Mistero alla Spa

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    Scoperta del mondo Soprannaturale

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    Premetto che questa NON è una fanfic a tema supernatural ma una storia nata da un delirio di 3 cugine durante una sessione di idromassaggio in un centro benessere. Vorrei riportarla perchè, benchè non riguardi la presenza di Sam e Dean, LORO sono comunque presenti.
    Se per caso non dovevo postarla qui, chiedo scusa. Spostatela pure o cancellatela...


    - Titolo Fan Fiction: Mistero alla SPA
    - Nome/Nick autore: Lara Zar / cugine varie
    - Fandom: Supernatural
    - Timeline:"linea temporale". nessuna
    - Sommario: tre donne, tre passioni, un misterioso omicidio.
    - Disclaimer: I personaggi di Sam e Dean citati nella storia non mi appartengono. L’autore scrive senza alcuno scopo di lucro e non intende violare alcun copyright.


    MISTERO ALLA SPA

    capitolo 1 (autrice Lara Zar)

    "Allora, Sara, com'è andata questa settimana?"
    L'uomo sedeva nella solita sedia.
    La stanza era quella di sempre: scrivania in legno massello scuro, scaffali e librerie strabordanti di libri, lampade in stile retrò e un'unica finestra da cui arrivava una fioca luce solare, filtrata da tende alla veneziana.
    La ragazza, seduta sul divanetto, guardava l'uomo che, come al solito, teneva in mano il suo taccuino pronto a scrivere ogni dettaglio, più o meno importante, della sua vita.
    Ancora ignorava il motivo per il quale l'avevano obbligata a fare quelle sedute di terapia psicologica.In fin dei conti era una persona normalissima, anche se capiva perfettamente che il mondo non era ancora pronto per accettare quelli come lei: quelli che vagano nella notte eliminando ogni pericolo, proteggendo il genere umano da cose misteriose quanto pericolose.
    Solo perchè qualche coppietta al parco o madri con bimbi urlanti sull'altalena l'avevano additata come persona squilibrata, aveva rimediato un ordine restrittivo praticamente verso.... tutti.
    "senta dottore, dobbiamo proprio? Avrei un impegno e..."
    "sì Sara, è necessario. Ti rammento che è stato proprio il tribunale a .... "consigliarti" di parlare con qualcuno di questo tuo... come dire... hobby, per evitare che possa metterti in pericolo e soprattutto per evitare che persone innocenti si sentano... come dire.... spaventate da te."
    Il medico si tolse gli occhiali e si massaggiò le palpebre.
    "quindi, dimmi un po'... hai coltivato questo tuo hobby anche nella passata settimana?"
    La ragazza sbuffò e appoggiò la schiena al divanetto con fare trasandato.
    "dottore... prima di tutto il mio non è un hobby ma un lavoro. Senza di me le cose andrebbero peggio e prima riuscirete ad accettarlo meglio sarà. Sono pronta, sono addestrata e soprattutto sono completamente consapevole di non essere pazza. Ma perchè non riuscite a capire che le cose là fuori esistono davvero? ...Ahhhhh... che nervi, a volte vorrei smettere di fare questa vita, di combattere e rischiare la pelle per voi, ma è il mio destino. E al destino purtroppo non si può scappare".
    Il medico sospirò.
    "quindi, ti chiedo scusa, spiegami bene cosa intendi effettivamente per "cose là fuori"?.. sono .. come dire, mostri?"
    La ragazza, con l'espressione di chi si appresta a spiegare qualcosa di serio e importante, appoggiò le braccia sulle gambe, si protrasse in avanti e parlò con espressione seria. Una ciocca di capelli rosso fuoco le nascose un occhio e cominciò a giocherellare con il pentacolo che aveva al collo.
    "Lupi mannari."
    "come?" l'espressione del medico non lasciava dubbi
    "Vampiri. Shapeshifter. Fantasmi. Streghe. E ci si è messo anche il figlio di Lucifero. Non mi fraintenda, è un bravo ragazzo, ma deve ancora crescere e imparare a distinguere il bene dal male...."
    "il figlio di...?.... "
    Il Medico stentava a credere che quella ragazza, dall'aspetto così docile fosse in preda ad allucinazioni così vaste. E sembrava addirittura compiacersene. "Ossignore!"
    "Lo chiami Chuck. Lo preferisce."
    Il medico appoggiò il taccuino.
    "Sara... le stai prendendo ancora le medicine, vero?"
    La ragazza sbuffò ancora.
    "certo, non proprio tutti i giorni ma ... mi rimbambiscono e quando le prendo non riesco a individuare i demoni. Non riesco a combatterli e questo, converrà con me, non mi aiuta certo nella carriera!!!"
    "Va bene, ricominciamo da capo. Allora, tu hai questo hobby..scusa, lavoro. E questo lavoro come lo hai trovato?"
    Sara rise.
    "Oh ma dottore... non l'ho trovato io! Gliel'ho detto, sono stata scelta! Vede, quando il mio amico Dean, quello americano, ricorda? Quando Dean ha chiamato dicendo che c'era un problema con l'apocalisse, ho dovuto rimboccarmi le maniche e cercare di fermare i demoni fuggiti dall'inferno, mentre lui e suo fratello si sono occupati di Michele e Lucifero."
    "Per Michele e Lucifero intendi...."
    "I due arcangeli!!! Dottore, lei mi cade sulle basi, non va bene! Comunque, da quel momento ho imparato a lottare, ho studiato tutte le leggende e non mi sono mai fermata, così ho scoperto per esempio che tutte quelle assurdità sui vampiri non sono vere."
    "ecco, quindi vedi che anche tu lo stai dicendo? Non esistono"
    Sara sembrava spazientirsi.
    "Non ho detto questo. Ma mi ascolta? Per esempio i vampiri non muoiono con la luce del sole e soprattutto non con un paletto di legno. Stocker aveva una gran fantasia, devo ammetterlo, ma non ne sapeva assolutamente nulla."
    Il suo sguardo era compiaciuto, come se stesse tenendo una inquietante lezione sul paranormale a delle matricole.
    "E quindi, Sara, cos'è che li uccide, secondo te?"
    "Non secondo me. E' appurato. Muoiono decapitandoli, ma bisogna dare un colpo netto e magari stordirli prima con del sangue di uomo morto."
    "E questo ci riporta a come tu sia giunta qui."
    Il dottore si alzò, aprì uno schedario ed estrasse una scheda personale con dati medici e psichiatrici.
    "Senta dottore, non è colpa mia se il tribunale non ha creduto alla mia versione... in fondo non posso biasimarli. Meglio fare finta che le cose non esistano per le labili menti umane...."
    "Ti hanno sorpreso all'obitorio con una valigia piena di siringhe di sangue"
    "Perchè il custode non si è fatto gli affari suoi! Cosa ne sapevo io che c'era l'allarme? "
    "E poi, di nuovo, hai terrorizzato a morte la vecchietta ... signora Caroli, del quinto piano"
    "Eppure non è così innocente, mi creda! Già il nome è un indizio e in più il suo cane infernale è sempre in agguato. Ho dovuto agire!!!"
    "Il cane infernale? Intendi il povero chihuaha che hai rinchiuso in una gabbia cercando di ... aspetta che leggo... ecco sì, di esorcizzare??"
    Sara si accasciò sul divano, in posa di relax
    "Era un cerbero, glielo dico io. il nome dice tutto!"
    "Il nome del chihuahua?"
    "no, dottore, della donna. Crowley! Crowley, non capisce??? E' il nome del re degli inferi!!!"
    "innanzitutto la signora si chiama Caroli, e poi ...mi sono perso.... non era Lucifero il re?"
    "Quello prima che sparisse nella gabbia con Adam posseduto da Michele, per scongiurare l'apocalisse. Crowley era un demone degli incroci, poi ha fatto cariera e ora siede sul trono dell'inferno.."
    Il medico sospirò. Capitava spesso quando parlava con la ragazza.
    "Ascolta Sara, facciamo così, visto che le medicine non le prendi ... che ne diresti di un periodo di relax? Come dire, una vacanza. Ti consiglio un soggiorno in una qualche spa, idromassaggio, sauna, massaggi..."
    "si certo, e poi chi lo salva il mondo?"
    "Credimi, lo sto salvando io da te."
    "COME?"
    "Nulla scusa, volevo fare una battuta. Infelice a quanto pare. Comunque se guardi sul giornale che è sul tavolino, hanno aperto un nuovo centro benessere potresti provare. E con la mia prescrizione, siccome è una clinica riconosciuta per le cure del corpo, sarebbe anche gratuito".
    Sara, dubbiosa lanciò un'occhiata al quotidiano.
    "non so se sia il cas..." Poi venne rapita da un trafiletto relativo alla clinica.
    "Sa che le dico dottore?? Potrei anche farlo! Le lascierò tutti gli appunti su come sconfiggere i mostri, così in caso di bisogno saprà come fare!"
    Compiaciuta porse al medico una sorta di diario rilegato con annotazioni, disegni e schemi di incantesimi.
    Il medico sembrava sollevato, ovviamente per aver finalmente terminato la seduta.
    Sara non perse tempo, prese la prescrizione e, uscita dall'ambulatorio, si incamminò per la strada, diretta alla stazione. Doveva ancora comprare una macchina ma... accidenti, trovare un Impala del 67 in Italia non era cosa semplice. Avrebbe chiesto a Dean e a Sam di spedirgliene una dall'America, ma quel maleducato dell'ufficio postale non aveva idea di dove si trovasse il bunker dei letterati. Che ignorante!!!
    Il medico sospirò e richiuse finalmente la porta. Avvisò la sua assistente che per almeno un'ora non avrebbe ricevuto nessuno e si apprestò a coricarsi sul divano.
    La pagina del giornale era ancora aperta sulla notizia dell'apertura del centro benessere. In fondo alla pagina il piccolo trafiletto riportava una cosa che ai più non avrebbe detto assolutamente nulla:

    Il nuovo centro benessere è stato costruito con le migliori attrezzature per il tuo relax. Il fondatore Samuele Campocampana, rientrato da una piccola cittadina degli Stati Uniti dopo aver trascorso anni da immigrato, ha portato con sè le sue conoscenze per la cura del corpo e della mente


    Cap. 2 (autrice Bibi)

    Il bicchiere da martini era quasi vuoto e il ghiaccio iniziava a tintinnare con un rumore odioso che Eveline odiava.
    “Miguel quante volte ti ho detto che non gradisco il ghiaccio nel martini? Annacqua il Gin, per la miseria!” tanto altezzosa quanto volgare.
    “Señora, lo sa benissimo che lo faccio per il suo bene. Con la quantità di Gin che beve non so come faccia ad essere ancora viva! Almeno con il ghiaccio lo diluisco... e poi”
    “Oh quante balle! Sai come faccio ad essere ancora viva? Soldi, mio caro, soldi! Una tiratina qui, un ritocchino la e BUM! Il fegato è guarito. Ora ti prego, caro, versamene un altro po'”

    Il cameriere ispanico alzò gli occhi al cielo e si accinse a versare dell'altro martini cocktail dallo shaker.
    Nel frattempo, Eveline, con il bicchiere proteso e comodamente adagiata sulla sdraio vicino alla piscina personale si era immersa di nuovo nella lettura.
    Adorava immensamente quei cupi libri gialli, ne aveva una collezione intera, o come piaceva dire al suo defunto marito – che Dio l'abbia in gloria - “Ne possiede una valanga di quella spazzatura poliziesca!”.
    Ma come poteva farne a meno? Erano così eccitanti! E si sa, ad una ricca vedova raggiunta la mezza età, a parte la chirurgia plastica e i martini a bordo piscina, che altro resta?

    Immersa nella lettura venne destata dal suono del telefono di casa.

    “Miguel?! Caro, il telefono!”
    “Señora, con tutto il rispetto: alzi il suo culo ossuto e vada a rispondere da sola!”
    “Miguel!!” Esclamò con indignazione, ma dopotutto sapeva che quello era il carattere del domestico... a dire il vero ormai era più uno di famiglia.
    Sì alzò dalla sdraio sbuffando e si diresse al telefono, tenendo ben stretto il bicchiere in mano.
    “Pronto?”
    “Buongiorno, casa de la Croix?”
    “Sì, mi dica”
    “Buongiorno, parla Elena, la manager della Spa La stella a cinque punte. La chiamo da parte del direttore: Samuele Campocampana. Conosce la nostra Spa?”
    “No” rispose con tono scocciato, odiava quelle telefonate promozionali ma, quantomeno, erano una distrazione dalla sua routine.
    “La informo che è stata selezionata per una promozione eccezionale di cui possono usufruire solo i clienti più esclusivi”
    “Ma io non sono mai stata vostra cliente”
    “Lo so, signora, ma il suo nome ci è stato dato dalla clinica “Rifatta e Bella” di cui è cliente abituale, e avendo noi creato un gemellaggio con la suddetta clinica offriamo un weekend di prova ai migliori clienti. E' interessata?”
    Eveline si strinse le tempie fra pollice e medio: ecco il mal di testa del pomeriggio che arriva, devo assolutamente prendere uno Xanax.
    Fece cenno a Miguel di passarle le pastiglie sul tavolino accanto.
    “Quanto mi verrà a costare?”
    “Oh nulla, signora, come le dicevo è un weekend di prova offerto interamente dal nostro direttore per i migliori clienti della clinica. Comprenderà il soggiorno, i pasti e tutti i comfort della spa”
    “Sembra allettante" trangugiò la pastiglia di Xanax buttando giù l'ultimo goccio di martini e facendo cenno a Miguel di versarne altro, il quale le fece un poderoso dito medio e indicò la bottiglia d'acqua posata sulla veranda " la posso richiamare per farle sapere?”

    “Certo, signora, ha tempo fino a domani per darci una risposta. Ricordi l'offerta è valida solo fino ad oggi e... non se ne pentirà!” “Grazie mille, cara...” “Grazie a...” Eveline riagganciò senza attendere la fine della frase.
    Poteva essere una piacevole distrazione accettare questa offerta e di certo avrebbe fatto crepare di invidia le sue amiche che, non essendo ottime clienti della clinica ( e con ottime clienti intendeva che non si erano rifatte quanto lei) avrebbero dovuto pagarsi il soggiorno.
    Ma dopotutto accettare offerte al telefono era così “Dozzinale”. No, non ci sarebbe andata.
    Si accinse a tornare sulla sua sdraio per continuare l'avvincente giallo che stava leggendo, si era interrotta proprio sul più bello ( che solitamente era sempre il ritrovamento del cadavere) quando ad un tratto si accorse che Miguel si era seduto in salotto a guardare la telvisione ad un volume assordante. Si alzò di nuovo con fare battagliero e si avvicinò al divano del soggiorno mentre l'ispanico cambiava sul canale della cronaca.
    “Miguel, accidentaccio, vuoi abbassare quel dannato...”
    “Riportiamo qui la dichiarazione dell'addetto alla depurazione delle acque che ha recentemente lavorato alla ristrutturazione della spa La stella a Cinque punte: accade qualcosa di losco in quel luogo, due dei miei operai sono scomparsi durante i lavori. Ufficialmente hanno lasciato il lavoro e le loro case con una lettera, ma io sono certo che qualcosa non quadri. Ve lo dico io, in quella spa è stato commesso un crimine. Non ci sono ancora prove a sostegno di questa tesi, ma la magistratura ha promesso di indagare. Nel frattempo la spa di lusso aprirà i battenti questo fine settimana per un pubblico esclusivo”.
    Eveline fissò la copertina del suo libro giallo abbandonato sulla sdraio e poi si diresse verso il telefono. Premette il tasto “Ricorda Numero” e avvicinò la cornetta all'orecchio.
    “Buongiorno qui è la spa La stella a Cinque Punte, come posso esserle utile?”
    “Sono la signora Eveline de la Croix, vorrei accettare la sua offerta per il weekend in omaggio”
    “Ottimo signora! La segno immediatamente, le do tutte le indicazioni riguardo all'arrivo e...”
    “La interrompo subito. C'è solo una domanda che mi interessa davvero: servite cocktail durante il soggiorno?”

    (continua)
     
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    Ma è carinissima!!! :woot:
    Ti giuro, Sara che vede Supernatural in ogni dove, perfino in nomi come Caroli per Crowley, o Samuele Campocampana (anche se questo lo vede anche la signora de la Croix), mi fa sorridere. Spero che continuerai a scriverla, perché sono curiosa curiosa curiosa.

    Per quanto riguarda il "dove pubblicarla", credo che qui vada bene, ho visto Fan Fiction che non c'entravano nulla con Supernatural. Se volessi potrei pubblicare le mie Fan Fiction sulla Serie Tv SPARTACUS (che amo), ma preferisco postare solo quelle di SPN, ma va bene anche una Fiction normale....e comunque, un po' di Supernatural c'è, :prr:
     
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    Scoperta del mondo Soprannaturale

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    La terza cugina è un po' in ritardo con il suo capitolo, ma potremmo concluderlo noi :)
    Pensa che l'idea ci è venuta mentre eravamo a farci un idromassaggio in una spa un paio di anni fa. C'era una coppia che litigava pesantemente e come per magia ci è venuta l'idea "e se ci fossero misteri irrisolti in una spa???" ovviamente essendo tutte e tre fan di SPN ci è bastato poco per buttare giù un delirio!!!! :woot: :woot:
     
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