Il mio desiderio più grande

FanFiction by shinji-ito

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  1. shinji-ito
     
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    Ciaoooo!!!
    Posto qui una mia fanfiction con i nostri amati sam e dean da adolescenti, io AMO le storie di loro da piccoli!!!! :wub:
    Il mio problema è che non so scrivere tanto bene ma sfido me stessa e provo lo stesso a buttare giù qualche riga perchè la storia ce l'ho in testa e tanto vale provarci! :D
    Spero sia comprensibile...e che vi piaccia!
    Non l'ho ancora terminata perchè ogni volta mi vengono in mente idee nuove e mi tocca riscrivere dei pezzi...per ora vi metto qui i primi capitoli!



    Titolo: il mio desiderio più grande
    Autore:Shinji-ito
    Trama: la famiglia winchester scoprirà che non tutto il male è soprannaturale.
    CAPITOLO UNO
    Giugno 1997
    Questo era un giorno speciale, dean lo sapeva, sam lo sapeva, l’unico che sembrava ignorare l’importanza della giornata era john winchester. Quella mattina dean avrebbe festeggiato il suo diploma presso l’ultima delle sue innumerevoli scuole che aveva frequentato durante la sua vita.
    Sam si era svegliato presto, si era lavato e vestito nel suo completo migliore mentre dean era ancora addormentato nel suo letto. “Muoviti, dean! Faremo tardi!” - “mmmhh…ma perché devi urlare così anche la mattino presto?!lo so che mi devo alzare..” -“sembra che invece tu non lo sappia visto che ne stai ancora a poltrire nel letto nonostante la giornata che ti aspetta” imprecò un quattordicenne sam. “Sei solo tu che dai così tanta importanza a una stupida cerimonia dove dei ridicoli adolescenti, sono vestiti in ridicoli vestiti e fanno ridicole foto” -“questo è quello che tu ti convinci a pensare perché sai che, beh..che papà non ci sarà…”. Dean stette silenzioso a guardare suo fratello poi abbassò sguardo al pavimento della camera, il suo fratellino aveva ragione, lui era eccitato per il diploma e tutto il resto, aveva anche informato suo padre giorni prima sulla data della cerimonia ma lui era partito comunque per una caccia a un demone con grande delusione di dean. Vedendo la tristezza sul volto del suo fratellone, sam si sedette di fianco a lui e gli mise una mano sulla spalla “ehi guarda qui dean, il pastore Jim mi ha prestato la sua macchina fotografica l’ultima volta che siamo andati da lui cosi ti potrò fare delle foto da vera fotomodella oggi con quella fantastica toga!” -“ Ma sta zitto!” -“no, dico sul serio, così papà avrà un ricordo anche se oggi non ci sarà” “ Grazie, sammy, lo apprezzo molto” disse un rasserenato dean. In effetti lui era deluso dall’ assenza del padre ma la verità era che sammy ci sarebbe stato ed era lui la sua vera famiglia quindi non c’era motivo di essere tristi “coraggio, bitch, fammi alzare e vestire se no faremo tardi veramente e la preside si rifiuterà di darmi il diploma… non gli sono mai stato troppo simpatico” - “ ci credo, dean! Eri nel suo ufficio in punizione un giorno si e l’altro pure!”-“ehi, è un diritto di tutti usare lo sgabuzzino”- “si ma non per pomiciare con le ragazze” disse ridacchiando sam.
    Molti ragazzi erano riuniti a piccoli gruppetti nel cortile della scuola dove si sarebbe tenuta la cerimonia di consegna dei diplomi e quasi tutti si girarono quando sentirono il riconoscibile rombo dell’impala che dean winchester stava parcheggiando. Le ragazze erano in fermento quando videro dean scendere dall’auto vestito in giacca e camicia ma molte rimasero anche sorprese dall’altro ragazzo, il fratellino di dean. Non era ancora alto come il maggiore ma si stava pericolosamente avvicinando con il suo metro e 75 di altezza, aveva dei capelli castano chiaro che gli coprivano quasi gli occhi che risplendevano di verde grigiastro col sole caldo di giugno. I due stavano evidentemente scherzando tra di loro viste le spinte amichevoli che si davano e dal ghigno che si scambiarono con sguardo complice. Anche da fuori ai loro compagni di scuola era sempre stato evidente il forte legame esistente tra i fratelli, era come che vivessero in un mondo tutto loro al quale agli altri era vietato accedere.
    “Beh, dean, allora io vado a sedermi con gli altri parenti, ci si vede tra tipo 20 ore”- “ehi! Non è colpa mia se il nostro cognome comincia con la w” -“lo so, ma dovrò comunque stare seduto per ore su quelle assurde sedie scomode sotto questo sole cocente a sciogliermi dal caldo e dalla noia”- “non fare questa scenate, lo so che sei super eccitato più di me per tutto questo” si beffò dean con un grande sorriso sul suo volto “si, come no! Sei proprio presuntuoso, dean” disse sam colpendo leggermente dean con un pugno sulla spalla “ fatti valere” aggiunse poi allontanandosi con uno sguardo fiero. Dopo 2 ore di applausi e strette di mano finalmente era giunto il momento di dean e sam si era alzato di botto in piedi a scattare le foto e urlare incitamenti al fratello, il quale gli rispose alzando il diploma in aria e sorridendogli un po’ imbarazzato per il troppo entusiasmo che sam aveva messo per attirare la sua attenzione.
    A cerimonia terminata dean si avvicinò al fratello che lo stava aspettando all’ombra di un albero quando sentì una mano sulla spalla e si girò sorpreso. “complimenti winchester!” esordì ridendo Bobby Singer “Non ci credo! Cosa ci fai qui?” chiese sorpreso il ragazzo “ Come potevo perdermi dean winchester che si diploma?! E con quella toga poi..” -“Non ti ci mettere anche tu, bobby, già ci pensa mi fratello a prendermi in giro”. “Ciao, bobby!! Alla fine ce l’hai fatta!” disse sam che nel frattempo li aveva raggiunti. “Si e grazie per avermi avvertito, sono arrivato giusto in tempo quando hanno chiamato dean”- “Gle l’hai detto tu, sam?”chiese dean “Si, non mi sembrava giusto non dirgli niente, mi aveva chiesto di avvertirlo della data esatta del diploma l’ultima volta che l’ho sentito per telefono”.- “Grazie, amico” ringraziò dean “lo apprezzo molto”- “non scherzare, ragazzo, e lo sai che anche il tuo vecchio sarebbe qui se non fosse per quella traccia fresca sul demone” rispose bobby. “si, lo so..” rispose amareggiato dean, ma poi si riprese subito perché non voleva rovinare la bella giornata “che ne dite di andare da qualche parte a magiare?sto morendo di fame!”- “ecco, ora ti riconosco” disse bobby colpendo affettuosamente dean sulla spalla. “Ho un idea migliore” aggiunse l’uomo più vecchio “ che ne dite di venire da me a festeggiare che stasera ci facciamo una bella grigliata in giardino?” - “fantastico! Già mi immagino le salsicce nel mio stomaco!” rispose dean con entusiasmo.
    Il viaggio in macchina verso la casa di bobby era stato tranquillo, forse anche troppo tranquillo per dean che era ancora super eccitato per il diploma e l’attesa per la grigliata e invece sam si era addormentato dopo poco. Il fratello più grande all’inizio si era preoccupato per il fratellino che sembrava molto stanco e un po pallido ma poi si rassicurò pensando che era dovuto al fatto che si era svegliato praticamente all’alba per prepararsi per la grande giornata.
    Arrivati a casa di bobby dean si voltò a malincuore per svegliare suo fratello vedendo che sam riposava in modo così pacato e tranquillo sembrando ancora come un bambino. “hei, bella addormentata?siamo arrivati!” disse dean posando una mano sulla sua testa e arruffando leggermente i capelli ma ancora non si svegliava così provò a scuotere le spalle con delicatezza ma ancora niente. Dean cominciò a preoccuparsi e scosse più violentemente il corpo di suo fratello che finalmente cominciò a risvegliarsi lentamente. “mmmh..cosa?”-“ Finalmente! stavo per suonare le campane per provare a svegliarti!” -“dean?”- “si, chi altro può essere?!!”- “ahm…scusa, ero un po’ stanco.. ”- “stai bene?” chiese preoccupato dean “si, si non ti preoccupare.. stanotte ho dormito poco. Cavolo, Ero più eccitato io di te, hai dormito come un ghiro fino all’ultimo stamattina” -“mmh, vabbè dai ora siamo arrivati, non vedo l’ora di gustare gli hot dog di bobby! Ricordo che erano sempre i migliori”. I due fratello allora uscirono dalla macchina e si avvicinarono all’abitazione di bobby, il quale era da poco arrivato e stava cominciando ad accendere la griglia. Uscendo dalla macchina sam ebbe un capogiro e dovette appoggiarsi alla macchina per non cadere. Per fortuna dean non stava guardando nella sua direzione e non si accorse di nulla, pensò sam, l’ultima cosa che voleva era far preoccupare suo fratello nel giorno della sua festa..già loro padre era quasi riuscito a rovinare tutto
     
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  2. crix23
     
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    mi piace!!!carina l'idea dei fratelli adolescenti!!
    e come non sai scrivere bene??? sei bravissima!!!!!
    ancora ancora!!! :essen:
     
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  3. dani61
     
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    Si - davvero brava - bellissima idea e soprattutto ben scritta - complimenti - ai prossimi capitoli allora .....
     
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  4. eli*dreamer
     
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    mi piace davvero e poi non è vero che scrivi male, anzi!aspetto il prossimo capitolo!!!
     
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    Brava complimenti!! :clap1: Attendo la continuazione.
     
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  6. Amariah
     
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    Che bello i bros da piccoli!!! Sono così carucci ^_^ ^_^

    Non vedo l'ora di leggere gli altri capitoli!!! Complimenti :clap1: :clap1:
     
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  7. shinji-ito
     
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    Ecco il capitolo due, spero vi piaccia! :D

    CAPITOLO DUE
    Bobby non era stato sorpreso dalla chiamata di sam che lo informava del diploma di dean. Nella famiglia winchester la scuola era sempre considerata l’ultima cosa di cui preoccuparsi tranne che per il più piccolo dei fratelli. Sam aveva una vera e propria passione per lo studio e la ricerca e spesso, quando il padre lo lasciava dal suo amico per qualche giorno, si perdeva per ore a ore a leggere i suoi vecchi libri in latino su esorcismi o altre creature soprannaturali. A dean invece piaceva cacciare, l’azione, l’avventura di una caccia e così lasciava sempre volentieri al suo fratellino l’incombenza della ricerca. Andare a scuola poi era solo un obbligo e avrebbe spesso saltato le lezioni se non avesse dovuto accompagnare sam. Quindi per lui il diploma non aveva alcun significato se non la libertà di poter cacciare a tempo pieno con il padre, ma guardando la felicità e l’entusiasmo negli occhi di sam nei giorni precedenti alla cerimonia non poteva fare a meno di esserne contagiato e pensare che forse per una giornata sarebbe stato una persona normale che avrebbe fatto felice il fratello e avuto una grande giornata felice per una volta.
    Dean già sentiva il profumo della carne che si cuoceva sulla griglia e incitò bobby a muoversi “muoviti vecchietto! Qui ci sono dei giovani che hanno fame!” – “calma calma, giovane! Due minuti e gli hot dog sono pronti!”urlò bobby. “Io mi chiedo dove tu metta tutto quel grasso che ti mangi” chiese sam mentre si sedette sulla sedia a dondolo del giardino di bobby. “Non sono come te, secchione! Non sto tutto il giorno sui libri, io sono attivo e poi le ragazze richiedono energia!” rispose dean con un occhiolino presuntuoso. “certo, certo…” – “dovresti provare anche tu, sammy. Le ragazze dico” – “E’ sam!” – “come vuoi! Comunque resta il fatto che tu ancora non abbia baciato nemmeno una ragazza, Cavolo! Alla tua età io avevo già perso il conto” disse dean vantandosi delle sue numerose conquiste. “Che senso ha interessarsi a una ragazza se poi dopo un mese ce ne andiamo sempre e poi non la vedo più” – “ ecco che arriva il romanticone sammy! Non devi mica sposarti, puoi anche solo divertirti” – “beh e chi ti dice che io non abbia mai baciato una ragazza poi?” disse sam mentre si alzava e raggiungeva il vecchio amico per aiutarlo con la carne. “Cosa??e tu non mi hai detto niente? Mi dovrei sentire offesso, sammy!” disse dean mentre raggiunse il fratello per aiutarlo a portare la carne al tavolo in giardino.
    La serata proseguì tranquilla tra scherzi e risate, a dean pesava ancora la mancanza del padre ma aveva sammy che rideva contento al suo fianco e questo gli bastava per non sentire troppo la malinconia. Quando ormai erano arrivati al dolce sam andò a prendere un pacchetto dalla sua borsa e lo diede a dean timidamente “tieni, fratellone, un piccolo pensiero per il neo-diplomato”. Dean rimase shoccato all’inizio e poi prese il pacchetto da sam e lo scartò. “un coltello nuovo d’agento….e con le mie iniziali incise!” – “ spero ti piaccia” disse ansioso il fratello piu piccolo “certo che mi piace, sammy! Ma come hai fatto a comprarlo? Lo so che papà non ti lascia mai molto” – “ho dato qualche ripetizione a qualche zuccone come te dopo scuola, si guadagna bene!”. “beh, non so che dire, grazie tante” disse dean arruffando i capelli di sam. “così ora hai un coltello tutto tuo per le tue cacce” rispose sam mentre cercava di liberarsi dalle mani del fratello.
    Dopo cena dean si sedette sul divano a contemplare il suo nuovo coltello e bobby stava per chiedergli di aiutarlo a spostare la griglia per poi pulirla ma sam lo fermò “lascialo là, bobby, Oggi è la sua giornata! Vengo io ad aiutarti” “ok, sammy! Ci tieni proprio tanto al tuo fratellone,eh?” – “lui bada a me da tutta la mia vita, voglio dargli una giornata tutta per lui” rispose sam con un tenero sorriso sul suo volto.
    Sam non pensò che la griglia potesse pesare così tanto, sentiva come se stesse trasportando quintali di cemento anche con l’aiuto di bobby. Quando giunsero finalmente sotto al porticato sam aveva un gran fiatone e faceva fatica a stare in piedi. “Hei, tigre! Stai bene? Siediti qui” disse preoccupato il vecchio amico indicando i gradini dell’entrata. “si, si sto bene,…grazie! …È solo che… questa griglia era veramente pesante!... Con cosa l’hanno fatta?” rispose sam a fatica tra un respiro e l’altro. “ A me non sembrava cosi pesante, sicuro di stare bene? Non ti ho mai visto cosi affaticato” – “devo essere fuori allenamento” rispose sam con un timido sorriso “dovrò ricominciare con gli allenamenti appena torna mio padre” – “beh per stasera è meglio che te ne vada a letto o sul divano a riposare, ci penso io a finire qui” – “grazie, bobby. E’ stata solo una giornata lunga, dopo aver dormito starò già meglio” rassicurò sam mentre raggiunse lentamente suo fratllo all’interno della casa. Alzarsi dai gradini gli aveva provocato un capogiro e ci volle tutta la sua forza di volontà per non darlo a vedere a bobby. Sam si stava cominciando a preoccupare, da quando in qua spostare una semplice griglia gli aveva provocato il fiatone?e perché si sentiva sempre cosi poco attivo nelle ultime settimane? Sarà la crescita, pensò buttandosi a peso morto sul divano.
    In tivù stavano trasmettendo una maratona di “super car”, uno dei programmi preferiti di sam. “ehi, fratellino, guarda cosa ho beccato in tv!” – “grande!” rispose con entusiasmo sam “oggi è proprio la giornata perfetta!” aggiunse poi sistemandosi piu comodo sul divano. Passarono dieci minuti e dean si accorse che la stanza era troppo tranquilla, a questo punto sam avrebbe già dovuto alzarsi dal divano almeno venti volte per incitare Michael a usare la sua super-auto e invece niente. Si voltò verso suo fratello e si accorse che si era già addormentato profondamente. Di nuovo? Non aveva appena dormito in macchina oggi pomeriggio? Pensò dean mentre coprì il fratellino con una coperta. In quel momento entrò bobby che vide il piu piccolo gia accoccolato contro il lato del fratello maggiore. “Il ragazzo si è proprio stancato oggi, eh?” – “decisamente si! Non so se è normale però “rispose dean guardando pensieroso il riposo di sam. “Non so, forse hai ragione tu, vediamo se dopo una bella dormita starà meglio” rispose il loro vecchio amico.
    L’indomani sam si svegliò per ultimo con il dolce profumo di frittelle che proveniva dal piano di sotto in cucina. Entusiasmato dalla prospettiva di mangiare il suo dolce preferito corse fuori dal letto per andare al bagno a lavarsi ma doveva essersi mosso troppo rapidamente perché intorno a lui tutto cominciò a roteare velocemente e incominciò a vedere grosse macchie blu davanti agli occhi. “aahhr! Mai alzarsi così senza aver mangiato niente!” si rimproverò sam mentre aspettò di riprendersi dalle vertigini appoggiandosi contro la muro. Quando finalmente tutto passò si diresse verso il bagno per preparasi e poi scese dalle scale per raggiungere suo fratello e il suo amico. “Buongiorno, principessa!” esordì dean con un grande sorriso sulle labbra “lo so, lo so. Ho dormito troppo…” – “non ti preoccupare, tigre! Ho tenuto delle frittelle da parte lontane dalla bocca del tuo insaziabile fratello! questo ragazzo non è normale! Non ho mai visto nessuno mangiare quanto lui!” disse bobby ridacchiando.
    I tre si gustarono felicemente la colazione, quando sentirono una macchina parcheggiare nel recinto di casa. “spero che qualche frittella sia rimasta anche per me” esordì john wincester entrando in cucina. “papa! Sei già qui! Non ci posso credere” disse con entusiasmo dean. “ si, sono arrivato appena ho potuto e per farmi perdonare ho una bella proposta per il mio primo figlio diplomato” rispose john con un grande sorriso. Sapeva che aveva deluso il suo figlio maggiore non presentandosi al suo diploma e cosi aveva deciso che per farsi perdonare avrebbe seguito una caccia da solo con dean. “davvero?? Non ci credo! Una caccia soli io e te?” – “ si, dean, una caccia soli io e te nel Michigan, una casa infestata”.
    Sam non poteva credere a come dean potesse perdonare cosi facilmente il padre dopo che aveva saltato un evento cosi importante della sua vita, ma forse era solo lui che riteneva il diploma un tappa della vita di un figlio che non si poteva perdere. Sconfortato si allontanò dalla casa per fare una piccola passeggiata per chiarirsi le idee e lasciare dean a parlare con suo padre della loro prossima caccia. Dean guardò suo fratello allontanarsi dalla cucina e lo volle raggiungere per chiederli se era tutto ok ma lo fermò john mostrandogli il suo diario dove aveva appuntato i dettagli della caccia. Discutendo al tavolo sulle modalità della loro azione contro il fantasma gli passò dalla testa il fratello ed era sempre più emozionato per questa nuova esperienza da solo col padre.
     
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  8. eli*dreamer
     
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    bello bello...che dolci i fratellini insieme...ma povero Sammy...mi sto preoccupando!!!
     
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    oh che bella questa fiction!!!
    complimenti :)
    resto in attessa del resto ..che ansia che avrà Sammy? :(
     
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  10. dani61
     
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    Bellissimo anche questo secondo capitolo - sei molto brava nei dialoghi - credo che non sia facile - complimenti -
     
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  11. shinji-ito
     
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    CAPITOLO TRE

    La zona circondante il recinto di Bobby era perfetta per delle passeggiate estive in quanto la strada era fiancheggiata da alti alberi che rendevano la via piacevolmente ombreggiata. Sam si immerse nei rumori della natura e nella leggera brezza mattutina senza accorgersi di aver percorso ormai 3 miglia. Normalmente questo non sarebbe stato un grosso problema per l’atletico ragazzo ma nelle ultime settimane aveva notato che si affaticava sempre più facilmente e ora si rimproverò di non essersi accorto prima della strada che aveva fatto. Infatti il ritorno a casa si rivelò molto impegnativo, più di una volta si dovette fermare per riprendere fiato e la vista stava pian piano offuscandosi. Fortunatamente quando stava quasi pensando di chiamare qualcuno per farsi venire a prendere vide il tetto della casa di bobby e si rincuorò con la prospettiva di un comodo letto dove passare il resto della giornata.
    Arrivato finalmente a destinazione dean si accorse subito della presenza del fratello entrato nella sala di Bobby e gli andò incontro per salutarlo e si accorse che sam era sudato e molto affaticato. “ehi,bro! Che ti è successo? Sei andato via senza dire niente prima, mi stavo quasi preoccupando” – “sono solo andato a fare due passi,dean” – “due passi,eh?” chiese poco convinto dean visto l’affaticamento e il sudore di sam “in effetti dopo un po’ mi sono messo a correre…scusa ma ho bisogno di una doccia” rispose un po’ seccato il fratello piu’ piccolo. Aveva ancora in mente il comportamento di dean verso il padre, proprio non poteva capirlo e a volte pensava che a dean importasse solamente avere l’approvazione di john non contava cosa l’uomo facesse. Sam cercò finalmente di rilassarsi nella vasca del bagno al piano di sopra di fianco alla stanza che divideva con dean ma la sua preoccupazione non andò via, il suo fisico stava dandogli segni di allarme per qualcosa che ancora non capiva. All’inizio pensava la debolezza delle ultime settimane fosse dovuta alla pubertà ma lui poi ricordò che per dean era stato tutto l’opposto, suo fratello era pieno di energia. Forse dean era solo dean, un ragazzo che già alle elementari faceva il filo alle ragazze…
    Dopo il bagno finalmente la stanchezza ebbe il sopravvento e si addormentò profondamente nel suo letto tanto da non sentire le urla del padre che lo chiamava dal piano di sotto per andare a pranzo. John salì alla stanza del figlio allora per chiamarlo e si accorse che il ragazzo stava dormendo. “Hei, sam! Sveglia!” – “mmmh….cosa?” chiese confuso sam. “Non si può stare tutto il giorno a letto! Quando torno dalla caccia con dean ci sarà un vero addestramento per te, ragazzo!” urlò john alzando sam dal letto. Sam scese le scale dietro alla figura di suo padre con lo sguardo basso e imbarazzato, farsi scoprire da john a dormire all’una di pomeriggio era davvero imperdonabile e già era preoccupato conoscendo le conseguenze di tutto ciò: l’addestramento sarebbe stato infernale.
    Il resto della giornata passò tranquilla con dean che discute con il padre e bobby della caccia e sam che legge un libro di esorcismi. Dean però non fallì di notare l’aspetto un po’ malaticcio del fratello e verso sera si sedette affianco a sam nel grande divano in sala. “hei, sammy. Che leggi di bello?” – “uno dei libri di bobby sugli esorcismi del tredicesimo secolo” – “interessante, secchione!” rispose sarcasticamente dean con un sorriso sulle labbra. “Ridi pure adesso, sarò poi io a ridere quando salverò il tuo culo quando affronterai un vero demone” rispose sam schernendo. Dean era contento che per il momento la tensione tra di loro era scesa e decise di indagare sulla salute del fratello “a parte tutto,sam. Come stai? Non è da te addormentarti in pieno giorno” – “ero solo stanco dalla corsa, è papà che a volte non capisce che non siamo soldati” – “sam!” – “no, dean, è vero! Per lui siamo soldati e non i suoi figli” – “senti, lo capisco che tu vorresti un padre normale che va ai diplomi dei figli e cose del genere ma la nostra famiglia non è normale. Ci sono rimasto male per la sua assenza ma io lo capisco, la caccia è una responsabilità” – “ma vorrei che la vita fosse più di una caccia dietro l’altra” disse sconfortato sam. “è meglio che vai a letto ora, dean, domani è il grande giorno e dovrai essere pronto per la tua prima caccia” aggiunse poi mentre si alzò dal divano e si diresse al piano di sopra per andare a dormire. Non era contento di aver discusso ancora con dean su loro padre ma almeno aveva sviato l’attenzione di suo fratello dalla sua salute, non voleva che partisse per la caccia con una preoccupazione in testa che potrebbe costargli la vita in una lotta con un poltergeist.
    La sera sam non riuscì comunque ad addormentarsi sereno, aveva in testa ancora le parole del fratello sulla responsabilità della caccia. Il padre era cosi ossessionato dalla ricerca e distruzione del male che non aveva tempo per i suoi figli, alla fine era tutto lì, sam voleva solo l’attenzione di suo padre e john non riusciva a cogliere questo semplice concetto dall’atteggiamento ribelle del suo figlio più giovane. Poi c’era anche la storia della prima caccia di dean col padre a dargli dei pensieri, aveva paura dell’atteggiamento troppo audace del fratello per ottenere l’approvazione del loro vecchio.
    Poco dopo le undici dean raggiunge sam nella camera da letto che condividevano e si sedette sul letto guardando il sonno del fratello. All’inizio stette semplicemente immobile contemplandolo e pensando a come sembrasse ancora così piccolo quando dormiva ma poi sam cominciò e a piagnucolare per un incubo e allora decise di svegliarlo accarezzandogli la guancia. “hei, sammy sveglia!” – “NO NO” rispose sam agitandosi nel letto ancora addormentato “svegliati, sam” insistette dean. Sam allora si svegliò di botto con gli occhi spalancati dalla paura e tremando “dean?” – “si, sono io…tranquillo, sammy, ci sono io, era solo un incubo” rispose dean tenendo la testa del fratellino tra le sue mani. “Cosa c’è che non va?” – “Non mi piace andare a letto dopo aver litigato con te o papà” rispose timidamente sam pensando di essere un ridicolo moccioso. “Anche io ero agitato…” – “si?” – “si, sam, non mi va di litigare con il mio fratello marmocchio” – “dean!” – “si, sei un marmocchio!”.. Sam ridacchio sotto i baffi e poi calò un silenzio per qualche istante interrotto poi da una domanda di sam “Dean, mi prometti una cosa? Domani quando andrai via per la caccia con papà stai attento” – “Per chi mi hai preso, bro?non sono un novellino! E questa sarà la mia occasione per farlo vedere anche a papà” disse orgoglioso dean. “E’ proprio questo quello di cui ho paura, che ti faccia prendere troppo la mano per farti vedere da papà” – “Non ti preoccupare, non sarò uno sprovveduto. Tu devi stare tranquillo mentre saremo via, non ti preoccupare per noi. Sarò io quello in pena a pensare al tuo cervello che andrà in fumo per aver letto tutti i libri di bobby!” – “deeeaann!! Io dico sul serio! Promettimelo” –“Promesso” rispose dean con uno sguardo sincero al suo fratellino. Sam allora si rincuorò dopo le parole del fratello, sapeva bene che una promessa del fratello fatta a lui sarà sempre mantenuta.
    La mattina dean si svegliò presto per preparare la sua borsa, magiare e vestirsi prima che il sole fosse in alto in cielo. Lasciò suo fratello dormire ancora un po’ e lo svegliò solamente quando era ora di salutarlo. Sam si rimproverò per aver dormito ancora cosi tanto perché voleva aiutare dean con la preparazione delle armi e altre cose che servivano per la caccia ma almeno fu contento perché suo fratello l’aveva svegliato prima di partire. Il suo sorriso scomparve però appena incrociò lo sguardo del padre che era seduto in macchina pronto a partire, di certo non aveva apprezzato il risveglio tardivo del suo figlio più giovane per ben due giorni di fila. Sam ritornò in casa dove bobby lo aspettava con una pila di nuovi libri sulle possessioni demoniache che il ragazzo aveva chiesto di leggere mentre la sua famiglia era via.
    Dopo qualche ora di viaggio, dean e john arrivarono alla cittadina dove era attivo il fantasma e decisero di entrare in azione per identificarlo e poi bruciare le sue ossa. Arrivati nella casa infestata si accorsero che per fortuna era abbandonata dopo gli ultimi incidenti che vi erano accaduti. Entrarono cautamente dalla porta principale con i fucili caricati a sale saldamente tenuti nelle loro mani. John salì al piano di sopra lasciando il piano terra al figlio. Dean analizzò attentamente le stanze quando ad un certo punto la temperatura si abbassò di colpo e comparve alle sue spalle il fantasma di una giovane donna. Il ragazzo si accorse appena in tempo della presenza soprannaturale e gli sparò due colpi col suo fucile. “Papààà!! È qui sotto!!” urlò dean. John si precipitò al piano inferiore per aiutare il figlio ma appena scese le scale fu assalito dal fantasma che lo scaraventò contro il muro. Dean si mise difensivamente davanti al padre per proteggerlo dal prossimo attacco del fantasma che non tardò a farsi rivedere davanti ai winchester. “Via dalla mia casa!” disse sibilando la raggazza. “Come vuoi tu” rispose sfacciatamente dean sparandogli addosso tutti i colpi che ancora gli rimanevano nel fucile. Subito il fantasma scomparve e il ragazzo si affrettò ad alzare il padre e ad uscire dalla casa. Avevano scoperto chi era ad infestare l’abitazione e ora era solo necessario bruciare il corpo.
    Quella sera, prima di andare la cimitero, dean decise di chiamare il fratellino per fargli sapere che la caccia stava andando splendidamente e che non aveva motivo di preoccuparsi.
    Nel frattempo sam aveva passato interamente la giornata nella biblioteca di bobby a leggere ma spesso la sua mente vagava e si soffermava a pensare alla caccia e si domandava se suo fratello e suo padre stessero bene. Si era preoccupato anche di studiare il latino cosi da far vedere al padre i suoi progressi e farlo sentire orgoglioso di lui dopo le sue ultime figuracce. Dopo cena era andato al piano di sopra per lavarsi i denti e poi era sceso di sotto per proseguire nella sua lettura prima di andare a dormire. Arrivato in fondo alle scale però sentì squillare il suo cellulare che aveva lasciato nella camera da letto “dean!” pensò subito sam. Corse allora di nuovo al piano di sopra per rispondere prima che il fratello riattaccasse ma la tragitto verso la sua stanza si rivelò troppo faticoso per il più giovane dei winchester, le gambe non rispondevano con reattività e gli mancava l’aria nei polmoni come se avesse appena corso una maratona invece che su per una semplice rampa di scale. La sua visuale cominciò ad roteare e si appoggiò al muro per non precipitare. Dopo qualche secondo di attesa e qualche respiro profondo si riprese e si diresse al cellulare rispondendo al fratello appena prima che questo riattaccasse. “Pronto?” – “Hei, sammy! Dov’eri? Ci hai messo una vita rispondere!” – “stavo leggendo” rispose brevemente sam che aveva ancora il fiatone e non volle farlo notare al fratello “ecco il solito secchione! Come vanno le cose li da bobby?” – “tutto tranquillo. E la caccia?” – “Oggi ho sparato a quel bastardo di un fantasma e stasera bruceremo le sue ossa. Dovremmo essere a casa domani sera” – “grande!” rispose secco sam “tutto bene?” chiese preoccupato dean “si, dean, perché?” – “di solito mi riempi di mille domande su tutto quello che ho fatto mentre non ero con te e ora invece te ne stai zitto” – “non ho niente, ti avrei chiesto i particolari quando saresti tornato” rispose sam che finalmente aveva riottenuto il controllo della sua respirazione “Sono contento che domani sarai già a casa” aggiunse poi “Niente sentimentalismi, sammy” rispose dean “si, si lo so” disse ridacchiando il fratello minore.
    Dean era contendo di sentire il fratello sorridere, la verità è che era cosi abituato ad averlo sempre attorno che anche due soli giorni di lontananza gli provocarono un sentimento di nostalgia e non era neanche molto tranquillo perché aveva notato che il fratello non era in piena forma e, anche se era super eccitato per quella caccia col padre, non vedeva l’ora di tornare a casa per vedere il fratellino e vantarsi delle sue gesta.
     
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  12. crix23
     
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    ma lo sai che la stai rendendo sempre più avvincente???!!!!così i come faccio nei periodi di giusta attesa mentre crei!!!
    io ormai succube della tua storia!!!!!!!!!
    io vuole ancora capitolo!!!
    io incita autrice bravissima!!!!
     
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  13. Amariah
     
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    WOW
    Ero rimasta indietro con la lettura, ma ora ho recuperato! Complimenti!!!
    Sam è così puccioso e Dean... beh, è Dean :wub:
     
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  14. eli*dreamer
     
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    bella bella bella...sono adorabili i due fratellini...hanno un rapporto stupendo *.*
     
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  15. shinji-ito
     
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    CAPITOLO QUATTRO


    Era un caldo sabato mattina quando finalmente john e dean ritornarono dalla caccia al fantasma. Sam li accolse nel portico della casa di bobby con un caldo sorriso. “Ciao! Siete già qui?” – “si, fratellino, la caccia è andata meglio del solito e…” – “e muoviti a fare le valige che dobbiamo ripartire subito” intervenne bruscamente il padre interrompendo la conversazione tra i fratelli. Sam rimase un attimo sorpreso e deluso dalle parole brusche di john e si diresse con le spalle basse verso casa per preparare la propria roba. Dean sfolgorò il padre con lo sguardo “c’era bisogno di dire subito a sam che stiamo andando via? Ci stava ancora chiedendo della caccia” “ potrai sempre raccontare tutto mentre siamo in macchina, ora dobbiamo andare, il lupo mannaro sarà attivo ancora solo per due notti questo mese”. “si, ok” rispose poco convinto dean raggiungendo il fratello al piano di sopra.
    Di sopra intanto sam senti una strana fitta al petto, e si appoggio al muro per riposarsi. Si sentiva sempre più strano e debole man mano che passavano i giorni e stava pensando seriamente che qualcosa in lui non andasse. “forse dovrei dire qualcosa a papà”pensò sam. Intanto lo raggiunse dean che gli mise una mano sulla spalla vedendo il fratello triste. “Non ti preoccupare, sam, ti racconterò delle mie fantastiche imprese in macchina” “si, non vedo l’ora di sentire quante balle riesci a sparare!” rispose sam volendo schernire dean e non fargli notare il suo dolore.
    In auto, durante il tragitto per il texas, la tensione era palpabile. Sam guardava fuori dalla finestra ancora un po’ dolorante e pensando se era il caso di avvertire il padre, john era impegnato alla guida e dean non sapeva cosa fare. Decise allora di iniziare a raccontare dell’ultima caccia e quando iniziò a parlare intervenne il padre a correggere le parti dove dean esagerava ma non mancando di apprezzare il coraggio e l’attenzione del figlio mentre aveva combattuto con il fantasma. “A parte tutto, sei stato bravo e soprattutto attento, dean…sto pensando seriamente di farti seguire una caccia da solo quando sarò impegnato” disse john con un fiero sorriso sulle labbra. A dean non sembrava vero, finalmente il padre si era accorto delle sue capacità e gli aveva anche fatto un complimento. Si girò allora verso il retro della macchina per incontrare lo sguardo del fratello per esultare silenziosamente e sam disse“Grande, dean! Sei diventato un cacciatore”. Nel suo interno sam era sinceramente felice per il fratello e per il successo della sua caccia ma era anche geloso per lo sguardo che john sembrava riservare esclusivamente per dean mentre per lui c’erano sempre solo rimproveri o ordini da seguire. Il resto del viaggio passò con dean che discute della prossima caccia e esamina con il padre le modalità dell’attacco al lupo mentre sam ascoltava in silenzio cercando di memorizzare ogni dettaglio per dare del suo meglio in questa caccia e far sentire john per una volta orgoglioso anche di lui. La sua salute poteva aspettare, voleva raggiungere il cuore del padre e fare la figura del bambino piagnucolone che non sopportava il dolore di sicuro non avrebbe portato alla meta desiderata.
    Il viaggio in macchina aveva stancato pesantemente il più piccolo della famiglia winchester e si appisolò con il volto contro il vetro dell’impala. Arrivati a destinazione john si accorse che sam stava dormendo e alzò gli occhi al cielo adirato. “sveglia tuo fratello, dean” disse poi scendo dalla macchina per andare a prendere una stanza nel motel che aveva individuato come base per quella caccia. Dean si rivolse al fratello con uno sguardo preoccupato e gli scosse le spalle dolcemente per svegliarlo. “mmmhh…cosa?” chiese sam “siamo arrivati. E’ meglio che ti svegli, papà è un incavolato di tutti questi tuoi pisolini” “davvero mi sono addormentato?” “decisamente, e mentre io papà stavamo ancora discutendo su come dividerci i compiti per questa caccia” rispose dean. “dannazione!” imprecò sam, “questo proprio non ci voleva” “ non ti preoccupare, sam, vedrai che questa caccia andrà bene e papà sarà contento di te” rispose dean per consolarlo.
    Quella stessa sera cenarono nella loro stanza con i soliti panini take-away che però a dean piacevano tanto e poi john cominciò a discutere ancora sulla caccia. “Allora, il ciclo lunare ci dice che non ci sono dubbi, si tratta decisamente di un lupo mannaro e abbiamo solo questa notte per scovarlo e ucciderlo prima che cali la luna piena, altrimenti ci tocca rimanere qui per un mese intero” – “il suo terreno di caccia è nei pressi di questo questo ‘FightStreet Bar’,ci appostiamo li stanotte?” chiese sam cercando di rendersi attivo e partecipe. “Esatto, sam, nelle ultime tre notti sono state aggredite 3 prostitute proprio in quella zona, non dovrebbe essere difficile trovarlo”. “Grande! Non vedo l’ora!” esclamò dean. Il ragazzo era decisamente impaziente di intraprendere questa nuova caccia dopo gli elogi del padre e si mise subito a preparare le armi necessarie per la serata.
    Alle dieci di sera la famiglia Winchester era pronta e, arrivati nei pressi del bar, si divisero per coprire al meglio tutta l’area. A sam era stata destinata la parte più lontana dal bar e meno accreditata come zona d’attacco,” grande!”pensò sarcasticamente il ragazzo “non si fida di me neanche per avvistare un semplice lupo mannaro”. Dopo qualche ora passata nella noia a guardare qualche macchina passare il più giovane Winchester vide un persona sospetta avvicinarsi a una donna che passeggiava con quello che sembrava un ragazzo molto più giovane, probabilmente il figlio. Quando sentì il primo ruggito sam non esitò a uscire dal suo nascondiglio e a precipitarsi in aiuto della famiglia in pericolo. “PAPAAA!! DEANN!! QUI! E’ QUI!” urlò sam per avvertire suo padre e fratello cercando di correre il più in fretta possibile ma le sue gambe sembravano di legno e che l’aria non ne volesse sapere di entrare nei suoi polmoni. Nel frattempo il lupo aveva già raggiunto le due persone, il figlio cercò di proteggere la madre mettendosi tra lei e il mostro ma il lupo lo scaraventò facilmente contro il muro dell’edificio dietro di lui, poi si diresse verso la madre comincio a squartarla e a mangiare il suo cuore proprio davanti agli occhi increduli del figlio “NOOO!! MAMMAAA!! NOOOOO!! “ a quel punto si sentirono degli spari in lontananza, era dean winchester che nel frattempo era arrivato vicino al lupo tanto da poterlo vedere ma non abbastanza da poterlo mirare con precisione. Purtroppo riuscì solamente a prenderlo alla spalla destra e il lupo ebbe il tempo di scappare tra gli alberi del bosco. Dean e john si avvicinarono di corsa al luogo dell’attacco e fu allora che si accorsero che sam era pietrificato a un centinaio di metri dalla donna morta. John si avvicinò al ragazzo per stimare i suoi danni e poi si rivolse a dean con fermezza “Vai da tuo fratello e digli di scantarsi e di venire subito qui”. Dean ubbidì subito al padre e si diresse verso il fratello ancora immobile in mezzo alla strada “sam? Cosa stai facendo li?vieni, papà ha bisogno di noi” “io…io non…” disse incerto sam. “andiamo!” disse il fratello maggiore guardando deluso il fratellino. “ora ho deluso anche lui”pensò amaramente sam mentre a spalle basse si avvicinò al padre.
    John nel frattempo aveva raggiunto il ragazzo che era a terra terrorizzato “hey, amico…tutto posto?sei ferito?” – “cos…cosa? No..no, io no, ma mia mamma, oddio!mia madre! Quella cosa l’ha mangiata viva!!” disse il ragazzo con occhi spalancati pieni di terrore “Calma, ragazzo. Come ti chiami?” “Nathan, Nathan Smith” “Senti, nathan, hai un telefono per chiamare qualcuno per tua madre?”. John aspettò qualche secondo ma il ragazzo sembrò entrato ancora in stato di shock guardando il corpo della madre sulla strada e non dava segni di aver capito la domanda del cacciatore. “Nathan!! Hey” disse john scuotendo il ragazzo “tua madre non può restare qui, devi chiamare qualcuno per prendersi cura di lei” -“ah, si…ho il mio cellulare”- “bene”. Intanto sam e dean avevano raggiunto il padre che fulminò subito il suo figlio più giovane “cosa diavolo stavi facendo li imbambolato in mezzo alla strada? Non sei neanche più capace di correre per più di duecento metri, eh?” – “Papà, io…io ho provato ma le mie gambe non si muovevano e …” “basta! Ne ho abbastanza di te per stasera, questa donna è morta per colpa tua, lo sai?!” – “si, lo so” rispose sam guardando in basso verso le sue scarpe. Dean guardò verso il fratello e provò un po’ di pena per lui così si avvicinò a lui e gli mise un braccio intorno alle spalle per confortarlo. Nello stesso momento Nathan aveva smesso di chiamare i soccorsi e si rivolse verso John “Ora voglio sapere cosa ha ucciso mia madre”.
     
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27 replies since 19/1/2010, 11:35   878 views
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