◊°- The Song Remains The Same In My Dream-°◊

Fanfiction by Amariah

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  1. Amariah
     
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    PREMESSA:
    SPOILER 5° STAGIONE 5X13


    Pensavate di esservi liberati di me? Invece no: sono ancora qui, pronta a scrivere un altra fafiction (se questo è un bene o un male potrete deciderlo poi :D :D ).

    Questa fanfiction tratta gli eventi della puntata 5x13 the song remains the same ma è come io l'ho sognata. Mi spiego: dopo la bomba emotiva di questo episodio, ieri l'ho sognata ma con un finale alternativo.
    Eh, che ci posso fare... c'è gente che sogna vampiri innamorati e fa soldi a palate e chi sogna supernatural ( :P :P )

    Chiamatemi pure pazza.

    Comunque, questa è una fanfiction divisa in due parti ed è incentrata soprattutto su Anna, personaggio che amavo e che me l'hanno trasformato in uno dei tanti angeli spietati <_<
    In effetti, è l'unica cosa che non mi è piaciuta della puntata: l'Anna di questa stagione è l'antitesi di quella della quarta ed è una cosa che non mi è andata giù.
    Quindi, a chi odia dal profondo del suo cuore Anna non credo che piacerà questa fanfiction.
    Vorrei comunque sapere che cosa ne pensate.
    La prima parte della fanfiction non è molto interessante ma è necessaria per comprendere la seconda.
    Un'ultima cosa: i dialoghi non sono esattamente quelli della puntata perchè non sono ancora riuscita ad imparare i dialoghi a memoria ( :P )
    Buona lettura!


    Prima Parte








    Dean guarda le due ballerine muoversi sinuose sul palco illuminato. L’angelo e la demone (molto più apprezzabili di quanto lo fossero nella realtà) gli sorridono maliziose, ancheggiando al ritmo della canzone “Cherry Pie”. “Questo è senza dubbio il sogno migliore da un mese a questa parte” pensa il ragazzo mentre si gode lo spettacolo. Ma poi, le due ballerine spariscono, lasciando il posto ad un angelo molto più reale della ragazza bionda con l’aureola di soffici piume di poco prima.
    E’ Anna.
    “Io- sto lavorando ad un caso” cerca di spiegare il ragazzo per rompere il momento imbarazzante.
    “E’ questo che sogni?” replica l’angelo, sorridendo e andando a sedersi di fianco a lui.
    “Perché sei entrata nella mia mente? Non potevi venire nella stanza del motel?”.
    “Non riesco a trovarti” risponde la ragazza, fissandolo.
    “E’ per via del sigillo enonchiano. Cas ne ha disegnato uno sulle mie costole e un altro su quelle di Sam” .
    Dean vede Anna distogliere lo sguardo al nome di suo fratello “Cas, certo, proprio un ottimo soggetto al quale riporre fiducia, eh?”
    Dean la guarda senza capire “Cos’è successo?”
    “Non te l’ha detto?” chiede l’angelo. “Non ti ha detto dove sono stata per tutto questo tempo? Ma certo, perché avrebbe dovuto?”.
    “Dove sei stata?” chiede Dean, confuso.
    Anna lo guarda mentre un lampo di dolore le illumina gli occhi “ In prigione. Al piano di sopra. Il tuo amico Castiel mi ci ha spedita”.
    Dean deglutisce immaginando il resto.
    “Non devi esserne scioccato. E’ sempre stato un soldatino obbediente. Comunque…La tortura è stato il prezzo per la mia redenzione. Mi hanno fatto il lavaggio del cervello ma alla fine sono riuscita a scappare”.
    “Accidenti” esclama il ragazzo “Anna, non lo sapevamo, davvero. Stai bene?”.
    L’angelo non risponde subito. Il suo sguardo si perde non vuoto, ricordando chissà quali atrocità. Se c’è una cosa che accomuna angeli e demoni è proprio la tortura. Lenta, studiata nei minimi dettagli. Oltre la tortura fisica, poi, c’è anche quella psicologica.
    “No, non sto affatto bene e non ho molto tempo. Ho bisogno di un favore, Dean. Non voglio essere ricatturata e se mi trovassero-"
    "Cosa posso fare per aiutarti?"
    "Dobbiamo incontrarci, al distretto 225 e ti prego: fai in fretta".
    Il ragazzo annuisce lentamente ma prima che possa risponderle, si sveglia sul divano del motel.




    Una ragazza dai lunghi capelli rossi cammina con passo veloce attraverso la strada di periferia illuminata solo da qualche lampione consumato dal tempo e dalla pioggia.
    Un colpo improvviso di vento le fa danzare i capelli sul viso e si ferma per osservare i fogli di giornale rotolare sul marciapiede.
    “C’è nessuno?” chiede Anna. Che Dean sia già arrivato? “Chi c’è?”
    Le lampadine dei lampioni esplodono in una miriade di scintille mentre l’angelo capisce che chi la sta osservando non si tratta di un essere umano.
    Sente delle ali poderose sbattere dietro di lei ma non ha bisogno di voltarsi per capire a chi appartengono.
    “Ciao, Anna”
    Il cuore della ragazza sobbalza mentre cerca di mantenere una mimica facciale neutra. In realtà, rabbia e tradimento escono dalla sua Grazia con la potenza di un mare in tempesta.
    “Mmm, direi proprio che i Winchester non si fidano me” commenta voltandosi.
    “Loro sì, io no. Non potevo lasciarli venire da soli” ribatte Castiel.
    “Per quale motivo?”
    “Perché ti hanno liberata per venire a fare il lavoro sporco” spiega l' altro.
    “Credi che mi sia venduta a loro?” chiede Anna, quasi disgustata. La risposta è sì, ma non vuole rivelarlo a Castiel.
    Suo fratello è nella sua stessa situazione: cerca di non mostrare i propri sentimenti, ma è tutto inutile. Il sospetto e il senso di colpa sono così palpabili da poterli quasi toccare.
    “Allora, cosa ti hanno ordinato di fare?” chiede l’angelo a bruciapelo.
    “Non mi hanno mandata ma sono scappata, Castiel. Non mi credi? Dopo tutti questi secoli mi sottovaluti ancora?” chiede Anna.
    “Nessuno esce dalle prigioni angeliche senza un nullaosta” replica ancora l’angelo.
    “Prigioni nelle quali TU mi hai spedita”.
    “Un mio grave errore” ammette l’angelo mentre i suoi occhi lasciano trasparire il dolore e il senso di colpa per un momento.
    Poi, entrambi restano in silenzio per squadrarsi con sospetto.
    “Voglio solo aiutare, Castiel”
    “Aiutare?” ripete l’angelo.
    “Sì”.
    “Allora che cosa devi farci con quel pugnale?”
    Anna non gli risponde, si limita a trapassarlo con lo sguardo. Poi, lentamente, si porta una mano alla cintura ed estrae da un fodero logoro un lungo coltello “Ora non posso nemmeno difendermi?”.
    “E da cosa?” replica l’altro “Quella lama non può ferire un angelo, non è come questa”.
    Anna abbassa lo sguardo e sobbalza leggermente nel vedere la Lama di Lucifer brillare nella mano del fratello. Quella sì che può ferire un angelo ed Anna se lo ricorda benissimo.
    “Forse non ti hanno mandata loro ma c’è qualcosa che non mi stai dicendo” le dice severo Castiel.
    Anna indugia nel rispondere. Cosa dovrebbe fare? Dirgli la verità? No. Gli è stato severamente proibito, anzi, avrebbe dovuto anche stare lontana da lui ma non può nemmeno mentire, lo capirebbe subito.
    “Sam Winchester deve morire” risponde, optando per una mezza verità. Eppure, ripetere l’ordine che l’è stato imposto, fa ancora più male che sentirselo dire. Ricorda bene Sam: un ragazzo dolce, comprensivo nonostante sia il tramite di Lucifer e le si spezza il cuore doverlo uccidere ma non ha altra scelta. Semplicemente non può disobbedire, non dopo quello che le hanno fatto i suoi superiori.
    “Sam non è l’unico tramite” dice Castiel, ma anche lui non è convinto delle sue parole.
    “Non è l’unico, ma è il VERO tramite. Nick si sta consumando mentre noi parliamo”.
    Castiel cerca di trovare un’altra scappatoia. “Stiamo parlando di Lucifer. Troverà un modo per farlo ritornare in vita”.
    Anna lo guarda mentre cerca di allentare il nodo alla gola che si sente. Cas ha perfettamente ragione ma lei deve farlo. Deve uccidere Sam perché altrimenti sarebbe internata di nuovo in quella prigione orribile a farsi strappare le piume una ad una.
    “Non se spargo pezzettini del suo corpo in tutto l’universo. E mi premurerò di farlo”. Anna è disgustata dalle sue stesse parole. Perché è dovuta cambiare così? Perché Castiel ha deciso di far lavorare il cervello del suo tramite troppo tardi? Anna è furiosa con lui, si sente tradita ma deve nascondere le sue emozioni. In realtà, non dovrebbe nemmeno provarle.
    Anna vede lo sguardo del fratello indurirsi e sente il suo cuore battere più velocemente.
    “Deve esserci un altro modo” chiede il fratello, sbuffando angosciato.
    “E’ questo l’unico modo Cas. La Colt, la ricerca di Dio, tutto questo non ha funzionato! Dobbiamo uccidere Sam Winchester, così Lucifer non avrà un corpo da possedere, L’umanità non verrà sterminata e i Cavalieri dell’Apocalisse torneranno alle loro mansioni abituali”.
    Cas ha lo sguardo perso nel vuoto e sembra pensare a quella prospettiva ma poi il suo sguardo ritorna freddo sulla sorella.
    Anna fa un passo indietro mentre Cas stringe la presa sulla sua arma. “Sam è mio amico”.
    L’angelo dai capelli rossi sente la furia montare, tanto che i bulbi di vetro dei lampioni rotti tremano sulla strada. Cas non vuole far uccidere Sam, il tramite di Lucifer ma ammazzerebbe lei, sua sorella, suo ex superiore e colei che gli ha salvato la vita per ben due volte, senza nemmeno battere ciglio? Cos’ha Sam Winchester che lei non ha? Lei ha sempre cercato di dimostrarsi affettuosa con lui, disponibile ad aiutarlo ha risolvere i suoi problemi. Anche quando era un angelo di tutto rispetto ha sempre avuto un occhio di riguardo verso i suoi sottoposti, lui compreso. Non era stata spietata come molti altri e in cambio lui cosa fa? La fa catturare per poi guardarla sparire in quella prigione che le ha fatto quasi desiderare l’inferno senza nemmeno alzare un dito in suo soccorso. Ora, invece, si sacrificherebbe per un umano.
    “Sei cambiato” sussurra turbata.
    Suo fratello si volta per fronteggiarla a testa alta. “Forse troppo tardi ma sì, sono cambiato” risponde poi il suo tono si fa minaccioso “Anna, io e te ne abbiamo passate mote insieme ma avvicinati a Sam Winchester e io ti uccido”.
    Niente da fare, Castiel non l’avrebbe aiutata.
    Con un morbido battito d’ali, l’angelo dai lunghi capelli rossi lascia suo fratello solo in quella fredda cittadina.





    Lacrime.
    Da quanto tempo non piangeva? Le è mancato molto.
    Piangere aiuta a liberarsi del dolore che si prova, a scacciare le paure e Anna ne ha davvero bisogno.
    E’ in piedi in un parco giochi poco lontano da dove ha lasciato Castiel e singhiozza appoggiata ad un albero. Si rende conto che non può uccidere Sam. Non può perché è contro la sua natura.
    I suoi superiori hanno fatto di tutto per farla cambiare ma lei non ci è riuscita fino in fondo. Il dubbio è ancora dentro di lei ed è visto come un cancro dagli altri angeli. Un tumore che deve essere debellato con la violenza.
    Non può uccidere Sam Winchester.
    Una forza invisibile la fa inginocchiare facendole sbattere le gambe contro una dura radice.
    “Ti stai ribellando di nuovo?” chiede una voce, gelida come un cubetto di ghiaccio.
    “Non- non ce la faccio. Mi dispiace. Io- non ci riesco” singhiozza l’angelo mentre i capelli rossi le accarezzano dolcemente il volto bagnato.
    “Oh, dovrai farlo Anna. Hai già dimenticato la tua… permanenza ai Piani Alti?”.
    La ragazza scuote la testa più volte mentre la voce le esce spezzata dalla gola “No- No ti prego” geme.
    “Farai ciò che ti ho ordinato?!”
    L’angelo ora trema come una foglia “Io-io n-non-”.
    D’un tratto nel’aria risuona una schiocco secco, come quello di un osso rotto e l’ala destra di Anna, visibile grazie all’ombra sul terreno proiettata dai raggi lunari, si piega di scatto a formare un angolo innaturale.
    Le grida della ragazza riecheggiano nel parco, senza essere però udite da nessuno.
    “Farai ciò che ti ho ordinato?” ringhia ancora quella voce, troppo alta e acuta per essere udita dagli umani.
    “Sì signore” risponde Anna, sconsolata.
    “Brava, soldatina. Vedi di non deludermi”.
    L’atmosfera diventa ad un tratto meno pesante e Anna ritorna a respirare mentre sente l’ala rotta guarirsi in pochi istanti. L’angelo si alza da terra e nei suoi occhi bagnati si accende una nuova luce di determinazione folle.





    Bip Bip Bip
    Cos’è questo rumore?
    Lentamente, Anna apre gli occhi.
    E’ distesa sopra un letto bianco e tubi sottili le iniettano qualcosa nelle braccia. Il “bip bip” proviene da una macchinetta alla quale è attaccata grazie a dei fili. Che cosa le è successo?
    Ricorda vagamente il viaggio nel tempo e il suo atterraggio sopra il cofano di quella macchina, poi due persone che la prendevano delicatamente tra le braccia ed infine il nulla.
    Era svenuta.
    Si alza a sedere di scatto e si stacca quei tubicini dalle braccia, rimarginando i piccoli buchi sulla pelle provocati dagli aghi.
    Scende dal letto e recupera i suoi indumenti, piegati in modo impeccabile sulla sedia accanto all’armadietto azzurro dell’ospedale.
    Si veste frettolosamente, respirando l’odore confortante di quella stoffa che emana ancora il profumo di libertà che l’angelo aveva pochi mesi prima.
    Scuote la testa per liberarsi da quei pensieri e si volatilizza in cerca dei Winchester.




    Ecco, lo vede. John Winchester entra nel capannone a passo spedito, ignaro della trappola che lei gli ha teso. Ad Anna le si stringe il cuore nel vederlo: è così giovane, così innamorato. Non merita di morire. Eppure si sente spingere in avanti, come se non avesse il controllo sul suo corpo. Quando John si volta lei è pronta: lo afferra per la camicia e lo spinge contro l’armadio a mensole, facendolo cozzare duramente.
    L’armadio cade a causa dell’impatto e John cerca di alzarsi, intontito dalla botta.
    La vista di Anna si sfuoca mentre un dolore acuto si fa strada dentro di lei, facendole uscire un rivolo di sangue dal naso. Le torture subite e il viaggio nel tempo l’hanno indebolita parecchio.
    Sente qualcosa di duro, un piede di porco abbattersi con violenza sulla sua testa facendola cadere a terra ma è proprio quel colpo che le fa recuperare la concentrazione: in un attimo, Anna è nuovamente in piedi e colpisce il giovane al petto con il palmo della mano. L’urto lo solleva ancora da terra e lo fa rovinare sopra una delle tante macchine del magazzino.
    “Non combattere” pensa tra sé e sé l’angelo, rivolgendosi a John “Se non combatti sentirai meno dolore”.
    Il ragazzo è terrorizzato e la guarda avvicinarsi, impotente.
    Una presenza familiare la costringe a voltarsi appena in tempo per bloccare l’attacco di Dean, quello del 2010.
    “Mi piacerebbe dire che è bello rivederti, Anna” dice con voce soffocata a causa della presa ferrea della ragazza sulla sua gola.
    Ad Anna si mozza il respiro mentre fissa il ragazzo negli occhi: Dean la odia. Ma come non potrebbe? Vuole uccidere suo fratello! Quello che non sa è che Anna ha le mani legate e per questo lei ha il cuore a pezzi.
    “Anche a me Dean” mormora l’angelo con uno sguardo dispiaciuto prima di lanciarlo contro una vetrata come se fosse una bambola di pezza.
    Anna rivolge l’attenzione verso John ma è di nuovo interrotta da qualcun altro: una giovane donna bionda. Mary Winchester.
    La ragazza fa volteggiare la Lama di Lucifer, pronta all’attacco, per difendere il suo amato. Le due si girano intorno, studiando le reciproche mosse, poi Mary cerca di affondare il pugnale nel suo petto senza però riuscirci.
    Dopo una piccola pausa, Mary tenta un altro affondo, riuscendo solo a ferire l’angelo sul palmo della mano. Anna geme mentre quel taglio sfrigola come se ci avesse versato sopra qualcosa di corrosivo e Mary, approfittando della distrazione dell’angelo, le colpisce con un calcio allo stomaco.
    D’un tratto Anna scompare lasciando Mary vigile e attenta.
    La ragazza bionda gira di continuo su sé stessa per non farsi trovare impreparata ma Anna le si para dietro e quando Mary alza il braccio per pugnalarla l’angelo le blocca l’arto.
    Per un secondo gli occhi dell'angelo si allargano dalla sorpresa: Mary non è l’unica in quel corpo ma c’è una seconda vita dentro di lei! E’ incinta!
    Il cuore le si stringe un momento per la tenerezza e la compassione ma poi Anna scuote la testa e, ricordando le minacce del suo superiore, decide di porre fine a quella battaglia.
    “Mi dispiace” le sussurra prima di farla sbattere contro il parabrezza.
    Anna guarda la ragazza che striscia da sopra l’auto: Mary ha lo sguardo preoccupato e l’angelo la vede sfiorarsi velocemente il ventre ancora piatto. Anna pensa al colpo che il piccolo Dean ha appena ricevuto e, mentre si avvicina implacabile a Mary, si chiede ancora perché non riesce a fermarsi, perché non riesce a ribellarsi ai suoi superiori come ha fatto in passato. Il suo corpo si muove proprio come quello di un automa.
    Mary arranca verso il tavolo appoggiato alla parete e cerca qualcosa con cui colpire l’angelo.
    Anna si avvicina a lei ma è bloccata da un’asta metallica che le viene conficcata nel petto per poi scendere fino all’intestino.
    Quel corpo estraneo le dà un po’ di fastidio e, mentre se lo toglie, l’angelo non stacca gli occhi di dosso alla ragazza: ora Mary è il ritratto della disperazione.
    “Mi dispiace” le sussurra Anna mentre fa cadere a terra la lunga asta insanguinata.“Non è tanto facile uccidere un angelo”.
    “No” risponde una voce in fondo al magazzino “Ma può essere distratto”.
    Anna osserva Sam finire con il suo sangue il sigillo enonchiano che l’avrebbe spedita chissà dove ma non fa nulla per impedirglielo e, mentre si ritrova catapultata da un lato all’altro del pianeta, sospira di sollievo: al meno per ora, sia i Winchester che la sua coscienza (quella non soggetta a nessun ordine) sono salvi.




    Lo so :( non è molto speciale ma vi prometto che la prossima parte sarà più bella e ricca di colpi di scena!
     
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  2. dani61
     
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    Brava - scritta molto bene - ma lo avevo già notato che sei molto brava, anche se ho letto ancora poco delle tue ff, mi sto portanto alla pari piano piano -
    molto interessante l'idea di scandagliare il personaggio di Anna ed il suo tormento interiore - molti penseranno che sarebbe stato bello se fosse stato effettivamente così - nell'episodio a cui ti sei ispirata - la delusione per il suo comportamento è stata grande -
    Però hai preso ispirazione da una puntata dove il livello emozionale è stato davvero altissimo - complimenti per il coraggio della scelta -
     
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  3. Amariah
     
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    Grazie dani!!! Sono contenta che ti sia piaciuta!!! Presto posterò la seconda parte!!!
     
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  4. *pinki*
     
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    Che bella!!!!mi piace tanto!!! :)
     
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  5. crix23
     
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    bellissima!!!la puntata rivisitata dal punto di vista di anna è strepitosa, rende giustizia ad un personaggio che altrimenti non verrebbe capito, dato che ha avuto così poco spazio!!!!
    bellissima sei impeccabile come sempre!!!wow!!
    :fame: :fame: ancora ancora!!!
     
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  6. Amariah
     
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    PREMESSA:
    grazie a tutti per i bei commenti.

    Ecco a voi la seconda e ultima parte di questa storia.

    AVVERTIMENTO: non seguirà completamente l'episodio ma ci saranno delle variazioni.

    I commenti sono sempre ben accetti!!!

    Buona lettura.


    Parte Seconda.










    Anna è in piedi sotto la leggera pioggia. Ha perso troppo tempo in giro per il mondo e il suo superiore si è parecchio insospettito.
    “Qual è il problema adesso Anna?” chiede una voce che non stenta a riconoscere, anche se è lontana, tanto che le sembra di udire un eco.
    “Non posso entrare” spiega l’angelo che fa fatica a nascondere il sollievo. Forse il suo superiore non le ordinerà più di uccidere i Winchester se non riesce ad arrivare a loro.
    “Chiedi aiuto a qualcuno del tempo, Anna. Ti posso anche suggerire chi” la voce ora è divertita. Ad Anna viene un brivido di terrore mentre capisce a ci deve chiamare.
    “Sei sicuro? Non credo sia una buona idea chiamarlo” sussurra Anna, alzando gli occhi al cielo.
    “Non sei nella posizione di credere in un bel niente Anna, fallo e basta!”
    L’angelo abbassa la testa di scatto come per accettare quell’ordine “Sì signore”.
    Una volta che la presenza impalpabile del suo superiore è svanita, Anna alza nuovamente gli occhi “Uriel vieni immediatamente qui, è un ordine” dice con voce alta e secca, un tono che non le è per niente mancato.
    Dopo circa cinque minuti, l’angelo sente qualcuno alle sue spalle. Riconoscerebbe quella Grazia fuocosa e sprezzante anche se fosse a chilometri di distanza.
    “Uriel” lo saluta Anna voltandosi “ Ti trovo bene”.
    Ad Anna quel fratello non è mai piaciuto: Uriel è sempre stato un angelo violento, distruttivo, forse troppo per i canoni angelici. Ed è sempre stato quello che doveva sempre essere ripreso da lei per i suoi atti impulsivi.
    “Sai che c’è stato espressamente vietato scendere qui… soprattutto prendere un tramite” le fa notare Uriel.
    Anna si limita a guardarlo, aspettando che capisca.
    “Non sei l’Anna di adesso” dice l’altro, squadrandola dalla testa ai piedi.
    “Infatti” replica lei secca “Ma tra trent’anni sono ancora il tuo superiore”.
    L’angelo dai capelli rossi osserva suo fratello irrigidirsi “Devi aiutarmi ad uccidere alcuni esseri umani”.
    “Lo sai che mi piace fare un po’ di pulizia ogni tanto” Anna reprime a stento una smorfia di disgusto. Si era dimenticata quanto Uriel fosse blasfemo.
    “Ma perché?” chiede l’altro.
    Anna decide di mentirgli “Queste persone ti uccideranno in futuro, Uriel, ti voglio dare l’occasione di ucciderli per primo”.
    Uriel le sorride, cordiale dopo millenni “Grazie”.
    Anna gli dà le spalle e gli indica il capanno dove si sono rifugiati i Winchester.
    Con un nodo alla bocca dello stomaco, capisce che adesso sarà costretta a uccidere quella povera famiglia.







    “Abbiamo un problema” dice nervoso John, interrompendo la conversazione di Dean, Sam e Mary.
    “Quelle cose fatte con il sangue, i sigilli sono spariti”.
    Dean si volta e controlla: ora il sangue sulle porte sembra sbiadito.
    “Ha ragione” dice una voce alle sue spalle.
    I quattro Winchester si voltano: in fondo alla stanza c’è un uomo con indosso un lungo impermeabile beige e con il volto tirato dalla stanchezza. Mary fa per pugnalare l’angelo ma Dean le blocca il braccio e le prende l’arma dalla mano.
    “No, è l’angelo che ci ha teletrasportati qui, Castiel” le spiega.
    Cas barcolla un momento sul posto per poi guardarsi in giro.
    “Cas stai bene?” chiede Sam.
    “Mi sono un po’ ripreso. Non abbiamo molto tempo: tanno arrivando” risponde svelto l’angelo.
    “Stanno?”
    L’angelo annuisce “Anna non è sola”.
    Una voce angelica si propaga nell’aria, mandando in frantumi i vetri del capanno e mettendo in ginocchio i quattro umani mentre Castiel osserva attento la stanza preparandosi al combattimento.
    Così come è arrivato, lo stridio finisce e i cacciatori si alzano guardandosi nervosi.
    La porta si apre con un colpo secco e mentre i cinque si spostano lontano dall’entrata, un angelo che possiede un ragazzo di colore fa il suo ingresso sorridendo beffardo.
    “Chi diavolo sei?” chiede Dean.
    “E’ Uriel, Dean” interviene Cas e stringe i pugni ricordando l’ultimo scontro con suo fratello.
    L’altro angelo si ferma di botto, confuso. “Castiel? Cosa ci fai qui?”.
    “Viene dal mio stesso tempo, Uriel” spiega Anna che compare dietro di loro, facendo sobbalzare i coniugi Winchester.
    “Anna ti prego ragiona! Non puoi volerlo davvero!” cerca di persuaderla Castiel.
    L’angelo piega la testa per distogliere lo sguardo “Quello che voglio io non importa, Castiel” mormora dispiaciuta, più a se stessa che a lui.
    Uriel fa un passo avanti ma Castiel si mette davanti ai Winchester per fare loro da scudo e l’altro angelo sposta lo sguardo verso il suo superiore, sempre più confuso.
    “Non è con noi?” chiede.
    “No” Anna risponde semplicemente.
    Il superiore dell’angelo dai capelli rossi, il suo torturatore personale, fa sentire il suo nervosismo e con la mente le la incita ad agire.
    Ritornando ad essere come un automa, Anna scatta in avanti colpendo Castiel con un pugno micidiale che lo manda a cozzare contro la parete per poi farlo uscire nell’altra stanza.
    I ragazzi Winchester, invece, attaccano Uriel ma senza grandi risultati. L’angelo li butta entrambi a terra con due colpi ben assestati e inizia a prenderli ripetutamente a calci.
    John cerca di recuperare la Lama di Lucifer ma, una volta inginocchiato, si ritrova un vortice dai capelli rossi davanti. Anna lo fa alzare, mettendogli una mano sul mento.
    John a quella distanza breve riesce a vedere gli occhi dell’angelo: sembra che sta soffrendo ed è impaurita almeno quanto loro e capisce che lei non vuole tutto questo. Eppure, Anna lo lascia e gli tira un pugno in pieno petto alzandolo da terra e lanciandolo fuori dalla finestra. John atterra scompostamente sulle liste di legno della staccionata sputando un fiotto di sangue mentre Mary grida disperata il suo nome.
    Anna fa per avvicinarsi a Mary ma Sam, scampato alla furia di Uriel, cerca di combatterla.
    All’angelo basta uno spintone per gettarlo a terra.
    “Aspetta Anna!”
    Castiel è di nuovo in piedi, pronto a proteggere Mary.
    “Anna ricorda-“
    L’angelo è interrotto da un pugno allo sterno che lo fa piegare in due.
    “A-Anna, hai tutto il diritto di picchiarmi. Me lo merito ma-“
    Cas s’ inginocchia, colpito al naso da un altro pugno. Sente l’osso scricchiolare dolorosamente ma non si arrende.
    “Avrei dovuto ascoltarti! Avrei dovuto salvarti invece che consegnarti a loro. Non saresti così ora. Saresti felice, libera!” continua Castiel.
    Anna ora sta piangendo per la disperazione, il dolore e per la rabbia. “Sì Castiel! Sarei libera di aiutarti e di salvare il mondo insieme a te e a questi ragazzi così buoni e innocenti, non sarei costretta ad ucciderli a causa di un ordine dall’Alto!” grida ancora mentre tira un cacio a suo fratello che, impotente, non cerca nemmeno di difendersi.
    “Allora ti hanno mandata loro! Ti hanno costretta! Perché non ti ribelli?” grida Cas.
    “PERCHE’ NON CE LA FACCIO!”
    Dopo un’altra scarica di pugni, che rende il volto di Cas quasi irriconoscibile, Anna cade anche lei in ginocchio, senza fiato.
    “Non ce la faccio, io…E’ come se non riuscissi a controllarmi. Perché mi hai tradita Castiel? Ero l’unica che veda cos’eri in realtà: un angelo buono, come tutti quelli come noi dovrebbero essere. E tu mi hai tradita. Hai idea di che cosa ho passato? Mi hanno strappato le piume una ad una e tagliuzzato le ali fino a farle sembrare uno scheletro sanguinolento. Ogni movimento mi provocava un dolore inimmaginabile e ogni volta che pensavo al mio passato, alla mia bella vita prima della mia cattura, mi disegnavano pittoreschi ghirigori con la Lama, tanto profondi da arrivare quasi alla Grazia ma non troppo da uccidermi”.
    Castiel sbianca di colpo al solo pensiero di quella tortura. Con lui non erano arrivati a tanto. Certo, era stato doloroso, ma non aveva ricevuto quel tipo di tortura.
    “Anna, io, mi dispiace tanto, ma sono io la colpa di tutto ciò non questa famiglia. Fai quello che vuoi a me ma lascia in pace loro”.
    Anna prende la Lama di Lucifer e gliela appoggia al cuore.
    “Fallo, ti sentirai meglio” le sussurra Castiel.
    Anna stringe la presa su quel metallo freddo. Finalmente ha quello che per mesi ha desiderato: vendetta.
    Poi, la Lama trema. Cosa sta facendo? Sta per uccidere suo fratello? Il suo sguardo si perde in quello celeste di Castiel e in un attimo rivede tutta la sua lunghissima vira. Ricorda com’era quando è caduta: dolce, sensibile, premurosa. Ricorda tutto ciò che i Winchester hanno fatto per lei, salvandola sia dall’inferno che dal paradiso.
    E infine ricorda Castiel su quel ponte con lo sguardo addolorato mentre lei si sente trascinare via dagli altri due angeli per essere rinchiusa in quella prigione.
    “N-no” balbetta Anna, improvvisamente folgorata e abbassa il pugnale.
    Lo sguardo di Castiel è soddisfatto e sollevato ma poi diventa stupefatto quando la sorella gli mette in mano la Lama.
    “Anna, cosa-“
    “Uccidimi”
    Castiel spalanca la bocca, orripilato. “No Anna, non puoi chiedermi questo, non dopo quello che ti ho fatto-“ dice scuotendo la testa.
    “E’ l’unico modo, caro fratello. Se vuoi rendermi libera, devi uccidermi”.
    La battaglia attorno a loro si è fermata. Uriel guarda i suoi fratelli, sempre più confuso mentre Sam e Dean, entrambi a terra fissano Anna, addolorati e confortati allo stesso tempo.
    Mary è ad un metro da Castiel e si tiene una mano sullo sterno.
    “Ti prego, Cas”
    Anna guarda per un’ultima volta Mary e le mormora un “mi dispiace”.
    Castiel si alza e per la prima volta nella sua vita, piange. Quelle lacrime dal sapore salato gli scendono in bocca quando sorride a sua sorella poi, impugna la Lama con entrambe le mani e gliela infilza nel cuore. Anna cadrebbe all’indietro se non fosse sorretta dalle braccia di Castiel che le cingono velocemente le spalle.
    “Anna perdonami per tutto il dolore che ti ho causato!” singhiozza l’angelo.
    Anna, in fin di vita, gli sorride dolcemente “Non preoccuparti, fratellino. Certo che ti perdo-”.
    Il corpo di Anna, perché quello è il suo vero corpo, l’ultimo ricordo della sua libertà e felicità comincia a brillare. Anna grida come se fosse in fiamme e poi una luce accecante invade la stanza e la Grazia dell’angelo si disintegra.
    Mary e Castiel abbassano lo sguardo sulle ali incenerite di Anna mentre Sam si rialza in piedi.
    Dean sta per dire è tutto finito quando un urlo disumano squarcia l’aria. Un grido terribile, furioso.
    Poco dopo una figura si materializza all’entrata del capanno. Una figura che sia i ragazzi Winchester che I due angeli non faticano a riconoscere.
    E’ Zachariah.
    L’angelo non sembra minimamente indebolito dal viaggio temporale.
    “Brutto stronzo! C’eri tu dietro tutto questo” grida Dean arrabbiato.
    Zachariah sorride maligno mentre si avvicina a loro, calpestando senza riguardo le ceneri delle ali di Anna.
    “Esattamente, ma questa puttanella traditrice ha disobbedito ai miei ordini e ora devo finire io il lavoro. Vi avverto che tutto questo non sarebbe successo se Dean avesse fatto ciò che avrebbe dovuto fare alla fine del 2009” risponde l’angelo per poi rivolgersi a suo fratello.
    “Uriel. Ora sono tuo superiore e voglio che uccidi queste persone che minacceranno la tua Grazia in futuro”.
    L’angelo dopo un attimo esitazione si lancia contro Dean.
    Zachariah, invece, fa cadere a terra Castiel per poi colpirlo ripetutamente al naso, fino a farlo spezzare. Cas grida e cerca di rimarginare l’osso il più velocemente possibile mentre Zachariah si alza di scatto per combattere contro Sam.
    Dopo qualche tentativo di colpirlo andato fallito, Zachariah prende un tubo spezzato che sporge dalla parete e lo conficca nel petto, dritto nell’aorta, di Sam.
    Dean, bloccato dalla presa di Uriel, non può fare altro che gridare il nome del fratello mentre lo guarda scivolare a terra con la bocca coperta di sangue, lo stesso liquido scarlatto che esce dal tubo nel suo corpo.
    L’angelo si avvicina a Mary con uno sguardo freddo, duro e tende una mano verso di lei.
    “Zachariah” dice una voce dietro di loro.
    Tutti si voltano verso John che è in piedi, con uno sguardo strano e l’unica cosa che Mary capisce è che non è più suo marito.
    Zachariah ora è terrorizzato “Michael” riesce a stento a sussurrare.
    L’arcangelo gli appoggia una mano sul petto, quasi dolcemente e l’altro inizia ad illuminarsi, fino a prendere fuoco dall’interno. Zachariah urla di dolore e si dibatte ma è tutto inutile: in meno di una manciata di secondi il suo corpo e la sua Grazia vengono inceneriti completamente.
    “Michael” interviene Uriel spaventato, dopo aver lasciato andare Dean “Michael, non lo sapevo”.
    L’arcangelo sembra piuttosto seccato dalla sua presenza “Addio Uriel” dice e schiocca le dita per farlo sparire.
    Castiel arranca per allontanarsi da Michael, che si limita ad osservarlo. La sua espressione è indecifrabile ma non accenna a polverizzarlo come invece Castiel teme.
    Dopo un cenno da parte di Michael, l’angelo si volatilizza: è sicuro che Michael non farà alcun male a nessun di loro.
    L’arcangelo si avvicina a Mary che guarda il corpo del marito con occhi sgranati.
    “Cosa hai fatto a John?” chiede con voce tremante.
    “John sta bene” risponde Michael mentre si avvicina a lei.
    “Chi-cosa sei?”
    “Shh” l’arcangelo le appoggia con tenerezza le punta delle dita sulla tempia e la fa cadere in un sonno profondo.
    Dean, tenendosi il ventre ferito, si avvicina all’arcangelo.
    “Guariscilo” dice indicano il fratello, ormai bianco cadaverico, in una pozza di sangue.
    “Prima dobbiamo parlare” ordina l’arcangelo in tono profondo.




    Questo è ciò che avrei voluto per Anna (o meglio, quello che avrei voluto se proprio doveva morire <_< ).
    E' una morte un po' più da eroina, non proprio come quella di Ellen e Jo ma comunque per un a buona causa.


     
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  7. dani61
     
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    Ma come sei stata veloce -
    hai fatto una cosa stupenda del personaggio di Anna - diciamo che le hai fatto onore - cosa che non è successa nella puntata, purtroppo - mi ha colpito molto il fatto che lei da angelo - si è ravveduta - e non ha ucciso Cass - proprio facendo riemergere i ricordi del periodo in cui è stata umana - davvero un bel messaggio -
    adesso rischio di sembrare Platinette - ma ti devo dire BRAVAAAAAAA -
    GRAZIE -
     
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  8. Amariah
     
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    Grazie dani!!! sono contentissima e lusingata per il tuo commento.
    Grazie mille!
     
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  9. AllisonW
     
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    A me non piace Anna.. Non mi è mai paciuta. L'ho detestata alla prima inquadratura (non dipende dalla sua scena con Dean, lo giuro!!) proprio, c'è sempre stato un qualcosa in lei che non mi è mai piaciuto xD

    Detto questo, voglio dirti che la tua storia mi è molto piaciuta.. E' scritta bene. Scorrevole ma intensa.. Quindi bravissma.. Hai dato una divera sfaccettatura della scena che poteve tranquillamente essere messa nella puntata.. e l'hai fatto bene.
    Baci baci.. <3
     
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  10. Amariah
     
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    Grazie Allison! Sono molto contenta che ti sia piaciuta anche se non ti piace Anna, mi fa sempre piacere leggere le opinioni degli altri.

    Grazie!!!
     
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  11. AllisonW
     
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    E' stato un piacere.. Chiamami Roby.. <3
     
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  12. Amariah
     
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    CITAZIONE (AllisonW @ 10/2/2010, 18:29)
    E' stato un piacere.. Chiamami Roby.. <3

    OKKK!!!

     
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  13. cacciatrice
     
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    FANTASTICA ANCHE QUESTA!!!!!
    La scrittura non te la lodo più perchè tanto..... non so più che dirti!!!!
    Quindi passiamo alla storia e al personaggio di Anna!
    Mi sarebbe piaciuto tantissimo se la sua uscita dallo show sarebbe stata così... a me piaceva tanto come personaggio!
    Hai fatto una bella storia e ti dico e ti ripeto che mi è piaciuta moltissimo!!!!

     
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  14. Vivaldi4love
     
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    mi è piaciuta questa tua versione di Anna, avrtei voluto che Eric e soci l'ha tratteggiassero così, brava!
     
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13 replies since 6/2/2010, 23:01   328 views
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