DEAN WINCHESTER E IL LATO OSCURO DELLA FORZA

oneshot introspettiva psicologico.analitica, non del tutto seria

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  1. sahany09
     
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    Rieccomi.
    Dopo aver "svolazzato" qua e là per il mondo e lo spazio, torno " a casa Winchester" ma solo per poco, per raccontare una storiella introspettiva che riguarda il nostro splendido eroe il quale fatica ad accettare un dato di fatto che riguarda un po' tutti noi. Fateci caso e pensateci su. Se volete, e se non avete nient'altro di meglio da fare (se lo avete, fatelo!)



    Titolo: DEAN WINCHESTER E IL LATO OSCURO DELLA FORZA
    Tipologia: ONESHOT
    Nome autore/nickname: SAHANY09
    Fandom: SUPERNATURAL
    Timeline: 11a stagione
    Sommario: introspezione di Dean con la sua coscienza e dialogo con Crowley.
    Spoilers: Sì e no. L'introspezone e il dialogo sono piuttosto generici e riguardano una particolare situazione psicologica in cui si trova il nostro bel Dean, più o meno indipendentemente dalla situazione generale che si è venuta a creare di recente. Ma le allusioni alla stagione corrente non mancano. Come pure la mia consueta immancabile ironia surreale.
    Chiedo venia per il casuale utilizzo qua e là di un linguaggio non propriamente fine ma avverto - e non credo sia molto necessario - anche che non siamo all'interno di un istituto di educande, gestito dalle Dame di San Vincenzo, bensì in presenza di personaggi come Crowley che, sappiamo non è esattamente un damerino, pur mostrando sempre una sua singolare eleganza di atteggiamento, e dello stesso Dean che non è di sicuro un compunto lord britannico.

    Disclaimer: non violo alcun diritto d'autore. La storia è di mia completa invenzione.

    Note: la oneshot è scritta con impostazione quasi teatrale.

    Buona lettura e buon divertimento.
    Spero vi piaccia.
    I commenti non sono obbligatori.


    Interno bagno del bunker, una mattina qualunque.

    Uscito dalla doccia, Dean si dà un'asciugata sommaria al corpo, al volto e ai capelli e sulla pelle ancora umida s'infila una t-shirt verde chiaro più i pantaloni grigi di una tuta da ginnastica, dopodiché si sposta al lavandino e, inevitabilmente si guarda allo specchio. L'immagine riflessa è quella di un giovane uomo, sempre bello, ma con un'espressione tormentata sul viso e, soprattutto, uno sguardo acceso, che gli fa brillare gli occhi chiari più del solito.
    Si ferma e continua a guardarsi allo specchio ma non per vanità. Oltre al suo volto, vede qualcos'altro ma lo vede soltanto lui e non perché è solo nel bunker.
    Rivede la scena del primo incontro con Amara, entrambi avvolti nella nebbia grigia scura creata dai demoni che sono convenuti e conversi davanti all'Impala, bloccando l'auto mentre lui e Sam cercano di fuggire dal luogo in cui si è consumata la loro ultima avventura in ordine cronologico.

    AMARA: "Siamo uniti, Dean. Indissolubilmente......".
    Ecco il punto.
    In base agli esiti della loro indagine, la donna ha dichiarato di rappresentare l'Oscurità; la sorella di Dio che è Luce, ed è il pericolo che ora lui e Sam devono combattere. Ma lui che c'entra?
    C'entra.

    CROWLEY (che si materializza dietro di lui, allo specchio): "Coraggio, tigre. Ammettilo finalmente! L'Oscurità è anche dentro di te. E lo è da sempre. Da quando sei nato.....Alce lo ha fatto ed ora è sereno. Tu continui a lottare contro la realtà".
    Un urlo erompe dentro di sé e Dean chiude gli occhi perché non vorrebbe sentirlo ma è troppo forte per fingere di non ascoltarlo.
    CROWLEY: "Dean, smettila di turarti le orecchie! E non affaticarti troppo a cercare di uscire dal pozzo di fango e merda in cui sei caduto perché tutti siamo là dentro, ci siamo incontrati e abbiamo scambiato due chiacchiere al calduccio...".

    Aveva cominciato a nutrire qualche insinuante sospetto fin dall'apparizione del suo altro Dean, nella 3a stagione, allorché aveva incontrato quest'ultimo nella stanza dell'ennesimo anonimo, squallido motel all'interno di un sogno provocato artificialmente dall'ingestione di una sostanza, con lo scopo di salvare Bobby, perso in un altro sogno, e in quel caso, il suo alter ego malvagio lo aveva avvisato sulla possibilità di essere stato "persuaso" dal genitore a ricoprire il ruolo del buon fratello maggiore che si prendeva cura del minore, incarico che lui, Dean Winchester aveva assunto con cognizione di causa, senza protestare e ribellarsi e chiedersi, anche solo per un istante, se fosse stato giusto farlo o meno.

    La seconda opportunità, persa, di riconoscere la metà perversa della sua natura, era stata il primo soggiorno nel rovente inferno in cui era finito per aver venduto l'anima in cambio della vita di Sam ma aveva respinto quella realtà con tutta la forza che teneva nell'anima pur non potendo negare di aver provato piacere ad infliggere le stesse pene sopportate per trent'anni da lui ad altre anime.
    Piacere a torturare altre anime!
    Questo era il suo grande dramma.
    Si era scoperto "cattivo" e non era riuscito a tollerarlo.
    Il Lato Oscuro della Forza si era rivelato in lui senza pietà provocandogli uno scombussolamento mentale - e anche fisico - che lo aveva scosso fino all'ultima fibra del suo corpo, poi però, gli impegni del suo "lavoro", condotto insieme con Sam, avevano gradatamente allontanato quel pensiero dal suo cervello relegandolo nei più reconditi angoli della mente.
    Relegandolo....non cancellandolo!
    In verità, quel pensiero non lo aveva lasciato mai più, anzi! Si era riaffacciato a tratti, per pochi attimi, ogni qual volta i ricordi legati a quella terribile esperienza erano tornati in superficie, richiamati alla memoria dal suo racconto narrato a qualcuno: a Sam e a pochissimi altri, per poi tornare a tuffarsi nel falso oblio gentilmente offerto dal "lavoro".

    Dietro di lui, Crowley sospira, scrolla e torce la sua faccia mobilissima in una buffa espressione di disappunto.
    CROWLEY "Sai qual è il tuo guaio, bocconcino? Il tuo caro, amato paparino che tu adoravi nonostante tutto..... - Dean freme. Malgrado sia consapevole dei danni inferti a lui dall'adorato genitore, Dean non sopporta che suo padre venga denigrato - E che diceva di amarti. Oh, sì .... è vero. Eri il suo cocco ma ti ha rovinato del tutto, regalandoti il ruolo di soldatino stupido e ubbidiente, baby-sitter del piccolo, già diabolico Sammy, scaricandoti addosso una responsabilità più grossa di te, lasciandoti credere che senza di te il mondo sarebbe crollato e tu saresti sempre stato il cavaliere senza macchia e senza paura che avrebbe salvato il culo del mondo. Il guaio è che tu ci hai sempre creduto ciecamente fino all'ultima virgola, negando l'evidenza dell'altra metà della mela!". Crowley pronuncia l'ultima parte della frase, alzando la voce e piegandola su un tono più aspro e adirato.
    Dean si volta di scatto verso di lui ma il demone è scomparso.
    Torna a guardarsi allo specchio .
    Il suo viso è alterato.
    I bei tratti, induriti.
    Lo sguardo è brillante, nella sua luminosa disperazione.
    C'è poco da fare. Crowley non ha torto.

    Che dire quando aveva preso in mano la Prima Lama per la prima volta?
    Quel brivido bollente, partito dalla mano che l' aveva stretta, gli aveva incendiato le vene del corpo salendo fino al cuore ed al cervello. La Prima Lama era un oggetto dai poteri occulti, oscuri e terrificanti, ma l'ondata di istinti omicidi, violenti, animaleschi primordiali, scoccata dal manico, era anche farina del suo sacco, solo decuplicata dalla forza malefica dell'oggetto.

    Il ricordo dell'altra metà della sua mela sta tornando a galla, ed anche ora Dean cerca con tutte le sue forze di rimandare il tutto indietro al mittente, augurandosi di sbagliarsi, illudendosi che quella sensazione di diabolica onnipotenza provata in quell'infausta occasione sia stata solo frutto della magia nera sprigionata e liberata d'improvviso, dopo millenni di forzato contenimento, nell'osso d'asino dannato, e che possa essere di nuovo imprigionata nel tempo con un incantesimo scritto in un manuale per maghi da strapazzo, ancorché in possesso alla famosa setta degli Umanisti, o Uomini di lettere, gente istruita, colta ed esperta di arti alchemiche ma anche simpatizzante e praticante della meno nobile negromanzia.
    Anche in quell'occasione, Dean aveva negato l'evidenza di una sua possibile metà di natura negativa, ostinandosi a vedere soltanto il lato A del suo essere e del suo cuore puro.

    E per finire, ecco che, dopo essere stato trafitto al petto dal lungo coltello di Metatron, ed esser passato all'altro mondo, si era ritrovato, condotto per mano e dalla suadente e convincente voce del demone, questa volta non nel calderone rovente e solforoso degli Inferi, bensì sempre sulla Terra ma con le vesti - e gli occhi neri - di Cavaliere dell'Inferno, ad agire come uno di loro, respirando l'aria ed i sapori pieni di una vita dissoluta a base di sesso e comunque piaceri carnali che forse, segretamente, aveva sempre desiderato ma mai concepito di poter vivere nel suo ruolo di "buono" per forza, come da copione stabilito dagli autori di uno tv show che, per essere popolare e di alto gradimento deve necessariamente presentare al suo pubblico almeno una figura positiva.
    Ed anche quella volta aveva provato piacere a "giocare" con più donne contemporaneamente, a picchiare e far male al prossimo solo per il gusto di farlo, senza ragionarci troppo sopra, anzi! Senza ragionarci affatto, percependo fisicamente il gusto di sfogare la propria aggressività repressa.
    Un piacere intenso, al di là della sua immaginazione.
    Ed anche questa volta lo sforzo di ammetterlo è gigantesco, titanico, prosciugante di tutte le sue forze.

    CROWLEY (alle spalle di Dean): "Dean, se non la smetti di darti le craniate contro il muro, finisci che ti fai un male boia senza concludere un maledetto cazzo! Quando capirai che è così per tutti voi umani, eh? Quando capirai che se non accetti questa realtà, come minimo finirai in un ospedale psichiatrico con un esaurimento coi contro fiocchi, se non addirittura pazzo, senza rimedio che nemmeno Sam, o quel coglione di Castiel, sapranno trovare per tirarti fuori da lì?".

    Allo scopo di respingere per l'ennesima volta l'evidenza, Dean prende un profondo respiro e si gira di scatto verso Crowley il quale, stavolta, non riesce a scappare e a scomparire. Anche perché Dean, con un guizzo sorprendente, si muove verso il demone, lo prende per la gola e lo inchioda alla parete più vicina. Ora il suo sguardo preoccupa Crowley. E' ghiaccio che brucia le budella.

    CROWLEY: "Calma, ragazzo mio. - cerca di tranquillizzarlo. - Ragioniamo".
    DEAN: "Ecco, - replica il ragazzo, con la voce bassa e tagliente come la lama di un rasoio - appunto. Ragioniamo. Hai presente la situazione in cui ci troviamo adesso?".
    CROWLEY: "Seguo Hell Sky News 24, quando ho un pò di tempo libero. - risponde - E ho sentito che siamo in pericolo. Quella strafiga di Amara, auto-definitasi l'Oscurità, minaccia di spegnere la luce in tutto l'universo, sprofondandolo nell'oscurantismo del Male per vendicarsi del fratellino tutto-fare che l' ha rinnegata e cacciata di casa. Ho sentito bene? Ho detto giusto?".
    DEAN: "Hai sentito benissimo, stronzo......" ribatte, sempre sibilando come un serpente a sonagli.

    CROWLEY (in tono decisamente sarcastico) "Oh, aspetta! - alza un dito - Ho capito. Per combattere la cattivona, e risolvere la situazione, occorre che tu indossi l'armatura di Iron Man o la bat-tuta nera del Pipistrello frustrato per non aver ancora scoperto chi gli ha ammazzato mamma e papà,....."
    DEAN: "E' stato il Pinguino" .....
    CROWLEY: "Chi?"
    DEAN (con fastidio) "Aah, lascia perdere".
    CROWLEY: (proseguendo il suo discorso)....."e occorre che tu prenda la spada fotonica di Obi Uan Kenobi e lo scudo di non-so-chi-accidenti-altro super cazzuto eroe della Marvel Comics per proteggerti ed infilzare il malvagio, ma vorrei accennarti che neppure i super eroi sono stinchi di santi al cento per cento e che pure nei loro cuori, solo apparentemente puri, alberga l'Uomo Nero presente in ognuno di voi umani. - il demone si ferma, sospira e scocca a Dean un'occhiata quasi paterna, per quanto possa sembrare strano, sinceramente comprensiva - Ascolta, figliolo. - riprende poi - Non c'è nulla di strano e di male ad assecondare, qualche volta, il lato B di ciascuno di voi. Nemmeno io sono così cattivo come gli sceneggiatori di questa cazzo di serie tv mi hanno disegnato, specie dopo la ....cura che il tuo fratellino ha cercato di infliggermi con la forza sperando, anche in quel frangente, di convertirmi, salvare il mondo, il suo bel fondoschiena e anche il tuo. E guarda che casino avete combinato! Avete fatto piovere angeli dal cielo, chiudendo la porta di casa alle loro spalle e precipitandoli nel caos e nella disperazione. Ti sembra un risultato positivo e concludente? Andiamo, Dean! Se i buoni ed i cattivi esistono il motivo c'è, ha una sua logica e perfino il vostro buon papà è d'accordo sin dal Big Bang! Anch'io so di avere il mio lato A. Sono un buon diavolo e in fondo sono contento di esserlo. Ho accettato la cosa e sono sereno. Si tratta solo di giocare bene a bowling e far cadere i birilli giusti, mi hai capito, Dean Winchester? E tutti e due avete i birilli giusti nonostante, in qualche caso, è parso che li aveste persi. Sam l' ha capito da un pezzo, ha accettato la realtà, ha ospitato nel suo bel corpo il nostro capo Lucifero senza battere ciglio, ha salvato il mondo dall'Apocalisse ed ora vive tranquillo, vedendo sempre la luce in fondo al tunnel che non è il vagone di testa della metropolitana".

    Dean molla la presa su Crowley e lo lascia libero tornando verso lo specchio davanti al quale non si sofferma più, puntando lo sguardo al vuoto.
    Non può negare di aver recepito il messaggio e lotta con se stesso: lato A contro lato B della sua anima, della sua personalità, del suo essere semplicemente umano. E continua a chiedersi come farà a combattere la guerra in atto se anche lui è come il nemico, un nemico più pericoloso degli altri che lui e suo fratello hanno dovuto affrontare nella loro lunga carriera di cacciatori del soprannaturale in quanto vuole avvolgere il mondo, e forse l'intero universo, non solo nelle solite vecchie tenebre del Male bensì nell'Oscurantismo del caos completo contro la luce e l'ordine di Dio, sempre che questo voglia ricomparire.

    In lontananza, crede di udire dei rumori. Colpi potenti dietro di lui ed una voce maschile forte, imperiosa, con note preoccupate.
    SAM: "Dean! Dean! Ehi, rispondi! Tutto bene? Stai bene?".
    Meccanicamente, Dean apre la porta e se la trova riempita quasi del tutto dalla stazza del suo "fratellino", che lo scuote e gli stringe le spalle, allarmato.
    Dean lo guarda negli occhi e Sam nota il suo profondo turbamento.
    SAM: " Che ti succede, Dean? Che hai? Stai bene?".
    Dean sospira profondamente e sfodera un sorriso a labbra chiuse.
    DEAN: "Sì....Credo di sì" si limita a rispondere.
    Sam capisce, gli ordina di aspettarlo, corre via e torna con due bicchieri mezzi pieni del loro super alcoolico preferito. Dopodiché gli stringe con affetto una spalla.
    SAM: "Ce la faremo, Dean. Anche questa volta ce la faremo".
    Benedetta fiducia fraterna, sospira Dean, vede sempre la luce in fondo al tunnel, che non è la locomotrice di un treno della metropolitana. E gli viene spontaneo abbracciarlo con un braccio solo, senza mollare il bicchiere. Grande fratellino! Se lo merita. Se non fosse esistito, lo si sarebbe dovuto inventare.
    Ma la donna gli ricompare davanti, sempre avvolta nella demoniaca nebbia scura, quasi a volergli ricordare il suo lato B morale. E per reazione, Dean rafforza l'abbraccio a Sam il quale però, avvertendo quella forza, si stacca da lui, scoccandogli un'occhiata interrogativa.
    SAM: "Dean, che ti succede?".
    Dean scrolla la testa. Amara sparisce.
    DEAN: "Niente, Sam. Solo uno stupido promemoria. Ho fame. Hai trovato qualcosa da fare per noi, oggi?".
    Sam intuisce che qualcosa non va ma decide di non insistere troppo.
    Non per il momento, promettendo tuttavia a se stesso di indagare in seguito.
    Dopo i vari dissidi fra loro, durati almeno 6 stagioni, ora, finalmente sono tornate pace ed armonia, perché guastare l'atmosfera?
    I due consumano una colazione abbondante ma abbastanza classica, con caffè, spremuta di arancia, latte e cereali, dopodiché Sam mostra a Dean il monitor del suo portatile occupato dalla pagina di un giornale online che riporta forse un eventuale caso su cui lavorare. La prospettiva di un'indagine restituisce tutto alla normalità e cancella provvisoriamente i tormenti della coscienza di Dean.
    Solo provvisoriamente.
    La questione è rimandata a data da destinarsi, a tempi migliori, ai tempi giusti.


    Per stavolta è tutto.
    Alla prossima, non so quando.

    Edited by sahany09 - 18/5/2016, 20:41
     
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