Pronto

ArabellaStrange

Posted on 2/12/2011, 19:18

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Titolo: Pronto
Autore: ArabellaStrange
Fandom: Supernatural
Timeline: Collocata nella puntata 5x10, dopo la scena della foto di gruppo scattata a casa di Bobby
Genere: Introspettivo
Avvertimenti: One-shot
Rating: Verde
Spoiler: No, puzzano e non mi piacciono
Disclaimer: Nessun personaggio della serie è di mia appartenenza, scrivo non a fini di lucro e senza l'intenzione di violare alcun copyright.
Riassunto: I pensieri di Castiel la notte prima che vadano a cercare Lucifer

Pronto

- Bobby ha ragione. Domani daremo la caccia al Diavolo. Questa è la nostra ultima notte sulla Terra. -

L’abitazione era silenziosa. L’unico suono che si potesse sentire era il debole fischiare del vento, fuori nella notte fredda. Ognuno era addormentato, o almeno in cerca di un po’ di riposo prima del giorno successivo. Un interludio quasi surreale tra gli eventi caotici di quei giorni.

Ma lui, Castiel, era pronto? Continuava a formulare la domanda ancora e ancora nella sua testa, come una cantilena. Scoprì di non essere in grado di rispondervi. Niente di insolito dunque, pensò con una punta di sarcasmo.

Sarcasmo. L’aveva imparato dagli umani. Gli avrebbero potuto insegnare così tante altre cose…

Sei pronto, Castiel?

Era all’esterno adesso, in piedi sulla sommità di una collina vicina alla dimora di Bobby. Sollevò la testa e rivolse i suoi occhi blu al cielo sopra di lui. Le stelle brillavano in tutto il loro splendore e la luna sembrava abbracciarle con la sua materna forma sorridente.

Sembravano tutte così vicine l’una all’altra, come fratelli e sorelle, ma in realtà era solo un’illusione. Quei corpi celesti erano distanti anni-luce. Questo non avrebbe dovuto ricordargli in maniera così vivida dei sui propri fratelli e sorelle, realizzò con tristezza. Ad ogni modo non aveva alcun diritto di lamentarsi perché li aveva anche lui traditi. Li aveva lasciati. E adesso stava per andare incontro ad una morte praticamente certa. Ne era valso la pena? Era la cosa giusta?

Un lieve tocco sulla spalla gli fece abbassare la testa e guardare alla sua sinistra. Dean sostenne il suo sguardo, la sua mano ancora sulla spalla dell’angelo. Sollevò gli occhi al cielo e sospirò, poi lo guardò di nuovo e gli rivolse un sorriso flebile e stanco.

«Andiamo a casa, Cas.»

Cas annuì e si girò, muovendo i primi passi giù dalla collina con Dean. Una camminata silenziosa verso il luogo che aveva cominciato a considerare come casa.

Sei pronto?

Sì. Sì, lo sono.

Link originale (nel caso a qualcuno venga la fantasia di leggersela in Inglese) [X]

Edited by ArabellaStrange - 10/4/2012, 19:52