Raccolta di one shot ( ed eventuali) di Vivaldi4love

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  1. Vivaldi4love
     
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    Raccoglierò e scriverò qui quello che comporrò ( a caso :P ) su questo topic.


    1

    - Titolo one shot: Nell'ora della morte.
    - Nome/Nick autore: Vivaldi4love (Romina)
    - Fandom: Supernatural
    - Timeline: quinta stagione.
    - Sommario: Lucifer ha accoltellato a morte Gabriel: questo ultimo già deceduto si confessa ad un Dio silenzioso.
    - Spoiler: 5 stagione ( 5x19)
    - Disclaimer: I personaggi di Supernatural non mi appartengono. Scrivo senza alcuno scopo di lucro e non intendo violare alcun copyright.
    -Note: Questa one shot mi è venuta in mente all'alba e non so, vediamo come esce, così scritta di getto solo adesso. Il personaggio ovviamente è Gabriel che si relaziona con Dio.




    "Ho freddo.
    Per la prima volta in tutta la mia vita sento freddo. Il gelo della morte mi stringe a sé e con braccia scarne mi ghermisce, strappandomi tutto ciò che ero. Mi muovo. Nello spazio siderale mi disperdo... accarezzo gli astri con le dita, sfioro la corona del sole, precipito nel vuoto oscuro. Padre mio... so che non dovrei rivelarlo ma ho paura... Ho sempre cercato di espletare gli incarichi che mi assegnavi, di essere ricco di fede e dignità, di non dimenticare il Tuo amore per me e per i miei fratelli ma... da stolto, io ho dimenticato. Padre, in questa estrema ora che prelude alla mia fine non posso cancellare lo sguardo di colui che mi ha colpito al petto. Nonostante il dolore, continuo ad amarlo... Sai non ho mai compreso come si sia potuto arrivare a questo. Eravamo felici... la tua eterna forza e luce ci rischiarava e ci fortificava, poi... il nulla... come adesso Padre... Sto precipitando. Sento le forze abbandonarmi, la mia Grazia spegnersi, le mie ali cessare di fremere... Sono qui che volteggio immobile nel cosmo... oh sì, l'universo che anche io ho plasmato per la Tua gloria... le infinite costellazioni, i sistemi solari, i circuiti planetari... e i colori... Ti ho sempre dichiarato che un mondo colorato è un mondo che va vissuto ma... Padre... adesso chi si occuperà della Terra? Chi si siederà accanto ai mortali se io non potrò più volare agli estremi confini dello spazio e planare sul quel piccolo pianetino in cui Tu infondesti vita e amore? Certo. Non sono stato un buon figlio. Non avrei dovuto lasciare la nostra dimora, ne comportarmi come un dio pagano, inetto e meschino ma... io non ce la facevo... non potevo vedere quei fratelli da cui avevo appreso molto, odiarsi... annichilirsi, denigrarsi e farsi la guerra... per cosa? Per avere un posto vicino al Tuo seggio ma... Tu non desideravi questo. Anche se ho errato, in fondo io e Te non siamo così diversi... ambedue volevamo la nostra Famiglia... Sto cadendo verso il basso.
    Padre... cosa ne sarà di tutti??? Io volevo difendere i più deboli, parare le malvagità e arginare le ingiustizie... ma ora, chi potrà sostituirmi?
    Padre ho paura.
    Un brivido di morte assale il mio spirito e oramai non discerno più le deboli luminosità di quei diamanti che puntellano la volta celeste... Oh Padre... come è meraviglioso l'universo. Ed io non ne potrò più godere. Non vedrò mai più la magnificenza del Creato, né osserverò il Tuo volto splendente, né scruterò quei piccoli umani che tanto si affannano nel corso della loro vita nel tentativo di fare la cosa giusta o per rimediare a uno sbaglio, una bugia, una mancanza, un peccato. Lucifer continuava a dirmi che erano degli aborti, delle creature abominevoli.
    No... loro sanno perdonare e amare.
    Già, dai mortali si impara sempre qualcosa, non credi?
    Padre sono un messaggero decaduto.
    Non ho portato a termine il mio compito, non ho arrecato protezione agli uomini.
    Ti ho deluso e ferito intimamente. Perdonami.
    Perdonami se adesso che scorgo e comprendo la caducità della vita mi appello a Te. Non chiedo né pietà e né salvezza ma solo un ultimo istante prima che la morte mi tiri giù, mi avvolga nel suo nero mantello e mi strappi gli occhi per farmi scendere nell'oblio. Padre mio... mi dispiace se non sono stato il figlio che volevi e che avevi creato... sono nato dal Tuo cuore ma da esso non ho attinto nulla. L'egoismo mi ha macchiato... mi ha stordito... mi ha tradito.
    Tradimento.
    Quale parola più efficace di questa può esprimere ciò che sento, ciò che provo e che invano tento di spiegarti?
    I Tuoi figli su cui hai riversato immenso amore Ti hanno abbandonato, mentito, insultato e accusato.
    Io Ti ho tradito.
    Nessuna parola potrà mai cancellare il male che Ti ho fatto, ne quello che spesso e gratuitamente ho inferto agli uomini ma sappi che una parte di me è sempre stata con Te e per Te. Ho amato con la Tua stessa intensità e fierezza e mai ho dubitato. Ma il mio amore spesso era distorto, ambiguo, nefasto.
    Sto cadendo... riesco a sentire la voce della morte che canta in mio onore. Mi chiama per nome.
    Padre sto cedendo. Ho un dolore che lacera il mio petto... Lucifer... lo sento è ancora lì che osserva il mio corpo statico, il viso esangue, le labbra grigie... gli occhi chiusi... Padre, non lo odio. No, non ho mai odiato... mi hai forgiato per essere un consolatore, non un nemico ne un villano. Lo sento, Padre... qualcosa afferra le mie ali...
    E' lei, la cruda e gelida morte.
    Padre non ho più tempo, un sonno eterno mi accoglie... un cappuccio oscuro cade sulla mia fronte... delle labbra fredde e insapori si poggiano sulle mie... un respiro glaciale aleggia sul mio viso... Padre... scusami...
    Padre.
    Addio."











    2


    Titolo one shot: La sofferenza di Sam.
    - Nome/Nick autore: Vivaldi4love (Romina)
    - Fandom: Supernatural
    - Timeline: settima stagione.
    - Sommario: Sam Winchester è vittima di allucinazioni, visioni che lo costringono a relazionarsi con figure del passato e del presente.
    - Spoiler: 7 stagione ( 7x01 -02- 03)
    - Disclaimer: I personaggi di Supernatural non mi appartengono. Scrivo senza alcuno scopo di lucro e non intendo violare alcun copyright.
    -Note: Questa one shot mi è venuta in mente pensando a mio padre e a una certa questione che solo una figlia può capire. La one shot è una farneticazione.



    << Dove sto andando? Chi c'è qui al mio fianco? Cosa mi sta succedendo? Perché dietro ogni ombra e dinanzi ogni raggio di sole scorgo l'inferno? No no, è la mia mente che cerca di cicatrizzare le ferite della mia anima lacerata dalla collera di Lucifer...

    "Sono qui Sam. Non ti ho mai lasciato. Staremo insieme per sempre."

    Sparisci mostro. Non sei reale. Sei solo nella mia testa.

    "No, io sono molto reale. Non sta a te giudicare cosa lo è e cosa no. Vedi... ti sto sfiorando la mano. Ascolta... sono io che ti parlo all'orecchio... Guarda... sono i miei occhi che si riflettono nei tuoi."

    Va' via diabolica creatura, tu che ti fai beffe di me e che giochi coi miei sentimenti e coi miei ricordi! Rifuggi da me famelica fiera, pronta a ghermire e a mortificare la mia dignità, nasconditi nel tuo averno e abbandona per sempre la luce!

    "Luce, che luce Sam? Io e Adam dovremo essere sotto il chiaro sole. Dovremo passeggiare sotto i ciliegi in fiore, lungo i sentieri speziati che odorano di cannella e funghi... invece no perché tu ci hai gettato nell'inferno. Guardami Sammy. Osserva queste pupille. Sono le mie... sì. A causa tua sono costretto a torturare quel terzo incomodo di tuo fratello e sai una cosa? Mi hanno stancato i suoi lamenti e le sue frasi sconnesse. Cerco la forza e la fermezza. Ora sono qui e mi prenderò Dean."

    No, no Michael no! Dean ha già sofferto troppo. A causa mia ha perso tutto. Non puoi volere questo, ti imploro proprio perché hai perso un fratello, non portarmelo via...

    "Io ho perso due fratelli, Sam. Lucifer ha strappato la vita dal petto di Gabriel. Chi vendicherà il mio fratellino? Certo, lo faremo noi, io e Dean."

    Guardami. Michael o Adam, non so chi mi stia davanti adesso. Scrutami nell'anima. Vedi come sanguina copiosa? Sono inginocchiato su questo pavimento... ma... che strano, perché cambia colore e consistenza? Poco fa avrei giurato che stessi percorrendo un tratto stradale solitario ma adesso dove sono? Mi sono perso, Michael... ma... non ci sei più... sono solo... di nuovo. Non voglio essere abbandonato. Voglio tornare a casa...

    "Figlio perché ti prostri a terra?"

    Papà, sei qui... non sai quanto ti ho cercato.

    "Io ero sempre al tuo fianco Sam."

    Papà sto impazzendo, sono perseguitato dai fantasmi, non so quale è la mia direzione e il tragitto che si dipana ai miei occhi è ombroso e gelido.

    "Povero il mio Sammy. Eppure avresti dovuto capire quando ti mettevo in guardia. Io ti amavo Sam ma a causa tua, spesso ho colpito e sgridato Dean. Lui è sempre stato un buon figlio. Tu invece, egoisticamente ci hai lasciato per inseguire la normalità ma dimmi Sam, sei un ragazzo ordinario? No... non lo sei mai stato."

    Papà perché vuoi vedere il mio viso rigato dalle lacrime? Io sono un buon figlio! Io amo te e mio fratello più della mia stessa vita!

    "Non è vero! Dean si è sacrificato per te, saresti dovuto rimanere morto! Sei la macchia che ha velato i Winchester, un figlio degenere, sporco, succube di passioni e istinti demoniaci, che ha preferito udire la viscida lingua di una adepta oscura anziché il proprio fratello!!! No Sam, non ti voglio più..."

    Papà non voltare la schiena... non abbandonarmi! Cambierò, papà...papà... ti rincorro ma già sei svanito tra la nebbia e... cado a terra... fra l'erba...Erba??? Ma cosa sfiorano le mie dita?

    "Il mio bambino... cosa ti hanno fatto..."

    Mamma... mamma... le tue dita accarezzano la mia testa, sento le nocche scorrere fra le mie ciocche... mamma, non ho più lacrime da versare, voglio tornare ad essere quel bimbo che stringevi fra le braccia e che scalciava di gioia quando ti vedeva arrivare ma... no... ormai sono un uomo...

    "Sì sei un uomo. Io non voglio giudicarti Sammy. Avrei voluto restare più con te. Se solo avessi immaginato, se solo avessi ricordato... tu non saresti ciò che sei adesso. Bambino mio, mi dispiace."

    Non è tua responsabilità. I miei errori non dipendono dal sangue demoniaco ma dalla mia incapacità di vedere oltre il mio ego ma sai, ora ho imparato. Sarò più modesto, più paziente e più solidale.

    "Davvero Sam?"

    Sì Bobby... ti prometto che mi comporterò bene.

    "Certo Sam come quando hai cercato di ammazzarlo o come quando mi hai accusato di avere lasciato la tua anima di proposito con Lucifer."

    Castiel sei tu?

    "Sì Sam. Io sto lottando ma non riesco più a vedere perché non ho più occhi che mi facciano da guida. Perché non mi hai creduto?"

    Non volevo che commettessi i miei stessi errori. Anche Dean non desiderava questo per te. Sei nostro fratello.


    "Tenero Sam, con chi stai parlando? Sono molto bravo a farti credere ciò che bramo. Tu sei soltanto mio, mio!"

    Lucifer va' via da qui, lasciami su questo... campo di grano??? No, no basta rivoglio mio fratello... tu sei solo un mostro che popola gli abissi fratturati della mia coscienza ma io sono molto più forte di tutti voi!

    "Ci risiamo vero fratellino? La tua superbia ti acceca."

    Dean...

    "No Sam. Credi di essere quello con più cervello, con più estro che ha più talento. Tu mi hai picchiato e ferito. Sam, sono stanco. E' da tutta la vita che mi curo di te, che... sto sveglio a causa tua e che cerco rimedi per salvarti ma tu cosa hai fatto per me? Niente!!!"

    Tu, fratello non puoi dirmi questo, ti imploro... cado a terra, in questo hangar... e le mie lacrime bagnano il cemento. Ti diverte vedermi così...? Ti prometto che non ti farò del male, che sanerò le mie lacerazioni e che potrai contare su di me... Dean... Dean...

    "Sam sono io !!!"

    Non ti guardo, non ti credo... Lucifer mi sta distruggendo...

    "Sono quello che ti cullava da piccolo e che ti rasserenava con mille favole avventurose. Ti voglio bene Sam."

    Dean, sei davvero tu? Alzo le pupille e vedo inginocchiato accanto a me, il mio fratellone. I suoi occhi sono pieni di contrizione, le lacrime offuscano le sue iridi...

    "Sono io Sam... sono io..."

    Sento le sue braccia avvolgermi... sento il suo calore e i suoi battiti cardiaci... il suo respiro sul mio collo, le sue mani sulle mie spalle... sì sei mio fratello, adesso ti riconosco... e ti prometto che guarirò e che diverrò la tua forza, qualsiasi cosa accada...>>














    3


    Titolo one shot: Perché?
    - Nome/Nick autore: Vivaldi4love (Romina)
    - Fandom: Supernatural
    - Timeline: settima stagione.
    - Sommario: Dean Winchester ha un crollo. Dopo aver perso Lisa, Ben, Castiel... dopo aver visto suo fratello Sam dimenarsi e dibattersi contro i mostri invisibili che lo torturano nella sua testa, devastandolo, non riesce più ad andare avanti. Neanche affogare il dispiacere nell'alcol riesce più a sollevarlo...
    - Spoiler: 7 stagione
    - Disclaimer: I personaggi di Supernatural non mi appartengono. Scrivo senza alcuno scopo di lucro e non intendo violare alcun copyright.
    -Note: Questa one shot mi è venuta in mente vedendo un fan video. Ideale seguito di Lettera a mio fratello.




    Una volta era tutto semplice. Mi svegliavo, correvo in cucina... aprivo le ante del frigo e tiravo fuori i succhi che mia madre non voleva bevessi per non rovinarmi l'appetito e furbetto, poi scappavo nella cameretta di Sammy che nel suo lettino allungava le manine verso la giostrina che papà gli aveva montato.
    <<eccomi Sammy, buongiorno! Guarda lo vuoi?>>
    E puntualmente veniva la mamma che col sorriso sulle labbra mi diceva che eri ancora troppo piccolo per bere dalla cannuccia... io allora lo guardavo e lui guardava me facendo delle smorfiette buffe e provando a dire qualcosa. La mamma mi baciava sui capelli e dopo avermi accarezzato la guancia, lo prendeva... il mio fratellino, lo stringeva con amore fra le braccia e scendevamo al piano di sotto dove papà attendeva che io gli balzassi sulle ginocchia. Ricordo il mio ultimo compleanno festeggiato con noi quattro. C'era poca gente, giusto qualche bimbetto e qualche genitore ma per ME quella fu una festa straordinaria. A 4 anni mi sentivo grandissimo. Ogni volta i nostri genitori si fermavano a parlare con qualcuno, smettevo di giocare... io mi accostavo al mio fratellino. Ci guardavamo intensamente. Quando nacque Sam, papà mi disse che avrei dovuto vegliare su di lui, che avrei dovuto tenergli la mano, insegnargli a camminare, tenerlo mentre avrebbe imparato ad andare in bici ma... queste così, sì... le ho insegnate ma... non nella nostra casa, non nella sicurezza del nostro cortile. No. Perché ... Perché qualcuno ha deciso per noi diversamente. La prima volta che Sam ha mosso i primi incerti passi eravamo in un motel di seconda categoria che puzzava così tanto da togliere l'appetito. Eravamo soli. Perché papà era a caccia e pagava una donna per farci compagnia, peccato poi che la signora Gladys bevesse e si addormentasse senza prepararci da mangiare. Eravamo soli. Io facevo a pezzettini il pane per darlo al piccolo Sam. Gli davo tutto, non mi importava stare a digiuno. Tenevo per le piccole dita il mio Sammy... su quel tappeto blu smunto e consumato dai troppi lavaggi a secco e lo incoraggiavo.
    <<sammy vieni da me! Vieni, non ti farò cadere... ti tengo io!>>
    Tu ridendo procedevi piano e poi a braccia aperte mi venivi incontro ed io ti tenevo.
    Perché non avrei permesso a nessuno di sostituirmi ne di toccarti. Il mio fratellino era affidato a me e non avrei deluso papà, per nulla al mondo.
    Nuovo giorno, nuova città, nuova catapecchia in cui vivere.
    Sam aveva 3 anni ed io 7. Erano già cinque giorni che papà mancava e il mio fratellino mi chiedeva perché non tornava... Era spaventato il piccolo Sam e stavo per rispondergli quando qualcuno picchiò le nocche alla porta. Il cuore si imbizzarrì nel mio petto. Ricordo che ci guardammo negli occhi, poi chiesi a Sammy di nascondersi sotto il letto. Rammento che aprii quell'anta e un poliziotto con gli occhiali alla John Travolta mi domandò cosa facesse un ragazzino così piccolo solo a quell'ora. Non sapevo cosa inventare e quando mi afferrò per le braccia, Sammy uscì fuori implorando quell'adulto spocchioso di mollarmi... perché ero suo fratello. La sera stessa papà ci venne a prendere e quando fummo soli nell'Impala, mi colpì. Mi colpì così forte che iniziai a perdere sangue dal naso.
    <<ti avevo detto di badare a tuo fratello, dannazione! Ti ho detto di non aprire agli estranei per nessuna ragione al mondo! Dean! Quando ti deciderai a crescere?>>
    Ricordo che mi obbligò a sedermi dietro. Non volevo piangere, no... perché dovevo fare il duro, perché dovevo essere un buon esempio per Sam... ma ... non riuscii a trattenermi e soffocando i singhiozzi mentre il mio fratellino si accucciava a me per consolarmi, pregai ... pregai la mamma affinché mi desse la forza e la maturità per capire nostro padre e il mondo nero che ci inseguiva. Sono passati gli anni e dopo la mamma anche papà è morto. Ricordo ancora come un avvertimento funebre le sue parole mentre ero in quel letto di ospedale. Onestamente non potevo crederci. Perché avrei dovuto sacrificare Sam? Il mio fratellino. Ho passato tutta la vita a puntare le iridi su di lui, a vegliarlo, a seguirlo e togliere fardelli che un ragazzo non doveva portare. Sì, fardelli... pesi che io ho portato sulle spalle perché era giusto, necessario, perché ero il grande e da me tutti si aspettavano questo. Demoni, vampiri, sthriga, mutaforme... creature dell'incubo dai nomi impronunciabili che nessun civile può conoscere ma esseri con cui combatto da quando ero bambino per difendere Sam e i giusti. E poi la mia discesa agli Inferi, la mia mortificazione, il dolore, il sangue, la pena, l'odio, la sporcizia, la perdita della dignità, della fede, dell'istinto... perché avevo fatto un patto per salvare Sam. Un angelo.
    Un angelo è sceso a salvarmi, un fottuto angelo mi ha tirato su da quelle fiamme, un maledetto angelo si è chinato su di me e mi ha fatto rialzare dall'abnegazione in cui ero scivolato. Castiel.
    <<abbiamo un lavoro per te.>>
    Perché? Perché io? Certo avevo un debito verso quella strana creatura dal trench impeccabile e dalla cravatta storta. Dopo tutto mi aveva salvato dalla perdizione ma che io sia dannato... con quell'angelo di cose ne sono accadute.
    Alastair, Uriel, Anna, Zacharya... e Samain, Ruby, Lilith...
    Sam mi aveva abbandonato per seguire un demone. Sam mi ha voltato le spalle, sbattendo la porta e ghermendomi con lo sguardo. Il mio fratellino era cambiato. Colpa del sangue demoniaco, colpa dell'egoismo o semplicemente perché mi vedeva troppo debole. Castiel era con me. Castiel si è preso cura di me. Mi ha salvato dalle grinfie di Michael e si è ribellato alle gerarchie, per me. Lucifero
    Lucifero e Crowley. Bastardi. Mi hanno strappato Sam, lo hanno consumato e ingannato. Mi hanno umiliato e offeso. Eppure due ragazzi, un ubriacone dal cuore d'oro e un angelo ribelle gliela hanno fatta. Ma adesso... cosa è successo?
    Perché quella creatura che consideravo un fratello mi minaccia e mi guarda con gelida sufficienza? Castiel cosa ti hanno fatto? Possibile che tu sia morto? Dio mio, io non ce la faccio più. Sam sta male. Da quando quel dannato muro è crollato, il mio fratellino è vittima di allucinazioni, incubi e fobie terribili. Due notti fa, cercavo di tenerlo fermo sul letto mente si contorceva e urlava straziato da chissà quali afflizioni ed io in lacrime Ti invocavo Dio. Ma né tu né Castiel, o quello che è rimasto di lui ci avete soccorso. Quando Sam è sveglio, dice che può farcela, che può andare avanti che supererà il terrore della gabbia ma un attimo dopo, ha lo sguardo assente, trema... e il respiro si fa affannato. Posso combattere con molte cose. Posso lottare contro l'universo ma non contro le crepe dell'anima. Mio fratello ha l'anima lacerata. Sammy ha il cuore a sangue. Sam ha ancora nelle orecchie le grida allucinanti di Adam, gli stridii delle ali degli arcangeli abbattersi contro le pareti della prigione, lo scoppiettio del fuoco o il fragore del ghiaccio che si spacca e che fonde. Ho provato a parlargli. Ho tentato di consolare il mio fratellino ma non ci riesco. Non è più un bambino. E' un uomo maturo che cerca di affrontare i propri demoni senza di me perché sa che non posso accollarmi anche questo. Dio mio.
    Sto perdendo ancora una volta Sammy.
    Ho perso Lisa e Ben. Il mio cuore è con loro, lo sarà sempre... ma lo strazio che mi infiamma lo spirito non ha fine... lo sguardo di Ben... così arrabbiato e quello di Lisa che invece mi graziava... no... non sanno della immensa bugia in cui li ho fatti cadere per proteggerli. Perché?
    Perché li amo e li amerò sempre.
    Ma adesso non posso più restare con Bobby e Sam. Non posso continuare a sperare che Castiel torni da noi. Sto male. Perché c'è qualcosa che mi sta distruggendo. Più del tradimento di Cas, più del male di Sam o della preoccupazione di Bobby o dei federali che ci danno la caccia. Io ho qualcosa che si è incrinato per sempre. Dentro.
    Perché questo piccolo uomo ha perso tutto se stesso. Perché sente qualcosa divorarlo dentro. Perché l'impotenza lo sta uccidendo. Perché è stanco di lottare. Perché Dean Winchester non può più scagliarsi contro il destino.
    Sono un uomo in crisi. E so che parlando così sembra che io stia gettando la spugna ma chissà, forse un giorno riuscirò a reagire e a riportare quel fratello perduto a casa, a guarire Sam e a rendere orgoglioso Bobby.
    Il segreto che nel petto martella e pungola un dì sarà rivelato.
    Perché sono Dean Winchester e nonostante tutte le mie cadute, sono certo che appena avrò la forza di lottare e vincere il male che mi ingloba e mi atterisce in questa ora di tremenda desolazione, tornerò. E lotterò per la mia famiglia e per l'umanità.











    4


    - Titolo one shot: Non sono un padre.
    - Nome/Nick autore: Vivaldi4love (Romina)
    - Fandom: Supernatural
    - Timeline: sesta stagione.
    - Sommario: Dopo che Sam Winchester, per obbedire a Balthazar, per espletare un rituale magico "anti-anima", tenta di uccidere Bobby Singer, questo ultimo scioccato, fa una specie di esame di coscienza ai suoi ricordi e ai suoi sentimenti.
    - Spoiler: 6 stagione. (6x11)
    - Disclaimer: I personaggi di Supernatural non mi appartengono. Scrivo senza alcuno scopo di lucro e non intendo violare alcun copyright.
    -Note: Ancora una volta imploro pietà ma come ho accennato per "Lettera a mio fratello" è giusto un tentativo... di cambiare qualcosa nella mia scrittura. Colui che sta meditando è chiaramente Bobby Singer.




    Sono qui che osservo quel ragazzo steso su quella misera branda. Lo vedo, lo percepisco. Il suo respiro è regolare. A tratti si muove, si tira su le coperte e mormora qualcosa. Sembra un fanciullo solamente troppo cresciuto. Sono riuscito a convincere Dean a staccare, a fare una pausa, a smettere di vegliare colui che per un soffio ha mancato il mio petto. Sam.
    Sammy, voleva uccidermi. Cielo... sono qui che lancio il mio cappello consunto verso un angolo non incansinato della stanza e sfioro la mia fronte madida di sudore. La birra. Quante volte ho affogato il dispacere nella birra ma stavolta l'aroma non mi appaga, non mi confonde, non mi assopisce. Non posso. Sam ha tentato di uccidermi. Voleva il mio sangue per puro egoismo. Già. Egoismo. La mera e rigida ragione dunque trionferebbe sull'innato buon senso? A quanto pare sì. Cielo, Sam. Ti scruto da sotto quella tua capigliatura ribelle e sembri sereno. Spero tu non abbia incubi, prego che tu non ne abbia mai ma... volevi uccidermi .
    Una volta ero in questa stanza con John. Tu e Dean eravate davvero troppo piccoli per ricordare quel violento litigio che portò me e quello stronzo quasi a distruggere un'amicizia che era nata giusto alcuni mesi prima...
    "John non puoi continuare così. Questa tua folle marcia deve finire. Stai trascinando dei bambini verso un tunnel oscuro! Dean ha solo 7 anni e già spara come un cowboy da due anni! E il piccolo Sam? Oggi ti aveva supplicato di stare un po' con lui, invece hai voltato la schiena e sei sparito, lasciando un bimbo di 3 anni in lacrime. Hanno paura John... hanno paura che il loro papà non torni più. Hanno terrore che un orco ti trascini nella palude, che una strega di strappi il cuore, che un demone ti risucchi all'Inferno. Ma no... tu te ne freghi dei loro sentimenti... vieni qui quando ti pare, me li lasci... Ed io... cerco di rasserenarli nonostante il lutto per mia moglie... ma poi eccoti, mezzo ricucito che urli a Dean di migliorare la mira e strappi a Sam una macchinina perché non c'è tempo per futili giochi. John, ti voglio bene... mi hai aiutato e amo i tuoi ragazzi come se fossero miei ma... tutto questo non è giusto. Questa crociata li manderà a morte."
    "Taci Bobby. So cosa è meglio per loro."
    "No. Se lo sapessi, impediresti a Dean di restare sveglio fino alle 4 del mattino, attaccato ad una porta con un fucile in mano e se davvero ne fossi consapevole, consoleresti Sammy anziché rammentargli di guardarsi le spalle quando infila il pigiamino prima di coricarsi perché potrebbe sbucare uno striga o chissà che altro!"
    "Io cerco di difendere i miei bambini e di istruirli alla verità della vita."
    "Tu li stai educando alla solitudine e alla sofferenza."
    "Grazie a me diventeranno uomini consapevoli e responsabili."
    "Grazie a te diventeranno dei killer perfetti."
    "Devo piegare le loro personalità: Dean è troppo sensibile e Sammy è troppo infantile"
    "Sensibile? Infantile? Ma ti ascolti? Sono BAMBINI, per Dio... dovresti rispettarli anziché metterli tra te e uno shapeshifter!"
    "Io sono LORO padre, non tu!"

    Già, è questo il punto, non sono un padre... anche Dean mi ha detto che non lo sono eppure, li seguo e li amo come un padre farebbe... cerco di sostenerli e di impedire che commettano sciocchezze. Tento di sollevare Dean... oh Dean... ti prendi sulle spalle pesi che schiaccerebbero qualunque essere umano dotato di minima dignità, ne fai le tue croci personali e le porti con te tutti i giorni... oh figliolo, quanto vorrei farti capire che non è giusto... che non sei un martire, che non meriti questo tuo atteggiamento dannoso che lacera l'anima e che non tutto dipende da te... e poi Sam... che fine ha fatto quel ragazzo gentile che eri? L'anima denota chi siamo oppure è tutto un gigantesco abbaglio? Tu sei cocciuto più di Dean e spesso rivedo nella tua fermezza e nella tua foga John... ma John non ha mai tentato di farmi del male, tu sì. Ora dormi, hai di nuovo la tua anima... so che quando ti risveglierai ti sentirai rinnovato, che cercherai di ricordare e che probabilmente ti sentirai terribilmente in colpa per quello che mi hai fatto ma... dovrei perdonarti? Un padre lo farebbe ed io? Non sono un padre... sono solo quello che più si avvicina ad un genitore... cielo... che sto dicendo? Certo Sam, ti ho già perdonato ma figliolo, anche se non puoi sentirmi non dirmi più che non conto nulla... non voglio essere per te e per tuo fratello solo una specie di enciclopedia vivente, ne un rifugio sicuro in cui ripararsi per sfuggire ai federali... Ricordo tutte le volte che quel brontolone di Dean diceva che eravamo la sua unica famiglia... includeva anche me... ma onestamente non so più che ruolo ricopro all'interno di questo nucleo sgangherato ... non sono un padre, ne uno zio... ma allora cosa???
    Eppure vi amo... e vi seguirò fin dove potrò, perché io, i miei ragazzi, qualsiasi cosa il destino pretenda ancora da loro, non li lascerò mai...











    5


    - Titolo one shot: Lettera a mio fratello.
    - Nome/Nick autore: Vivaldi4love (Romina)
    - Fandom: Supernatural
    - Timeline: settima stagione.
    - Sommario: Sam in preda ad allucinazioni e incubi avverte la necessità di sfogarsi scrivendo al proprio fratello misteriosamente scomparso a seguito di un segreto inconfessabile.
    - Spoiler: 7 stagione
    - Disclaimer: I personaggi di Supernatural non mi appartengono. Scrivo senza alcuno scopo di lucro e non intendo violare alcun copyright.
    -Note: Ragazzi e ragazze abbiate pietà, il mio vuole essere solo un tentativo. Avvertenza : tutta la lettera è una convulsa e delirante allucinazione.




    "Ciao Dean.
    Ecco il tuo fratellino, quello secchione che fin da piccolo ti rompeva le scatole perché voleva giocare senza capire che tu dovevi stare in allerta e sveglio per proteggermi dai mostri che si agitavano fuori dalla finestra del motel che abbandonavamo ogni mattino. Non immaginavo cosa provassi quando stavi ore e ore alzato ad attendere nostro padre tornare. Ero piccolo ma non stupido. Nessun bambino di 8 anni dovrebbe stare alzato con un fucile a pompa in braccio ma tu eri lì vigile e attento al mio sonno. Sono passati gli anni e siamo cresciuti. Quante volte abbiamo discusso... quante volte ci siamo picchiati e contemporaneamente ci siamo abbracciati mentre sfidavamo il Fato che ci voleva nemici e non giudici del nostro destino. Dean. Sono colpevole.
    Sì... colpevole di non averti capito sino in fondo, di non aver compreso il tuo amore e i tuoi sentimenti per me e per quello che era ed è la nostra famiglia. Due anni fa vedendo il tuo paradiso ho sentito una stretta al cuore. Amavi la mamma. Lei ti adorava, eri il suo "piccolo angelo" ma già allora... eri testimone di litigi e battibecchi violenti fra i nostri genitori ma pur non ricordando... so per certo che tu venivi nella mia stanzetta e affacciandoti al mio lettino mi sorridevi e mi rassicuravi. Mi hai sempre rassicurato, fratello. Anche adesso che sto rivivendo l'inferno in cui mi sono lasciato cadere per rimediare ai miei errori. Chiudo gli occhi e sento Adam urlare straziato dalle frustate di fuoco di Lucifer... vedo le sue carni dilaniate, i suoi occhi bagnati dalle lacrime, il suo cuore palpitare di terrore. Ed io... avvolto da turbini infuocati che fanno sfrigolare i miei muscoli che grido senza voce, che mi dibatto e che tento inutilmente di resistere. Dean... alzo gli occhi e cerco i tuoi. Mi concentro ma appare ancora quel mostro che mi umilia e che mi ghermisce.
    "Sam ti avevo offerto il mondo invece tu mi hai tradito! Ora questa gabbia sarà la tua prigione! Tu diverrai il mio bel manichino su cui sperimentare la mia frustrazione!"
    Socchiudo le palpebre per non vedere quel volto deformato dall'avidità e dalla collera ma Adam, piange... piange e si dispera.
    "Non sono responsabile! Non è mia la colpa! Lasciatemi andare... Michael, lasciami andare, ti supplico... perché mi fai questo?"
    Le lacrime che offuscano le mie iridi sono roventi spilli che mi impediscono di ragionare. Dean aiutami... sento il suo respiro sulla mia guancia. Lui ancora mi cerca. Ho paura. Stavolta credo che non riuscirò a resistergli. Oh fratello... sono di nuovo in quella cella di ghiaccio da cui cerco di fuggire. Vedo Adam e lo abbranco con la poca forza che mi è rimasta nelle braccia. Non si muove... cerco di scuoterlo ma ...
    "Sam lui è mio. Questo è il prezzo che tu e tuo fratello dovete pagare per l'onta arrecata a me e all'universo."
    Michael no... ti imploro. Adam è solo un ragazzino, non poteva capire... non poteva neanche immaginare quello che sarebbe accaduto. Io ti ho afferrato. Lui è un innocente. L'innocente che dovresti proteggere e tutelare. Perché ti schieri contro di noi, tu impareggiabile difensore dei giusti?
    No... non è reale, io sono qui, nella cucina di Bobby. Che mi sta succedendo? Per quanto ancora i fantasmi del passato mi tortureranno? Bobby è disperato. Stamane sono venuto a cercarti nell'autorimessa ma tu non c'eri più. Hai lasciato la tua "piccola". Tu non abbandoneresti mai l'Impala senza un buon motivo. Ti ho cercato in città e nei dintorni, tentando disperatamente di evitare la voce del vento che mi sussurrava che lui ti aveva portato via. No, il mio fratellone tornerà. Passano le ore ma il telefono tace, ne ricevo una tua mail. Allora mi sono inginocchiato e ho pregato affinché un qualche Dio pietoso mi ascolti e accolga la mia supplica.
    Dean so che ti spavento e che sono diventato ingestibile ma la mia anima non è del tutto lesa. Una parte di essa ti pretende accanto a me. Ti voglio bene... sei mio fratello, sei la mia famiglia. Certo, capisco. Sei dovuto passare su molte mie mancanze ma vedi, sei tu la mia bussola. Se non ci sei, io mi perdo. Fratello perché ti sei allontanato da noi? Cosa cela il tuo cuore? Sono i mostri che si agitano nella mia coscienza a intimidirti? Farò di tutto per tornare come prima. Ciò che è stato non può essere cancellato. L'esperienza del dolore è umana condivisione. Davvero. Tu con me hai sodalizzato ed empatizzato ogni bruttura ma vedi? Io nonostante tutto mi vedevo nei tuoi occhi come un essere buono. Hanno tentato di separarci, di dividerci, di flagellarci. Ma alla fine ci siamo sempre ritrovati, anche ora che di fronte alle mie pupille c'è Lucifer che mi studia con odio mentre il suo ghigno storto mi mortifica. No, non è reale... o forse sì?
    Dean ti prego, torna a casa. I miei difetti e le mie insicurezze non debbono annichilirti. Il mio affetto non è stato mai menomato né da Lucifer, né da Michael, né da altri. Perdonami se non te l'ho fatto mai capire, se sono stato uno stronzo e se ho spesso ascoltato i nemici. Ma la lezione l'ho appresa e anche adesso, che sto valicando un baratro senza luce, sono pronto a seguirti. Ma fratello, non tenermi lontano da te. Qualsiasi sia la cosa che ti turba, dividine il peso con me. I miei spettri non devono essere i tuoi ma la tua sofferenza deve poter essere mia. Solo così il male sarà meno pesante.
    Dean torna a casa, ti voglio bene.

    Sam.




    Nota aggiuntiva: il "lui" della lettera è sempre Lucifer.









    6 ( inedito)




    La caduta


    "Cado,
    tremo e affogo
    in questa mestizia
    e tu allunghi la mano
    ed io mi aggrappo, la trattengo, la stringo...
    Sogno... sogno e piango... temo che tu sia una chimera,
    un folletto, un mago...
    che osi afferrare la mia coscienza di cui adoperi la potenza e
    la viva fiamma della mia anima la esaurisci, la consumi e la ammutolisci ed io, povera e inerte resto qui con lacrime amare e salate che inaridiscono la misera follia del mio credo, ormai andato via."


    NB: Mi sento così stasera ... non badateci molto, è da una vita che non scrivo poesie :P... non ne scriverò molte, promesso !
    Parola di Romy *angel face*

    :ph34r:
     
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    Beatrice

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    Bell'idea romy. Non vedo l'ora di leggere altre tue creazioni :)
     
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  3. Vivaldi4love
     
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    thanks, non mancheranno :)
     
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  4. thinias
     
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    bella romy ^_^
     
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  5. sahany09
     
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    Hai avuto un'ottima idea !! Brava !!
    Anch'io attendo tuoi nuovi parti letterari.
     
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  6. fuffimary
     
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    oddio questa poesia è bellissima!

    bella idea la raccolta Romì
     
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  7. >milly<
     
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    anche a me piace l'dea della raccolta
    poi la poesia... davvero stupenda!!!!
     
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    Bellissima l'idea della raccolta Romy
    La poesia, poi è molto dolce.. è stupenda..Bravissima
     
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  9. Vivaldi4love
     
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    :surprise:
    Grazie mille per la poesia... sapete sotto quel punto di vista sono decisamente arrugginita :)
    :wub:

    *me arrossita*
     
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  10. John7776
     
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    le ho già lette e commentate ma le ricommento per dirti che sei un mostro di bravura complimenti ;)
     
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  11. Vivaldi4love
     
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    troppo buono :)
     
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  12. Vivaldi4love
     
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    7 (inedito)



    - Titolo one shot: Amico perso.
    - Nome/Nick autore: Vivaldi4love (Romina)
    - Fandom: Supernatural
    - Timeline: settima stagione.
    - Sommario: Dean Winchester fuori il nuovo covo, in un momento di profonda crisi, parla a Castiel, l'amico deceduto... in una specie di ipotetico dialogo a cui qualcuno poi risponderà...
    - Spoiler: 7 stagione , nessun episodio particolare ma collocherei la one shot intorno al quarto/settimo episodio.
    - Disclaimer: I personaggi di Supernatural non mi appartengono. Scrivo senza alcuno scopo di lucro e non intendo violare alcun copyright.
    -Note: I protagonisti sono Dean e Castiel... spero si capisca. Non credo mi sia venuta bene ma questa è, chiedo venia :P.



    "Sono qui, fermo dinanzi al cofano dell'Impala. E' notte fonda e sono certo che ora Sammy stia dormendo sorvegliato da Bobby in quella specie di catapecchia provvisoria che non sento di chiamare casa. Tengo le mani sulla mia pistola ma il mio occhio irriparabilmente cade sul tuo trench, lo stesso che fino a qualche settimana fa indossavi, così... svolazzando per il mondo senza una meta chiara. E' sporco, consumato e sbiadito eppure ancora sento che vibra di te. Un angelo. Un amico, o forse... un fratello. Sì perché Castiel tu eri un fratello, a te andava il mio affetto sincero perché pur non avendo il mio stesso sangue, ci eravamo scelti a vicenda. Lo so, non te l'ho mai detto apertamente e spesso ho usato parole di scherno nei tuoi riguardi. Ti ho costretto a fare cose che forse ti sono costate più di quanto potessi immaginare e adesso che sfioro questa giacca dai lembi macchiati di sangue capisco il perché di certi tuoi sguardi e la sostanza di quei silenzi.
    Perdonami.
    Perdonami perché accecato dal mio destino non ho saputo proteggerti e difenderti. Io inseguivo chimere e remote profezie, mi sono scontrato col mondo intero ma nel farlo non mi ero reso conto di trascinare te con me. Eppure tu non mi hai mai negato nulla... stavi passando l'inferno e io ti ho spinto ancora di più nel baratro.
    Dimmi Castiel, ora che sei morto, ricevi queste mie frasi, così sussurrate a un vento inquieto che mi fa trasalire ad ogni suo ululato?
    Amico...
    Amico mio non sono bravo a formulare discorsi ne a mettere in vista i miei sentimenti. In fondo io e te eravamo uguali, vero? Nemmeno tu sei mai riuscito a dirmi cosa davvero sentissi per me, per Sam o per quel brontolone di Bobby.
    Dio ... Cass!
    Ma che ci è successo? Non saremo dovuti arrivare a questo punto! Tu dovresti comparirmi alle spalle e con la tua classica flemma un po' ingenua condita da quegli occhi sgranati a tre quarti dovresti rassicurarmi! E' assurdo, vero? Mi manca la tua voce. Sento nostalgia della tua fanciullesca incredulità... delle tue domande ridicole e di quelle serie. A volte ho i brividi. Sì.
    Brividi.
    In questi pochi anni che ci sei stato accanto, ad un certo punto io devo aver sviluppato un sesto senso perché riuscivo a capire quando arrivavi, piombando in macchina mentre guidavo...
    Son of a bitch!
    Quante volte mi hai fatto sbandare? Eppure, oltre Sam, non avrei voluto nessun altro compagno di viaggio accanto. Apprezzavo i tuoi silenzi e i tuoi modi pacati. La tua mano... Oddio Cass... prima di incontrare te, non avevo né fede né fiducia negli angeli... ok, ammetto... che per me siete ancora degli stronzi con le alucce ma tu non eri freddo... le tue mani non erano gelide... sei riuscito a confortarmi ma...
    Non te l'ho mai detto...
    Castiel non sarebbe dovuto succedere. Avevi un cuore nobile e io te l'ho sporcato. Ero certo che un angelo avrebbe resistito per la gloria di Dio ma io non avevo capito che eri rimasto davvero solo. La tua solitudine ti ha fatto questo? E non pensi alla mia??? Oh fratello, eravamo soli entrambi... se solo avessimo messo da parte l'orgoglio, la guerra e la differenza sostanziale fra una creatura come te e come me, ora tu saresti vivo ... chiuderei le palpebre, farei una battuta delle mie e tu... puff... saresti dietro la mia schiena con quella faccia da bravo ragazzo che mi lancia uno sguardo obliquo...
    Ma sei morto...
    Ecco, afferro questo soprabito... è ancora qui, vedi? Non lo getterò amico.
    Perché non si buttano i ricordi dentro una pattumiera e perché so che in qualche modo tu vivrai.
    Sai Cass?
    Se dovessi rinascere, spero che tornerai ad essere un angelo nuovo e prego che tu non debba mai incrociare la mia via... non voglio più farti del male..."


    "No non mi faresti del male."

    "Cass? Sei tu?"

    "Sì sono io. Dean... il vento ha trascinato le tue parole sino alla mia coscienza dispersa nello spazio. Ho lottato contro il buio ma non voltarti, non mi riconosceresti. Stammi a sentire, poiché ho solo un minuto concesso dall'eternità.
    Mi dispiace.
    Ho rovinato tutto. Credevo di salvare la gente, il pianeta e i miei simili ma così facendo non mi sono reso conto della tragedia che stavo causando. Ho minacciato i miei fratelli. Ho sterminato la mia razza. Ho accusato te e distrutto il pensiero di Sam. Nessuna parola, nemmeno la più bella e la più forbita potrà mai cancellare il male da me causato, ne alleviare le tue sofferenze. Ho sbagliato.
    Ho dannatamente sbagliato. Sono stato un ostinato. Un insensibile. Un traditore. Nessuna giuria potrà mai concedermi l'eterno perdono. Ne mio Padre verrà in mio soccorso. Ma vedi, Dean.
    Ogni mio gesto era per te. Tu, Sam e anche quel cacciatore che vi fa da padre eravate la mia famiglia. L'unica in cui avrei voluto restare, l'unica che bramavo tutelare.
    Ma ho distrutto anche quella. Non ho nulla, Dean. Non conosco il mio esito finale ne la meta ultima che mi accoglierà dopo questo mio peregrinare in remoti e oscuri spazi senza tempo e storia. Non so se la mia condanna finirà mai ma una cosa posso dirti, ragazzo.
    Se dovessi rinascere... se tornassi ad essere un angelo... se il mio spirito sarà degno di tale onore... io vorrei di nuovo essere il vostro Custode. Non desidererei altro. Non tu, Dean ma io. Ho ferito te, tradendoti. Tu non mi hai fatto del male, non potresti mai farmene. "


    "Castiel, lascia che mi volti... un attimo... un misero istante per dirti addio..."

    "No, non farlo. Non riconosceresti nulla di me. Dean... li sto già sentendo..."

    "Cosa? Chi?"

    "I sibili e i latrati... vengono a prendermi. Devo andare. Il mio spirito già si eleva oltre l'Impala... e oltre il tetto di quella casa... li scorgo... essi allungano le mani scheletriche verso di me... devo seguirli... invocano il mio nome... e come una oscura processione incedono verso di me... addio Dean... non lasciare che il destino ti influenzi... Vivi."

    "Cass aspetta! Non andare... Oh no... non ci sei già più... Una lacrima scappa da sotto una ciglia ed io stringo li tuo fottutissimo trench... non so cosa accadrà ma ti prometto che non mi dimenticherò di te... un giorno saremo di nuovo tutti e tre su questa vecchia signora dai cerchioni un po' graffiati ma insieme, solcheremo di nuovo strade e vie... per destinazioni perigliose o forse no, ma di certo... ci saremo. Insieme. "



    Chiedo scusa per due o tre parole un po' così...
     
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  13. thinias
     
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    wow molto bella romy :cry:
     
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  14. >milly<
     
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    ... :cry: :cry: allora...da dove inizio?!... n1 appena ho letto il titolo ho pensato "ok mi verrà da piangere" e così è stato n2 poi ho letto
    CITAZIONE
    . Non credo mi sia venuta bene ma questa è,

    e mi sono detta "e invece sarà stupenda come tutte le volte" ...ma davvero, davvero l'ho trovata bellissima, poetica , tristissima! ma insomma io cerco di riprendermi dalla 7x02 e tu scrivi queste cose!?!?! :cry: :cry:
    apparte tutto l'ho già detto e lo ribadisco mi è piaciuta tantissimo!
    complimenti Viv!!
     
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  15. Vivaldi4love
     
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    Non sarà che siete troppo buone???

    In ogni caso, grazie ... l'ho scritta così... tanto per compensare un po' la perdita di Cass ... boh...
     
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375 replies since 4/10/2011, 18:21   2683 views
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