Intoxicated

FanFiction sulla 5x22 by AllisonW

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  1. AllisonW
     
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    Ok.. ehm, dopo l'episodio 5x22 , che non mi è piaciuto per niente, ho deciso di fare questa piccola raccolta di "punti di vista" di tutti dopo quello che è accaduto inserendo anche Allison.. Lo so, sempre lei.. ahaha l'ho messa per dare un tocco femminile al tutto.. =) Ogni capitolo è affrontato da un punto di vista differente.. Il primo è Sam. =)
    Ovviamente questa è una mia rivisitazione.. ^_^


    What's in my mind? Sam.



    Dove sono? E sopratutto, cosa sono?
    Mi guardo intorno confuso, mentre l'eco della silenziosa battaglia combattuta, mi romba nelle orecchie.
    Ho detto di si!
    Ho dato a Lucifero il lasciapassare, e lui è entrato nel mio corpo confondendomi, ferendomi e facendomi sentire solo e inutile.
    Ma non ero inutile, e cosa più importante, non ero solo.
    Il mio fratellone era con me e me ne sono reso conto quando ho intravisto, sull'Impala, il soldatino che avevo da piccolo.
    Stava lì a fissarmi, rimproverandomi il fatto che stavo massacrando di botte l'unica persona che mi abbia mai mostrato affetto.
    Mio fratello!
    Così ho ripreso il controllo e salutandolo con gli occhi sono saltato in quel buco infernale, trascinando con me anche Michael, il fratello maggiore.
    E siamo finiti entrambi in un posto che preferirei dimenticare, ma che credo rimarrà per sempre nella mia mente.
    Non so quanto tempo sono rimasto all'Inferno. Forse ore, forse giorni, settimane o mesi..
    Chi lo sa! Il tempo lì sotto non conta.
    Ora però sono qui, davanti a casa di Lisa mentre Dean cena con lei e Ben, vivendo la vita felice e normale che si merita.
    Ed al mio arrivo...
    Oh Dio!
    Al mio arrivo la luce del lampione sopra di me, si è messa a sfarfallare fino a spegnersi.
    Cosa sono?
    Sono un demone, o un angelo? Ho ancora qualcosa di umano?
    Io.. non lo so.
    Quello che so è che voglio lasciare Dean alla sua vita di ora. Felice tra torte di mele e cene a tre.
    Me ne andrò e non gli dirò nemmeno che sono tornato.
    Ma dove posso andare?
    Da Bobby? No.. chiamerebbe subito mio fratello.
    Andrò da Allison, dove onestamente mi aspettavo di trovare anche Dean.
    Affitterò un'auto, perchè ho paura di scoprire che posso sparire e riapparire come il più schifoso dei demoni.
    Io sono normale. Si, lo sono!
    Quando arrivo a Los Angeles, sono le 23.00.
    Non so se Allison è sveglia, ma presumo di si, visto che le luci della sua camera sono ancora accese e squarciano il buio della notte.
    Suono e busso. La mia mano corre veloce dal campanello al massiccio legno.
    Non vedo l'ora di vederla, di vedere il suo volto amico e stringerla in un abbraccio che serve più a me che a lei.
    Mi apre dopo qualche minuto.
    Mi fissa perplessa ma non sembra spaventata.
    Allison.. Sei la mia migliore amica e sono così felice di vederti.
    “Allison, sono io. Non Lucifero ma io.. Sam.” le dico.
    Lei semplicemente annuisce lasciando cadere qualche lacrima e mi stringe in quell'abbraccio in cui ho sperato sin da quando sono arrivato qui.
    Un abbraccio carico di dolore, e carico di affetto.
    Mi “aggrappo” a lei, affamato di dolcezza, affamato di.. amore.
    Quell'amore che solo le calde braccia della tua migliore amica possono offrirti.
    Si stacca da me e mi accarezza i capelli ed il viso piangendo piano.
    “Sammy,,”
    “Io non..”
    “Stai bene? Sei ferito?”
    Scuoto il capo e singhiozzo. “Sto bene!”
    “Ok, entra dentro.”
    Mi prende la mano e mi porta dentro casa.
    E' calda, accogliente e.. familiare. Mi è mancata questa sensazione.
    “Allison, quanto sono mancato?”
    Lei mi fissa e continua ad accarezzarmi i capelli. “Qualche mese!”
    Vago, troppo vago.
    Ma sono così felice di essere qui che non importa altro.
    “Perchè Dean non è qui?” le chiedo quasi a bruciapelo.
    Ma me ne pento non appena mi accorgo che i suoi occhi si sono spenti alla mia domanda.
    “La vita Sam!” mi risponde con tono rassegnato e falsamente sereno “Ha semplicemente capito di voler stare con Ben e Lisa e se ne è andato.”
    Impossibile che sia andata così. Non così semplicemente.
    “E..”
    “Ed io non ho fatto niente per fermarlo. Perchè io non..”
    Cosa mi nascondi Allison?
    “Semplicemente è andata così!” conclude.
    Ok, ci arriverò pian piano.
    “E Bobby e Cass?”
    “Sento Bobby ogni tanto, e Cass viene a farmi visita qualche volta. Ora è più importante di quanto non sia mai stato in Paradiso. E' molto fiero di sé!”
    Sorride e poi si schiarisce la voce. “Cosa ti preoccupa Sam? A parte.. tutto intendo.”
    Sospiro e non riesco a trattenermi dal dirle la verità. “Credo che tutto quel sangue di demone che ho bevuto per.. sai, dire si, mi abbia cambiato.”
    “In che senso?”
    “Credo di essere per metà demone ora.. La metà più forte.”
    Si irrigidisce un po' e deglutisce a vuoto.
    Se ora si alzasse e si mettesse sulla difensiva non mi sorprenderei.
    Invece mi prende le mani e mi sorride.
    “Devi dire a Dean che sei tornato.” mi dice “Sistemeremo tutto. Se non vuoi coinvolgerlo in questa storia della metà demoniaca, va bene, rimarrà tra te e me. Verrai a stare qui con me e mi prenderò cura di te, ma devi dirgli che sei tornato.”
    Scuoto il capo e mi alzo. “No. Sono passato da Lisa una volta tornato. L'ho visto dalla finestra, mangiava felicemente con lei e Ben. Ha una famiglia ora.. Magari sposerà Lisa e adotterà Ben. Ha una vita normale io..”
    Allison mi ascolta ma fissa il pavimento.
    Bravo Sam! Parlale della vita felice che l'uomo che ha amato e ama più di se stessa ha con un'altra. Ottima mossa.
    “Scusa, io..”
    Alza la mano e mi sorride.
    “Va tutto bene.” risponde “Ok, ascolta Sam. Posso dirti che non glielo dirò, ma mentirei. Lo chiamerò, anzi, andrò direttamente a dirglielo di persona. Lo porterò qui, così da lasciare Lisa e Ben fuori da tutto. E ti giuro, ti giuro Sam che farò tutto quello che posso per non fargli perdere la vita felice che ha ora. Ma credo che vorrà vederti, io credo che.. gli spetti di diritto. E' tuo fratello, ti vuole bene e ha sofferto tanto quando sei.. morto.”
    Come riesce sempre a convincermi e a farmi ragionare?
    “Ok!” esclamo “Vai a prenderlo.”


    Edited by cristie - 31/5/2010, 01:56
     
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  2. Amariah
     
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    Che bella! Da quando ho visto la puntata mi sono chiesta se Sam fosse DAVVERO Sam e come fosse riuscito a uscire dalla gabbia.
    Molto originale!


    Non vedo l'ora di sapere il punto di vista di Allison e Dean!


    Ancora complimenti!
     
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  3. AllisonW
     
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    What's in my mind? Dean.



    Sammy, mi manchi.
    Eri il mio fratellino e alla fine sei stato un eroe.
    Hai salvato il mondo ed il mio “grande premio”, come gli angeli lo chiamavano, è stato perderti.
    Perchè?
    Perchè questo amaro destino è toccato a te, a noi?
    Non potevamo semplicemente nascere in una famiglia normale, crescere come persone normali e morire da vecchi con mogli, figli e nipoti intorno?
    Perchè il fato si è accanito su di noi in questo modo?
    Qual è la nostra colpa?
    Essere troppo stupidi per non essercene fregati, o essere solo troppo sfortunati?
    Abbiamo perso tanto, abbiamo perso tutto: la mamma, Jess, papà e ora persino noi stessi.
    Noi che eravamo l'unica cosa che ci rimaneva.
    Perchè fratellino?
    Ti voglio bene, e ti perdono, dovunque tu sia, per tutte le stupidaggini che hai fatto.
    Ho perdonato me stesso e ora perdono te e ti urlo che mi manchi.
    Spero che tu possa sentirmi, Spero che tu possa vedere che ho mantenuto la promessa che ti ho fatto.
    Vivo con Lisa e Ben adesso.
    In una casa normale fatta di staccionate bianche e torte di mele.
    So che ti aspettavi che questo succedesse con qualcun altro. Con un'altra donna.
    Invece Allison è il passato e Lisa e Ben sono il futuro.
    Lei mi manca molto, mi manca spesso.
    Ma suppongo che non fosse destino, e dopo anni passati all'insegna di “si fotta il destino”, ero stanco di combatterlo e ho gettato la spugna.
    Dovevo resistere forse.. Per lei ne valeva la pena.
    Ma sono felice qui con Lisa e Ben e andrà tutto bene. Come ti ho promesso.
    “Hey Dean..”
    Ben mi chiama quasi sempre Dean.. A volte però gli sfugge la parola papà.
    Pensa che mi dia fastidio, invece non sa quanto bene mi fa sentirgliela dire.
    “Si?” gli chiedo mentre parcheggio l'auto nel vialetto.
    “Quella non è la tua amica/ex ragazza/pupattola, Allison?” mi chiede indicando Lisa che parla con.. Allison.
    Lo guardo e apro piano lo sportello, mentre lui raccoglie le sue cose e corre sulla soglia di casa salutando velocemente la madre, sorridendo ad Allison e poi rientrando.
    Allison..
    Si volta verso di me e mi guarda con le mani nelle tasche dei jeans.
    Ha il viso stanco e pallido, ma è ancora più bella di quanto ricordassi, e i suoi capelli sono.. neri.
    Oh, le stanno di incanto, fanno risaltare i suoi bellissimi occhi.
    Un leggero venticciolo si alza, la investe e porta verso di me una scia del suo odore.
    Vaniglia.. lo ricordo.
    Lo ricordo come se fosse ieri.
    Chiudo gli occhi per un secondo e lo respiro, poi guardo Lisa e le chiedo tacitamente di darci qualche minuto.
    Lei annuisce e poi guarda Allison..
    Che cosa strana: la donna con cui dovevo vivere la mia vita, e quella che non era in programma sono entrambe qui, e i loro ruoli sono invertiti.
    Dovrei vivere a Los Angeles, invece vivo in Indiana.
    “Allison, resti per il pranzo?” le chiede gentilmente Lisa deglutendo a vuoto.
    E' stata carina a chiederlo, ma anche un cieco si accorgerebbe che spera che dica di no.
    Perchè non la vuole qui?
    Ah si, giusto! E' la mia ex ragazza.
    E forse anche l'unica donna che abbia amato profondamente, totalmente e.. disperatamente.
    Quello che sfugge a Lisa però, è che Allison non è una donna qualunque.. E' intelligente e intuitiva come poche e per lei, per il suo cervello sveglio e attivo, Lisa ha appena detto quello che realmente pensava, e cioè: “Ti invito solo per cortesia.. Ma preferirei che andassi via.”
    Allison sorride e fa un grosso respiro. “Ti ringrazio, ma.. devo ripartire subito. Ho, molte cose da sbrigare.”
    Lisa fa un silenzioso sospiro di sollievo e poi entra dentro.
    Io invece resto a guardare Allison mentre il suono della sua voce, mi culla dolcemente.
    Forse non era destino, ma vederla mi farà sempre un certo effetto.
    “Ciao.” mi sussurra infine alzando una mano.
    Piego appena la testa e le sorrido.
    “Ciao.” le rispondo “Ti trovo bene. Un po' pallida, ma sembri star bene. Stai bene?”
    Ma che sto dicendo?
    Non lo so.
    Annuisce e guarda la casa accanto a sé. “Bella casa. Sei.. sei felice?”
    Sono felice?
    “Tiro avanti.” le dico.
    “Bene, bene..” si schiarisce la voce e trattiene a stento le lacrime.
    Perchè piange?
    “Sam è vivo!” mi annuncia infine.
    Cosa? Di che parla?
    Mio fratello è vivo?
    “Cosa?” chiedo con gli occhi sgranati.
    “E' uscito dalla gabbia.. Non ricorda come. Non ricorda nemmeno quanto è stato via. Sa solo che tu vivi qui e sei felice e..”
    “Voglio vederlo!” esclamo prendendo le chiavi dell'auto.
    “Fammi finire!”
    La guardo e non capisco.
    Mio fratello è vivo. Che altro c'è da dire?
    “Lui è.. diverso Dean. Credo che tutto il sangue che ha bevuto per contenere Lucifero, l'abbia.. cambiato.”
    “Che vuoi dire?”
    “E' ancora buono, ma è umano solo a metà oramai. Non so e nemmeno lui sa cosa sia l'altra metà.”
    Oh Dio!! Sapevo che sarebbe potuto accadere. Mi spaventa, ma è vivo, posso riabbracciarlo e dirgli quanto bene gli voglio.
    “Dov'è?” chiedo.
    “A casa mia. Lui è venuto qui, ha rintracciato il tuo GPS ed è venuto qui. Ha visto che eri felice e sereno ed è venuto da me deciso a non dirti nulla del suo ritorno.” mi spiega “Vuole che tu continui questa vita felice.”
    “Questo non ha senso!” urlo quasi “Tu non sarai d'accordo con lui spero.”
    “Se fossi d'accordo con lui non sarei qui a dirti che è tornato, non credi?” Urla anche lei e poi si massaggia la testa per un attimo.
    “Ascolta. Voglio che tu viva questa vita. Sembri sereno ed io non voglio che tu venga privato di questo. Ma Sammy è vivo e confuso. Lui starà con me e mi prenderò cura di lui Dean, tu hai concluso il tuo compito. Hai una vita normale e devi viverla. Ma voglio che tu venga a Los Angeles, quando ti senti pronto. Quando il tuo cuore è pronto per vederlo cresciuto e pieno di responsabilità che tu non puoi dividere con lui. Non stavolta.” mi dice tutto d'un fiato.
    “Sono pronto!”
    “No, non lo sei. Non ti fermerò perchè è tuo fratello e non sarei qui se non sapessi quanto lo ami, ma devi andarci piano, o romperai l'equilibrio che ti sei creato e non permetterai a lui di crearsene uno suo. Gli ho promesso che dopo averlo visto avresti continuato la tua vita qui e ho intenzione di mantenere quella promessa. E oltretutto non puoi prendere e partire di punto in bianco. Lisa e Ben meritano di più.”
    Dannazione! E' testarda.
    Ma ha ragione e per quanto muoia dalla voglia di vedere Sam, non so se sono pronto a vedere come è diverso.
    “Ok!” le dico soltanto “Ti prometto che ci andrò piano.”
    “Bene!” esclama “Ora è meglio che vada. Sai dove abito, te lo ricordi vero?”
    Sorrido appena “Ricordo ogni cosa di te.”
    Ok, questo non dovevo dirlo.
    Lei annuisce e fa un grosso respiro. “A presto! Terrò Sam al sicuro fino al tuo arrivo.”
    Mi fa l'occhiolino e si avvia verso la sua auto.
    Parla Dean, avanti!
    “Resta per pranzo.” le dico.
    Si blocca e si volta piano verso di me. “Non credo che a Lisa piacerebbe. Non piacerebbe nemmeno a me se la ex del mio uomo pranzasse con noi.”
    “Però l'hai fatto!” le dico ricordando il passato “Quando stavamo insieme, tu ed io, e abbiamo incontrato Lisa, sei stata gentile e hai pranzato con lei.”
    “Lisa non è me! Non puoi aspettarti che reagisca e affronti la cosa come io ho fatto.”
    “Resta! Ti prego.”
    Sembra pensarci un attimo. Poi annuisce e mi segue dentro.
     
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  4. dani61
     
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    Bravissima !!!! Bellissime tutte e due ! Mi piace molto come descrivi Dean ed Allison - magari è anche una storia un po' profetica - la sesta stagione potrebbe iniziare proprio così - solo che al posto di Lisa ci sarà Bobby!!Complimenti!!!
     
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  5. AllisonW
     
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    What's in my mind? Allison.



    Venire qui non è stata una buona idea.
    Non so se sono ancora pronta a vedere Dean vivere una vita felice con qualcuno che non sono io.
    Ok, stupido, considerando che io non ho lottato per lui.
    Però, avevo i miei buoni motivi, anche se lui ancora non lo sa e non credo che glielo dirò.
    O almeno spero di poter mantenere il segreto, se non per sempre, per il tempo necessario a sistemare tutto tra lui e Sam e poi sparire dalle loro vite.
    O meglio, dalla sua.
    Ho promesso a Sam che lui sarebbe rimasto con me e manterrò questa promessa.
    Faccio un grosso respiro e sorseggio il mio bicchiere d'acqua, parte del pranzo che Lisa mi ha “gentilmente” offerto.
    Non le piace avermi qui, il che è anche normale credo.
    Che bello!!
    Questo silenzio è decisamente surreale.
    Mi sento come in un frigorifero. Fa freddo, molto freddo qui.
    Bene!! Credo che ora potrei morire di imbarazzo.
    Si può morire di imbarazzo?
    Non so, ma se fra dieci secondi sarò stecchita sul pavimento, avrò la mia risposta.
    Dici qualcosa Allison.. Avanti.
    Ma che posso dire?
    “Belle tende.” le dico infine.
    Belle tende? Ma che razza di..
    “Grazie!”
    “Prego.”
    “Anche la casa è bella. Come mai avete cambiato?”
    “Dopo quella brutta esperienza, ho pensato che fosse bene per Ben cambiare. E anche per me.”
    Certo! Logico.
    Annuisco e sospiro sorridendo appena.
    Cambiare vita fa bene. E iniziare da un trasloco mi sembra un'ottima idea.
    Guardo Dean e mi schiarisco piano la voce. Anche lui mi fissa, chiuso in un silenzio che per me non è affatto silenzioso.
    Sembra sereno, anche se non totalmente a suo agio qui.
    Come sarebbe andata se io non fossi stata “costretta” a tagliarlo fuori dalla mia vita?
    Saremmo felici, oppure lui sarebbe sempre un po' a disagio nel ruolo di uomo di casa, in una famiglia normale?
    Non lo so e non lo scoprirò mai.
    Peccato!
    Mi sarebbe piaciuto vivere con lui e amarlo per il resto dei miei giorni.
    Suppongo che non fosse destino.
    Il mio telefono squilla di colpo.
    Mi distrae dai miei pensieri e mi fa distogliere lo sguardo. Anche lui distoglie il suo.
    “Scusate un attimo.” dico prendendolo. E' il dottor Blacke.
    Fantastico!
    Se mi alzo e mi allontano per rispondere desterò sospetto in Dean, e se rimango seduta qui e rispondo mentre lui mi fissa dovrò stare attenta a quello che dico.
    “Pronto?” rispondo.
    Il dottore mi sta comunicando che il resto dei miei giorni non è poi tanto lontano a quanto pare.
    Il mio tumore al cervello si è esteso ed è peggiorato. Pare che morirò presto e che le cure che ho fatto fino ad ora siano state praticamente inutili.
    Ecco i miei buoni motivi che mi si ripresentano davanti.
    Il dottore mi ha appena chiesto dove sono. Beh, non sono a Los Angeles.
    “Cicero, Indiana.” dico mentre lui mi dice autoritario di recarmi all'ospedale della città e parlare con un oncologo suo amico che lavora qui.
    Non mi stupisce.. Ha amici in tutti gli ospedali di tutti gli Stati Uniti.
    “Ok. Ci vado subito.”
    Riattacco e mi alzo sospirando. “Devo andare. Grazie per il pranzo e per l'ospitalità. E' stato.. carino.”
    Carino? Bell'aggettivo per indicare un pranzo durante il quale mi sono sentita per tutto il tempo a disagio.
    “Di niente!” mi dice Lisa.
    Dean si alza e mi fissa perplesso.
    Forse è solo la mia immaginazione, ma credo che gli dispiaccia che me ne vada.
    Deve essere il mio tumore al cervello che mi fa vedere cose che non esistono.
    Per un attimo credo che Lisa mi dirà di tornare quando voglio, ma non lo fa e questo è meglio.
    Non sopporto le cose forzate e anche se lei lo avrebbe fatto per cortesia, mi avrebbe molto irritato.
    Saluto con la mano Ben che è davanti alla tv e mi avvicino alla porta mentre Dean e Lisa mi seguono.
    “Lisa..” le dico voltandomi verso di lei “Puoi dirmi dov'è l'ospedale?”
    “Ospedale?” domanda Dean preoccupato “Perchè vai all'ospedale?”
    “Io devo..” che dico ora? “Devo ritirare delle cose per un'amica.”
    Dean corruga la fronte mentre Lisa inizia a spiegarmi come arrivarci.
    Mi sta dicendo di arrivare al centro e poi voltare a destra e andare dritto per altri 200 metri.
    Ma come cavolo ci arrivo al centro?
    “Potresti.. semplicemente scrivere l'indirizzo su un pezzo di carta? Lo inserirò nel navigatore satellitare, così mi dirà lui dove andare.” le chiedo sorridendo.
    Lei annuisce ricambiando il sorriso e scrive su un pezzo di carta quello che le ho chiesto.
    O almeno ci prova, perchè la penna non sembra decisa a collaborare.
    “La penna non scrive. Vado in cucina a prenderne un'altra. Torno subito.” mi dice.
    Annuisco e rimango sola con Dean.
    Non volevo rimanere sola con lui. Non ora che ha saputo che devo andare all'ospedale.
    Ma perchè non ho chiesto a un passante per strada?
    E' stato forse il mio subconscio che mi ha indotto a chiedere a Lisa, per vedere la reazione di Dean?
    Non lo so.
    Solo non...
    “Dimmi perchè vai all'ospedale.” mi chiede Dean.
    “Mi sembra di averlo già detto. Sei sordo per caso?”
    Lui ride appena e sospira. “Credi che sia stupido?”
    “Quando ci frequentavamo un po' lo eri.. ora non so.” gli rispondo sorridendo.
    “Divertente. Dimmi solo se stai bene.”
    Che gli dico ora?
    Verità o bugia?
    Annuisco e faccio un grosso respiro. “Sto bene.”
    “Non ti credo.”
    “Ecco l'indirizzo.” dice Lisa tornando e porgendomelo.
    La guardo e sorrido. “Grazie.” poi guardo Dean “Non è un mio problema.”
    Li saluto ed esco. Dritta in ospedale.
    Entro e vado dal dottore che mi è stato indicato.
    Entro nel suo ufficio e mi siedo.
    Routine per me da un po' di tempo a questa parte.
    Il dottore si presenta e dopo diversi sorrisi di cortesia mi spiega che il mio tumore si è esteso e che mi consiglia una cura sperimentale, molto aggressiva ma che potrebbe funzionare.
    Io invece sono stanca. Perderò i capelli per la chemioterapia che ho già fatto e non ho voglia di sottoporre il mio corpo ancora a tutto questo.
    “Voglio smettere i trattamenti!”
    Il medico si zittisce e mi guarda. “Come scusi?”
    “Voglio smettere i trattamenti. Quanto tempo mi rimane più o meno?”
    “Qualche mese, ma sig.na Morgan, non può smettere di lottare. E' giovane, in forma. Lei non può gettare la spugna.”
    Qualche mese! Basterà.. Si, basterà per preparare di nuovo Sam alla vita, per prepararlo a viverla a modo suo. E basterà anche per insegnare a Dean a pensare a se stesso e alla sua felicità.
    Mi alzo e sistemo la sedia.
    “Non sto gettando la spugna. Ho solo fatto una scelta.” gli sorrido e lascio l'ufficio.
    Qualche mese.. E' davvero abbastanza? Si, deve esserlo.
    Esco dall'ospedale e Dean è lì, “nascosto” poco distante, in auto.
    Cerca di non farsi vedere.. Spera che io non mi accorga di lui, eppure lo sa che me ne sono accorta.
    Fingo di non averlo visto e salgo in auto.
    Qualche mese!!
    Avrò molto da fare in questo lasso di tempo.
    Quindi.. datti da fare Allison.
     
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  6. dani61
     
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    Ma no - ma che tristezza - però molto ben scritto - bravissima dinuovo !!!!!
     
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  7. AllisonW
     
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    What's in my mind? Castiel.



    Sono di nuovo un angelo.
    Il mio posto in Paradiso ora è un posto di riguardo.
    Tutti mi guardano e trattano con rispetto. Mi chiedono il permesso per cose per le quali io dovevo chiedere il permesso prima.
    Questo è.. soddisfacente.
    Dopo tutto quello che ho passato è bello essere ciò che sono.
    Sono stato angelo, poi metà umano, poi del tutto umano e ora sono.. ora sono un angelo migliore di quanto non sia mai stato.
    Perchè ho preso il meglio dagli uomini e l'ho riversato nel mio essere celeste per diventare.. migliore.
    Ma se tutto questo mi piace, perchè mi sento così.. fuori posto qui?
    Perchè mi sento triste e solo?
    Mi manca la Terra.
    Mi manca il sole che accarezza la pelle, il vento che avvolge... Mi manca persino scorrazzare in giro con Dean e Sam su quell'Impala.
    La verità è che, non mi manca la Terra.. Mi mancano i miei amici.
    Gli unici che, nonostante i momenti di ingratitudine e di rabbia, mi hanno mostrato affetto e solidarietà.
    Mi hanno insegnato molto.
    Mi hanno insegnato l'amicizia, mi hanno fatto capire che famiglia non significa solo fare cose contro la tua volontà per compiacere i tuoi cari.
    A volte si può anche decidere di fare di testa propria, e se sono veri cari, non verrai lasciato solo, solo perchè non sono d'accordo con te.
    Mi hanno insegnato tanto, forse tutto quello che so adesso.
    Ora non mi aggiro più come una fredda lastra di ghiaccio devota e fedele fino allo sfinimento.
    Ora mi aggiro tranquillo, rilassato.. sciolto.
    Quei due testoni dei Winchester mi mancano.
    Ma sopratutto mi manca lei: Allison.
    Lei mi ha decisamente insegnato più di tutti. Mi ha insegnato l'amore.
    Non l'amore carnale e umano.. Ma l'amore come concetto universale nelle sue debolezze e nelle sue grandezze.
    Mi ha insegnato che non va tutto bene solo perchè c'è l'amore. Niente affatto.
    Mi ha anche fatto capire, però, come, nonostante tutto, nonostante i punti deboli che l'amore ha, alla fine è la risposta a tutto.. O quasi.
    Mi ha insegnato tanto e ora..
    Ora lei è malata ed io non posso guarirla.
    E non posso perchè lei non me lo permette.
    Rifiuta il mio aiuto.. E ha fatto su di sé un incantesimo che rigetta ogni mio tentativo magico di guarigione.
    Perchè Allison?
    Perchè l'hai fatto?
    Quello che posso fare, l'unica cosa che posso fare per lei.. è starle accanto quando si sente sola e spaventata.
    Per il resto, dovrò guardarla morire mentre il mio cuore muore insieme a lei.
    Ora però non è più sola..
    Sento che Sam è con lei, e presto anche Dean.
    E se lei non vorrà dire loro che succede, lo farò io.
    Non è giusto mentire. E' meglio sapere la verità anche se triste, piuttosto che mentire.
    Perchè la bugia fa più male di tutto.
    Questo me lo ha insegnato lei e non può parlare bene e razzolare male.
    Glielo dirò!
    Sam.. E' riuscito a fuggire dalla gabbia.
    Il prezzo che deve pagare per aver salvato il mondo è grande. Non sarà mai più solo Sam..
    Ma è un eroe e senza di lui, nessuno di noi sarebbe vivo ora.
    Sono stanco di stare qui tra queste nuvole. Ho bisogno di uscire per un po'.
    Chiudo gli occhi e quando li riapro, sono dentro casa di Allison, mentre lei e Sam pranzano.
    Sam non mi vede da mesi, infatti mi fissa sorpreso e.. commosso.
    Allison invece mi saluta alzando una mano.
    Vengo molte volte da lei, quindi non sembra affatto sorpresa nel vedermi.
    “Cass..” sussurra Sam alzandosi e avvicinandosi a me.
    “Sam.. Sono felice di vederti.”
    E lo sono.. Lo sono davvero!
    Allungo la mano verso di lui per stringere la sua, ma lui sorride con gli occhi lucidi e.. mi abbraccia.
    E' la prima volta che ricevo un abbraccio da qualcuno che non sia Allison.
    Ma con lei è diverso.. credo.
    Ricambio, senza nemmeno accorgermene e poi gli sorrido un po'.
    Lui torna al suo posto ed io seguo Allison con gli occhi mentre si alza e si avvicina al lavandino chiudendo gli occhi per il dolore.
    Sto per parlarle, ma Sam mi interrompe chiamandomi.
    “Cass.. tu riesci a sentire cosa sono?”
    Cos'è? Non lo so, ma di sicuro non è del tutto umano. Non più.
    “Non benissimo. Ma di sicuro sei umano solo a metà oramai.”
    Lui annuisce triste e poi guarda Allison che lo ha raggiunto sedendosi accanto a lui.
    “Ma l'importante è che tu mantenga viva la tua parte umana.” lo rassicuro.
    Sorride e beve un sorso d'acqua mentre Allison gli stringe la mano sul tavolo.
    “Come va il tuo mal di testa?” chiedo proprio a lei.
    Lei mi fissa con gli occhi sgranati e mi fulmina con lo sguardo dopo qualche secondo.
    Lo sa che sto per dire la verità a Sam.
    “Quale mal di testa?” mi chiede fingendosi indifferente.
    “Quello che ti tormenta da mesi.” dico “Quello che ti provoca il tuo tumore al cervello. Quel tumore che non vuoi lasciarmi guarire.”
    Rude lo so! Ma necessario.
    Ora solo Sam o Dean possono convincerla a lasciarsi aiutare.
    Sam la guarda scioccato.
    E' triste, sorpreso e... senza parole.
    Allison invece si alza e scuote il capo.
    “Sei davvero uno.. stronzo con le ali lo sai? Il fatto che tu sia salito di grado in Paradiso, non ti da il diritto di mettere bocca nelle vite degli altri.” mi dice.
    Non le rispondo.
    Capisco la sua rabbia, mentre lei sembra non capire la mia preoccupazione.
    Forse quella di Sam, che ora sta per piangere, la toccherà di più.
    “Allison...” le sussurra.
    Lei lo guarda e sospira. “Non preoccuparti Sam. Non è così grave come sembra.”
    “Stai mentendo!” esclamo “Ti rimangono pochi mesi e tu lo sai.”
    Credo che in questo momento mi odi. Ma non importa.
    Io le voglio bene.. E se farmi odiare, significa avere qualche speranza di convincerla a farsi aiutare, allora non importa se mi detesta con tutta l'anima.
    “Cosa?” domanda Sam allibito.
    “Fuori!” esclama Allison guardandomi “Vattene via, ora!” mi urla.
    Piego la testa e la guardo.
    Credo che si senta male.
    Sanguina dal naso ed è pallidissima in questo momento.
    “Allison..” la chiama di nuovo Sam, assetato di spiegazioni.
    Lei lo guarda e poi guarda me. Poi di nuovo lui, e per lunghi secondi il suo sguardo va avanti ed indietro da me a Sam e viceversa.
    Poi guarda qualcosa dietro di me e infine le sue ginocchia cedono e chiude gli occhi perdendo i sensi.
    Non cade in terra solo perchè Sam la afferra per tempo.
    La tiene tra le braccia e guarda dietro di me.
    Anche io mi volto incuriosito.. E scopro che Dean è lì.
    Non so da quanto.
    Fissa il fratello sconvolto ma felice e poi Allison preoccupato.
    Bene!!
    Se anche Dean ha sentito che lei sta male....
    Allison mi odierà davvero.
    La prendo in braccio e la porto di sopra.
    Sam e Dean hanno bisogno di un po' di tempo soli.
    E io.. io mi occuperò di Allison fin quando non si sveglierà urlandomi contro la sua rabbia.
    La poggio delicatamente sul letto e sospiro.
    Mi hai insegnato tanto Allison.. Mi hai preparato a tanto..
    Beh... perdonami.. ma non sono preparato a dirti addio.
     
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  8. *pinki*
     
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    Meravigliosa!!!!! ;-)
     
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  9. dani61
     
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    Bellissima!!!!! Descrivi le situazioni e i pensieri dei personaggi in modo da far sembrare di essere presente!!! sei proprio molto brava !!!! Che voglia di leggere il seguito!!!!
     
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  10. AllisonW
     
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    Allison, you can't give up! Sam.



    Allison è appena svenuta sanguinando dal naso, dopo avermi... colto di sorpresa con la notizia che sta morendo per un cancro al cervello.
    Tecnicamente è stato Castiel a cogliermi di sorpresa. Credo che se lei fosse riuscita a mantenere il segreto, l'avrei vista morire senza sapere perchè.
    Beh, in questo momento sono “felicissimo” della.. tipica invadenza di Castiel.
    Ora lui l'ha portata di sopra per farla riposare ed io sono rimasto solo con mio fratello appena arrivato.
    Morivo dalla voglia di rivederlo..Solo speravo di farlo in una situazione diversa, in una situazione che non mi trovasse preoccupatissimo per le sorti di Allison..
    Oh Dio!!
    Come lo dirò a Dean?
    Finge che non gliene importi nulla, ma da come i suoi occhi hanno seguito Cass portarla di sopra e da come il suo corpo ha reagito, volenteroso di seguirla, direi che gliene importa parecchio.
    Però è rimasto qui di sotto con me.
    E questo è il motivo per cui non volevo dirgli che sono tornato.
    Se non ha seguito Allison di sopra, adesso, come posso anche solo sperare che decida di lasciarmi alla mia vita e tornare da Ben e Lisa?
    Tuttavia Allison ha ragione.
    E' mio fratello, ed io non potevo nascondergli di essere tornato. Non dopo tutto quello che abbiamo passato.
    Non posso!
    Lo guardo e lui guarda me col viso sollevato e malinconico.
    Non so che dire ora.
    Viene prima la storia della malattia di Allison? Oppure il mio ritorno con cambiamento quasi sicuramente malefico, ha la priorità?
    Non lo so!
    Lui invece sembra avere le idee abbastanza chiare.
    Infatti si avvicina e mi abbraccia.
    Ecco cos'ha la priorità: l'abbraccio fraterno carico di dolore e speranza.
    Ricambio e poi ci stacchiamo l'uno dall'altro.
    “Sammy.. stai bene? Come hai fatto ad uscire dalla gabbia?”
    “Non lo so Dean.. So solo che non sono più del tutto me.”
    “Non importa Sam.. non importa. Sono felice che tu stia bene.”
    Povero fratello mio! Quanto mi dispiace che tu abbia sacrificato tutto per me.
    “Cos'è successo lì sotto? Nel buco intendo.” mi chiede improvvisamente.
    Faccio spallucce e sospiro. “Non ricordo nulla. C'era il buio e poi ero.. qui, sulla Terra. Vivo e.. diverso.”
    Lui mi da una pacca sulla spalla e annuisce.
    “Meglio così.. Sistemeremo le cose.”
    Sistemeremo.. Segno che lui rimarrà qui e ancora una volta sacrificherà tutto per me.
    Io non...
    “Andiamo a vedere se Allison si è ripresa. Mi sa che si è presa l'influenza.. Era piuttosto pallida.” mi dice.
    Bene!!
    Tocca a me rivelargli l'amara verità.
    “Non ha l'influenza..” gli dico.
    Lui corruga la fronte e mi fissa. “Oh.. ho capito.. E' quel periodo del mese.. Mh.. sarà molto aggressiva allora. Diventa nervosa quando è.. quel periodo.”
    Magari avesse ragione!!
    “Ha un tumore al cervello.” rivelo a bruciapelo.. forse troppo a bruciapelo.
    Dean è impallidito e i suoi occhi sono disorientati.
    “Le rimangono pochi mesi. Castiel potrebbe aiutarla ma lei non vuole essere salvata. L'ho saputo ora in modo piuttosto brusco.”
    Mio fratello mi fissa senza proferire parola.
    Il suo viso è teso.. nervoso, spaventato.
    E' terrorizzato direi.
    Si passa le mani tra i capelli con gli occhi gonfi di lacrime e si va a sedere sul divano.
    Trema.
    Di nervosismo direbbe lui se glielo chiedessi.. Ma è spaventato a morte in realtà.
    Io lo so perchè lo conosco.
    E perchè.. è di Allison che stiamo parlando.
    Dean l'ha amata più profondamente di quanto lui stesso si sia reso conto.. Più di quanto io stesso, per nulla spaventato dall'amore al contrario di lui, abbia mai amato qualcuno.
    Respira affannosamente stringendosi le mani una dentro l'altra.
    Non c'è che dire. La notizia l'ha turbato.
    Ha turbato anche me.. Ma mi rendo conto solo ora che guardo Dean, che mantenere la calma toccherà a me.
    “Non è possibile!” esclama “Lei è giovane, in forma.. è..”
    Si alza di colpo e si ricompone.
    Si schiarisce la voce e mi guarda con gli occhi bagnati dal pianto e il mento che trema di dolore.
    Oh cielo!
    Non vorrei sbagliarmi ma... credo che la ami ancora.
    Ora è tutto un po' più chiaro.
    Le parole di Allison del giorno in cui sono arrivato sopratutto.
    “Io non ho fatto niente per fermarlo.” mi ha detto parlando di Dean.
    Ora capisco perchè.
    E un po' la comprendo.. Perchè io ed Allison abbiamo in comune un sacco di cose, e fra queste rientra la voglia di tenere Dean al sicuro.
    Non al sicuro da danni fisici come una ferita o un livido. Vogliamo tenerlo al sicuro dai “danni morali”, quelle ferite invisibili che rimangono dentro per tutta la vita e di cui lui ha già molte.. troppe cicatrici.
    “Lo so!” rispondo trattenendo le lacrime “Io farò ricerche. Anche se non so cosa cercare onestamente.”
    Dean fa un grosso respiro.
    Mi guarda e si toglie la giacca.
    “Non è necessario cercare. Castiel può aiutarla. E lo farà, che a lei piaccia l'idea di essere salvata o no.” dice risoluto avvicinandosi alle scale.
    Mi piazzo davanti a lui e lo fermo.
    “Dean.. so che sei turbato e preoccupato. Lo sono anche io, credimi.” gli dico lasciando cadere qualche lacrima “Ma lei è testarda. Non sarà facile convincerla e non puoi costringerla.”
    “Vedremo!” esclama lui cercando di raggiungere le scale.
    “Dean.” lo chiamo.
    Lui si ferma. Fa un grosso respiro e si volta guardandomi.
    Piange.. lui sta.. piangendo.
    E il suo pianto è accorato anche se cerca di moderarlo.
    “Si tratta di Allison...” mi sussurra.
    Lo so.. Lo so che si tratta di Allison.
    E so anche che non mi ascolterà se gli dico di fermarsi.
    Annuisco e lo lascio salire di sopra.
    Forse una bella sgridata è quello di cui Allison ha bisogno. E nessuna sgridata la potrebbe toccare di più di quella di Dean.
    Perchè anche lei finge ora.. Ma l'ha amato.
    E a dirla tutta, credo che lo ami ancora.
     
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  11. dani61
     
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    Stupendo anche questo capitolo !!!!! Mi è piaciuto tantissimo come hai descritto i sentimenti di Sam e Dean - bravissima !!!! Meno male che in periodo di astinenza ci sei tu e le tue "colleghe" con queste bellissime storie!!!!!! Grazie !!
     
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  12. AllisonW
     
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    Allison, you can't give up! Dean & Allison.



    Allison:

    Sono svenuta!
    Era ovvio che accadesse. Ho un tumore al cervello e mi sono infuriata con Castiel.
    Io non capisco perchè mi faccia urlare.
    Lo sa che sto male se mi innervosisco.
    Ma certo.. lo fa perchè secondo lui, se vedrò e vivrò le conseguenze del mio male, mi convincerò a farmi guarire.
    Non ha ancora capito che io non voglio essere guarita. Voglio solo.. morire in pace.
    Sospiro e lo sento.
    E' qui accanto a me. Il suo corpo emana calore.
    “Perchè non mi lasci morire in pace?” chiedo senza comunque aprire gli occhi.
    Lui fa un grosso respiro e si alza dal letto.
    “Perchè ti voglio bene e non riesco a lasciarti andare. Sopratutto visto che posso salvarti.”
    Lui mi.. mi vuole bene.
    Lo so che tiene a me, lo so.. ma io sono stanca.
    Apro gli occhi e mi metto seduta al centro del letto.
    Non voglio arrabbiarmi con lui, non voglio.
    Per due motivi:

    1.Non è giusto arrabbiarsi con qualcuno solo perchè tiene tanto a te
    2.Fra poco arriverà Dean e con lui urlerò senza dubbio, quindi.. meglio risparmiare il fiato.

    Sospiro e lo guardo.
    Anche lui mi fissa, sicuro che inizierò a sputargli contro la mia rabbia. Ma non lo farò.
    “Grazie.” sussurro.
    Corruga la fronte e mette le mani nella tasca dell'impermeabile. “Per cosa?”
    “Per avermi detto che mi vuoi bene e per.. per aver detto a Sam la verità. Anche se quello che sto per dirti non ti piacerà, mi hai fatto un favore.” gli dico “Non avrei avuto il coraggio di dirglielo. O di dirlo a Dean..”
    Castiel sembra arrabbiato, ma rimane calmo come sempre.
    E' raro che urli con me. E ancora più raro che lo faccia con una me malata e pronta alla morte.
    “Non volevo farti un favore. Anzi..”
    “Lo so.” dico.
    Poi mi viene in mente una domanda che mi gira in testa da quando ho scoperto di essere malata.
    Perchè si, non ho mai pensato di poter guarire.
    “Cass.”
    “Cosa?”
    Il suo tono è pieno di speranza.
    Forse si augura che gli chieda di salvarmi.
    “E' vero che in Paradiso tutto viene perdonato? Che tutte le anime trovano pace?”
    Sospira e guarda fuori dalla finestra.
    “Dovrebbe essere così, ma non posso dirtelo per certo.” dice “Non dopo tutto quello che abbiamo passato. Dopo tutto quello che ho scoperto sul Paradiso e i miei fratelli. Mentirei se ti dicessi di essere sicuro, e non voglio mentirti.”
    Annuisco e mi schiarisco la voce mentre Dean avanza dalla porta.
    Mi guarda con sguardo.. furioso e triste e poi guarda Cass che ricambia l'occhiata e sparisce.
    Ecco qui!
    Ora sono sola con Dean.
    O meglio con Dean e la sua rabbia.
    Buona fortuna a me!

    Dean:

    Sono entrato nella camera di Allison.
    Pare che si sia appena svegliata.
    Castiel se ne è andato e questo è un bene, perchè, per quanto volessi parlare di lui di questioni tipicamente “tecniche”, ora parlare con Allison ha la priorità.
    Urleremo sicuramente.
    Cercherò di stare calmo, ma non sono sicuro che ci riuscirò.
    Mi fa imbestialire il fatto che si stia arrendendo.
    Mi fa una rabbia immensa..
    Mi fa..
    “Siediti pure ed inizia la tua ramanzina.” mi dice indicandomi la sedia.
    La prendo e mi accomodo.
    Rimaniamo in silenzio per un po'.
    Sto cercando il modo giusto di iniziare questa conversazione, mentre lei mi guarda senza dire nulla.
    “Ecco cosa faremo!” inizio “Tu chiamerai Castiel, gli dirai che hai cambiato idea e gli chiederai di guarirti.”
    “No!”
    “No non è una risposta.”
    Ride appena e si si siede più composta. Mi fissa e si schiarisce la voce.
    “Ecco cosa faremo.” inizia “Parlerai con Sam, raggiungerete un nuovo fraterno equilibrio e dopodiché tornerai da Lisa e Ben e ti prenderai la porzione di felicità che ti spetta da tutta la vita cogliendo il messaggio che questa malattia ti offre. E cioè che la vita è troppo breve.”
    Ma perchè è così testarda?
    “Allison.. non voglio urlare con te ma..”
    “Allora non farlo.” mi dice interrompendomi “Fai quello che ti ho detto e basta.”
    “Non posso..”
    “Perchè?”
    “Perchè ti..”
    Mi freno giusto in tempo.
    Non voglio dirle quello che stavo per dire, perchè non so bene se è solo la paura a farmelo pensare.
    Lei sospira e si alza.
    “Mi dispiace ok?” mi dice “Mi dispiace, ma non c'è modo di farmi cambiare idea. E giusto perchè tu lo sappia, e lo sappia da me e da nessun altro, ho interrotto le cure.”
    Cosa?
    Ora non posso più restare calmo.
    “Cosa hai fatto?” le chiedo urlando e alzandomi a mia volta.
    “Mi hai sentita.”
    Mi passo una mano sul viso e la afferro per le braccia.
    Forse stringo troppo, ma non posso davvero guardarla mentre si lascia andare, mentre cammina a piedi verso la morte, anche se ha un'automobile a disposizione che la porterebbe verso la vita.
    Proprio non posso.
    “Ora chiamerai il tuo dottore e gli dirai che riprendi le cure, e permetterai a Castiel di aiutarti. Mi hai capito?”
    I suoi occhi si riempiono di lacrime.
    Scuote il capo e inizia a singhiozzare.
    Alza la mano e se la passa tra i capelli. Quando la allontana dalla sua testa una ciocca dei suoi bellissimi capelli le rimane tra le dita.
    Guardo la sua mano e allento poco la presa.
    “Questo è quello che le cure fanno al mio corpo. Solo questo. Nient'altro.” mi dice “Non possono guarirmi ed io sono stanca.”
    Le prendo il viso tra le mani e deglutisco a vuoto.
    “Castiel può salvarti evitandoti tutto questo. Perchè non vuoi farti aiutare?”
    “Perchè dopo anni passati a fuggire dalla morte per motivi soprannaturali, dopo anni chiusi dentro il circolo vizioso della morte e della resurrezione, questa è una morte.. naturale. Mi darà pace..”
    Ma che sta dicendo?
    Naturale? Pace?
    “Ma di che parli? Cosa.. cosa stai blaterando?”
    “Non capiresti.” mi dice cercando di liberarsi dalla mia presa.
    La blocco e la guardo negli occhi. “Spiegami!”
    Piega appena la testa e scoppia in lacrime più forti.
    “Ho perso tutto nella mia vita!” mi dice “Tutto per colpa mia.. e sono stanca di lottare. Questo è il momento di andare per me e lo farò. Ho paura, ma lo farò.” conclude cercando nuovamente di liberarsi dalle mie mani.
    Ha paura!
    Lo so che hai paura splendore.. Lo so!
    Si dimena cercando di liberarsi ed allontanarsi da me.
    Vorrebbe fuggire e chiudersi in se stessa.
    Ma ha paura ed io non la lascerò andare.
    La stringo tra le braccia e la prendo in braccio sedendomi sul letto insieme a lei.
    Singhiozza e mi fa malissimo vederla così.
    Le bacio la fronte e la cullo un po'.
    Ha paura di morire, ma sopravvivere la spaventa di più.
    La capisco, io la capisco davvero.
    Mi fa male solo l'idea di lasciarla andare, ma ho come l'impressione di non avere altra scelta.
     
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11 replies since 14/5/2010, 17:32   160 views
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