<<...Tired of Fighting...>>

Oneshot by Amariah

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  1. Amariah
     
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    CIAO A TUTTI!!!! ECCO A VOI UNA NUOVA ONESHOT INCENTRATA SU DEAN.
    SPOILER EPISODIO 5X14

    BUONA LETTURA!!!


    Tired Of Fighting



    Resti lì, ad osservare le stelle con le lacrime agli occhi in attesa di una risposta che però non arriva.
    Nemmeno tu sai chi stai pregando, se Dio, Michael o chissà chi altro. Semplicemente hai bisogno di pregare.
    Solo due anni prima avresti pensato che chiedere un simile aiuto fosse una stronzata pazzesca ma ora non ne sei più tanto sicuro.
    Dopo qualche minuto, quando il collo comincia a farti male per il continuo guardare in su, riporti il lo sguardo davanti a te e, con uno scatto, lanci la bottiglia di rum nelle tenebre, in mezzo alle auto mezze smontate di Bobby, pensando che oramai neanche l’alcol può darti una mano.
    Mentre vedi sparire la bottiglia e senti il suono di vetro infranto, ti metti le mani in tasca ed esci dalla riserva a grandi passi, fermandoti al limite della proprietà di Bobby, proprio vicino al campo di granoturco.
    Chiudi gli occhi e ti lasci cadere a peso morto all’indietro, tra i ciuffi dell’erba alta che non riescono ad attutire comunque il colpo.
    Quando il terreno si scontra con la tua schiena senti le vertebre scricchiolare appena, ma non provi dolore.
    Non provi più niente.
    Lì, al mezzo al nulla, senti il tuo cuore palpitare con una calma quasi innaturale dopo tutto ciò che ha dovuto sopportare.
    I tuoi polmoni respirano a fondo l’aria fresca dei campi.
    L’umidità si fa strada attraverso i tuoi vestiti, facendoti rabbrividire ma non ti sposti di un millimetro.
    Almeno lì, pensi, non senti le grida di tuo fratello.
    Sammy.
    Quando l’avevi viso in quel locale, ti era quasi venuto un infarto nell’osservare le sue labbra imbrattate di sangue, i suoi occhi carichi d’eccitazione e di appagamento.
    E di fame.
    In quel momento, il mondo era sembrato crollarti addosso, mentre i ricordi del suo tradimento, del suo percorso sempre più immerso nel lato oscuro ti avevano colpito con una forza spaventosa.
    Non eri arrabbiato quando l’hai preso per un braccio e portato, quasi a forza, sulla tua auto.
    Non ti eri sentito tradito quando, sempre nella stessa auto, Sam aveva cominciato a tremare e a gemere, chiedendo un’altra dose di sangue demoniaco.
    E nemmeno eri deluso, quando a metà strada per arrivare a casa di Bobby, tu e Castiel avevate dovuto legarlo per impedirlo di gettarsi dalla macchina in corsa o prendere a pugni uno di voi due perché reso folle dall’ astinenza.
    Eppure, non avevi speso una parola di conforto o di rimprovero. Tralasciando la volta nella quale avevi legato Sam, non l’avevi guardato per tutto il tragitto, nemmeno dallo specchietto retrovisore. Non ti eri voltato nemmeno una volta, continuando a fissare la strada davanti a te, mentre Cass al tuo fianco si muoveva in continuazione, visibilmente nervoso e frustrato.
    Ora sei sdraiato tra quei ciuffi d’erba e ti senti più impotente e vulnerabile che mai.
    Ti senti svuotato di ogni emozione, come se il dolore, la paura, il rancore o la disperazione non potessero più toccarti.
    Come se fossi già morto dentro.
    Quel Cavaliere su una cosa aveva ragione: puoi continuare a mentire a tuo fratello, mentire a te stesso, ma la verità è che stai perdendo la tua anima sempre più velocemente.
    Però non te ne stupisci. Insomma, dopotutto sei ancora umano e anche tu hai un limite di sopportazione. Probabilmente, hai appena superato il tuo.
    Per la prima volta dopo tanto tempo, più precisamente dalla morte di Sam, ti metti a pensare sul serio a quanto siano incasinate le vostre vite.
    Sono passati all’incirca cinque anni da quando hai riabbracciato tuo fratello a Palo Alto, eppure sembrano passati secoli. Non che prima la tua vita fosse tutta rose e fiori, ma c’era il bene e il male, il bianco e il nero, senza quelle insidiose e traditrici sfumature di grigio nel mezzo.
    Prima andavi a caccia con John, imparavi ad essere un buon figlio e cercavi di tenere unita una famiglia, la tua famiglia, ridotta in brandelli dal dolore e dalla rabbia.
    Ma, in fondo, anche in quegli anni non eri pienamente felice. Agognavi non tanto una vita tranquilla e calma, sarebbe stata troppo noiosa per i tuoi gusti, ma almeno più sicura e pacifica, senza dover lottare ogni giorno per avere salva la vita..
    Invece, già all’età di sei anni sapevi maneggiare un fucile a canne mozze e a sedici avevi già ucciso il tuo primo vampiro.
    In momenti come questo, quando ripercorri la tua vita, arrivi ad un punto al quale i sensi hanno la meglio dei ricordi e ti sembra di sentire il profumo alla pesca dei lunghi capelli biondi di Mary, quando ti portava nel tuo letto e ti rimboccava le coperte dicendoti che gli angeli vegliavano su di te e lasciandoti cadere in un sonno profondo con un bacio dolce sulla fronte. Oppure senti sulla lingua il sapore della minestrina al ragù, l’unica cosa che ti confortava quando eri ammalato e dovevi stare a letto invece che giocare a pallone con John in giardino.
    Con un piccolo sforzo, riesci persino a sentire la voce soave di Mary cantarti “Ehi Jude” poco prima di addormentarti.
    Solo pochi anni fa, ti saresti dato da solo dello sfigato ad attaccarti a smancerie simili, ma ora sono i pochi ricordi che ti tengono in vita, gli unici pensieri felici della tua intera esistenza.
    In tutto questo tempo, sei stato un soldatino fedele, prima di tuo padre, poi di Alastair giù all’inferno ed ora degli angeli. Hai sempre combattuto fino alla morte e anche oltre per le cause che ti imponevano.
    Ma ora sei stanco per combattere, stanco per obiettare a tutte le cazzate che ti dicono di fare, stanco di vincere.
    Forse, pensi, Michael aveva ragione nel dirti che non puoi combattere, che devi vivere come suo Padre ha deciso, perché non serve a niente ribellarsi: qualunque scelta tu faccia, finirai col dire di sì.
    Durante il viaggio con Cass e Sam, hai pensato più volte che quel sì così importante sarebbe una grande attrattiva dopo tutto il dolore che hai provato e che se solo milioni di persone, incluso Sam, avessero la possibilità di salvarsi...avresti detto sì in un nanosecondo.
    Ma c’è una paura ancora più grande, una paura che non hai ancora rivelato a nessuno, né a Sam né a Castiel: hai paura di cambiare.
    Ricordi molto bene come sarai ridotto nel 2014: sarai freddo, distaccato. Non t’importerà più di nulla, nemmeno dei tuoi amici, la unica famiglia che ti resterà dopo che anche Sam avrà detto di sì.
    Purtroppo ricordi benissimo anche lui o meglio, ricordi il suo corpo fare da involucro a Lucifero e ancora una volta ti chiedi cosa lo porterà a fare una scelta del genere, a mollare tutto e ad arrendersi al Diavolo.
    Forse sarà il tuo comportamento così freddo ad abbracciare il suo destino, o forse anche a lui verranno i tuoi stessi pensieri, ma lui deciderà di andare fino in fondo.
    Sam.
    Chissà come se la sta cavando chiuso nella Panic Room. Probabilmente viene sbatacchiato contro le pareti di ferro a causa del la quantità di sangue demoniaco che ha ingerito, o forse è preda delle allucinazioni, o ancora è steso a terra, con il corpo rigido dalle convulsioni.
    A quel pensiero, un brivido più forte degli altri ti percuote.
    Non sai da quanto tempo sei lì disteso, ma ora hai la schiena e i pantaloni completamente bagnati e cominci a tremare forte dal freddo.
    Eppure non ti muovi, come se vorresti restare lì immobile fino alla morte.
    D’un tratto ti senti osservato e, infastidito, apri gli occhi e metti a fuoco il volto inespressivo di Castiel.
    “Dean, cosa ci fai qui?” chiede con un velo di curiosità.
    “Vuoi la verità o una bugia?”
    “La verità” risponde pronto l’angelo.
    “Voglio morire” confessi in un sussurro.
    Castiel ti squadra attento, come se l’espressione del tuo volto potesse rispondere a tutte le sue domande.
    “Perché?” chiede.
    “Perché sono stanco, Cass. Sono stanco di combattere”
    Castiel sospira e poi ti guarda con un’espressione contrariata, ma con una punta di compassione.
    “Anche Sam è stanco di combattere e ha bisogno del conforto del suo fratello maggiore. Un fratello che se ne sta disteso per terra a cercare risposte che non troverà mai. Quindi muoviti. Alzati e vai dal tuo Sammy”.
    Lo guardi stranito, poi afferri la mano che l’angelo ha proteso verso dite per aiutarti ad alzarsi ma, una volta in piedi, lo spingi via “E che cosa ne sai tu del conforto tra fratelli?” ringhi quasi.
    “Perché è una cosa che non ho mai ricevuto” risponde freddo l’angelo “Ed è forse la cosa che ho sempre deriderato di più ”.
    Vedendo l’espressione desolata che si dipinge spontanea sul volto di Cass, ti passi una mano sul viso “scusa, Cass”.
    L’angelo risponde con una scrollata di spalle e, insieme, percorrete il sentiero verso la casa di Bobby.
    Una volta entrati, Cass ti accompagna fino alla Panic Room per lasciarti entrare e chiudere il chiavistello alle tue spalle.
    La luce fioca illumina appena il volto tirato di Sam, il quale è steso su una brandina, madido di sudore, e ti guarda con occhi famelici.
    “Dean...ti p-prego...non-“
    “Shhh” sussurri mentre ti avvicini a lui e ti siedi su quel lettino improvvisato. I polsi e le caviglie di tuo fratello sono saldamente legati alla branda, in modo da non potersi muovere.
    “Va tutto bene, Sammy. Non sono un’allucinazione. Sono io” gli dici piano mentre gli scosti i lunghi capelli dagli occhi e dalla fronte fradicia.
    “Non sei più da solo, Sammy”


    E' un po' corta, lo so.... Ma vorrei comunque sapere la vostra opinione!!!
     
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  2. Tanis_mezzelfo#21
     
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    ho i lacrimoni!!!


    è stupenda!!!!

    bravissima!!!
    sei arrivata perfettamente al cuore di dean e cass!
     
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  3. dani61
     
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    Non so che dire al momento - io ho una età e quindi mi commuovo molto facilmente !!!!! A parte questo - stupendo racconto - davvero - hai reso perfettamente l'idea di come potrebbe sentirsi Dean a questo punto della storia - e mi è piaciuta tantissimo anche la scena del vaggio in macchina per arrivare da Bobby e la parte finale quando Dean è andato da Sam - Devo dirti che anch'io avevo molto sentito la mancanza di un paio di scene nell'episodio - ultimamente mi capita spesso, certo la durata del tf è breve e magari girano scene che poi cancellano - ma il viaggio in macchina l'avrei immaginato proprio come lo hai descritto tu - e alla fine mi sarebbe piaciuto che Dean stesse vicino a Sam mentre soffriva così tanto - hai reso tutto molto molto bene - scusa se ho scritto in modo confusionario ma è un po' tardi - e quindi BRAVAAAAAAAA!!!!!!
     
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  4. Amariah
     
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    Grazie mille !!!! I vostri commenti mi rendono sempre così felice
     
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  5. cacciatrice
     
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    mio dio, hai interpretato i pensieri di Dean alla grande!!!!!
    Povero cucciolo....... comunque ancora una volta hai fatto una oneshot fantastica!!!!! BRAVAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!
    Ti sembrerò ripetitiva ma è così....
     
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  6. Dean-95DD
     
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    Perfetta!! Sembra di vivere con gli occhi di Dean ogni istante, ed è tanto intensa da farti provare le stesse sensazioni man mano che leggi!! Le cose brevi a volte sono le migliori! ;)
     
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  7. John7776
     
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    Holy crap It's just amazing...okok mi sono lasciato trasportare complimenti ;)
     
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  8. Vivaldi4love
     
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    Oddio è meravigliosa, struggente e forte sa livello emozionale... sentire i pensieri turbati di Dean e le poche frasi di Castiel... non so commentare questa tua piccola opera, così perfetta e densa di sentimenti.
    So solo che mi ha colpito nell'anima e che vorrei essere brava come te a descrivere certi stati d'animo...^^
    Sei un genio, quano scrivi tu, lasci il segno ^^
     
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7 replies since 24/3/2010, 21:01   123 views
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