Balance

Oneshot by PioggiaDiStelle

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  1. PioggiaDiStelle
     
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    - Titolo Fan Fiction: Balance
    - Nome/Nick autore: PioggiaDiStelle
    - Fandom : Supernatural
    - Timeline : Gli eventi narrati nella fanfiction, non fanno riferimento ad alcuna stagione di Supernatural ma a fatti accaduti prima dell'inizio del telefilm.
    - Sommario : " Purtroppo Dean ha ragione.
    Quando si tratta di scegliere se schierarmi dalla parte sua o quella di Sam io vado in crisi.
    Perché voglio bene a tutti e due.
    E' questa la fregatura!"
    - Spoiler: NO SPOILER. Quindi adatta a tutti.
    - Disclaimer: Sam Winchester e Dean Winchester non mi appartengono l’autrice scrive senza alcuno scopo di lucro e non intende violare alcun copyright.
    - Note: Dean Winchester/Nuovo personaggio/Sam Winchester
    - Altro: Il raiting di questa oneshot è "verde" quindi tutti possono leggere.
    La frase che fa da introduzione alla storia è tratta dal film "Rapunzel - L'intreccio della torre".


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    Spesso nei rapporti tra noi e un’altra persona
    il giusto equilibrio dell’amicizia ritorna,
    se poniamo qualche granello di torto
    nel nostro piatto della bilancia.

    (Friedrich Nietzsche, Umano, troppo umano, 1878)


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    Afferro il mio borsone e lo getto sul letto di malagrazia.
    Poi inizio a riempirlo buttandoci dentro alla rinfusa i miei vestiti.
    Sam mi ha chiesto di raggiungerlo a Stanford per trascorrere insieme la vigilia di Natale.
    Ci sarà anche Jessica la sua ragazza.
    Ed io ho accettato.

    Non mi importa cosa pensano Dean oppure John.
    Sam è mio amico e non gli volterò le spalle solo perché ha deciso di smetterla con la caccia.
    Ci siamo tenuti in contatto anche dopo la sua partenza.
    In questi mesi sono andata un paio di volte a Stanford.
    Mi ha presentato Jessica.
    Ed io sono molto felice per lui.

    Sospiro.

    Da quando Sam se ne è andato, Dean è diventato se possibile ancora più ombroso e taciturno.
    Almeno con me.
    O forse è solo una mia impressione. Non so.
    Di recente abbiamo seguito il caso di un poltergeist.
    Mia madre sta cacciando con John un branco di vampiri da qualche parte negli Stati Uniti.
    A me non andava di cacciare da sola.
    Così ho chiesto a Dean di aiutarmi con il caso.

    Finisco di riempire il borsone.
    Poi lo chiudo facendo scorrere la zip verso destra.
    Dean non sa ancora di Sam e del suo invito a passare la viglia di Natale a Stanford con lui e Jessica.
    Ammetto che ho un pò paura della sua reazione.
    Da quando Sam se ne è andato, parlare di lui è diventato quasi un tabù.
    E io odio trovarmi in mezzo a queste situazioni.
    Perché devo fare una scelta e non mi piace far soffrire le persone a cui voglio bene.

    Chiudo gli occhi.
    Faccio un bel respiro per infondermi coraggio.
    Infine prendo il borsone ed esco dalla stanza del motel che ho diviso con Dean fino alla notte precedente.
    Lo trovo seduto sul divano intento ad affilare un grosso machete.
    Il rumore dei miei passi attira la sua attenzione, obbligandolo a distogliere lo sguardo dal suo lavoro.
    Mi guarda.
    I suoi occhi passano in rassegna la mia figura e subito dopo la sacca che tengo in mano.
    Non sono brava a mentire a chi voglio bene.
    E Dean è una di queste persone.

    - Dove stai andando?

    A quella domanda deglutisco nervosamente.
    Che faccio?
    Sbatto in faccia la verità a Dean?
    Oppure cerco di indorargli la pillola quel tanto che basta per uscire viva da questa stanza?
    Il fatto è che non voglio ferire Dean.
    Lui è mio amico, esattamente come Sam.
    Accidenti!

    - Sam mi ha chiesto di raggiungerlo a Stanford per trascorrere insieme la viglia di Natale. Ci sarà anche Jessica.

    Resto immobile davanti al divano.
    Dean non parla ma il suo sguardo si rabbuia.
    In questi mesi ho cercato più e più volte di convincere lui e Sam a chiarirsi.
    Fatica sprecata.
    Dean la pensa come John, Sam difende le sue ragioni a spada tratta...e io mi trovo nel mezzo. Come al solito!

    - Hai dimenticato che hai un paio d'ali che ti sbucano dalla schiena Calypso?

    Sospiro.

    Come potrei dimenticarmi delle mie ali?
    In fin dei conti ci sono nata.
    Ho passato quasi tutta la vita a nascondermi dal mondo.
    O meglio mia madre ha voluto così.
    Per paura che qualcuno potesse scoprire il mio segreto e farmi del male.

    Ma non ho paura.
    La struttura delle mie ali è diventata molto flessibile.
    Posso tranquillamente nasconderle sotto i vestiti rendendole pressoché invisibili.
    Inoltre a Stanford c'è Sam.
    Lui non permetterebbe a nessuno di farmi del male.
    Quindi i timori di Dean sono solo scuse.

    - Perché non vieni anche tu a Stanford? A Sam farebbe piacere.

    So bene di essermi spinta un pò troppo in la con le parole.
    Dean è bravo a nascondere i suoi sentimenti ed emozioni.
    Io però lo conosco.
    E so che sta soffrendo molto per la situazione con suo fratello.

    - E tu dovresti decidere una buona volta da quale parte stare Calypso!

    Le parole di Dean vengono inghiottite da un lungo silenzio.
    Io lo guardo.
    Lui ricambia il mio sguardo.
    Restiamo così, in silenzio l'uno di fronte all'altra.
    Mi tormento il labbro inferiore con i denti.
    Non so che cosa dire.

    Purtroppo Dean ha ragione.
    Quando si tratta di scegliere se schierarmi dalla parte sua o quella di Sam io vado in crisi.
    Perché voglio bene a tutti e due.
    E' questa la fregatura!

    - E' meglio che vada, altrimenti perderò l'autobus. Tornerò tra un paio di giorni.

    Oltrepasso Dean e mi dirigo verso la porta.
    Sto scappando dal problema lo so.
    Ma non ho altra scelta.
    Con la caccia è tutto molto più semplice.
    Inseguo il mostro, lo stano e infine lo uccido.
    Fosse così facile anche per quanto riguarda i rapporti umani.

    Raggiungo la porta.
    La apro con l'intenzione di uscire e raggiungere la fermata dell'autobus.
    Dean però me lo impedisce.
    Mi si affianca e chiude la porta un attimo prima che io esca.

    - Aspetta! Ti accompagno a Stanford. Non voglio che tu vada da sola.

    Sorrido.
    Guardo Dean prendere la sua giacca dal divano insieme alle chiavi dell'Impala.
    Devo ammettere che questa sua premura non mi dispiace.
    Ma in fin dei conti lo capisco.
    Già il suo rapporto con Sam è andato in pezzi.
    Ci manca solo che iniziamo a litigare tra di noi.

    Ecco perché ha deciso di accompagnarmi.
    La mia sicurezza non c'entra.
    Sono una cacciatrice, sono in grado di difendermi benissimo da sola.

    Usciamo fuori.
    Sistemo il borsone sui sedili posteriori dell'Impala.
    Poi mi siedo davanti.
    Dean mette in moto e partiamo.
    Io guardo fuori dal finestrino.
    Dean tiene lo sguardo fisso davanti a se sulla strada.
    Ogniuno immerso nei propri pensieri.

    Dean ha deciso di accompagnarmi a Stanford.
    Chi lo sa, che magari durante il viaggio non cambi idea e decida di venire con me da Sam?
    In fin dei conti è pur sempre Natale.
    Chissà che non avvenga un miracolo!
     
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