Teste di Gomma

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    Good Girls go to Heaven, Bad Girls go Hunting with Dean!

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    - Titolo Fan Fiction: Teste di Gomma
    - Nome/Nick autore: Jeena
    - Fandom : Supernatural
    - Timeline : Quarta stagione
    - Sommario : Demenziale
    - Spoiler: nessuno spoiler, a meno che non abbiate ancora raggiunto la quarta stagione
    - Personaggi: Sam Winchester, Dean Winchester, Castiel, Bobby Singer, nuovi personaggi.
    - Disclaimer: i personaggi delle serie Supernatural non mi appartengono (anche se sarebbe davvero bello se invece lo fossero), l’autrice scrive senza alcuno scopo di lucro e non intende violare alcun copyright.
    Note: Sam & Dean sono alle prese con le incredibile ed insolite conseguenze di una caccia.

    Teste di Gomma



    Sam e Dean aprirono gli occhi contemporaneamente. Non sapevano con esattezza quello che era successo, era tutto molto nuvoloso nelle loro menti.
    Si alzarono e si guardarono, quello che videro fu così sconvolgente che se fossero usciti sani e salvi da quella situazione, la prossima volta sarebbero stati molto più attenti.
    Erano arrivati in quella cittadina per dare la caccia ad una strega che, come al solito, usava gli esseri umani come cavie da laboratorio per le proprie arti magiche, tanto per trovare il modo di passare il tempo; non ci avevano messo molto a trovarla e ad eliminarla, ma qualcosa era andato per il verso sbagliato, nel momento stesso in cui avevano cercato di uscire dalla casa della strega erano stati sconquassati da una fortissima scossa elettrica. Ed ora erano lì, in un luogo sconosciuto a fissarsi con la bocca aperta, sì perché si resero conto che un maleficio era stato scagliato contro di loro, i loro corpi erano alquanto bizzarri: avevano una testa gigantesca e molto tondeggiante, con occhi grandi, naso così minuscolo che quasi non si vedeva, il corpo la metà della testa, ma ridotto comunque nelle proporzioni, mani minuscole, piedi minuscoli...ciò che vedevano era surreale al 100%!
    All'improvviso un terremoto smosse la casa, il tetto si sollevo in un attimo e subito apparve quella che sembrava una donna di dimensioni titaniche. Era una donna bellissima, la sua pelle diafana sembrava risplendere, i suoi occhi erano di un violetto incantevole, le labbra erano carnose e rosse naturali, non aveva bisogno di mettersi nessun tipo di rossetto, il viso era circondato da grossi riccioli neri, i capelli le scendevano oltre le spalle, aveva un corpo longilineo e armonioso e ogni uomo della terra sarebbe rimasto incantato da lei inevitabilmente. La donna sorrise ai due Winchester con fare molto dolce.
    - Ah ha! Finalmente vi siete svegliati. Sembravate morti, ma evidentemente siete più resistenti del previsto - parlava con una voce calma e suadente, benché alle orecchie di Sam e Dean arrivasse come se avesse un megafono.
    - Cos...Chi...Ma...Cosa diavolo è successo? Cosa diavolo ci è successo?!? - si chiese Dean con aria sbalordita.
    - Oh, niente di che. Vi ho solo rimpiccioliti un po'. - rispose la donna
    Sam e Dean continuarono a guardarsi e a guardare la casa, che più veniva osservata, più dava l'idea di essere una casa delle bambole.
    - Sì, è proprio così - continuò la donna, come se avesse letto nelle loro menti - siete nella mia casa delle bambole! Lasciate che vi spieghi - aggiunse, sbattendo le folte ciglia - siete cacciatori, e siete di quelli della peggior specie, avete ucciso una delle mie migliori amiche... -
    - Credevo che la odiassi - disse una voce da uomo in distanza. L'uomo che si era rivolto alla strega era alto e magro, aveva i capelli rosso fuoco lunghi fino alle spalle, anche i suoi occhi erano violetti e la pelle chiara, ma la sua bellezza non era nemmeno comparabile a quella della donna.
    - Non è vero! Eravamo...in competizione...e a volte la competizione tra due streghe può rendere le cose un po' problematiche; dove eravamo rimasti? - chiese rivolgendosi di nuovo ai due fratelli - Ah, sì...la mia amica è morta a causa vostra e così, da buona strega quale sono, ho deciso di vendicarmi...naturalmente a modo mio! - sorrise con aria molto divertita e maligna - Siete stati colpiti da uno dei miei incantesimi preferiti, in questo momento siete alti circa dieci centimetri, con un corpicino minuscolo e una testa gigante, molto gommosa oserei dire, sapete come li chiamano quelli come voi? Superdeformed!! - gridò la donna entusiasta - Io adoro i Superdeformed, sono buffi e adorabili, proprio come lo siete voi adesso; vi lascerei così, a disperarvi, ma la vendetta richiede anche il versamento del vostro sangue, quindi faremo un gioco, voi avrete a disposizione la mia casa delle bambole per cercare di salvarvi da....quello che si cela dentro la scatola numero uno - il suo tono divenne basso e tetro.
    - Ma che razza di idiota sei?!? - le gridò Dean - Perché non ci ammazzi subito e non la fai finita?!? -
    - Ehm...Dean...non la provocare - disse Sam.
    - Col cavolo, ma ti sei visto Sammy? Siamo grandi come due saponette e questa strega vuole giocare alle bambole -
    - Non gioco con le bambole da almeno cento anni....letteralmente - disse la donna solenne.
    - Non m'interessa, facci tornare alle nostre dimensioni e vedrai quanto sarà divertente - le ringhiò contro il maggiore dei fratelli.
    - .....no....lo trovo più divertente così, quindi cominciamo con "la morte in diretta dei fantomatici fratelli Winchester! Una vera piaga per tutti i poveri mostri, i poveri demoni e le povere streghe di questo mondo!" - così diceva tenendo la mano come se tenesse un microfono.
    All'improvviso alzò la famosa scatola di cui aveva parlato, ne aprì il coperchio e gettò nella casa il contenuto: scorpioni!!!
    - CAZZO! - gridarono in coro i Winchester, prima di cominciare a correre da tutte le parti.
    - Vai così Rodrigo, vai così Romualdo! - urlava la donna.
    - Ma che sta dicendo questa deficiente?!? -
    - Oh, quanto sei scorbutico Dean, non hai mai dato un nome ad un animaletto? - rispose quasi offesa la donna - lo scorpione che t'insegue si chiama Rodrigo, quello che sta inseguendo tuo fratello si chiama Romualdo...non li trovate carini? -
    I due fratelli correvano in ogni stanza sperando che gli aracnidi non li seguissero, ma la casa delle bambole si apriva da tutte le parti, ed inoltre, gli scorpioni erano ben sette, Rodrigo e Romualdo erano solamente i favoriti della strega.
    - ...e vediamo Sam Winchester tirare fuori il suo pugnale in cucina!!! - continuava la telecronaca diretta.
    - ...Lucille ma stai giocando alle bambole o a Cluedo? - chiese l'uomo.
    - Non iniziare adesso Sheamus, sono occupata, continua a leggere i tuoi libri e lasciami divertire...oh, Dean Winchester è in salotto con l'attizzatoio -
    Dean e Sam cominciarono a menare fendenti sugli scorpioni, che ai loro occhi, erano giganteschi.
    - Mi sembra di essere nel film "Scontro di Titani" - disse Sam.
    A forza di colpire, gli scorpioni cominciarono ad arretrare.
    - Attento Dean, quello è più piccolo degli altri, è sicuramente velenoso! - avvertì Sam.
    - Il solito Nerd - gli rispose Dean.
    Alla fine tutti gli scorpioni erano morti e stecchiti.
    - Buwahahahaha! Hai visto strega? I Winchester vincono ancora! - disse Dean puntandogli contro il suo coltello.
    La strega di nome Lucille sembrava molto triste, guardava i suoi cuccioli ormai morti sparsi per tutta la casa.
    - Povere creature, siete proprio dei bastardi!!! - urlò contro i fratelli cercando di afferrarne uno, ma Dean fu più veloce e colpì Lucille con il pugnale; la strega mandò un urlo terribile correndo dall'uomo chiamato Sheamus.
    - Guarda! - disse tra le lacrime - perdo sangue!!! -
    - Non ti offendere sorellina, ma è una goccia. Perderesti questa goccia anche se ti mettessi a cucire e l'ago ti punzecchiasse -
    - Non vuol dire niente! - continuò a gridare la donna - è il fatto stesso che ci abbia provato a farmi del male!!! -
    Si riavvicinò alla casa, i suoi occhi sputavano rabbia, la bocca era un ghigno satanico
    - Mi hai fatto male! Volevo fare la telecronaca diretta delle scatole due e tre con calma... -
    - Cosa c'era dentro? - chiese Dean curioso.
    - ....ehm....scatola due: blatte! -
    - Che orrore - disse schifato Sam.
    - ...nella scatola tre: topi! -
    - Non è poi così terribile - disse Dean guardando Sam.
    - Meno male che non esistono Clown in miniatura - affermò Sam rilassando le spalle
    - passerete subito alla scatola numero quattro! -
    ...e così facendo Lucille afferrò quello che c'era nella scatola, facendo impallidire i due fratelli.
    - Vi presento Josephine, il mio COBRA REALE! -
    Era un rettile colossale, dal punto di vista dei Winchester, nero e pericoloso...e con un grosso fiocco rosa alla fine della coda; Sam quasi svenne e Dean per poco non vomitò a causa del cattivissimo odore che emanava Josephine.
    Ma improvvisamente una luce abbagliante bloccò i movimenti di Lucille mettendo in guardia Sheamus da una parte e i Winchester dall'altra; davanti a loro si era materializzato un uomo, capelli neri, occhi blu, trench beige e l'espressione di uno che si sta a chiedere come risolvere i misteri dell'universo; era appena arrivato l'angelo Castiel!
    - Miseria!!! - gridò Sheamus - questo è un angelo! -
    - Chi se ne frega di chi sia questo bastardo! - gli rispose Lucille.
    A Sheamus venne quasi un colpo.
    - Sorellina, per favore, potresti non farlo arrabbiare? -
    - Il mio nome è Lucille e sono una potentissima strega, questo accanto a me è mio fratello maggiore Sheamus, è una strega anche lui anche se non si direbbe visto che è un maschio, ed essendo un maschio è pure una pessima strega! -
    - ...tante grazie sorella!! - disse offeso Sheamus.
    - Il mio nome è Castiel, sono venuto a riprendermi i Winchester -
    - Oh no mio caro, questi due restano quì! - disse alterata Lucille - altrimenti ci ficco pure te in questa scatola dopo che ti avrò strappato le ali!!! -
    - Sorellina, per favore....non far incazzare l'angelo -
    Dean e Sam si erano affacciati ad una delle finestre della casa delle bambole sbracciandosi il più possibile come a dire "salvaci da questa pazza!".
    - Te lo dirò una sola volta: restituiscimi i Winchester -
    A quella frase Lucille allungò il braccio ficcando la mano nella casa, il cobra non si era mosso ma quello che la donna teneva tra le mani non era il serpente, ma era Dean.
    - Mio caro, ti piace il baseball? - disse con una risatina - questa testolina di gomma è proprio come una palla, vediamo se la bella Lucille riesce a fare un fuori campo! -
    Così dicendo cominciò a mulinare il braccio così veloce che sembrava sdoppiarsi, se all'inizio Dean rideva come uno scemo perché gli sembrava di essere sulle montagne russe, dopo cominciò a gridare come se fosse tornato all'Inferno, per due ottime ragioni: il suo stomaco sarebbe fuoriuscito dalla sua bocca in un volgolo sanguinolente e, anche se fosse sopravvissuto a tale schifezza, sicuramente si sarebbe schiantato sul muro diventando una frittellina! Il braccio di Lucille continuava a roteare, tutto intorno si sentivano gridare tifosi che volevano l'homerun a tutti i costi, Sam gridava il nome del fratello e contemporaneamente scappava da Josephine, Sheamus si faceva il segno della croce...e la palla (Dean) fu scagliata lontano!!! Lucille svanì dal suo posto per riapparire da un'altra parte, una Lucille vestita da battitore, compresa la sua bella mazza rosa ricoperta di cuoricini rossi, colpì fortissimo la palla lanciandola ancora più lontano, la folla esplose in un grido acutissimo, l'angelo Castiel correva indietro furiosamente, si lanciò verso terra e atterrò provocando uno sbuffo di polvere....il pubblico si zittì ansioso di sapere...Castiel aprì il pugno, Dean era in posizione fetale sulla sua mano, tremante come non mai e con gli occhi così chiusi che sembravano incollati. Castiel allungò un dito su una guanciotta di Dean, il ragazzo aprì gli occhi e si tirò su, guardando Castiel dritto in faccia.
    - Santo Cielo Cass! Ma hai degli occhioni azzurri giganteschi - rimase sorpreso Dean.
    Lucille vedeva la schiena di Castiel non riuscendo a capire se il Winchester si fosse schiantato al suolo oppure no; anche Sam, affacciato ad una finestra, era ansioso come non mai, tanto aveva rinchiuso Josephine nella sala da pranzo. Castiel si rialzò, si girò e mostro la mano aperta con Dean in piedi sul palmo della mano che faceva il segno della vittoria!
    - C'hai provato brutta strega, ma io sono duro a morire! - disse Dean ridendo della situazione, tempo due secondi e i suoi occhi divennero due girelle e le gambe flosci - accidenti, gira tutto, gira tutto! -
    - Stramaledetto angelo impiccione bastardo figlio di una grandissima pu.. -
    - Sorella!!!! Te ne prego!!! - Sheamus si mise le mani nei capelli!!!
    - Non è ancora finita, ne hai salvato uno, ma ho ancora l'altro! -
    Mentre lo diceva aveva ficcato di nuovo la mano nella casa, afferrando Sam per la testa.
    - Ehi, non toccare mio fratello! - urlò Dean, ancora traballante.
    - Sai, puoi anche avere una testolina di gomma, ma se stacco la testa dal resto del corpo - disse cominciando a tirare la testa di Sam - finirà che questa bambolina si romperà! -
    - Cass fa qualcosa!!! - gridò Dean.
    - Sarebbe una cosa gradita se lo facessi alla svelta - disse Sam con una vocina flebile da "sto per avere un attacco di panico e mi fa male il collo"; Castiel non se lo fece ripetere due volte e dalla mano libera fece uscire una luce accecante che investì le due streghe, la casa delle bambole, Josephine e tutto il circondario!

    Sam e Dean si trovavano nella camera del motel che avevano preso un paio di giorni prima; erano depressi, avrebbero voluto farsi entrambi una bella doccia, cambiarsi i vestiti e farsi otto ore di sonno, ma gli eventi avevano sconvolto i loro piani, la caccia che avrebbe dovuto essere una passeggiata non si era rivelata tale, la seconda strega, Lucille, non era prevista e adesso i due Winchester non sapevano dove battere la testa. Castiel era stato velocissimo a recuperare Sam dalle grinfie di Lucille, ma tutto il resto era stato un disastro! I due fratelli se ne stavano musoni sul tavolino a fissare un bicchiere lasciato lì la sera precedente, era scoraggiante vedere che erano più piccoli del bicchiere. Un leggero battito d'ali fece alzare la testa ai due ragazzi, Castiel era tornato dalla sua missione.
    - Alla buon'ora Cass, sto morendo di fame! - affermò Dean saltellando verso il bordo del tavolo.
    - E' incredibile che con tutto quello che ci è successo, tu abbia voglia di mangiare - disse Sam con aria sconsolata.
    - Sammy, a stomaco pieno si troverà una soluzione migliore! - continuò Dean - Hai preso quello che ti ho chiesto? - disse rivolgendosi all'angelo.
    Senza rispondere Castiel tirò fuori da un sacchetto un hamburger con doppio bacon, patatine fritte con ketchup, frappè al cioccolato e un gigantesco pezzo di torta di mele.
    - Hai lasciato la mancia alla cameriera? - chiese Dean serio.
    - Sì -
    - Era carina? - chiese ancora più serio Dean.
    - ....era una femmina.... - rispose incerto Castiel.
    Era proprio vero, gli angeli avrebbero potuto prendere come tramite qualunque tipo, uomo, donna, bambino, vecchio, femmina, maschio, per loro non faceva differenza...ma cavolo, almeno la cameriera poteva guardarla un po' meglio, almeno per Dean!! Il maggiore dei Winchester scosse la testa, era inutile pensarci, quello sembrava un automa, ma nel momento in cui si avvicinò all'hamburger successe qualcosa d'imprevisto: il gigantesco hamburger, le patatine, il frappè e la torta sembravano risplendere di luce propria!
    - Dean!!! - Esclamò Sam - Ti sono venuti gli occhi a cuore!!! -
    - E' il Paradiso Sammy, il Paradiso! - disse Dean completamente in estasi.
    Castiel piegò leggermente la testa di lato, non era molto convinto che quello sarebbe stato il Paradiso di Dean una volta che fosse arrivato il suo momento di lasciare il regno dei vivi per andare nel regno dei morti. Senza starci a pensare troppo Dean si gettò letteralmente sull'hamburger come uno che non mangia da un mese.
    - Il solito esibizionista! - sbuffò Sam; ma non appena si voltò vide un gigantesco recipiente di plastica trasparente pieno d'insalata verde ed invitante circondato di luce propria.
    - Non per farmi i fatti tuoi Sam... - disse Dean malizioso - ma hai gli occhi a forma di stellina! -
    - C'è qualcosa che non mi torna... - disse Sam rivolgendosi all'angelo - come possiamo mangiare tutta questa roba con le dimensioni che abbiamo? -
    - Immagino che faccia parte del'incantesimo che vi ha colpiti. - rispose Castiel - se noti bene non vi siete miniaturizzati solo voi, ma anche gli oggetti che avete addosso, come abiti, pugnali, pistole; ma se tu provassi adesso a toccare un oggetto qualunque in questa stanza rimarrebbe della solita grandezza -
    - ...mentre per il cibo questa cosa non conta? ... - chiese Sam mentre buttava un'occhiataccia a Dean che aveva appena estratto una gigantesca fetta di bacon croccante squittendo come un bambino.
    - Il cibo è essenziale per gli esseri umani, nel momento che mordi quell'insalata, essa diventerà della grandezza giusta per la tua bocca e per il tuo stomaco. Credo che il piano della strega fosse quello di tenervi in vita per giorni per potervi torturare più a lungo -
    - Non credo che Josephine ce lo avrebbe permesso tanto facilmente - disse Sam con un sorriso tirato.
    - Chi è Josephine? - chiese Castiel.
    - Lascia perdere, è una lunga storia - affermò Sam, ma nel momento che lo disse gli venne un colpo, Dean aveva già divorato tutto il suo cibo e adesso sembrava un'enorme palla! - A volte sei proprio un maiale Dean! - gli gridò Sam.
    Castiel allungò un dito sulla panciotta di Dean massaggiando quel botolo dall'aria soddisfatta che era diventato - Credo che sia il caso di ritrovare quella strega e farle annullare il maleficio, io non sono in grado di aiutarvi in questa cosa -
    BUUURP! Castiel aveva premuto un po' troppo sul panciotto di Dean.
    Sam guardò ancora più disgustato il fratello - ...sì...hai ragione. Chiameremo Bobby. Che ne pensi Dean? -
    - Credo che sia il Paradiso! - disse tutto soddisfatto mentre Castiel continuava a massaggiargli il trippone.
    - Ma non sai pensare ad altro? C'è solo il cibo che conta per te?!? - gli gridò Sam.
    - Passa quarant'anni all'Inferno e saprai quanto può mancarti la tua insalata -
    Dopo aver mangiato tutto i ragazzi erano pronti per chiamare Bobby; avevano deciso di avvertirlo prima del loro arrivo, tanto per essere certi che non li avrebbe presi in giro per almeno un intero mese. Ma un nuovo problema si affacciò ai ragazzi, come aveva detto Castiel, tutte le cose che avevano addosso si erano miniaturizzate, compresi i loro cellulari.
    - Sarà un problema riuscire a mettersi in contatto con lui, un cosino simile prenderà la linea? - disse Sam amareggiato; effetivamente il suo cellulare era grande come un unghia di un essere umano di normali grandezze.
    - Tentare non costa nulla - disse Dean, e così chiamò!
    - Pronto? - la voce burbera di Bobby aleggiò nell'aria.
    - Ehi Bobby, sono io, Dean! -
    - Pronto?! - disse Bobby con aria più arrabbiata.
    - EHI! SONO IO, DEAN! MI SENTI ADESSO? - gridò Dean.
    - PRONTO?!?!? - urlò Bobby!
    - BASE TERRA CHIAMA BOBBY! CI SENTI ADESSO?!?!? - gridarono Sam e Dean con tutte le loro forze.
    - VAI A QUEL PAESE! - ringhiò Bobby riattaccando il telefono in faccia ai fratelli.
    - Credo che non vi abbia sentito - disse placido Castiel, beccandosi un'occhiataccia da entrambi i fratelli.
    - Poco male, andremo direttamente da lui grazie a Cass e, una volta lì, gli spiegheremo quello che è successo - affermò Sam.
    - Un momento....e Baby? - disse Dean con gli occhi strabuzzati.
    - Dobbiamo lasciarla quì Dean - disse Sam afferrando Dean per le spalle, suo fratello aveva già la tremarella - non temere, non le succederà niente, stai tranquillo - Sam cercava di calmare Dean in tutti i modi, era tornato da poco dall'Inferno e non voleva assolutamente sconvolgerlo più del dovuto, ma la cosa era molto difficile quando si parlava di Baby.
    - Non possiamo usare anche noi un qualche tipo d'incantesimo? - disse Dean speranzoso.
    - Cioè? -
    - Che so, la miniaturizziamo e ce la portiamo via....oppure, se qualcuno osa anche solo sfiorarla, si becca un fulmine da qualche angelo protettore delle Impala del 67 ... -
    A quell'affermazione, Castiel era ancora più dubbioso sul possibile Paradiso di Dean; c'era davvero la possibilità che uno dei suoi fratelli lasciasse uno scontro contro svariati demoni per proteggere la macchina dell'uomo giusto?
    - C'è davvero la possibilità che un angelo molli baracca e burattini per stare dietro al tuo catorcio? - disse Sam, nemmeno gli avesse letto nel pensiero.
    - Chiamala così un'altra volta e ti rinnego come fratello - disse Dean tetro.
    - Vorrei solo precisare che gli angeli custodi proteggono gli esseri umani, non oggetti inanimati -
    - Chiudi quella boccaccia Cass! - gli urlò Dean - andiamo dove dobbiamo andare, ma se succede qualcosa a Baby.....TREMERA' IL MONDO! -
    In un battito di ciglia, Sam e Dean, sulla mano di Castiel, si ritrovarono nel salotto di Bobby, con Bobby che teneva una bottiglia di birra in mano e la birra che gli fuoriusciva dalla bocca non appena aveva visto apparire l'angelo...Dio onnipotente, ma facevano sempre così? Apparivano quando volevano? E se fosse stato in bagno? Le mille domande di Bobby non ebbero risposta, Castiel aveva allungato la mano verso di lui e Bobby aveva visto delle strane cose...
    - Ehi Bobby! - disse Dean salutandolo con la mano e sfoggiando il suo sorriso migliore.
    Gli occhi di Bobby si rovesciarono all'indietro e l'uomo cadde a terra svenuto!

    Dean era concentratissimo, fece diversi respiri per regolare il cuore, si mosse con fare sicuro, arrivò fino al bordo e fece un volo d'angelo perfetto! Splush! L'acqua era bella calda ma non bollente, sembrava di stare alle terme, perfino Sam, che si era buttato prima di lui, non aveva da dire nulla...Bobby, dopo essersi ripreso dallo shock iniziale, e dopo aver detto diverse volte "meno male che vostro padre non è più quì per vedervi" manco fosse stata colpa loro, aveva messo dell'acqua in una pentola a fuoco lento, in questo modo i ragazzi avrebbero potuto fare un bagno caldo e rilassante; per i vestiti c'era poco da fare, dovevano tenersi quelli che avevano...e dormire? Neanche per idea! Una volta terminato il bagno avrebbero SUBITO cercato un modo per annullare gli effetti del maleficio.
    - Ricapitoliamo... - disse Bobby - siete andati nella classica cittadina rurale americana dove tutti si conoscono, avete eliminato una strega, ma siete incappati nella sua migliore amica, l'avete fatta incazzare e per vendetta vi ha trasformato in questi....questi....qualunque cosa voi siate -
    - Superdeformed! - dissero in coro i Winchester.
    - Quello che è! Se non fosse stato per l'angelo adesso sareste cibo per serpenti. Il problema è che questo tipo di incantesimo è particolare, è molto personalizzato, quindi è improbabile che troveremo qualcosa nei miei libri....cosa stai facendo Sam? -
    Sam trascinava con tutte le sue forze un gigantesco tomo.
    - Voglio aiutarti a fare ricerche -
    Sam cercò di aprire il libro, ma solo dopo vari tentativi ci riuscì, la copertina doveva pesare una tonnellata! Una volta riuscito ad arrivare all'indice, Sam si lecco tutte le mani.
    - Che cosa vuoi fare Sam? - chiese Bobby con gli occhi a fessura.
    - Cerco di girare la pagina -
    - Ma non l'hai mai visto Il Nome della Rosa? Guai a te se mi slappi la tua bava sugli angoli del mio libro! E' antico e non voglio che si riempia di muffa dovuta alla tua saliva -
    Sam aveva le mani grondanti di qualcosa di molliccio e appiccicoso.
    - ....ehm...ok...Cass! - chiamò Sam - hai portato con te quello che ti avevo chiesto? -
    Castiel prese una borsa e tirò fuori il Notebook di Sam.
    - COSA?!? - gridò Dean - ti sei fatto portare il Pc ma avete voluto lasciare Baby incustodita?!? -
    Tutti si bloccarono a fissare Dean. Dean era seriamente convinto che Castiel avrebbe potuto teletrasportare un intera auto? Evidentemente sì!
    Sam non ci badò più, dopo un grandissimo sforzo riuscì ad aprire il pc e ad accenderlo. Un enorme fascio di luce lo colpì in pieno viso accecandolo all'istante e facendolo gridare.
    - Sam ma sei impazzito? Sei troppo vicino!!! - lo tirò via Dean.
    - Ho visto la Luce! - continuava a gridare Sam con gli occhi a girella.
    Castiel guardò il monitor; sapeva che nella storia dell'umanità molti uomini avevano adorato diversi tipi di Divinità pagane, ma non aveva mai sentito parlare di un Dio chiamato Google!
    - Ad ogni modo - continuò Bobby dopo essersi accertato che Sam non fosse rimasto cieco perennemente - nei miei libri non c'è molto da leggere su questo incantesimo -
    - ...quindi? .... - disse Dean con aria preoccupata.
    - L'unico modo per tornare alle vostre dimensioni è ritrovare la strega e farle disattivare il maleficio -
    I due fratelli si guardarono sconcertati.
    - Abbiamo un grosso problema Bobby - affermò Sam - non abbiamo la più pallida idea di dove sia -
    - Ah no? -
    I due fratelli fecero di no con la testa contemporaneamente.
    - Com'è possibile? Eravate in casa sua! -
    - Non è del tutto esatto - disse Dean.
    - Noi abbiamo visto la casa della prima strega che abbiamo eliminato - continuò Sam - quando ci siamo risvegliati con queste dimensioni eravamo nella casa delle bambole, non sappiamo quale sia la sua vera casa, inoltre non è sola, c'è anche suo fratello -
    - Sì, ma suo fratello mi sembra molto succube - affermò Dean - il punto è proprio che non abbiamo idea di dove andarla a cercare -
    Bobby sembrò pensarci un po' su, ciò che avevano detto i fratelli era logico, ridotti com'erano potevano solo aver visto il soffitto della stanza dove si trovava la casa delle bambole, niente di più...forse una finestra...
    - Ma - disse Bobby subito dopo aver pensato alla finestra - se questa strega vi ha subito trasformati dopo che avete eliminato la prima strega, può solo significare che la sua casa si trova nella medesima città, è possibile che fossero anche vicine di casa, o comunque abitare nella stessa zona -
    Non faceva una piega.
    - E allora cosa facciamo? Hai qualche idea? - chiese Sam.
    - Forse sì - disse Bobby con un sorrisetto compiaciuto.

    La cittadina dove le tre streghe vivevano era effettivamente minuscola, c'era una grande strada principale con ai lati vari negozi di ogni tipo, ma le case private si trovavano in quartieri piccoli e insignificanti, tutte molto uguali, con lo steccato bianco, le siepi curate, piante sui davanzali....una fotocopia dietro l'altra; ma a Bobby Singer questo non interessava; lui, Sam, Dean e Castiel si trovavano ai confini della città e l'idea di Bobby era quella di trovare la casa in un modo diverso che gironzolare per tutte le vie in macchina alla ricerca di una casa particolare. Bobby salì sul suo furgone e tirò fuori uno scatolone, la soluzione si trovava lì dentro.
    - Cos'hai in mente Bobby? - chiese Dean, leggermente allarmato, il suo sesto senso cominciava a pizzicare, si sentiva come Spiderman quando avvertiva la presenza di Goblin pochi secondi prima che una bomba a forma di zucca gli piombasse addosso.
    - Ho deciso che sorvoleremo la città dall'alto - disse Bobby mentre dalla scatola tirò fuori un aeroplano comandato. A Dean fuoriuscirono gli occhi dalle orbite, mentre Sam sembrava galvanizzato al massimo.
    - Dall'alto sono certo che riuscirete ad individuare la casa; fuori sembrano tutte uguali, ma dentro non è detto che sia così, controllerete le finestre e vediamo se la fortuna ci assiste per una volta -
    - Come facciamo ad avvisarti di averla trovata per farci scendere? - chiese Sam.
    - Con questo - Bobby aveva applicato sull'aeroplano un minuscolo telecomando con una minuscola lampadina - la premete e questa brilla, usate il codice Morse per dirmi se virare, se atterrare, quello che volete....conoscete il codice Morse, vero? -
    - Io sì! - disse orgoglioso Sam e non gliene fregava niente se Dean lo avrebbe definito di nuovo un nerd, ma Dean era pallido come un morto.
    - Io lì non ci salgo - disse il maggiore dei Winchester con una calma surreale.
    - Dean non è un vero aeroplano, è solo un modellino con un telecomando - cercò di rassicurarlo Sam.
    - Io lì non ci salgo -
    - Ma dai, guarda, Bobby ci ha procurato perfino dei caschi da aviatore -
    - Li ho presi da Ken, il fidanzato di Barbie, vi staranno a pennello -
    - Io lì non ci salgo -
    Sam sbuffò, non era possibile che Dean si rifiutasse di andare a caccia di streghe per tornare alto almeno centottantacinque centimetri.
    - Dean... -
    - Io lì non ci salgo -
    - Stai diventando un disco rotto Dean! - gli gridò Sam, sperando in una sua reazione.
    - Io lì non ci salgo -
    - Secondo me è sotto shock - ammise Bobby.
    - Dean se non sali su quell'aeroplano ti ci ficco io a forza!!! - ringhiò Sam.
    Dean guardò Sam, poi Bobby, poi di nuovo Sam, poi di nuovo Bobby...alla fine si rivolse a Castiel.
    - Cass, tu sei sceso all'Inferno per tirarmi fuori, mi hai detto che ero importante, mi hai detto che ho un compito da svolgere....mi hai perfino lasciato un segno sulla spalla! - disse Dean, mentre si tirava su la manica mostrando la forma minuscola di una manina piccina piccina, talmente piccina che per capire che era la forma di una mano ci sarebbe voluta una lente d'ingrandimento...Bobby avrebbe voluto prendere uno straccio e stropicciare via quella macchiolina rossastra... - se salgo su quel COSO è certo che il COSO cadrà ed io morirò! Morirò e non potrò fare quello che devo fare! -
    Sam e Bobby non credevano alle loro orecchie, quello sembrava un ricatto bello e buono; entrambi guardarono l'angelo immobile davanti a loro. Castiel allungò la mano, prese Dean e se lo appoggiò sulla spalla.
    - Lui non ci sale su quel coso - disse flemmatico.
    Sam e Bobby si diedero una manata sulla fronte; Dean, che stava sghignazzando mostrando il segno della vittoria, l'aveva fatta franca un'altra volta!
    Ormai avevano deciso, sarebbe andato solo Sam. Il più giovane dei Winchester si mise il casco da aviatore di Ken e salì sull'aeroplano.
    - Metticela tutta Amelia! - gli gridò Dean contento di rimanere a terra.
    Per tutta risposta si prese un ditino medio da parte di Sam.
    Bobby avviò il telecomando e l'aeroplano partì! Sam si divertiva un mondo, ma non dimenticò di controllare le finestre delle abitazioni su cui passava sopra; guarda di qua e guarda di là notò ad una finestra la matassa di capelli rossi di Sheamus, il fratello di Lucille; così, nel momento in cui Bobby avrebbe riportato l'aeroplano sopra di loro, avrebbe dato il segnale. I tre uomini a terra notarono la lampadina che si accendeva e si spegneva, il segnale era stato dato, Sam aveva trovato la casa giusta, era il momento di far atterrare il coso. Dean, che si trovava ancora sulla spalla di Castiel, si avvicinò all'orecchio dell'angelo bisbigliandogli qualcosa; Castiel si avvicinò a Bobby e con un dito girò una levetta del suo telecomando. L'aeroplano su cui stava Sam cominciò a fare movimenti improvvisi; Sam, che si ritrovò a testa in giù, cominciò a gridare come un dannato.
    - Castiel, per favore, non toccarmi il telecomando - gli disse con molta calma Bobby.
    L'aeroplano, dopo aver fatto praticamente otto volte il giro della morte, atterrò vicino ai tre uomini. Sam uscì barcollando, con gli occhi a girella, pronto a lasciar fuoriuscire tutto quello che aveva nello stomaco.
    - Allora Sammy, è bello volare con quel COSO? - gli chiese Dean sornione.
    Un altro ditino medio apparve, ma subito dopo Sam stramazzò al suolo svenuto.
    - Bene ragazzi, il più è fatto. Buona Fortuna! - disse Bobby mentre rimetteva l'aeroplano nella scatola.
    - Cosa? - dissero in coro i fratelli - tu non vieni con noi? -
    - No! Ha chiamato Rufus, ho un lavoro da fare con lui, si tratta di una specie di mostro che non è ancora riuscito ad identificare, ve la dovrete cavare da soli -
    Gli occhi dei due fratelli erano come due lune piene.
    - Non guardatemi in quel modo, avete un angelo ad aiutarvi - e così dicendo Bobby ripartì con il suo furgone.
    - Cass se ci molli con una scusa scema del tipo "ho un demone da eliminare" mi butterò da un ponte e morirò! Morirò e non potrò fare quello che devo fare! - disse Dean.
    - D'accordo - rispose Castiel.
    Quella risposta non era gradita, dava l'idea ai due ragazzi che l'angelo era pronto ad andarsene anche lui.
    - E adesso che facciamo? Qual'è il piano? - chiese Sam.
    - Castiel entra in casa e iniziamo a fare una cagnara da far rivoltare l'Inferno - disse Dean.
    Castiel si materializzò nel salotto della casa, con Dean e Sam nei palmi delle mani; purtroppo era proprio davanti a Lucille che lo guardava divertita.
    - Guarda guarda chi sono tornati! I Winchester! - disse allegra la strega - e anche quel babbeo di un angelo -
    - Sorellina, ne abbiamo già discusso, niente imprecazioni verso un Servo di Dio, ok? - la pregò Sheamus.
    - Vi stavo aspettando! Credevate davvero che vi avrei lasciato vivere dopo che TU - disse indicando Dean - mi hai pugnalata a sangue freddo? E dopo che TU - disse stavolta indicando Sam - hai ucciso il mio amato Romualdo?! E dopo che TU - ripeté il gesto verso Castiel - mi hai privato del mio divertimento preferito?!? Non esiste proprio che la passiate liscia! -
    A quel punto Lucille cominciò a pronunciare una strana formula che sembrava una cantilena...all'improvviso ci fu un enorme scoppio; Sam si ritrovò a terra, Castiel non era più lì con loro!
    - Che cos'hai fatto a Castiel?!? - gridò Sam.
    - Secondo te? - ridacchiò la strega.
    Ma Sam si rese conto che qualcuno mancava all'appello: Dean!
    - Che cos'hai fatto a mio fratello strega?!?!? - gridò ancora più forte Sam mettendosi le mani nei capelli.
    Lucille lo guardò stranita.
    - ...dove diavolo è finito tuo fratello? - chiese con un enorme punto interrogativo.
    Un istante dopo Lucille ebbe la sua risposta ed emise un urlo agghiacciante che fece battere i denti a Sam e impallidire Sheamus.
    - Levamelo!!! Levamelo di dosso!!! - gridava Lucille muovendosi come se stesse prendendo delle piccole scosse elettriche. A quel punto sia Sam che Sheamus videro una piccola protuberanza spuntare da sotto i vestiti di Lucille: Dean, dopo l'enorme scoppio di prima, era stato catapultato sui lunghissimi riccioloni neri di Lucille, lei non se n'era accorta e Dean ne aveva approfittato per entrare nei suoi vestiti!
    Il balletto di Lucille continuava, ma continuavano anche le imprecazioni verso Sheamus che non faceva nulla.
    - Sheamus elimina questo piccolo bastardo! - gli gridava contro Lucille.
    - E come faccio? Per togliertelo di dosso dovrei toglierti i vestiti -
    - Non ti azzardare, sai! O ti riduco in brandelli! -
    - Andiamo sorellina, credi che non ti abbia mai vista nuda? -
    - L'ultima volta che mi hai vista nuda avevo quattro anni e stavamo facendo il bagno insieme!! -
    Dean ormai si stava dirigendo verso il bassoventre di Lucille, e lei mandava gridolini isterici; vedeva la protuberanza sotto i vestiti e la colpiva con tutte le sue forze, ma Dean aveva la testa come una gomma e le botte di Lucille non gli facevano nessun effetto.
    - Sembra quasi che Dean stia realizzando un suo desiderio nascosto - disse Sam con l'aria di chi la sapeva lunga.
    - Ah ha! - si sentì la voce di Dean - ho trovato l'ombelico! -
    Gli urli di Lucille erano così forti che era incredibile che i vetri delle finestre non fossero esplosi.
    - Sheamus ha i capelli rossi e tu neri! Adesso scopriremo se non te li tingi! - disse Dean ridacchiando sadicamente.
    La protuberanza stava dirigendosi verso il basso!!!
    - Dean, un po' di contegno, per favore - disse Sam leggermente imbarazzato.
    All'improvviso ci fu un nuovo scoppio, fumo dappertutto avvolgeva la stanza, quando si diradò Sam era di nuovo della sua grandezza naturale, il Bigfoot di sempre. Il Winchester guardò per terra e vide Dean sopra una Lucille mezza nuda! Nel ritornare alla sua dimensione aveva inevitabilmente strappato i vestiti della strega. Lucille lo guardò, Dean sorrideva compiaciuto, Lucille si guardò, era mezza nuda; un urlo raccapricciante uscì dalla sua bocca e stavolta i vetri delle finestre esplosero davvero!!
    Per impedire il crollo della casa, Sheamus scagliò sulla sorella della polvere luccicante e lei svenne in un istante.
    - Per la miseria, credevo che sarei diventato sordo! - disse Sam massaggiandosi le orecchie.
    - Io sono beato! - disse Dean con un sorrisetto sconcio ancora sopra Lucille svenuta.
    - Levati di lì, maiale! - gli gridò Sheamus.
    Dean si rialzò subito andando ad abbracciare il fratello.
    - C'era bisogno di farle questo? - lo minacciò Sheamus - il maleficio s'interrompe dopo poche ore!!! -
    I due fratelli si guardarono e poi guardarono Sheamus.
    - E noi come potevamo saperlo, scusa? - chiese Sam indispettito.
    - Ma che te ne frega, eliminiamoli entrambi, ora o mai più! - disse Dean tirando fuori il pugnale.
    - Fermi, fermi, fermi! - gridò Sheamus - non prendetevela con lei, è snervante, è isterica, è una despota, ti risponde sempre male, ti offende senza ritegno, avresti voglia solo di prenderla a schiaffi dalla mattina alla sera, ma è mia sorella ed io la amo; ce ne andiamo da quì, non sentirete più parlare di noi! - e così dicendo Sheamus e una Lucille ancora svenuta svanirono nel nulla.
    - E' proprio succube - disse Dean - li ritroveremo e finiremo quello che dovevamo fare -
    - Dean, ma Cass? - chiese Sam con aria preoccupata.
    Dean guardò per terra, Sam seguì il suo sguardo: sul tappeto del salotto c'era un piccolo fagottino di colore beige. Dean lo raccolse mostrandolo a Sam, era Castiel in posizione fetale, ridotto alle grandezze di una saponetta, con un testone enorme pieno di capelli arruffati.
    - Superdeformed! - disse Dean.
    - Era proprio una fanatica - sbuffò Sam.
    - Hai sentito cosa ha detto Sheamus, tra qualche ora sarà di nuovo come prima, basta solo avere pazienza -
    Dean mise il corpicino di Castiel nella tasca interna del suo giubbotto.
    - Andiamo a recuperare Baby! - disse, mentre velocemente oltrepassava la porta.
    La missione era finita bene a metà, una strega eliminata e due in fuga, ma Sam era certo che prima o poi avrebbero incontrato nuovamente Lucille e Sheamus, e pregò che quella pazza non si fosse inventata un altro giochetto diabolico.

    NOTE DELL'AUTRICE
    Inizio subito con il congratularmi con i lettori, se siete arrivati a leggere le mie note significa che siete sopravvissuti al mio umile racconto e la cosa non può che rendermi felice; comunque un paio di note (forse) è necessario dirle:
    1) Non ho la più pallida idea se esiste Ken, il fidanzato della bambola Barbie, in versione Aviatore; so che Barbie ha migliaia di versioni, quindi potrei erroneamente pensato che anche Ken ne abbia; se non fosse così fate finta che Bobby abbia detto Ken solo per far capire ai lettori che ha preso i caschi da aviatore da qualche bambolotto, viste le ridotte dimensioni dei fratelli Winchester.
    2) La Amelia che viene nominata da Dean si riferisca alla famosa Amelia Mary Earhart, la famosa aviatrice americana che scomparve nell'Oceano Pacifico nel 1937 cercando di fare il giro del mondo; ovviamente è una presa in giro da parte di Dean verso Sam a causa dei capelli abbastanza lunghi che porta.
    ...e ricordate: ogni commento, positivo o negativo, è sempre ben accetto!
     
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    Lilith vs Sam

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    :laughing: :laughing: :laughing:

    Punto 1: cosa ti sei fumata?

    Punto 2: sembra un episodio di quei cartoni giapponesi su streghe e semidei completamente demenziali e folli, e riuscivo perfettamente a immaginare tutto! :lol:

    Punto 3: sono rotolata all'idea del cobra femmina col fiocchetto alla coda, molto disneyano! ma anche a Dean che ricatta Cas e "io sul quel coso non ci salgo", e la descrizione di Dean estasiato davanti all'hamburger gigante "paradisiaco" mi ha ricordato questo:

     
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    Good Girls go to Heaven, Bad Girls go Hunting with Dean!

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    Comincio subito con il RINGRAZIARTI! Fa piacere vedere che il proprio sudato (?) lavoro venga stato apprezzato!
    Posso rispondere alle tue domande se vuoi:

    1) Di norma non fumo, mai fatto in vita mia; ma il fatto che mi sparo Nutella, merendine e tutto quello che in Tv dicono che fa male, conta?

    2) Bene! l'idea doveva essere quella; sono cresciuta a Pane e Manga & Anime, se non fossi riuscita a spiegare la situazione dei Bros sarebbe stata un disastro! ....disastro è anche che a questi due poveri fratelli ho fatto passare dei momenti "indimenticabili"! ...sono crudele, lo so, ma che ci posso fare?

    3) Scrat rende perfettamente l'idea! Quando ho descritto questa scena, m'immaginavo l'Inno alla Gioia di Beethoven, ma qualunque musica paradisiaca ci sta bene!!!

    ...che posso aggiungere? Che di storie serie, introspettive, drammatiche....forse...non sono in grado di scriverle! Abbiate pietà di me!
     
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