La marea di mostri

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  1. cacciatrice
     
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    TITOLO FANFICTION: la marea di mostri
    AUTRICE: Francesca
    TIMELINE: sulla metà della quarta stagione
    PERSONAGGI: Dean, Sam, Lilith, Bobby, Castiel, piccola apparsa di Anna.... e tanti vari mostri ovviamente
    NOTE: Ciao a tutti! Rieccomi in mezzo a voi con una nuova fanfiction solo diversa dall'ultima che ho fatto "la casa stregata". Infatti, questo mio racconto è diviso in tantissime parti rispetto al precedente che era fatto a capitoli. Tanto per riassumere cosa è successo precedentemente questi eventi così che capiate per bene la storia sappiate che: licantropi atttacano quando non c'è la luna piena, i vampiri che vanno in cerca di cibo(sangue) di giorno, i fantasmi non succede nulla se li colpisci con qualcosa di ferro... praticamente le leggi dei mostri sembrano essere stravolte e sta per arrivarne una marea nella città del New Agersy e adesso tutto lì si trova nel caos. Toccherà anche sta volta a Sam e Dean risolvere la faccenda e scopriranno che c'è Lilith dietro tutta questa storia e....
    Spero che la fanfiction sarà di vostro gradimento e se vi va fatemi notare i miei errori così da migliorarmi che c'è ne sono sempre nelle fanfiction che scrivo. Se lo trovate noioso sta prima parte di storia immagino che sarà perchè è priva di azione ed è l'inizio del racconto ma i prossimi prometto che cercherò di farli più avvincenti


    Parte 1
    - Che cosa ha detto Bobby? -
    - che non ha trovato ancora niente e di andare da lui per ora a fare ricerche per fare altre ricerche -
    - starai scherzando spero? - Dean sbuffò al solo pensiero - ci tocca un lungo pomeriggio a sfogliare e tradurre da lingue antiche noiosissimi libri. Gli avrai risposto che non possiamo spero -
    - ho detto proprio il contrario -
    - Sam! -
    - che cos'altro possiamo fare se no apparte stare a girarci i pollici -
    - andare in un bar, cercarci due belle ragazze e darci alla pazza gioia. Non sono abituato a farmi la gobba sui libri per ore come lo sei tu -
    - te lo puoi anche scordare che mentre tu ti diverti io mi faccio il mazzo per scoprire cosa sta succedendo -
    - infatti ho detto per tutte e due di trovarci le ragazze con cui passare il tempo... -
    - mentre fuori i mostri impazziscono e svuotano la città di esseri umani e sono il doppio più forti del solito - lo interruppe Sam - Dean, non è un buon segno, sta per accadere qualcosa di davvero terribile, me lo sento. La nostra prossima meta sarà la casa di Bobbby - concluse il minore dei Winchester.
    Dean sospirò mostrando la sua frustazione al fratello ma alla fine si decise. Alzò la musica della radio a tutto volume, cosa che gli tirava su il morale e lo faceva rilassare, e per il resto del viaggio i due lo passarono zitti a sentirsi canzoni rock.
    Arrivarono alla casa del vecchio cacciatore in mezz'ora di macchina. Una volta parcheggiata, scesero dalla bellissima Impala e andarono ad aprire la porta senza bussare o suonare per poi entrarci come se fossero a casa loro.
    I due fratelli si misero ad esplorare le stanze che ormai conoscevano a memoria alla ricerca di Bobby.
    - non si può prendere una domestica? - chiese Dean mentre osservava il solito casino. Sam lo guardò come per dire "ti sembra il momento di scherzare?"
    - sei il solito noioso - sbuffò il ragazzo
    Appena arrivarono nella sala videro l'amico immerso nei suoi libri, gobbo, con la testa china fino a baciare quasi le pagine.
    - già al lavoro tu eh? - chiese Dean al cacciatore ma si spaventò appena l'uomo solbalzò all'improvviso
    - mi hai fatto spaventare. Non si usa bussare? -
    - non a casa nostra - rispose
    - cosa? -
    - è come ho detto -
    Dean andò a buttare la mano tra una marea di libri e ne pescò tre a caso per poi sistemarsi su un posticino libero di quel tavolo completamente coperto da moltissimi volumi dalle diverse altezze e larghezze.
    Il ragazzo lanciò lo sguardo alla prima pagina scritta e si mise a fissarla.
    Rialzò lo sguardo annoiato dal momento che non ci capiva nulla e notò come era Sam: aveva un libro grosso vicino al suo computer portatile acceso, un quaderno all'altro lato dell'aggeggio e un'altro libro più basso dell'altro vicino al quaderno. Proprio non capiva dove trovava tutta quella voglia di mettersi a cercare informazioni di quà e di la, di copiare cose che riteneva importanti e di stare a tradurre ogni singola parola di quel libro scritto in qualche lingua morta come il latino.
    Sbuffò a corto di idee di cosa fare, quel segno di mancanza di voglia fu ricevuto subito ai due cacciatori ma nessuno dei due disse nulla.
    - che te ne fai di due libri? - chiese al fratello. Il ragazzo era talmente assorto tra i suoi libri che non aveva sentito le sue parole perciò fu costretto ad alzare la voce chiamando il suo nome
    - si? - disse di colpo alzando la testa
    - ti ho chiesto che cosa te ne fai di due libri -
    - questo lo uso per tradurre il libro. E' ovvio che non capirai mai cosa c'è scritto nel tuo se non hai nessun dizionario della lingua - Dean si meravigliò che Sam aveva perfettamente capito perchè non aveva ancora trovato niente anche se non aveva bisogno nessuno di un genio per arrivarci
    - Bobby ne hai un'altro? -
    - tieni - rispose il vecchio cacciatore passandogliene uno simile a quello del fratello
    - vado a prendermi una birra, ne volete una? - chiese alzandosi
    - sì - risposero i due all'unisono.
    Dean si alzò felice di potersi distrare da un lavoro che non aveva mai iniziato. Invece di prendere solo le birre e di tornarsene a lavoro uscì dalla porta di casa e si mise sui scalini e si mise a contemplare come si era ridotto il luogo circonstante per il temporale che si era appena provocato.
    Rimase lì, da solo, a gustarci il buon sapore della sua birra e il dolce odore della pioggia. Anche se stava moltyo bene, stava pensando di rientrare dal momento che iniziava ad avere molto freddo. Non si poteva ammalare. Sapeva che aveva tanto lavoro tra le mani e doveva restare lucido per i prossimi giorni perciò si sbrigò ad tornare dentro. Si spaventò appena gli si piazzò Sam davanti alla porta appena la aprì
    - Bobby ha trovato qualcosa. E quando dico qualcosa intendo qualcosa di grosso -
    - ok sentiamo -
    I due fratelli tornarono nella sala e si misero ad fissare Bobby in attesa di risposte
    - allora? - chiese Dean mentre picchiettava il piede per terra impaziente
    - sono quasi sicuro che questo si tratti di un sigillo -
    - non hai trovato nient'altro che ci faccia approfondire un po' di più? - ridomandò il biondo
    - non è del tutto aperto. Lilith ha iniziato rubando le tavole di Colt -
    - di Colt? Per Colt si intende... -
    - Samuel Colt, allora, il cacciatore, oltre che forgiare la pistola che può uccidere qualunque cosa al mondo e aver creato una gigantesca trappola del diavolo ha anche inciso su una tavola di pietra ste leggi che regolano la natura, per modo di dire, dei mostri o meglio mettendo le caratteristiche che per esempio i demoni non possono allergici diciamo al sale, i fantasmi al ferro, i lupi per trasformare una persona in licantropo anche a lei la deve mordere e si trasformano tutti quando c'è la luna piena... - Bobby si fermò un attimo a riprendere fiatò, poi continuò
    - dovete sapere ragazzi miei che una volta, ai tempi di Samuel, tutto era nel caos come lo è sta città e in più uccidere gli esseri soprannaturali era molto più difficile, esso creò questa tavola con un stregone molto potente, adesso ce la aveva lui la tavola o almeno finchè non è stato ucciso da Lilith. Il demone ha rubato la tavola e ha fatto un incantesimo così potente da spezzare la magia che la rendeva magica e importante.
    Il sigillo non è ancora del tutto spezzato, ha bisogno di fare qualcos'altro e se si riesce provocherà l'apertura invece che di un portale ma di ben tre -
    - quindi la dobbiamo fermare - esclamò Dean
    - e anche rimettere tutto a posto -
    - ho bisogno di cercare ancora ma mi ci vorrà del tempo, intanto voi andate a distruggere una tana di vampiri che sta provocando tanti morti in città. Attenti però - li assicurò Bobby - sono molto forti più forti del solito sappiatelo -
    - sta tranquillo, ce la faremo come sempre - disse il castano
    - e copritevi a vicenda mi raccomando, appena avrò altre importanti notizie vi chiamerò e ve lo farò sapere -
    - va bene Bobby, ci si sente - rispose infine Dean


    Come è stato? Ditemelo, ditemelo. Come quello scorso lo continuo se vi a incuriosito, ho ancora tantissima storia da farvi leggere ma lo mandò avanti solo se vi è piaciuto.

    2 parte

    Era mattina prestissima. Erano appena le 6.24. e fuori la luce era molto poca e scura ma non nera.
    Il grigio che ricopriva la città vuota di persone e macchine dava l'impressione di essere abbandonata.
    A quell'ora ovviamente Dean dormiva ancora ma non Sam però. Il ragazzo, nonostante la sera prima aveva fatto fuori quattro supervampiri era già pronto ad iniziare quella lunga giornata che aveva davanti immaginandosela di già piena di lavoro. Chiamò Bobby, che forse stava iniziando trovare indizi ma per il momento non aveva niente tra le mani.
    - Bobby, non hai nemmeno un'idea di come potrebbe aprire del Lilith sto sigillo? -
    - no, ragazzo ma ci sto ma ci sto lavorando -
    - non hai nemmeno un'idea di quello che sta succedendo? -
    - purtroppo no, penso solo che Lilith non userà la tavola di Colt, intendo, una volta spezzato l'incantesimo quelle sono tavole totalmente inutili no? -
    - sì è vero ma non abbiamo solo questo problema, anche se riuscissimo ad impedire a Lilith di completare il sigillo poi non dovremmo trovare un modo di far rivalere queste leggi dei mostri -
    - sì, tuo fratello che fa dorme? -
    - sì sta ancora dormendo. Ieri sera li abbiamo sistemati tutti i vampiri, forse è meglio che si continui a riposare -
    - sì forse è meglio. E tu? -
    -Sam non rispose subito dal momento che non sapeva cosa dire ma alla fine disse al vecchio cacciatrore che lui non aveva sonno e stava bene. Lo disse anche se non era così. Non voleva dormire anche perchè non ci riusciva
    - magari verso le undici possiamo veniamo ok? -
    - ok a dopo - rispose il vecchio cacciatore per poi riattacare
    Dal momento che Bobby non aveva ancora trovato informazioni decise che era venuto il momento di andare a chiedere aiuto a Ruby.
    Il minore dei due Winchester si preparò velocemente per poi uscire dalla stanza del motel e vide che infondo alla strada c'era la demone bruna ad aspettarlo
    - ehi - disse Sam appena la raggiunse - ho bisogno di aiu.... -
    - lo so cosa sta succedendo ma non posso aiutarti - lo bloccò la ragazza
    - come sarebbe a dire che non puoi e perchè? -
    - non so cosa sta tramando di fare Lilith e non so nemmeno come fermarla -
    - io sì invece -
    - no Sam, non ce la puoi fare con i tuoi poteri. Devi ancora migliorare tantissimo e fare molto più allenamento se vuoi arrivare a riuscire a uccidere e questo è il momento meno opportuno
    - non la possiamo lasciar liberare così tanti sigilli -
    Ruby non rispose a quella domanda e disse - non so neanche come fare per rimettere tutto a posto, intendo rifar valere le leggi -
    - tu le conoscevi? - chiese il ragazzo sospettoso con il tono di intonazione misto tra domanda ed esclamazione
    - sì le conoscevo ma non ha importanza adesso. In ogni caso io sto lasciando la città -
    - cosa? -
    - mi vogliono vedere a pezzi Sam perchè ti sto aiutando. Mi dispiace ma io in questa guerra non ne farò
    parte, sta attento i prossimi giorni - il demone non disse più niente e si volto per andarsene, il ragazzo la stava per prendere per il braccio per inpedirglielo ma essa sparì senza quasi che esso se ne accorgerse
    Mentre tornava alla stanza ormai rassegnato di ottenere l'aiuto di Ruby tanti persieri gli si affollarono nella testa. Ce la faramo a fermare Lilith? Troveremo un modo per far ritornare a valere queste Leggi dei Mostri? E sopratutto, ce la faranno a evitare che si spezzino tutti i sigilli che ridaranno la libertà dalla sua gabbia il diavolo?
    Quando fu di nuovo nella stanza del motel vide che era stato fuori solo cinque minuti. Era stanco ma non voleva dormire e perciò prese tutto l'occorente per iniziare a fare ricerche.
    Mentre cercava gli venne in mente di andare all'abitazione dello stregone che teneva la famosa tavola delle leggi dei mostri

    Dean si svegliò che era mattina inoltrata e ora il sole sembrava che rompeva i vetri e illuminava quasi tutta la stanza. Il suo sguardo più di tutto cadde sul fratello che lavorava al computer
    - 'giorno - gli disse Sam
    - buongiorno - rispose. Aveva gli occhi quasi chiusi e sembrava che la testa gli stava per cadere dal collo da un momento all'altro
    - già al lavoro di prima mattina te eh? -
    - mi piace fare ricerche - rispose il ragazzo
    - ma che voglia che hai - commentò - ore? - chiese lo sveglio-addormentato
    - le undici. Ti fa ancora male il braccio che ieri quel vampiro ti ha lussato? -
    - di meno. Io ho sonno - disse e si risdraiò sul lettto
    - preparati. Andiamo a casa dello stregone che deteneva la tavola delle leggi dei mostri, ho cercato tramite Samuel Colt su internet e ho scoperto dove abitava ma non il suo nome -
    - cosa? - domandò con tono forte
    - voglio andare a vedere a indagare, chissà, magari troviamo qualche indizio o troviamo qualcos'altro del genere ma di utile -
    - andiamo subito o facciamo prima colazione? - chiese Dean ormai lasciatosi convincere
    - subito -
    - ma io voglio mangiare - protestò Dean ma annuì subito dopo che Sam lo fulminò con uno sguardo.
    Non era cattico, andava ad indicare "si va a casa delllo stregone perchè lo detto io punto e basta". Dean conosceva bene quello sguardo. Il suo fratellino glielo faceva molte delle volte che si contraddiva alle sue parole

    I due fratelli partirono dopo mezz'ora che Sam continuava a dire a Dean di sbrigarsi. Così facendo, non si rendeva conto che il fratello andava ancora più piano per farlo innervosire.
    Dopo un po' il ragazzo fu pronto e i due partirono per la loro meta.
    Quando arrivarono alla casa dove prima abitava lo stregone si era fatto mezzogiorno e mezza.
    La casa era gigantesca, una di quelle cupe e che mettono un po' di paura dei film. Intorno c'erano alberi altissimi, il pavimento era pieno di foglie gialle scuro che annunciavano l'inizio dell'autunno.
    Sam rabbrividì involontariamente quando gli sembrò che qualcosa si muoveva nei cespugli. Quel brivido gli aveva fatto arrivare improvvisamente freddo.
    - vuoi rimanere lì a fare la bella statuina e a fissare i cespugli? - domandò Dean mentre osservava lo sguardo dl fratello perso nel vuoto ma in direzione dei cespugli -
    - Saaam - cantinelò Dean il suo nome e il ragazzo finalmente rispose
    - cosa? -
    - che ossarvavi? -
    - niente, niente - Sam cercò di apparire sicuro di sè e ome se non fosse successo nulla ma gli occhi lo tradivano.
    Ormai Dean sapeva riconoscere benissimo quando il fratello era preoccupato e se vogliamo dirla tutta spaventato. Sam doveva aver visto qualcosa ma decise che era meglio lasciar perdere perciò cambiò subito discorso
    - che dici entriamo nella casa di Freddy Krueger? - ironizzò per mandar via la tensione che si era appena accumulata
    - e se ne è chiusa a chiave? -
    Dean ancora girato verso Sam aprì la porta senza guardare
    - cosa osservavi prima di così interessante da non averti fatto accorgere che l'avevo aperta? -
    - oh - Sam riuscì a dire soltanto questo percfiò non rispose in attesa che il fratello disse qualcos'altro
    - va bene non ne vuoi parlare ma io avevo già capito che non te ne eri acorto e che avevi visto qualcosa -
    Il maggiore dei due fratelli, senza dire più una parola entrò nella grande casa per poi essere seguito.
    - adesso che cosa cerchiamo? -
    - qualcosa che ci possa essere utile, guarda le stanza quì intorno mentre io mi giro le quelle al piano di sopra -
    - ok - risponde il biondo
    I due fratelli si separono e ognuno andò nella sua zona da illustrare.
    Sam, con una torcia in mano (dato che non c'era elettricità in quel momento) guardò in più di una decina di stanze pensando di cosa se ne potrebbe fare una sola persona di così tante camere. Non trovò niente di particolare o insolito in nessuna di quelle in cui entrò.
    Quella in cui entrò adesso sarà stata più o meno la quindicesima. Quella però era diversa dalle altre. Proprio in quella il tempo si era dimenticato di trascorrere da qualche giorno. Era la stanza in cui lo stregone era stato ammazzato senza pietà da Lilith mentre cercava invano di prottegere le sue preziose tavole che erano l'unico ricordo che gli rimaneva del suo vecchio amico Samuel Colt.
    Gli stregoni potenti come lui sono immortali almeno che non li uccidi con un incantesimo particolare, di magia nera e, sopratutto molto, molto potente.
    Sam non sapeva come erano andate le cose e se doveva essere sincero non era intenzionato a saperlo. Del corpo del proprietario di quella grande casa non ce ne era traccia.
    Al centro della stanza contro il muro regnava un letto a due piazze, l'alcova con le tende ricamate a fili d'oro e il copriletto ancora accartocciato dal sangue ormai secco dello stregone morto.
    C'erano il camino con le ceneri gelide e l'ultimo ciocco di legno tramutato in pietra, l'armadio con le sue armi ben lustrate, i suoi libri probabilmente riguardanti incantesimi, e il ritratto a olio dell'uomo ucciso in una cornice d'oro. Il brivido che gli era venuto quando era in cortile gli ritornò facendolo rabbrividire ma non per questo uscì da quella strana stanza. Era come se ci fosse una qualche presenza.
    Il giovane andò verso l'armadio e prese tra le mani un diario. Era il diario dello stregone. Scoprì che si chiamava Ludovico. Così, senza cognome: Ludovico.
    Sam lo mise nella borsa e mentre guardava il ritratto di Ludovico gli sembrò che c'era davvero la sua faccia. Non sembrava che c'era dentro la cornice d'oro un dipinto ma proprio la sua faccia intrappolata all'interno. Sam tremò di nuovo involontariamente
    - non ho trovato niente io e tu? -
    Sam solbalzò quando sentì una voce alle sue spalle, il diario gli cadde a terra e in un secondo ebbe la pistola in mano
    - non venire mai più in una stanza dove sono da solo così se non vuoi farmi venire un infarto e trovarti all'altro mondo prima di rendertene conto -
    - sono venuto normalmente parlando non ti ho fatto mica BOO all'improvviso - si lamentò il ragazzo
    - comunque ti ho detto che non ho trovato niente -
    - io sì invece - disse Sam mentre raccoglieva il diario e glielo passava - il diario dello stregone, si chiama Ludovico, non ha cognome -
    - e guarda - Sam gli fece vedere nell'armadio tutte le armi e i libri
    - che ne dici se lo svuotiamo e portiamo tutti sti libri a Bobby e le nuove armi nel bagagliaglio tanto di questa roba non se ne fa niente nessuno - disse Dean mentre si metteva sotto il braccio più libri che poteva - andiamo -
    - io invece prendo qualche arma -
    I due fratelli continuarono per una decina di minuti a fare avanti e indietro dalla stanza al piano di sopra alla macchina parcheggiata nel cortile.
    Una volta che ebbero finito chiamarono Bobby per informarlo di ciò che avevano trovato. La prossima meta dei due Winchester sarà la casa del vecchio cacciatore.
    Partirono quasi subito dopo aver messo a loro posto tutta la roba, prima di salire in macchina Sam diede un'ultima occhiata a quel posto, alla gigantesca casa, alle finestre che facevano vedere qualche cosa dentro la stanza che occuparono e infine al cespuglio in cui, mezz'ora prima gli era sembrato che qualcosa si movesse.
    Notò che le foglie erano bagnate da un liquido rosso. Gli venne in mente in un secondo di cosa si poterva trattare e.... gli venne gli venne di nuovo la stessa sensazione perciò si affrettò ad andare in macchina senza dare nell'occhio del fratello che era terrorizzato anche se come al solito non ci riuscì ma Dean non disse nulla.
    Durante il viaggio Sam era pensieroso. Pensava a ciò che gli era sembrato di vedere nel cespuglio,alla stanza dello stregone Ludovico, di cosa avrebbe potuto trovare scritto nel suo diario e a mille altre cose.
    Dean, che detestava il silenzio decise di mettere un po' di musica pensando che essa avrebbe potuto rilassare il fratello. Il minore dei due Winchester si girò verso il biondo con aria interrogativa.
    Il ragazzo invece di abbassare come gli dice di solito il fratello o glielo fa capire si mette a cantare.
    Sam ride, cosa che fa piacere fratello che continua. Alla fine il ragazzo si rassegna anche se da una parte allegro, all'idea di passare il resto del viaggio in un piccolo concerto.
    Dopo un po' si ritrovano in una stradina ai quali i lati stavano due boschi probabilmente divisi da quel confine. Sam, guardando fuori dal finestrino intravede un uomo immobile al centro dell'infinito fatto d'alberi. L'uomo lo fissa, porta pantaloni neri in cui è infilata una camicia bianca con su una giacchetta nera abbotonata da piccoli bottoni fino a metà.
    A Sam quella è la quarta volta in quella giornata che trema involontariamente. Anche questa, cosa che non scappa di vista al biondo
    - Sam? - Dean ha appena finito di cantare e adesso è preoccupato
    Sam si gira verso di lui e fa soltanto cenno di sì con la testa per poi rigirarsi a guardare il punto in cui aveva poco prima visto quell'uomo vestito elegante.
    Ad un certo punto Sam prende le braccia di Dean e gliele toglie dal volante che di conseguenza la macchina sbanda, esce dalla strada e va a sbattere contro un albero

    to be continued....


    Edited by cacciatrice - 19/2/2011, 22:02
     
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  2. {William Angelus Halliwell}
     
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    Ovviamente continua!
    Bella trama e molto avvincente... I dialoghi tra i fratelli sono a dir poco REALISTICI e mi riportano in tutto e per tutto al telefilm. Chissà cosa dovranno affrontare questi ragazzi nel prossimo episodio.
    Brava!
    SPOILER (click to view)
    ps, anche io posto una storia su Streghe, se ti va leggi :D
     
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  3. cacciatrice
     
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    ecco il nuovo capitolo... sorry per la lunga attesa ma mi è molto difficile scrivere.

    Un gruppo di amici aveva deciso di passare il weedend in campeggio in un bosco per divertirsi e stare davanti a fuoco la sera prima di andare a dormire tutti insieme.
    Era venerdì, 18.00. di sera, è tutto pronto per poter passare la notte tranquilla: le tende erano montate e il fuoco era pronto per riscaldare gli spiedini. Per la cena si erano già portati da casa diversi panini imbottiti di cibo ma volevano assaggiare quelle delizie al fuoco. Il giorno dopo a pranzo si sarebbero fatti la grigliata.
    Faceva già il solito freschetto serale a anche la luce del sole stava cominciando a svanire nel buio. Infatti, pur essendo estate, erano tutti ingiaccati per l'aria fredda che li circondava.
    Mentre Nell, Megan e Kiara stanno preparando degli spiedini e scherzano con gli amici Micheal, Nick, Billy che facevano gli scemi con le ragazze come tutti i ragazzi della loro età del resto, Anthony si era allontanato dal resto del gruppo con una torcia in mano per aver visto una sagoma non identificata nel buio vicino agli cespugli muoversi. Quando raggiunse quello desiderato non vide nulla. Subito dopo scorse la stessa figura un po' più lontana che si perdeva tra dei alberi più avanti.
    Ovviamente, posseduto dalla curiosità decise di seguirla per capire cosa diavolo era. Così facendo il ragazzo non si accorse che si stava allontanando dal suo gruppo e che era da dieci minuti che continuava a seguire quella strana cosa.
    A interrompere la tranquillità del momento fu Megan che fece notare agli amici l'assenza di Tony
    - dov'è andato Tony? - chiese ad un tratto al resto del gruppo
    - Tony? - urla Micheal
    - Tony - chiamano anche le ragazze ma nessuno risponde
    - ci starà facendo uno scherzo come suo solito - dice Tom - vedrete che poi si farà vivo - fece un'altra pausa per poi alzare la voce - Tony? Dove ti sei nascosto? -
    - io dico invece di cercarlo - disse preoccupata Nell.
    I ragazzi, all'inizio riluttanti per il pensiero che fosse uno scherzo, si decisero finalmente ad cercare l'amico
    Il bosco in cui Tony stava seguendo la figura misteriosa si interruppe dando spazio ad un grandissimo cortile.
    Era giunto davanti a una grande casa che metteva i brividi, era gigantesca traccia. Lungo i muri cresceva una vistosa edera. Della cosa di prima non vi era più traccia però.
    All'improvviso essa saltò fuori gigantesca da un cespuglio e mangiò alcuni punti del corpo del povero sventurato. Il suo sangue schizzò su alcune foglie lasciandole il suo colore bello accesso.
    - dai piantala di fare il cretino Tony - urlò Nell mentre girava per il bosco alla ricerca dell'amico. Dopo un po' che vagabondava tra quelle altissime piante anche la ragazza andò a finire del grande cortile occupato prima di Tony ma quel che era rimasto di lui era solo un corpo vuoto e freddo senza più vida e respiro.
    Essa chiamò gli amici per dirgli dir raggiungerla nel posto.
    Appena il gruppo lo vide si mette a urlare e cominciacorrere verso la strada e a chiedere aiuto alle macchine passanti. Nessuna di quelle si fermava e si sembrò curare del fatto che qualcuno gli stava implorando aiuto.
    Ad un certo punto passa la macchina della polizia che chiede cosa sta succedendo.
    Tom non è andato con gli amici ma si è rifugiato in un angolino e a vomitato per l'immagine del corpo tutto sanguinante che aveva appena visto. Non immaginava che lì a un due minuti avrebbe fatto la stessa fine.


    Una settimana dopo

    L'Impala è incastrata tra alcuni alberi tra cui ne ha uno davanti che è proprio quello a cui è andata a sbattere. Davanti era infatti conciata malissimo da sembrare ininriparabile. Al colpo nessuno dei due si procuro ferite gravi.
    Dean non era svenuto a contrario di suo fratello, si era provocato un livido in fronte per aver sbattuto contro il volante e si era quasi slogato un braccio.
    Dopo un po' di tentativi riuscì a uscire dal veicolo in cui si era rimasto bloccato dentro. Girò intorno alla macchina per andare dall'altro lato. Essa era frantumata in tanti punti a causa di tanti rami degli alberi intorno.
    Vedere la sua adorabile macchina ridotta così gli si rattristire il cuore
    - mi dispiace tanto piccola - sussurrò ma adesso la cosa che più lo preoccupava era il fratello. Ma più di tutto gli interessava sapere perchè ha voluto andare a sbattere contro un'albero. Sarà posseduto? Dean rabbrividi alla sola idea ma poi si rese conto che era l'unica spiegazione logica.
    Tirò fuori dalla tasca della giacca la piccolissima bottiglietta in metallo contenente l'acqua benedetta e si diresse verso il fratello non ancora sveglio.
    Prese a versagliene un po' in faccia. Esso si svegliò senza che il volto si mettesse a fumare dando segni di possessione demoniaca
    - si può sapere cosa diavolo ti è preso? - Sam lo guardò come se non capisse quello che voleva dire ma poi si riprese dalla botta
    - ti assicuro che non lo so, ho visto quello strano uomo e poi non ho più avuto controllo di me -
    - qual'è uomo? - chiese Dean sorpreso
    - ehm, avrà avuto tra i quarantacinque e cinquanta. Era alto, vestito di nero con camicia bianca e anche la giacca scura -
    - ma dov'è che l'hai visto -
    - in mezzo ai boschi, mi sono girato verso di te che mi avevi chiamato e dopo un secondo che mi sono rivoltato non c'era già più -
    Dopo quell'incidente sam e Dean dovettero aspettare mezz'ora l'arrivo di Bobby in uno dei suoi mille furgoni che li passasse a prendere.
    - quel rottame è da buttare - disse il vecchio cacciatore appena fu lì
    - neanche per idea si butta la mia piccola; si portano degli attrezzi e ci si mette sotto a ripararla -
    - a bè, se ci pensi tu tanto.... io e Sam intanto cerchiamo di capire che cos'è che ha mangiato un ragazzo una settimana fa -
    - ma di che cosa stai parlando? - chiese Sam sorpreso di quello che aveva appena sentito
    - era su tutti i giornali - l'uomo fece una pausa per poi cominciare a raccontare - un gruppo di amici era andato in campeggio vicino a questi boschi, un ragazzo sparisce all'improvviso per poi essere ritrovato sanguinante e mangiato in tanti parti del corpo. Subito dopo un'altro si allontana dal gruppo che si mette a chiedere aiuto sulla strada e fa la stessa identica fine -
    - potrebbe benissimo essere stato un animale - disse Dean mentre guardava triste la sua povera Impala ridotta ad uno straccio
    - non credo -Bobby scosse la stessa - questi boschi non sono l'abitazione di animali selvatici al limite gireranno quelche uccelli -
    - ma allora chi è che ha ucciso quei due ragazzi Bobby? -
    - proprio non lo so. Per ora voi andate a parlare con i loro amici magari hanno visto o sentito qualcoso io intanto vedo di sistemare qualcosa a questa carcassa ma il lavoro lungo te lo lascio a te - disse rivolgendosi a Dean
    - va bene Bobby, grazie. Ci potresti prestare una delle tue macchine o furgoni? - fece il maggiore dei due Winchester
    L'uomo porto i due fratelli a casa sua così che avrebbero potuto prendere una delle sue macchine. Poi tornò nel posto dove era rimasta l'auto e si mise all'opera.
    Mentre lavorava notò una casa molto lontana da lui ma persa negli alberi. "Potrebbero chidere anche là i ragazzi. Chissà, magari le persone che abitano là potrebbero aver visto o sentito qualcosa".
    Chiamo al cellulare di Sam e gli comunicò la loro meta dopo la casa dei destinati interrogati. I du fratelli erano a metà della strada che dovevano percorrere
    - che voleva Bobby? - chiese Dean al fratello
    - ha detto che ha visto una casa nel bosco dopo gli amici delle due vittime di andare a fare domande -
    - va bene ho capito. Pronto alla missione fratellino? -
    - mai stato di più. E tu? -
    - anch'io -
    Dean accellerò la velocità dell'Impala e in mezz'ora furono arrivati a destinazione. La prima casa in cui si trovarono erano molto bella e grande e pieni di mobili: tanti mobili, alla ragazza gli dovevano piacere tanto quanto lo spazio che regnava la sala; le stanze erano molto spaziose e ordinatissime. Stessa identica cosa per le fantasie floreali stampate a colori: c'erano tappeti ovunque, e un gran numero di tende e merletti.
    Dean e Sam fecero alla ragazza domande se aveva visto o sentito qualcosa di strano o se avevano una qualche minima idea da cosa potevano essere uccisi i due suoi amici. Non ricavarono molto apparte che alla ragazza un rumore particolare ovvero come il verso di qualche animale ma non riusciva a riconoscere di quale, anzi, non gli sembrava di averlo mai sentito. Era durato molto poco ma esso era molto acuto.
    Non era molto su cui lavorare ma qualcosa. Sam e Dean visitarono anche gli altri amici della vittima ma fu lo stesso anche per loro rispetto alla prima sentita.
    - ti sembra normale che mentre si scatenano le forze del soprannaturale ora impazzito noi perdiamo tempo dietro questo caso? - chiese ironico Dean al fratelllo
    - Dean potrebbe benissimo rientrare nella pazzia che si sta verificando per l'assenza delle tavole di Colt sta creatura; te lo dico io: quei due ragazzi non sono stati uccisa da un animale - lo riprese Sam
    - magari si stanno manifestando nuovi tipi di mostri -
    - o forse qualche specie si sta evolvendo. Non lo so, adesso dico di andare ad interrogare le persone che vivono in quella casa nel bosco che ha visto Bobby per fare domande sulle uccisione avvenute ultimamente nel bosco... - non riuscì a finire la frase per essere bruscamente interotto
    - ehi, ehi, ehi, frena un momento. Come sarebbe a dire le uccisioni avvenute ultimamente? -
    - guarda ce ne sono state altre in questi mesi - Sam gli passò un giornale con su scritte le ultime tragedie
    - e noi veniamo a controllare solo adesso...? -
    - ovviamente. Dopo le domande a quelli nel bosco ci mettiamo a fare ricerche se ci sono state altre in questi ultimi anni o ancora prima -
    - ma tu vivi di ricerche? - scherzò facendo scoppiare a ridere il fratello che annuiva - va bene andiamo -
    I Winchester salirono in macchina, misero in moto, la musica a tutto volume e partirono per la prossima meta
    Quando arrrivarono al posto non trovarono un bel niente in tutto il bosco. Dean chiamò Bobby per chiedergli informazioni
    - ti assicuro che l'avevo vista - confermò l'uomo
    - Bobby qui non ce un bel niente -
    - non è che avete sbagliato bosco? -
    - Bobby? - ruggì Dean
    - senti non lo so che cosa è successo ma non puo essere sparita. Guardate meglio -
    Il ragazzo sospirò - ti richiamo più tardi - dopo aver salutato Dean tentò di capire che cosa era rimasto nuovamente a fissare il fratello
    - quello è l'uomo che ho visto prima di toglierti le mani dal volante - esclamò poi all'improvviso
    - quindi è lui che ti ha condizionato la mente? -
    - non lo so ma io propongo di andargli a parlare tu che ne dici? -
    - dico che sono d'accordo con te -
    I due fratelli si avviarono verso l'uomo.


    spero sia stato di vostro gradimento, a presto

     
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  4. sahany09
     
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    Ben tornata.
    Allora: come ti ho accennato in un mio precedente post, hai ottime idee e sei più fedele di me allo spirito della serie. Presta solo attenzione, soprattutto ai tempi. Decidi se vuoi parlare al passato o al presente. Capisco benissimo che quando si scrive, ci si lascia spesso trasportare dal racconto senza badare a sottigliezze.
    Anch'io, all'inizio scrivo un pò a getto poi, prima di postare, rivedo tutto quanto.
    Per il resto, prometti bene. :) :)
    Il proverbio dice: l'appetito vien mangiando , e io aggiungo: le idee vengono scrivendo. Più si scrive, meglio è, se, ovviamente, gli impegni lo permettono.
    Coraggio!!!
     
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  5. cacciatrice
     
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    grazie Sahany! Lo so, lo so che sono i verbi il mio problema.... lo sono sempre stati! Solo adesso ho guardato in giro sul sito perchè ho studiato e sono andata agli allenamenti di pallavolo!
    Mi piace molto il tuo proverbio, tu mi fai veramente venir voglia di scrivere e migliorare sempre di più! Vedrò di fare ancora meglio il prossimo capitolo (che non ho la minima idea di quando uscirà, ma di idee ne ho tante!)
    Grazie e

    SPOILER (click to view)
    chi sa se diventerò un giorno brava come te nello scrivere! Se mai dovesse accadere so che quel giorno è molto lontano!
     
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  6. sahany09
     
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    Mia cara, se può consolarti, i verbi non sono un problema solo tuo. Non è un mio, ma sapessi quanta gente conosco, anche grandicella, che litiga coi verbi.
    I verbi italiani poi, sono veramente difficili, ma non preoccuparti. Piano piano, vincerai la guerra con loro. Pensi davvero che io scriva così dalla nascita? No. Nessuno nasce "imparato", come si usa dire scherzosamente. S'impara a scrivere con la pratica, come per tutte le cose, e con la lettura di qualche buon libro (e qui devo ammettere che non è facile, poiché, ultimamente, non ne ho trovati molti in giro).
    Nel frattempo, pensa al tuo nuovo capitolo, quando avrai tempo.
    A presto. :) :)
     
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  7. cacciatrice
     
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    grazie Sahany! Mi dai sempre ottimi consigli. Ma ho i miei dubbi che tu non scrivi così bene dalla nascita....
    Vedrò di farlo uscire il prima possibile (ovviamente facendo molta attenzione alla scrittura e a vincere la guerra con i verbi), infatti come si suol dire "chi la dura, la vince!
     
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  8. Vivaldi4love
     
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    Bravissima! Storia avvincente e non preoccuparti per qualche piccola sbavatura verbale... quando si scrive di getto e al pc, spesso la stanchezza e la foga della narrazione consentono facili errori, non importa, non ti arrendere e continua a divertiti soprattutto...!
     
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  9. cacciatrice
     
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    grazie infinite Vivaldi4love! Io adoro scrivere, se potessi lo farei ad ogni momento della giornata!
     
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  10. sahany09
     
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    CITAZIONE
    Cacciatrice.
    .....infatti come si suol dire "chi la dura, la vince!

    Esatto. E tu vincerai perché "quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare" (citazione da "Animal House" film con John Belushi, assolutamente da vedere) E questo si lega anche alla dichiarazione della nostra Vivaldi la quale, giustamente dice che, prima di tutto, scrivere deve voler dire divertirsi. Se non ci si diverte a scrivere, è meglio fare altro.
    A presto. :D :D
     
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  11. cacciatrice
     
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    Ciao a tutti! Sono riuscita a scrivere un'altro capitoletto però questo è un po' corto rispetto agli altri ma va beè.... spero che sia comunque di vostro gradimento.
    Questo non contiene azione a contrario di quello che lo seguirà che sarà bello lungo e anche insospeso e (contenente anche un pezzettino del angelo Anna). Ho già in mente tutta la storia o almeno di quella che comprende i capitoli a noi vicini.... COMUNQUE ecco il nuovo capitolo e buona lettura
    Riprendo un attimo le ultime parole del capitolo precedente

    - quello è l'uomo che ho visto prima di toglierti le mani dal volante - esclamò poi all'improvviso
    - quindi è lui che ti ha condizionato la mente? -
    - non lo so ma io propongo di andargli a parlare tu che ne dici? -
    - dico che sono d'accordo con te -
    I due fratelli si avviarono verso l'uomo.

    4 parte

    Appena lo raggiunsero si presentarono subito come due amici che volevano fare il campeggio ed erano interessati a sentire delle informazioni da qualcuno che sembrava vivere nel bosco e che sapesse qualcosa sulle morti avvenute di recente. Esso invece si presentò con il nome di Victor. Sembrava che viveva lì vicino, anzi, un po' più avanti ma non era molto lontano da lì.
    Chiesero se ce n'erano state altre prima di allora e cosa ne pensava Victor e la gente.
    Victor rispose che non erano mai successe ma che però in quel luogo si nascondeva qualcosa.
    - la gente pensa che sia qualcosa di paranormale - disse - ovviamente intendo quella che crede a queste storie. Nessuno ha fatto ipotesi su cosa poteva essere. La polizia ha detto che si tratta sicuramente di un animale ma sia essa che le persone sanno che non è così. Questa non è la dimora di animali apparte qualche uccello quà e là - se Dean che Sam ricordarono che Bobby aveva detto a essi le stesse parole - Ma io non ci credo a queste cose anche se non so come spiegarmeli questi omicidi -
    - grazie per averci dedicato un po' del suo tempo, signore - ringraziò infine Sam prima di congedarsi insieme al fratello dall'uomo
    - mi è venuta un'idea - disse il ragazzo appena si furono allontanati dall'uomo -
    - grandioso quale? - chiese a corto di idee il fratello
    - mettiamo veramente impratica la balla che abbiamo detto quell'uomo e stasera veniamo quà in tenda -
    - ma sei impazzito? Non sappiamo che cos'è, probabilmente fa parte dei nuovi mostri che si sono evoluti come mi ha detto Bobbby. Se lo dobbiamo affrontare dobbiamo essere pronti -
    - Dean, moriranno tante altre persone se non facciamo qualcosa. Almeno se stasera veniamo quà vedremo molto probabilmente che cosa è che sta uccidendo tutte queste brave persone e domani potremmo fare delle ricerche sulla creatura e su come si uccide -
    Dean non riuscì a protestare che il telefono di Sam suonò all'improvviso. I due ragazzi si infilarono in macchina anche se non sapevano ancora dove andare mentre il minore dei due rispondeva al cellulare.
    Dean riuscì a vedere il volto del fratello diventare da tranquillo a preoccupato
    - va bene Bobby, a presto -
    - che cosa voleva-
    - Mi ha detto che sa come trovare Lilith ma è un incantesimo molto potente e avrà comunque bisogno del nostro aiuto. Essa è protetta da uno creato da lei che impedisce di essere trovata dalla gente, o meglio dai cacciatori. Ma è più forte l'incantesimo che ha trovato Bobby ma come ho già detto avrà bisogno del nostro aiuto -
    - perfetto andiamo subito a casa sua allora -
    - wey, wey, wey dobbiamo prima risolvere il caso non lo possiamo lasciare insospeso -
    - Sam, Bobby a trovato un modo per rintracciare quella stronza. Dobbiamo fermarla alla svelta o se no spezzerà completamente il sigillo aprendone automaticamente degli altri -
    - va bene facciamo così. Tu aiuti Bobby a fare sto incantesimo io intanto vedo di risolvere sto caso, appena ho finito vi raggiungo.
    Guarda, laggiù c'è l'Impala che Bobby è già riuscito a riparare, tu raggiungilo con essa - disse il ragazzo deciso mentre il fratello andava su tutte le furie
    - ma sei impazzito a voler venire quà stanotte? Quella misteriosissima e sconosciuta creatura ha già mangiato due ragazzi e chissà quanti altri e tu vuoi darti impasto essa? Scordatelo fratellino, tu non farai proprio un bel niente -
    - no - si limitò a dire Sam - Dean sali sull'Impala e ragguingilo. Non mi accadrà nulla tranquillo.
    - Sam ti rendi conto di quel... -
    - sì Dean, me ne rendo benissimo conto ma non posso permettere di far morire persone innocenti che non hanno fatto niente, lo devo impedire a tutti i costi -
    Il biondo alzò la testa al soffitto di quel Pik-up appoggiandola allo schienale mentre sospirava. Alla fine si rassegnò come al solito a quel suo fratello più testardo di lui purtroppo
    - in bocca al lupo - disse mentre usciva dal veicolo. Sam osservò il fratello mentre si dirigeva verso la macchina per poi infilarsi dentro a essa e andarsene.
    "mi dispiace" pensò ma ormai era tropppo tardi per correre a chiedere scusa. Sarebbe andato a prendere il materiale per costruirsi la tenda così che per la sera sarebbe stato pronto. Qualunque cosa si aggirasasse nel bosco era sicuro che sarebbe tornato per prendere anche lui.
    Si sarebbe dovuto marmare fino ai denti e prendersi tutte le precauzioni necessarie per evitare di essere ucciso. In fondo sentiva che suo fratello aveva ragione a dire che era una pazzia e se la situazione sarebbe stata rivolta avrebbe cercato anche lui di impedigli a farla. Mentre parlava con Dean prima che si separassero non si era accorto però (come il fratello del resto) che qualcuno li fisssava e stava ad ascoltare la loro conversazione. Aveva in mente qualcosa di veramente orribile.


    A presto con il seguito e vi prego commentate su come è stato anche se non c'è molto da dire


    Edited by cacciatrice - 9/3/2011, 22:36
     
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  12. cacciatrice
     
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    ho passato la mattina a scrivere e son riuscita a fare la prima metà del mio racconto. E' il primo pezzo però.... Buona lettura!

    5 capitolo 1 parte

    - perchè hai bisogno del mio aiuto per fare sto incantesimo? - chiese Dean spazientito appena fu lì
    - ho bisogno di tanti ingredienti, purtroppo ho qua solo due e me ne mancano molti altri -
    - e non potresti saltare su una delle tue duecento macchine e pensarci tu? -
    - Dean guarda che me ne sono accorto che vuoi fare veloce per raggiungere Sam nella missione impossibile ma.... -
    - "ma" cosa , Bobby? -
    - ma, primo: ci vorrà un bel po' perchè alcuni c'è li ha un mio vecchio amico con cui purtroppo ho litigato e non ci vediamo da più o meno tre anni perciò ci dovrai andare tu, secondo; molti di essi sono veramente difficili da trovare -
    - e quanto ci metteremo allora - richiese spazientito
    Bobby si avvicinò a Dean con aria minacciosa anche se non inquietò minimamente il ragazzo
    - Lilith si è protetta davvero bene, se riusciamo a fare sto incantesimo ti rendi conto che sapremo dov'è e anche cosa sta facendo? -
    - non mi avevi detto che indicava anche le sue azioni -
    - sì è vero ma è così, adesso, ci vogliamo mettere all'opera o dobbiamo aspettare ancora e perdere tempo in chiacchiere mentre quella potrebbe fare chissà cosa -
    L'uomo non volle sentire la risposta perchè doveva essere per forza come voleva lui, prese piuttosto un foglietto e lo porse al ragazzo
    - questo è l'indirizzo del mio amico, si chiama Roger Mecvolery, è un cacciatore molto abile, chiedigli il materiale e spiegagli il motivo perchè lo deside; suo difetto è il non fidarsi delle persone, non dirgli però che ti ho mandato io, ok? -
    - sì, va bene - sospirò - te li porto subito appena li prendo -
    - io intanto faccio delle telefonate e mi procurò qualcosa da qualche amico ma il resto sarà tutto difficile da procurare -
    - a dopo - Dean uscì dalla casa.
    Decise mentre si avviava verso la sua auto che dopo che avrà preso quello che doveva prendere che sarebbe comunque andato a dare un'occhiata a Sam o se no, non sarebbe stato tranquillo per tutta la serata anche se lo avrebbe chiamato ed esso gli avrebbe detto che andava tutto per il meglio.
    Si affrettò ad raggiungere l'Impala. Prima di salirci dentro successe una cosa molto strana, un vento forte e stranamente caldo lo avvolse.
    Improvvisamente un'ondata di sonno lo avolse. Di sicuro era quello che voleva fare l'aria. Riuscì a salire a bordo della macchina e si addormentò sul sedile con la testa appoggiata sulla portiera.
    Sognò. Fece uno strano sogno ma vero allo stesso tempo. Qualcuno gli era entrato in testa.
    Il ragazzo sognò Anna.

    E' sera, Sam ha montato la tenda per far credere che davvero è lì normalmente a fare un campeggio. Aveva dietro un borsone. Non c'era dentro altro materiale per passare la notte ma della armi.
    Visto che non succedeva nulla decise di andare a fare un giro intorno al bosco. D'altronde il ragazzo era morto in questo modo. Così attirerà l'attenzione della creatura.
    La sua missione non era quella di uccidere quell'essere ma di capire cos'era così che avrebbe potuto indagare sulla sua natura e su come ucciderlo.
    Una parte di lui voleva che suo fratello era lì con lui ma esso aveva fatto la sua scelta. Aveva voluto andare ad aiutare Bobby invece che rimanere al suo fianco. Ma doveva seguire quel caso comunque con o senza di lui. Era importantissimo e non poteva permettere che morissero altre persone. Ce l'avrebbbe fatta fin fine.
    Sentì delle voci umane non lontane da lui. Qualcuno era andato là.
    - magari vedremo un fantasma - sentì dire da una ragazza
    - e da quando i fantasmi mangiano le persone? - un'altra voce femminile parlò
    C'erano tre ragazze. E adesso come faceva? non era detto che la creatura sarebbe andata per forza da lui avrebbe potuto sempre colpire una di quelle ragazze.
    Iniziava a farsi veramente buio, erano le otto e un quarto.
    - comunque io voglio andare a girare il bosco dopo - commentò una bionda
    - possiamo anche andarci adesso volendo Claire - disse un'altra brunetta. "Claire. La bionda doveva chiamarsi Claire" pensò Sam
    - ottima idea - si aggiunse l'altra ancora rossa
    - ma dopo è più buio e quindi più spaventoso - riprese a parlare Claire
    - sì, così andiamo a sbattere contro gli aberi adesso che è meglio va ed è allo stesso tempo anche un po' scuro, tanto anche se mangiamo alle nove.... -
    Le tre ragazze si alzarono dalla tovaglia che avevano steso per terra su cui c'erano già delle ceste contenenti probabilmente cibo.
    Sam decise di seguirle per assicurarsi che non succedesse nulla a nessuna delle tre. Esse si infilarono in qualche albero tra cui non c'era spazio tra di loro contrario a dove stavano prima che avevano trovato una zona decisamente vuota di alberi.

    Intanto Bobby per ingannare il tempo in attesa che Dean gli portarse del materiale dal Roger decise di fare delle ricerche sulla cosa che ha ucciso i ragazzi nel bosco. Se sarebbe riuscito a trovare qualcosa di utile avrebbe potuto avvertire Sam.
    Ricontrollò su internet sul suo computer il bosco negli ultimi decenni. Non trovò ancora niente.
    poi notò nelle ricerche corellate "strage del 1889 nel bosco"
    Inuriosito, ci cliccò sopra per vedere di cosa parlava. Nè fu soddisfatto di aver finalmente trovato quello che ercava.
    Trovò che nel 1989, per tutto l'anno c'erano state degli omicidi dello stesso genere. La differenza era che quel l'anno veniva mangiato solo il cuore mentre invece adesso in molte parti del corpo.
    Prima di allora sembrava fosse successo solo nel 1889 . Bobby iniziò a fare chiamate, a cercare sui libri e su internet.
    Tutto cominciava ad avere un senso grazie a tutte le informazioni che stava ricavando.
    Questa creatura era andata in riposo dopo essersi njutrita per tutto quel tempo, infatticolpisce ogni 500 anni e li passa tutti e 500 a dormire.
    Visto che Lilith ha spezzato la magia che rendeva valide le tavole di Colt ovviamente la "regola di attaccare ogni 500 anni era saltata e adesso a ricominciato.
    Però non aveva ancora capito che cos'era e questo era un bel problema

    Le ragazze erano in cammino da una decina di minuti e per Sam erano dieci mninuti che continuava a seguirle.
    Ad un tratto in un cespuglio qualcosa si mosse. Esse scattarono
    - che cos'era? - chiese claire
    Nessuna delle due amiche rispose e cominciavano tutte ad pentirsi per aver deciso di andare a girare il bosco a quell'ora dopo tutte quello che è successo tra quei alberi. Ma fin fine cominciavano a temere che non dovevano proprio andare lì.
    Sam appoggio il borsone che si era portato per terra e estrasse da lì una pistola.
    Molto probabilmente non gli avrebbe fatto niente ma almeno ferito.
    Claire diede le spalle alle amiche per vedere cosa c'era dietro di loro e quando si rigirò non le trovò più.
    - Kim? Alex? Piantatela venite fuori -
    Nessuno rispose e qualcosa si muovè di nuovo tra gli alberi. Sam uscì da dove si era nascosto
    - stai bene -
    - c-chi sei? - chiese la ragazza spaventata
    - sta tranquilla non voglio farti del male, sono qui per aiutarti. Ce qualcosa nel bosco.... - Il cespuglio si mosse forte di nuovo all'improvviso.
    Sam e Claire si girarono e si trovarono davanti Victor immobile, che sorrideva e non diceva niente.

    Bobby mentre continuava a girare su internet trovò una foto delle persone che ritraeva le persone del 1889. Non sapeva che tra quelle una continuava a esistere sempre con la stessa età nonostante fossero passati più di cent'anni. Quella persona era Victor.
    Chiam Sam per dirgli cosa aveva scoperto ma esso non rispondeva. Provò con Dean ma era la stessa cosa del fratello.


    La prossima parte la inizierò dal sogno di Dean di Anna, a presto!


     
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  13. John7776
     
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    bene bene ...allora non ho visto la tua fanfic.. è tanto che non passo qui .. e l'ho letta che dire molto bella e soprattutto avvincente....continua così :)...
     
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  14. cacciatrice
     
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    grazie john7776 e sopratutto ben arrivato nel mio piccolo mondo in cui io scrivo e naturalmente voi leggete.
    Cercherò il più possibile di mantenere bella e avvincente la storia con la speranza che vi piaccia sempre di più. Per me questo è molto importante e di nuovo BEN ARRIVATO.
     
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  15. John7776
     
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    di nulla se vuoi vieni nel mio mondo xD hoscritto alcune fanfic :)
     
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48 replies since 16/2/2011, 22:21   441 views
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