Il portale della paura

crossover Supernatural-Fringe by sahany09

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  1. sahany09
     
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    Ah ah!! Rieccomi!

    Solite premesse:

    1) stavolta niente SPOILERS!!! per la gioia di chi, giustamente, non potrebbe altrimenti leggere le mie pazzie, senza rovinarsi la sorpresa. Semmai ci sarà un riferimento alla 2a stagione, ma non è spoiler.

    2) CROSSOVER SPN - FRINGE. Ma con prevalenza del 1o, cioè di Supernatural.

    3) luogo e tempo di azione: fra Lawrence e Boston, in un tempo imprecisato che potrebbe essere o, verso il 2012, oppure un pò prima, ma non è fondamentale.

    4) secondo il mio progetto, la storia è piuttosto lunga, e potrebbe tenervi compagnia per tutta l'estate, dato che ve la propinerò a piccole dosi.

    5) so che alcuni di voi seguono Fringe, fra cui anch'io, ma hanno visto già la 2a stagione in lingua originale, mentre io la sto vedendo in italiano giacché non avevo alcuna fretta di sapere come continuava, dunque, cari amici del forum che avete già visto tutta la 2a stagione di Fringe, non spifferate spoilers. O se proprio lo volete fare, limitatevi a mandarmi un mp.


    6) Per il momento non abbondo in descrizioni. Chi vede Fringe conosce i locali dove si svolge; chi non lo ha ancora visto, è caldamente consigliato di vederlo perché è una serie bellissima. Assomiglia abbastanza a X-Files.


    Qui, la locandina :)

    image


    Titolo:


    IL PORTALE DELLA PAURA


    Personaggi fissi:

    Per SUPERNATURAL:

    Dean Winchester (Jensen Ackles)
    Sam Winchester (Jared Padalecki)
    Robert - Bobby - Singer (Jim Beaver)
    John Winchester (che appare solo come fantasma: Jeffrey Dean Morgan)
    Castiel (Misha Collins)

    Per FRINGE

    Walter Bishop (John Noble)
    Olivia Dunham (Anna Torv)
    Peter Bishop (Joshua Jackson)
    Philip Broyles (Lance Reddick)
    Astrid Farnsworth (Jasika Nicole)

    Personaggi inventati:

    Elisabetta Vissani (fate conto di vedere vagamente Virna Lisi)
    Emma Moràbito (una mia amica)
    Tolomeo da Verona, ovvero Bartolomeo Visconti (potrebbe essere Vincent Cassel)
    Paolo Confalonieri (ovviamente, Jensen Ackles, assomigliando a Dean)





    1o capitolo IL SOGNO



    Boston, casa dei Bishop, in un tempo imprecisato



    Walter Bishop si sveglia di colpo da uno strano sogno in cui ha visto un uomo che non gli sembra rientrare nella lista dei suoi conoscenti. Anzi, per essere più precisi, non l’ ha proprio mai visto.
    Suo figlio Peter, che dorme poco lontano, si sveglia anche lui, con una leggera ansia.
    “Walter, - lo chiama – Va tutto bene?”.
    Bishop rimane seduto sul letto, senza rispondere, aumentando così l’ansia nell’animo di suo figlio che si alza e si avvicina al suo letto. Quando Peter si inchina per guardare meglio suo padre, Bishop si gira di scatto verso di lui e ricambia lo sguardo colmo di gratitudine per la solerzia con cui Peter accorre quando ha bisogno di aiuto.
    “Va tutto bene, figliolo. – risponde tranquillo – E’ solo che ho fatto uno strano sogno”.
    Peter si siede sul bordo del letto, pronto ad ascoltare.
    “E’ stato un brutto sogno, Walter?” domanda gentilmente.
    “No. – risponde Walter – E’ stato solo particolare” e gli descrive sogno e uomo comparso nel sogno. Alla descrizione, Peter aggrotta la fronte, poiché anche lui non ricorda assolutamente di conoscere una persona che risponde a quei requisiti, ma ha sempre in mente ciò che ha passato suo padre durante i 17 anni di internamento al Saint Claire.
    “Walter, - lo incita – sei sicuro di non averlo mai visto all’ospedale? Potrebbe essere una persona che ti è venuta a far visita, e di cui hanno pensato bene di cancellarti il ricordo”.
    Bishop è perplesso.
    “No, Peter. – risponde poi – Io, quell’uomo non l’ ho mai visto in vita mia. Se lo avessi incontrato all’ospedale, per quanto possano avermi manipolato la memoria, qualcosa di lui mi sarebbe rimasto. E invece io posso dire di non aver mai visto quel volto prima d’ora. Ma quel che mi è parso strano è che mi guardava come se mi conoscesse, e mi ha anche detto qualcosa…”
    “Cosa?” chiede Peter, curioso.
    “Qualcosa che riguarda un portale”.
    Peter si ferma a pensare. La sua amica Olivia Dunham è tornata da poco da un portale che l’ ha proiettata in un’altra dimensione.
    Bishop guarda intensamente suo figlio come fosse un oracolo.
    “Okay, Walter. – taglia corto Peter – Non preoccuparti. Sai cosa facciamo oggi? Andiamo a fare una bella ricerca in archivio. Chissà che non si trovi qualche faccia assomigliante all’uomo che hai sognato. Non sarà lui, ma per associazione di idee, potrebbe tornarti in mente” e nel dirlo sorride e stringe a sé suo padre. Bishop si commuove e ricambia quell’abbraccio.



    Lawrence, Kansas, qualche giorno prima



    Dean e Sam sono a casa di Bobby, e si trovano seduti al tavolo del suo tinello, davanti al computer, in cerca di casi da risolvere, ma non sembra esserci niente di interessante all’orizzonte. A smuoverli dal loro stato quasi catatonico, ci pensa Bobby.
    “Ragazzi, - li chiama dall’esterno – se non avete ancora trovato il caso del secolo, potreste venirmi ad aiutare a sistemare dei libri?” .
    Con travolgente entusiasmo, i due fratelli si alzano e si trascinano nel giardinetto dove vedono con sgomento una catasta altissima di libri da portare all’interno, e collocare nei vari scaffali delle librerie disseminate per la casa. Sospirando, cominciano a caricarsi un po’ per uno buona parte di quel ben di dio di cultura che il loro amico, quasi padre, ama da anni collezionare per poi leggere durante i lunghi e freddi mesi invernali. Fra quei libri, Sam ne individua uno che lo attrae per la copertina di cuoio scuro intarsiato, ma soprattutto per il contenuto. Il libro è piuttosto grosso e voluminoso, e le pagine sono riccamente decorate con veri e propri quadretti dentro cui è incastonata la lettera che dà inizio al capoverso. Si ferma incantato a sfogliare le pagine. La scrittura è antica, a caratteri gotici, ma la lingua non è inglese.
    “E’ italiano. – informa Bobby, arrivando di soppiatto alle spalle di Sam facendolo trasalire – E’ un libro del Rinascimento Italiano”.
    Sam si gira e guarda Bobby meravigliato.
    “Dove l’ hai trovato?” chiede.
    “A Boston. – risponde il cacciatore – Nella Biblioteca Nazionale è stato aperto un settore dedicato a questo tipo di libri. Ovviamente non l’ ho preso alla biblioteca, ma l’ ho trovato nel negozio di un mio amico che va pazzo per queste cose. Però non chiedetemi dove l’ha trovato lui”.
    “E’ bellissimo!” commenta Sam, estasiato.
    “Sapevo che l’avresti scovato, e che ti sarebbe piaciuto. – dice Bobby sorridendo – Guarda pure, Sam, ma dopo. Adesso ho ancora bisogno del vostro aiuto”.
    Rimasto in disparte ad ascoltare la conversazione, Dean si appropria per un attimo del tomo antico, mettendosi anche lui a sfogliare le pagine, ma fra esse, improvvisa e rapidissima come un flash, gli appare l’immagine di un uomo dalla pelle chiara, ciuffi di capelli rossicci fuoriuscenti da un copricapo di foggia antica di velluto rosso scuro, e occhi celesti dallo sguardo freddo e crudele che sembra uscire da quelle pagine e fissarlo come se fosse lì.
    Dean chiude il libro di colpo, lo getta a terra e torna in giardino a prendere altri libri.



    To be continued, of course!!!! E per molto ancora!!!

    Edited by cristie - 2/6/2011, 15:02
     
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  2. primb_halliwell
     
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    complimenti sei troppo brava :)
     
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  3. sahany09
     
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    Grazie carissimo!
    Che tempestività!!
     
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  4. Vivaldi4love
     
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    Daaai!!!!!!!!!!! Scrivi il seguito!!!!!!!!!!
    Mi fa morire l'idea di Dean che vuole fare quello colto!
     
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  5. primb_halliwell
     
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    eh già siamo notturni xD quale metodo migliore c'è oltra leggere le vostre storie per passare la notte?

    hai letto il mio secondo episodio??
     
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    bello aspetto la continuazione!
     
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  7. \:Darsen:/
     
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    Come Inizio mi sembra davvero molto Intrigante!!!! Complimenti!!!! ^^
    Sono davvero curioso di leggere il Seguito!!!! :)
     
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  8. sahany09
     
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    Allora:
    @Vivaldi4love
    Ma certo che continuo! E pure per un bel pò, ma sempre a piccole dosi, cosi non vi stancate, e mantenete alta l'attenzione.
    Quanto a Dean che fa il colto, questo è solo l'inizio poiché, in futuro si troverà a....doverlo fare. E poi, mi piace tanto cambiare un pò le carte in tavola. In fondo Dean non è ignorante.

    @primib_Halliwell:
    si, ho letto la 2a puntata della tua fiction. Carinissima, peccato che non sappia molto di OTH poiché non l' ho mai visto, ma ho visto Brooke in un video su Youtube, ed alcuni spezzoni di puntate, quindi, cercherò di orientarmi comunque.
    Bravissimo! Originale come idea. Tra l'altro, mi pare di averlo detto (e dimostrato) adoro i crossover!! Se non hai niente da fare, vatti a leggere Luci e ombre nella foresta. Crossover fra SPN e X-FILES. Roba da matti!!!

    @darsen:
    grazie. Lo leggerai. Non ti preoccupare.
    Domani dovrei postare già un altro pezzettino.

    Devo giostrare il tutto fra impegni lavorativi e un'altra cosa che sto scrivendo. E riesco pure ad andare al mare!!!
     
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  9. sahany09
     
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    2) LA BIBLIOTECA



    Boston, giorno pieno, nel laboratorio di Bishop




    Da quasi un’ora, Walter e suo figlio sono davanti al computer dove appaiono, a ritmo di un’immagine ogni minuto, volti di uomini e donne le cui vite si sono in qualche modo incrociate con quelle dei due uomini, ma nessuno di quei visi pare possedere le caratteristiche di colui che è apparso nel sogno di Walter Bishop.
    “Ha i capelli molto scuri. – precisa Bishop – Quasi neri. E anche barba, baffi e occhi sono scuri, con qualche filo bianco” .
    Ricomincia la rassegna dei volti. Alcuni vanno vicino per sommi capi, ma nessuno corrisponde all’identikit disegnato nella mente dello scienziato.
    Peter non sa come aiutare il padre, quando, opportunamente, nel laboratorio si presenta Olivia Dunham, che saluta allegra i due uomini e Astrid, l’assistente di Bishop.
    “Olivia! – esclama Peter, con toni speranzosi – Sei capitata a proposito! Quando sei andata nell’altra dimensione, oltre a William Bell, hai per caso visto qualcun altro?”
    Olivia fissa Peter, con gli occhi sgranati.
    “Chi altri avrei dovuto vedere?” esclama.
    Peter la prende sotto braccio e si allontana da Walter e da Astrid per parlarle da solo, spiegando cosa è accaduto al padre.
    “No, Peter. – risponde Olivia, avvilita – Mi dispiace. Non ho visto nessuno che risponda a quell’aspetto”
    “E che mi dici del portale?” chiede Peter, in tono piuttosto nervoso.
    Olivia lo inchioda con uno sguardo intenso, ma al contempo allucinato.
    “Tutto quello che ti ho detto finora” risponde sconsolata.
    Peter stringe le labbra in un moto di rabbia e impazienza, ma non diretto all’amica investigatrice.
    Insieme tornano da Walter che è appoggiato al tavolo delle autopsie, e si tiene la testa fra le mani, con atteggiamento disperato.
    “Forse sto impazzendo! – sussurra – Vedo persone che non esistono. Cosa mi hanno fatto laggiù?”
    Peter si avvicina al padre e gli circonda le spalle con affetto.
    “Lo scopriremo, Walter. – lo consola – E se ti hanno fatto molto male, la pagheranno, lo giuro!”.
    Walter sorride al figlio. Olivia li guarda entrambi fra lo stupito e il commosso.





    Boston, Biblioteca, tarda sera


    Anche quel giorno volge al termine, e prima di tornare a casa, Simon Amblin compie il solito giro d’ispezione prima di chiudere ed attivare i vari sistemi di allarme. Percorre l’anonimo e deserto corridoio dalle pareti grigio chiaro, e raggiunge l’ultima porta.
    La sala che ospita i preziosi volumi, voluta da Elisabetta Vissani, ricca ed eccentrica italiana trapiantata a Boston, e appassionata di tomi antichi, ha un allarme speciale. Quei volumi, cinque in tutto, non hanno prezzo, essendo pezzi unici, realizzati interamente a mano da pazienti e abili artisti del Medio Evo e del Rinascimento.
    Prima di attivare l’allarme, Amblin entra nella sala che la signora Vissani ha voluto trasformare da asettico stanzone bianco, tipico degli ambienti universitari americani, a “tempio” vero e proprio dell’arte e della cultura, ispirandosi all’interno dell’antica Biblioteca Malatestiana, a Cesena, in Romagna, sua terra di provenienza. L’esposizione di quei libri è prevista fino alla fine dell’anno in corso (siamo vicini alle feste natalizie), e i libri vanno tenuti in estrema protezione, calibrando perfino la temperatura del vano che li ospita, non superiore a 15°, rigorosamente Celsius.
    Con un certo rispetto, Amblin entra nella sala che sembra una chiesa, composta da tre navate separate da due file di colonne corinzie. La navata centrale, più larga delle due laterali, e le finestre sono di architettura romanica, mentre il tetto delle due navate laterali ha il soffitto a sesto acuto, tipico del gotico. Pavimento e banchi sono in legno. I volumi sono appoggiati al ripiano inferiore dei massicci banchi di legno scuro, e bloccati da catenelle fissate ai plutei.
    Non può rimanere indifferente a tanta bellezza e sacralità, e comincia a percorrere lentamente la navata centrale fino in fondo.
    Pare tutto a posto.
    Il silenzio che regna in quel luogo è quasi tangibile, e gli viene spontaneo farsi il segno della croce, proprio come farebbe in chiesa davanti ad un crocifisso che però lì non c’è. In fondo alla grande sala c’è una porta, ma ora è chiusa.
    Amblin la apre con esitazione, ma oltre c'è solo buio. La richiude.
    Si gira per tornare indietro e uscire.
    La luce ambrata, diffusa discretamente da lampade a torcia, fissate a staffe di ferro lungo le due navate laterali, si affievolisce friggendo fin quasi a precipitare il vano nel buio.
    Amblin si blocca in mezzo alla navata centrale, e si volta con molta lentezza.
    Si sente osservato.
    Giratosi di soli 45° intravede con la coda dell’occhio una forma scura in fondo alla stanza.
    Non ha il coraggio di girarsi ancora, ma nello stesso tempo, sentendosi responsabile del settore, sa che deve controllare tutto, però, quando si volta completamente, in fondo alla sala non c’è più nessuno.
    “E’ la stanchezza!” dice fra sé ad alta voce per farsi forza.
    E decide che per quel giorno è ora di tornare a casa.
    Esce dalla stanza con una certa fretta, emettendo un profondo sospiro una volta fuori nel corridoio, chiude la porta, attiva l'allarme, e lascia quella zona dell'edificio con un pizzico di ansia.



    Il portale si aprirà e loro verranno”.


    Non è il titolo del prossimo capitolo. E' una frase che ricorrerà nel racconto.
    Non c'è bisogno di dirlo ma.....to be continued
     
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  10. \:Darsen:/
     
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    Davvero Intrigante questo Secondo Capitolo!!!! ^^
    Ho come l'Impressione che quei Libri saranno Importanti nel corso della Storia, come del resto anche quello che hanno sfogliato Sam e Dean!!!! :D
    Non vedo l'ora di leggere il Prossimo Capitolo!!!! :)

     
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  11. sahany09
     
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    CITAZIONE
    Ho come l'Impressione che quei Libri saranno Importanti nel corso della Storia, come del resto anche quello che hanno sfogliato Sam e Dean!!!!

    Come no! Sono importantissimi! Sono quasi il fulcro del racconto.
    Grazie Darsen per aver letto, e continuare a seguirmi.
     
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  12. \:Darsen:/
     
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    CITAZIONE (sahany09 @ 22/7/2010, 22:49)
    CITAZIONE
    Ho come l'Impressione che quei Libri saranno Importanti nel corso della Storia, come del resto anche quello che hanno sfogliato Sam e Dean!!!!

    Come no! Sono importantissimi! Sono quasi il fulcro del racconto.
    Grazie Darsen per aver letto, e continuare a seguirmi.

    Figurati!!!! Per me è un Piacere!!!! :)
     
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  13. sahany09
     
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    Mi auguro di cuore che continui a esserlo per te, e per tutti.
    Cercherò di fare e dare del mio meglio.
     
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  14. Vivaldi4love
     
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    Brava, molto bene socia.
    Scrivi magnificamente.
    ^^
     
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  15. sahany09
     
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    Grazie Vivaldina! Sei ancora sveglia? Io sto cominciando a sbadigliare, ma forse resisto ancora per un pò.
     
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260 replies since 21/7/2010, 22:57   2406 views
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