e di sfregarti le palpebre, poi ti ricordi non poterlo più fare.

    “ Poteva non finire così, lo sai anche tu, fratello” la tua bocca pronuncia queste parole in completa autonomia, come se non avessi il controllo del tuo corpo. Il che è vero: tu sei cosciente, vedi ciò che i tuoi occhi ti permettono di vedere. Ascolti, percepisci tutto. Ma ora, ogni tuo movimento, ogni decisione è controllata da Michael. Quando hai pronunciato quel sì, sapevi che sarebbe stato difficile accettare l’arcangelo dentro di te, ma non avevi idea di quanto fosse orribile essere coscienti durante la possessione. Ti rendi conto di TUTTO ciò che sta accadendo intorno a te, a voi.

    “Invece sì, Michael” ribatte la figura ad una decina di metri da te, un ragazzo alto, con il viso da brava persona, per nulla offuscato dalle tenebre che contiene. Sam, o in quel momento, Lucifer.
    Lentamente, il tuo braccio si sposta alla cintura e le tue dita si stringono attorno al freddo metallo del pugnale angelico di Michael. A differenza di quello degli altri angeli è più lavorato ed è fatto di oro puro; dentro di sé sembra che contenga una luce ambrata dalle mille sfaccettature.
    Lucifer, ha già in mano il suo e ti si avvicina lentamente, studiando ogni mossa del fratello nel tuo corpo.
    Un lampo squarcia il cielo mentre Michael estrae l’arma dal fodero e tu ti senti impotente. Il tuo cuore batterebbe a mille se solo obbedisse alle tue emozioni. L’unica cosa che puoi fare è guardare e pregare che Sam si salvi.

    Michael si lancia in avanti con uno scatto fulmineo, ma il tuo braccio viene bloccato da Lucifero, allora l’arcangelo tenta un secondo affondo, ma il pugnale di Lucifer si muove con una velocità maggiore e senti quel metallo gelido ma corrosivo come un acido, strappare la tua carne in profondità, fino a mettere in mostra quattro tue costole. Urli di dolore, ma la tua bocca rimane sigillata mentre Michael stringe i denti in una mossa ferrea. Vorresti cadere in ginocchio ma rimani in piedi e, proprio quando senti che il dolore sta diventando insopportabile, la tua pelle si rimargina, lasciando una chiazza di sangue rappreso sulla maglietta strappata. Parte del tuo sangue è schizzato sul volto di Sam ma Lucifer non ne sembra disturbato, anzi, la sua espressione è animata da una sorta di gioia perversa.
    “Sono migliorato, vero?” chiede con un sorriso soddisfatto.
    La tua mente è alla deriva e mille pensieri riaffiorano insieme ai tuoi ricordi.



    “Dean, Dean! Hai visto? Le ho prese tutte!”. Un Sammy di tredici anni ti sorride entusiasta, sollevando il fucile in aria con le magre braccia e indicando i cocci dei vecchi vasi a terra. “Stai migliorando, Sammy. Sono fiero di te”. Gli risponde una tua versione più giovane mentre scompiglia i capelli al ragazzino.




    “Non abbastanza” replica Michael e senti le tue labbra curvarsi in una smorfia.
    Il volto di Sam viene illuminato da un lampo d’ira, che sbiadisce così in fretta che tu pensi di averlo solo immaginato.
    “Perché, Michael?” chiede Lucifer, facendo uno sguardo da cucciolo “alla Sammy”. “Non volevo tutto questo, volevo solo che tu mi ascoltassi. Guarda come hanno ridotto questo mondo stupendo gli esseri umani, i Suoi prediletti. Come puoi continuare a dare ragione a nostro Padre? Sei cieco?”. La tristezza di Lucifer è palpabile e si riversa nell’aria intorno a loro con sottili gocce di pioggia.
    Percepisci anche tu quella tristezza provenire da Michael, ma le sue idee sono chiare e senza dubbio più nobili di quelle del fratello. “Gli umani non saranno perfetti, ma non hai il diritto né di disobbedire a nostro Padre, né di progettare di sterminarli. Non lo hai mai avuto. L’invidia e la superbia, fratello, ti hanno portato a questo”.
    Michael si scaglia contro Lucifer e senti il tuo pugno chiudersi e cozzare con violenza contro la mascella di Sam. Il corpo di tuo fratello viene sbalzato all’indietro e rotola per circa cinque metri. Poi, si rialza con grazia e si sistema il completo di quel bianco accecante come se niente fosse.
    “Se sono diventato così è colpa di nostro Padre. Mi ha allontanato! Mi ha voltato le spalle, proprio come hai fatto tu!” grida con sofferenza.



    “Sei tu quello che mi ha detto “non tornare!”, papà. Sei tu quello che ha chiuso la porta, non io! Eri incazzato perché non potevi più controllarmi!”. Grida nella tua mente il tuo fratellino ventiduenne. Era così testardo, così arrabbiato e ferito.




    Lucifer tenta di restituirgli il pugno ma Michael è più veloce e lo colpisce con l’arma, mirando al cuore di Sam. All’ultimo secondo, Lucifer devia il colpo e la lama lo ferisce ad una spalla. Senti le urla di Sam squarciare l’aria proprio come i lampi sopra di voi e vedi il suo sangue scuro gocciolare sull’asfalto, mescolandosi alla pioggia.
    “Sei tu che lo hai tradito Lucifer! Ti rendi conto di ciò che hai fatto?!”. Ti senti avvampare di una rabbia non tua mentre la tua bocca sputa quelle parole come veleno. “Con i tuoi atti immondi hai tradito anche me, come potevo fidarmi dopo ciò che avevi detto, dopo ciò che avevi FATTO?!”.




    “Hai preferito fidarti di un demone, piuttosto che di tuo fratello, Sam. Non credo che potremmo tornare ad essere ciò che eravamo un tempo, lo sai? Non penso di potermi più fidare di te”. Le tue stesse parole ti colpiscono come una stilettata, mentre pensi a come si doveva essere sentito Sam quando le avevi pronunciate. Magari, se lo avessi accolto di nuovo a braccia aperte invece di sottolineargli i suoi errori, le cose sarebbero andate diversamente. O forse no. Forse Lucifer ha ragione: il vostro destino è già scritto.





    “Devo ucciderti, fratello, anche se per me è terribile. Non ho altra scelta”. Le parole di Michael piene di angoscia e compassione, ma soprattutto riesci a percepire la verità in esse. Capisci che per Michael uccidere Lucifer è tanto difficile quanto per te uccidere Sam. Perché nonostante tutto ciò che suo fratello a combinato, tutti gli errori che ha commesso, lo ama ancora. E’ suo fratello minore, dopotutto; proprio come Sam lo è per te.

    Michael gli è addosso in un secondo. Senti le sue ali invisibili agli occhi umani sbattere furiosamente. Tu e Sam, Michael e Lucifer, iniziate una battaglia furiosa e veloce. Capisci che il tempo delle chiacchiere è finito e una parte di te accoglie quella battaglia con un sospiro di sollievo. Sei stufo di farti manovrare come un burattino.



    “Il mio corpo è stato trascinato in lungo e in largo, mi hanno sparato, pugnalato e sono stato guarito. E ora, grazie a qualche miracolo, ne sono uscito”.



    Ricordi le parole del vessel di Castiel, Jimmy, e solo ora capisci fino in fondo il suo tormento. Ma, almeno lui, seguiva solo “pezzi” degli avvenimenti che Cass viveva, mentre tu sei sempre sveglio e vigile nei recessi della tua mente ad osservare l’operato dell’arcangelo.

    Senti il pugnale di Lucifero farsi strada nella tua gamba e gridi di dolore, ma anche di paura quando vedi che anche il corpo di Sam sta sanguinando copiosamente. Poi, Lucifer perde la sua arma e vedi il tuo braccio destro, guidato da Michael, scattare in avanti e conficcare la lama che stai impugnando nello sterno di Sam. Con un grido disumano, Lucifer s’ inginocchia davanti a te e la tua bocca si muove pronunciando una litania antichissima in aramaico, un incantesimo che nemmeno gli altri arcangeli conoscono e hanno la forza di pronunciare.

    Le pupille di Lucifer si dilatano dapprima per lo stupore e poi per il terrore. La luce contenuta nel pugnale di Michael sembra riversarsi nel corpo di Sam e nell’anima di Lucifer. Quest’ultimo diventa sempre più luminoso poi, emettendo un grido da far gelare il sangue e rompere le poche vetrine dei negozi attorno a loro rimaste intatte, lascia il corpo di Sam per poi esplodere a pochi meri sopra di loro.
    Sam, liberatosi dalla possessione, cade all’indietro con il pugnale, ora spento, ancora conficcato nel petto. Ha gli occhi chiusi, ma vedi la sua cassa toracica sollevarsi appena.

    Tu, invece, senti un calore improvviso e Michael sposta il tuo sguardo verso le tue mani: ora anche tu brilli. Senti l’arcangelo ringraziarti della tua “ospitalità” e, se ne avessi le forze, lo manderesti a fanculo.
    Quando Michael riparte alla velocità della luce in paradiso, ti senti invadere da un’ondata di calore ustionante e cadi in ginocchio con la bocca spalancata, come per gridare. Dalle tue labbra secche esce solo un gemito roco, dato che nei tuoi polmoni non c’è abbastanza aria. Il dolore che provi è indescrivibile e nemmeno all’inferno hai mai sofferto così tanto: senti come se ogni singola cellula del tuo corpo sia rimasta carbonizzata dal tocco dell’arcangelo. Tossisci violentemente e vomiti almeno mezzo litro di sangue.


    “E’ così che mi ridurrò se farò entrare Michael nel mio corpo?” chiedi, osservando l’uomo sulla sedia a rotelle in quella stanza d’ospedale. Castiel segue il tuo sguardo verso l’individuo trasformato in un vegetale dalla possessione di Raphael. “Nient’ affatto. Michael è molto più potente. Per te le conseguenze saranno peggiori”.



    “A quanto pare Cass aveva ragione” pensi mentre, gemendo, arranchi verso Sam che straordinariamente è ancora vivo.
    “Sammy?” sussurri mentre la tua vista si indebolisce.
    Il tuo fratellino apre gli occhi vitrei e il suo sguardo, seguendo la tua voce, si posa su di te. “Dean, mi disp-“ non riesce a finire la frase perché una convulsione lo scuote.
    “Lo so, Sammy. Anche a me” rispondi e fai per toglierli quella lama dallo sterno, ma Sam ti posa una mano gelata sulla tua.
    “No” sussurra “fatica sprecata”. Poi, sposta la mano sulla tua spalla e ti spinge verso di lui fino a farti sdraiare al suo fianco. Un'altra convulsione scuote il corpo di Sammy dalla testa ai piedi, facendogli inarcare la schiena nello stesso momento in cui tu sputi un altro fiotto di sangue.
    “Certo che Lucif- aveva dei gust- del ‘azzo” rantola Sam, riferendosi ai vestiti che indossa. Tu li osservi con più attenzione: da bianchi stanno diventando rosso cremisi. Rivolgi gli occhi al cielo e cerchi di respirare più profondamente, nel tentativo inutile di placare quel dolore.
    “Dee- ho paura” confessa Sam piangendo. Ti volti verso di lui e con sgomento ti accorgi che sta versando lacrime di sangue. Un altro attacca di tosse ti scuote e volti la testa per sputare nuovamente il sangue e per risparmiare a tuo fratello quello spettacolo. Poi, cerchi di tranquillizzarlo.
    “Ci sono qui io Sam. Non preoccuparti. Combatteremo per il posto che ci aspetta in paradiso. Vedrai, ci saranno papà, la mamma e anche la tua amata Jessica. Tornare da loro sarà come tornare a casa”. Ti allunghi verso di lui per abbracciarlo e rivolgergli un sorriso confortante, ma il suo petto è immobile e gli occhi sembrano scolpiti nel volto, che ha lo stesso colore del marmo sporco di cenere.
    Tuo fratello è morto.
    “Sammy” sussurri e poi abbandoni la testa sulla sua spalla. Le tue labbra si curvano e muori con un sorriso sul volto mentre le nuvole sopra di te si aprono illuminandoti come per porgerti un tributo.




    P.S. il titolo è una frase detta da Gabriel/trickster nell'episodio "Changing Channels"



    Allora, com'è? (non so perchè ma le mie fanfic sono sempre trinsti, boh, non so il perchè :hum: )
     
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  2. crix23
     
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    Non trovo il termine giusto ...ma lasciami dire che sei spettacolare, bravissima!!!!
    E' splendida piena di pathos, cupa e lucida...descrizioni bellissime!!

    Davvero complimenti!!!!
     
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  3. *pinki*
     
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    meravigliosa in ogni sua parte!!!Complimenti davvero!!

    Spero che Spn nn finisca davvero cosi....
     
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  4. AllisonW
     
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    Davvero bellissima.. Se SPN finisce così, io uccido Kripke.. Comunque a parte tutto.... complimenti vivissimi.
     
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  5. eli*dreamer
     
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    è davvero tristissima e non riesco a smettere di piangere(spero vivamente che spn non finisca così) ma di certo non posso negare che sia stupenda e scritta in maniera magistrale...bravissima
     
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  6. Amariah
     
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    Grazie mille, siete gentilissimi.



     
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  7. dani61
     
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    L'ho letta così - tra una cosa da fare e l'altra - ma non pensavo che mi sarei commossa così -
    bellissima descriizione cupa dell'aria che circonda le azioni e soprattutto delle emozioni che prova Dean -
    il finale con i due bros accasciati è ... non so - è come ci aspetteremmo dai due personaggi, se dovesse andare in questo modo -
    non so se mi sono spiegata - ho fatto un po' di confusione - ma sono davvero commossa -

    complimenti davvero -
     
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  8. Amariah
     
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    Grazie mille dani! sono contenta che ti sia piaciuta! ^_^

    p.s. non preoccuparti: ti sei spiegata benissimo! ;)
     
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  9. cacciatrice
     
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    WOW!!! Hai interpretato alla grande la lotta tra i due arcangeli, le loro sensazioni e i pensieri di Dean!
    Come al solito hai una scrittura fenomenale.... BRAVA!!!!!!
     
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  10. Vivaldi4love
     
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    Molto intensa, meravigliosa ^^
     
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9 replies since 12/1/2010, 18:53   226 views
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